MXP vista dalla Svizzera (1998)

[I-TIGI]

Spunti per agire

7 Luglio 1998

Autore Giancarlo Re*

Una delegazione del Consiglio Comunale alla Malpensa

Mercoledì 20 maggio 1998 una delegazione del Consiglio comunale di Lugano, con il municipale on. avv. Guido Brioschi e alcuni funzionari, si è recata sul cantiere di Malpensa 2000. La visita, organizzata dal sottoscritto, aveva unicamente carattere informativo. Essa ha permesso, alla trentina di partecipanti, di rendersi conto dell’importanza dei lavori in corso .

L’ aerostazione è situata a pochi chilometri dal nostro Cantone in prossimità di Gallarate (provincia di Varese). Da diversi anni è in esercizio un aeroporto che, come Linate, è gestito dalla SEA.

Una volta terminati i lavori di ampliamento la capacità di Malpensa verrà quadruplicata, rispetto ai dati attuali. Sono infatti in via di realizzazione tre nuovi “satelliti” per l’attracco degli aeroplani. La stazione attualmente esistente diventerà dunque un quarto “satellite”.
Secondo le intenzioni della SEA, che sono state confermate dai funzionari che ci hanno ricevuti il 2O maggio, su Malpensa saranno concentrati tutti i voli che attualmente fanno capo a Linate (ad eccezione della linea Milano-Roma.).

Quando saranno completate tutte le opere previste la capacità della Malpensa sarà di 24 milioni di passeggeri e un milione di tonnellate di merci all’anno. Si tratterà dunque del più grande aeroporto del sud Europa. Malpensa 2000 disporrà anche di un Cargo City. Questa scelta è stata fatta dopo aver constatato che il bacino milanese dà annualmente origine a 600 mila tonnellate di movimenti di merci per aereo di cui 400mila si imbarcano negli aeroporti del nord Europa.
La SEA vuole recuperare questa quantità di merci a suo beneficio. La realizzazione della nuova stazione aeroportuale ha richiesto un investimento di circa 2 miliardi di franchi. Le ricadute economiche, per le regioni circostanti, potrebbero essere interessanti. Anche il nostro Cantone potrebbe approfittare della nascita di Malpensa 2000 a condizione, aggiungo, di predisporre in fretta i collegamenti necessari.
Attualmente, via strada, la via più breve per raggiungere Malpensa passa dal valico del Gaggiolo. Dopo Malnate si imbocca la circonvallazione di Varese (che è una provinciale a due corsie) e si ritorna sull’ autostrada Varese-Milano a Gazzada. Sulla carta è previsto il collegamento autostradale da Varese al Gaggiolo per congiungersi con la nostra N2. Per il momento, come si é constatato durante la visita del 20 maggio, il percorso via strada è difficile perché tortuoso, a due piste e carico di traffico. Da parte svizzera si dovrebbe completare la Mendrisio-Gaggiolo e da parte italiana la Varese-Gaggiolo a quattro corsie. Per ferrovia la situazione, dal nostro punto di vista, è ancora più delicata. Infatti, entro il giugno 1999, Malpensa 2000 sarà collegata a Busto Arsizio attraverso le Ferrovie Nord. Sul cantiere al momento attuale esiste la trincea e la massicciata sulla quale si dovranno posare i binari. La tratta Busto Arsizio-Saronno verrà potenziata entro il 2001 mentre la connessione con le Ferrovie dello Stato, da Malpensa a Gallarate, è attualmente allo studio. Essa significa privilegiare la linea del Sempione e dunque il Lötschberg. Queste intenzioni sono state confermate dai funzionari che ci hanno ricevuti il 20 maggio. Esse risultano anche nel “Piano territoriale d’area della Malpensa” pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia del 6.2.1998. A pagina 47 di questo documento, approvato dal Consiglio provinciale di Varese il 24.7.1997, si manifesta l’intenzione di collegarsi via ferrovia con la linea del Sempione.

Citando l’opportunità di raggiungere il Canton Ticino attraverso l’itinerario Gallarate-Varese-Arcisate-Stabio-Mendrisio si afferma quanto segue: “Le incertezze derivano pure dalla questione ancora aperta di come collegare a Milano la nuova linea ferroviaria transalpina (traforo di base del San Gottardo) che la Svizzera ha messo in cantiere.” La connessione con il Sempione è dunque già allo studio mentre sussiste incertezza per quella con il San Gottardo.
Se si pensa che il Lötschberg rappresenta la continuità, verso nord, della linea del Sempione, il pericolo (dal punto di vista del Canton Ticino) di vedersi “tagliare fuori” dai collegamenti con questo grande aeroporto è purtroppo reale.
Lo sviluppo economico del nostro Cantone é legato, in gran parte, ai traffici nord-sud. A mio modo di vedere il Ticino avrebbe tutto da guadagnare da un collegamento rapido con quello che è destinato a diventare il più importante scalo aereo del sud Europa. Per questa ragione ritengo che il Cantone debba battersi per realizzare i collegamenti di AlpTransit verso sud. Personalmente auspico che il progetto AlpTransit venga approvato dal popolo e dai Cantoni.
Per il bene dell’economia ticinese sarà necessario completare il progetto verso Milano e la Malpensa. Esiste infatti il rischio di veder dirottare le correnti di traffico commerciale verso il Sempione-Lötschberg. È lo scenario (da evitare) della “decadenza controllata” descritto dal Libro bianco del Dipartimento delle Finanze e dell’Economia.
(*) Consigliere Comunale

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Da allora hanno termiano il tunnel del Lötschberg e Malpensa e' arrivata a 24 mil di passeggeri con una struttura praticamente uguale a quella dell'apertura dimostrando cosi d'aver superato ogni piu' rosea aspettativa consiederando che da allora c'e' stata l' 11 Settembre...ora ci pensano i nostri governanti a distruggere questi risultati, in Svizzera non capiscono...

Doc. per futura memoria.

[stefanojoy]

Non solo gli svizzeri non capiscono..... :roll: