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Il Sole 24 Ore

http://www.filtabruzzo.it/filt/_rassegn ... izie=67666Piano Alitalia, doccia fredda dei soci italiani su nuovi fondi
ROMA Nuvole scure su Alitalia. Unicredit e Intesa Sanpaolo non avrebbero alcuna intenzione di aprire ancora il portafoglio per far fronte alle nuove difficoltà della compagnia. E del resto gli accordi dell'agosto 2014 con Etihad non lo prevedono. Inoltre, qualche settimana fa, in un incontro con i vertici del vettore, i rappresentanti delle due banche sarebbero stati espliciti: l'ultimo sacrificio è stata la ristrutturazione di 995 milioni (a spese delle banche-azioniste attraverso Cai) che ha permesso a Etihad di salire a bordo pagando il valore esatto dell'azienda in quel momento. In ogni caso, domattina il cda della compagnia programmato a Roma, secondo quanto risulta al Messaggero, dovrebbe procedere alla conversione del bond da 375 milioni emesso a luglio 2015 con durata cinque anni. La manovra serve agli arabi per coprire le perdite (si parla di oltre 400 milioni a fine anno) senza pregiudicare i livelli minimi di patrimonio: il rosso del 2016 porterà infatti il capitale sotto il livello di guardia in presenza dell'impossibilità di attuare una ricapitalizzazione. Non essendo disponibile Cai, che vanta il 51%, a mettere soldi freschi, dovrebbe sopperire Etihad, alla quale è però inibito l'intervento in quanto se facesse la parte degli italiani salirebbe al controllo della compagnia, ipotesi vietata da Bruxelles (gli arabi sono un vettore extra-Ue) pena la perdita dei diritti di volo.
Ecco perché il bond verrebbe convertito da strumento di debito in «strumento finanziario partecipativo», conosciuto come semi-equity, valido sotto il profilo civilistico per il ripianamento delle perdite ma non sotto il profilo del diritto commerciale, che nega l'esercizio del diritto di voto e quindi del controllo della compagnia. Va da sé che il possesso dei bond comporta per i titolari qualche privilegio, a cominciare di una corsia preferenziale in caso di distribuzione di utili in futuro.
I DETTAGLI
Il cda oltre a occuparsi dei problemi finanziari (la compagnia perde come noto 500 mila euro al giorno), potrebbe esaminare le bozze del piano industriale che il presidente Luca di Montezemolo avrebbe chiesto di varare solo dopo l'esito del referendum, durante il cda del 12 dicembre. Sul tavolo ci sono diverse opzioni elaborate dall'ad Cramer Ball, d'intesa con James Hogan: una più soft, con un taglio degli esuberi contenuto (si parla di 700 tra il personale di terra). L'altra con risparmi ancora più massicci sul fronte del costo del lavoro (2.000 tra terra e staff). Scontata poi la focalizzazione sul lungo raggio, l'unico in grado di produrre profitti, e la contestuale cura dimagrante sul medio raggio, con la messa a terra, secondo fonti sindacali, di una ventina di Airbus della famiglia 320, con il taglio delle tratte in rosso. Dall'azienda non trapela nulla di ufficiale, ma tra le scelte per ridurre i costi ci sarebbe anche il pagamento di panini e bevande sulle rotte sotto le 3 ore, secondo il modello già adottato da British Airways in Europa. Sullo sfondo anche l'idea di legare gli stipendi di tutti i piloti alla produttività, come già accade per quelli di Cityliner. E di farlo con il rinnovo del contratto in scadenza a fine anno. Di fatto, sulle misure da mettere in campo è in corso anche un braccio di ferro all'interno dell'azienda. Nel mirino sopratutto la figura del manager che deve decidere i prezzi dei biglietti, calibrando domanda e offerta. E forse lo stesso ad Cramer Ball, che non è riuscito a dare una scossa alla società di fronte all'espansione delle low cost.
C'è da dire che Alitalia paga anche gli errori del passato. Primi fra tutti gli onerosi accordi di joint venture con Air France che impediscono lo sviluppo in Nord America. Del resto la compagnia stima per quest'anno una perdita netta di gestione sui 400 milioni, mentre l'anno prossimo le perdite potrebbero superare i 500 milioni. L'utile, nonostante le smentite della compagnia non verrebbe raggiunto prima del 2020. Ma non tutte le carte verranno scoperte domani. Fino al referendum del 4 dicembre, la cifra degli esuberi potrebbe rimanere coperta per evitare il blocco dei voli sotto le feste natalizie.
