La tesi di laurea: Restyling Terminal 2

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easyMXP
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Re: La tesi

Messaggio da leggereda easyMXP » lun 10 nov 2008, 14:29:23

Da Torino Porta Susa a Novara ci vogliono circa 25 minuti (appena una quindicina dall'inizio della nuova linea a Settimo T.se all'interconnessione di Novara). Un'ora da Porta Susa a MXP con cambio a Galliate è fattibile.

Il punto è: quanta gente propenderà per una soluzione del genere e quanta per un servizio di autobus diretto TO-MXP, più frequente, in un tempo leggermente maggiore? Abbastanza da convincere Trenitalia a far fermare i treni AV, perdendo una decina di minuti su 45 da TO a MI rispetto al transito a 300 kmh? Ne dubito.

Converrà a LH pagare Trenitalia per ottenere la fermata? Quando poi i potenziali clienti preferirebbero magari il servizio diretto in autobus?

Jason Bourne
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Re: La tesi

Messaggio da leggereda Jason Bourne » lun 10 nov 2008, 15:31:49

ilaria ha scritto: -"non serve a niente": non è vero, ripara il pedone e coloro che arrivano con i bus e i taxi
-"il caldo": è una piazza totalmente aperta su 4 lati (in più senza cortine a nord), dalla sezione sinuosa che ricorda la forma stilizzata ed ammorbidita di un aereo che decolla, che, nella parte centrale raggiunge i 29 m fuori terra...quindi non c'è pericolo che nessuno si senta schiacciato.
-"la pulizia": per quanto riguarda la pulizia sono in commercio da diversi anni i vetri "autopulenti" o a manutenzione ridotta, già utilizzati per gli edifici a livello industriale.
Può guardare i cataloghi di note ditte produttrici di vetri come "Pilkington Glass Italia" o la "Saint Gobain Glass". Sarà impressionato da quante tipologie di vetri sono oggi in circolazione: termocromici, elettrocromici, fotocromici...su nel 2008...non fossilizziamoci su questi aspetti irrisori! ok che siamo in Italia, ma la tecnologia esiste!
Pessimista presente! :green:
Grazie per le tue puntualizzazioni.
Ribadisco il mio punto di vista. Bellissima la copertura è bellissima, niente da dire.
Ribadisco anche come sia totalmente inutile. Le priorità per Malpensa sono ben altre. I pax del T2 non hanno bisogni di tali lussi e se anche SEA regalasse un ombrello per ogni pax (anche nei giorni di sole) non basterebbero 20 anni per ripagare la spesa.
Infine vetri autopulenti o no in Italia dopo 6 mesi qualsiasi struttura è lasciata in uno stato di semi-abbandono.
E' veramente triste ma è così.

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ilaria
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Re: La tesi

Messaggio da leggereda ilaria » lun 10 nov 2008, 17:04:44

Pessimista presente! :green:
Grazie per le tue puntualizzazioni.
Ribadisco il mio punto di vista. Bellissima la copertura è bellissima, niente da dire.
Ribadisco anche come sia totalmente inutile. Le priorità per Malpensa sono ben altre. I pax del T2 non hanno bisogni di tali lussi e se anche SEA regalasse un ombrello per ogni pax (anche nei giorni di sole) non basterebbero 20 anni per ripagare la spesa.
Infine vetri autopulenti o no in Italia dopo 6 mesi qualsiasi struttura è lasciata in uno stato di semi-abbandono.
E' veramente triste ma è così.[/quote]

beh, se la pensi così penso sia comunque una perdita di tempo cercare di convincerti del contrario.
Il t2 sarà il terminal low cost più grande di europa e onestamente, dato che ho studiato bene il suo assetto archiettonico interno, tutto sommato, ci sono diversi spunti per poterlo migliorare dal punto di vista funzionale e dei collegamenti. la vela è solo una cosa in più, il vero progetto sta nell'oganism dei tre piani del progetto, nel collegamento al parcheggio interrato, nello studio della viabilità, nelle diverse funzioni dei vari livelli. poi la piazza si può coprire o no.

