Messaggio da leggereda spanna » lun 25 set 2017, 15:14:40
mah... a me la UE da' un'impressione completamente diversa. Chiedere agli UK per credere, con la may che pensava di dire ciao ciao e chi si e' visto si e' visto ed ora sta offrendo 20 G€ tanto per cominciare a discutere di come uscirne.
Ma a parte gli UK, trovo che i soliti luoghi comuni che si usano per descrivere la UE, che i tedeschi fanno quello che vogliono, che i suoi vincoli siano virtuali, ecc... siano generalizzazioni ed ipersemplificazioni che fanno torto alla realta' delle cose.
Tanto per restare nel campo dell'aviazione, senza andare fuori argomento, le leggi UE che hanno modificato la concorrenza nel mercato unico sono state di una forza letale e impietosa nel combattere gli sprechi e le distorsioni che c'erano, ed hanno sviluppato il mercato come mai sarebbe stato pensabile senza di esse. Entrando nel merito di alitalia, ricordo che quando CAI entro' in crisi ci fu qualcuno che penso' di liquidare la faccenda alla vecchia maniera, creando una bad company che si sarebbe trascinata nella tomba tutti gli scheletri nell'armadio. Beh, la UE non lo permise, e CAI esiste tutt'ora anche se di fatto non e' nemmeno piu' la proprietaria di alitalia. Prima di morire deve pagare fino all'ultimo cent i suoi debiti, e deve rispondere delle sue responsabilita', tipo la mancata fusione con windjet e conseguente fallimento. Alitalia e' si' sopravvissuta alla crisi di CAI, ed ora sta sopravvivendo alla crisi di SAI, ma gli azionisti ed i creditori privati hanno pagato caro la sua sopravvivenza. Sono ormai anni che alitalia continua a perdere denaro privato, dei capitani coraggiosi, delle banche, di etihad, di quel povero imprenditore di nome colaninno che solo all'inizio di quest'anno ha deciso di tirarsi fuori, con il sederino dolente, perche' si era stufato di buttare quattrini. Tutto questo e' avvenuto non certo perche' il governo motu proprio abbia consegnato alitalia al mercato, ma grazie all'intervento della UE e alle sue regole, che tutti dileggiano ma che sinceramente a me sembra che stiano facendo eccome il loro dovere, che hanno costretto il governo a muoversi in un certo modo. Vediamo adesso che cosa succedera' al prestito ponte e alla scadenza del 5 novembre. Certo, e' vero che la UE puo' essere tirata per la giacchetta, ma il tutto entro certi limiti. Il prestito ponte era cio' che la UE poteva concedere, ora vediamo cosa succede, ma io penso che tocchera' ai privati tirar fuori alitalia dal pantano in cui si trova, e che un'eventuale non restituzione del prestito ponte significhera' la morte di alitalia, e la sua sostituzione con una nuova compagnia aerea. Cosa che peraltro mi sembra anche probabile, soprattutto se non si arrivera' in tempi strettissimi ad una soluzione.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.