Anche io ho due occhi e mi rendo conto che generalmente in Italia la manutenzione degli edifici viene trascurata (e forse ne soffro anche più di te, dato che ho studiato Architettura), ma non si può neanche prendere delle posizioni irremovibili come le tue, il cui succo è: evitiamo di progettare e costruire IL BELLO, perchè tanto non serve a nulla e in poco tempo verrà trascurato e lasciato in balia di se stesso. E' un ragionamento che non condivido e non approvo. Certamente, bisogna sempre precedere per priorità e avendo una visione lucida delle possibilità economiche a disposizione, però bisogna anche ritrovare la BELLEZZA NELLA FUNZIONALITA'. altrimenti non è architettura, è edilizia.
Le città sono lo specchio dell'uomo, sono lo sfondo su cui vive la propria esistenza. e scusami, ma io preferisco pensare di costruire una città BELLA E FUNZIONALE piuttosto che una BRUTTA E FUNZIONALE. se i soldi non ci sono, si ricercherà nella teconologia una soluzione diversa, dopo una accurata analisi costi benefici.

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Re: La tesi

Messaggio da leggereda malpensante » lun 10 nov 2008, 17:09:30

Il T2 è low cost, una formula che mal si accoppia al BELLO. Se non ci credi sali sun aereo Ryanair e osserva la scelta dei colori.

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Re: La tesi

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 10 nov 2008, 17:14:30

badthinker ha scritto:Il T2 è low cost, una formula che mal si accoppia al BELLO. Se non ci credi sali sun aereo Ryanair e osserva la scelta dei colori.
Oppure, ancora perggio, le uniformi di hostess e steward !!! :azz:

Easyjet ha cambiato da poco: prima avevano una polo degna dei peggiori benzinai :nonono:
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: La tesi

Messaggio da leggereda ilaria » lun 10 nov 2008, 17:29:35

badthinker ha scritto:Il T2 è low cost, una formula che mal si accoppia al BELLO. Se non ci credi sali sun aereo Ryanair e osserva la scelta dei colori.
sì ma tanto sarà un low cost Esayjet, una compagnia che appartiene ad un 'modello' diverso rispetto a quello della Ryanair. Nella tesi ho anche affrontato un capitolo, dopo essermi informata su degli studi elaborati dalla università Bocconi, dei due diversi modelli di low cost che sono presenti in Europa e sono proprio la EasyJet e la Ryanair. Tra le compagnie vige la regola non scritta di non interferire l'una sulle rotte dell'altra.
Ho usato la Ryanair molte volte ed è vero..i colori sono infelici (quasi come la foto dell'avatar che ritrae l'Umberto nazionale che sfoggia il dito medio), però quelli della EasyJet sono molto più allegri e simpatici.
prenderte invece ad esempio la Tuifly tedeasca: una compagnia low cost con una flotta il cui design è minimale, ma semplice e decorosa. Per non parlare poi dell'eficacia dei sui colori e del logo scelto.
quindi anche a basso costo si possono fare delle belle scelte. siano queste scelte loghi di grafica, scelte tecnologiche o, come dite voi, di abbigliamento delle hostess.

FlyCX
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Re: La tesi

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 10 nov 2008, 17:56:23

ilaria ha scritto:...
Tra le compagnie vige la regola non scritta di non interferire l'una sulle rotte dell'altra.
Mica vero. Le rotte sono le stesse, gli aeroporti a volte diversi, esempio: Milano-Roma
- Ryanair: Orio-Ciampino
- Easyjet: Malpensa-Fiumicino

A Madrid volano entrambe sullo stesso aeroporto ma destinazioni diverse, a Londra: STN vs LGW.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: La tesi

Messaggio da leggereda ilaria » lun 10 nov 2008, 18:29:25

FlyCX ha scritto:
ilaria ha scritto:...
Tra le compagnie vige la regola non scritta di non interferire l'una sulle rotte dell'altra.
Mica vero. Le rotte sono le stesse, gli aeroporti a volte diversi, esempio: Milano-Roma
- Ryanair: Orio-Ciampino
- Easyjet: Malpensa-Fiumicino

A Madrid volano entrambe sullo stesso aeroporto ma destinazioni diverse, a Londra: STN vs LGW.
Hai ragionissima, mi sono espressa male male, non sono le ROTTE, ma gli aeroporti AEROPORTI ad essere diversi.
Ryanair collega, solitamente, due aeroporti secondari, mentre EasyJet collega un aeroporto principale e uno secondario.
Mi sono sbagliata nel scrivere rotte perchè spesso gli aeroporti 'secondari' della ryanair, pur facendo riferimento a grandi città, si trovano ubicati a più di 100km di distanza da essa. Mi riferisco ad esempio all'aeroporto di Girona che fa parte dell'influenza di Barcellona, o, ancora meglio, all'aeroporto di Bratislava in Slovacchia, che gestisce i voli low cost per Vienna (sempre Ryanair).

Grazie per l'appunto FlyCX! :ciao:

I-TIGI

Re: La tesi

Messaggio da leggereda I-TIGI » mer 12 nov 2008, 14:18:48

London Stansted (N.Foster) aeroporto fully Low Cost nato bello (a confronto di certe ciofeche nuove e vecchie)...come la mettiamo? :green:

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Re: La tesi

Messaggio da leggereda AvioTohr » mer 12 nov 2008, 14:29:36

Eh già, che sogno avere un terminal come STN... :addio:
O meine schöne Madunina

FlyCX
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Re: La tesi

Messaggio da leggereda FlyCX » gio 13 nov 2008, 00:27:16

nnn ha scritto:London Stansted (N.Foster) aeroporto fully Low Cost nato bello (a confronto di certe ciofeche nuove e vecchie)...come la mettiamo? :green:
London Stansted: nato bello, non low low-cost, rimasto vuoto e poi riempitosi grazie alle LC :yeah:

Luton, vero aeroporto lox cost, ciofeca era, ciofeca rimane ...
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

I-TIGI

Re: La tesi

Messaggio da leggereda I-TIGI » gio 13 nov 2008, 01:02:31

Ma se appena nato era gia la casa di Go e l'unica "major" che vi volava era AirOne...! :green:
Certo allora il termine Low Cost non c'era pero' sin dagli esordi la fauna non era molto diversa, Cathay pacific non me la ricordo... :green:

Luton...la casa delle compagnie charters per i studentelli mandati a londra da MXP con Monarch e Dan Air London...poi Low Cost.

A proposito che fine ha fatto la Peach Air?

I-TIGI

Re: La tesi

Messaggio da leggereda I-TIGI » sab 15 nov 2008, 19:02:57

Roger ed il sottoscritto hanno ricevuto copia della Tesi, 170 pagine ed una decina di tavole che descivono densamente la storia dello scalo, i collegmaenti attuali e previsti, le vicissitudini del hub Alitalia sino al dehub e l'attuale situazione con CAI.
Un lavoro veramente certosino con tantissimi dati, disegni oltre al progetto per il T2 proposto che alla fine e' solo una componente dato che il titolo principale e:'

"Il destino di Malpensa, il progetto del nuovo terminal 2".

Il lavoro e' diventato un vero e proprio libro pieno di informazioni e riporti reali a cui hanno collaborato in primis molte persone di SEA e dei vari assessorati ai trasporti, enti aeronautici italiani e stranieri oltre ad un'abbondante bibliografia aeroportuale su Malpensa permolte fonti.

Un ringraziamento ad Ilaria per averci citato sia come Aeroportilombardi.it che singolarmente (Roger ed io).

Grazie

Gianfranco


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