L'articolo e' ottimo, l'unica aggiunta che mi sento di fare e' una considerazione sulle previsioni che vennero fatte all'epoca della chiusura dell'accordo con EY e successiva partenza. Non parlo delle previsioni sui giornaloni che, come sappiamo, spesso sono opera di giornalisti prezzolati o interessati (nel senso deleterio del termine) o semplicemente di gente che parla tanto per parlare. Mi riferisco invece a quelle degli appassionati che frequentano i forum di aviazione. Gli unici che avevano predetto con precisione l'andamento di SAI scrivono solo o prevalentemente in questo forum, e basta andare a scorrere i thread storici per rendersene conto. Questo significa che solo da queste parti c'e' un livello di comprensione dei meccanismi del mercato del trasporto aereo italiano tale da permettere di fare delle previsioni affidabili. In altri forum, anche quelli piu' frequentati, abbondano ignoranza, pregiudizio, incapacita' di analisi. Questo e' un bel messaggio non solo per chi scrive qui, ma anche e soprattutto per chi ci legge, perche' sia consapevole che solo qua siamo capaci di fare analisi corrette, altrove, semplicemente, no. Visto anche che qui si sono raccolte molte persone strabannate altrove, si puo' altresi' cogliere un altro dato da proporre a chi ci legge: oltre alla crassa incompetenza, c'e' spesso altrove acrimonia ed incapacita' di gestire opinioni dissenzienti, vengono nominati come moderatori degli emeriti incapaci che come risultato portano alla morte virtuale dei forum che gestiscono, o, quando va bene, ad un'accolita di minus habens incapaci di formulare idee intelligenti. Quindi alla fine, si', questo non e' il piu' grande forum italiano di aviazione ma e' di gran lunga il migliore.malpensante ha scritto:Leggiamo in edicola che Alitalia si appresta a trasformarsi in linea aerea low cost. Gli articoli sono evidenti veline che vogliono servire da lubrificante lenitivo, in preparazione (H) del nuovo piano industriale [...]
Aspettiamoci il solito diluvio propagandistico, l'ennesimo piano che salverà Alitalia, la solita contribuzione di denaro pubblico o para-pubblico e attendiamo. Sarebbe meglio però interrompere l'accanimento terapeutico, lasciar fallire un'azienda che da decenni non ha più ragione di esistere e ricominciare da zero, senza i condizionamenti dei gruppi di interesse che sempre impediranno ad Alitalia di essere un'azienda sana.
http://www.glistatigenerali.com/traspor ... -di-nuovo/
In una parola, tifo calcistico. Però ora che gli hanno toccato il MilleMiglia sono un po' rinsaviti.spanna ha scritto:In altri forum, anche quelli piu' frequentati, abbondano ignoranza, pregiudizio, incapacita' di analisi.
Il piano era stato fatto dagli ex della Magliana e accettato bovinamente da Hogan.malpensante ha scritto:...
Dobbiamo ammettere però che nemmeno qui ci saremmo aspettati risultati così disastrosi da Hogan. Io ad esempio pensavo che i soldi sarebbero durati almeno fino al panettone 2017 :green:
Mi fa accapponare la pelle che una compagnia che dovrebbe essere privata di fatto segua i ritmi della politica quali votazioni e referendum. E non mi piace neanche cosa si inventeranno per tenerla in piedi.I-Alex ha scritto:E già pensare che il cda di domani (salvo rinvii) non prednerà tutte le decisioni necessarie perchè attenderanno comunque esito del Referendum...
quindi sforneranno un piano di emergenza light temporeggiando qualche mese per quello che davvero servirà per evitare un altra bancarotta.
Lascia perplessi però vedere anche certe persone (LCDM, Schi....) all''interno del vettore... mandateli via :annuncio:
Nella miglior tradizione italica, i costi si scaricano sempre sulla collettività. E per farlo occorre che chi governa sia ben disposto e senza altri pensieri per la testa.kco ha scritto:Mi fa accapponare la pelle che una compagnia che dovrebbe essere privata di fatto segua i ritmi della politica quali votazioni e referendum. E non mi piace neanche cosa si inventeranno per tenerla in piedi.
ti sei dimenticato "la jv atlantica frutterà tanti soldi" Colaninno dixit, il distruttore di aziende non si è smentito!KittyHawk ha scritto:E mentre siamo in trepida attesa di scoprire cosa succederà con il terzo probabile fallimento nel giro di 8 anni, proviamo a ricordare alcuni degli slogan, dichiarazioni e "piani industriali" che si sono succeduti in quest'arco di tempo, a perenne memoria delle doti della dirigenza di Alitalia.
"Surronding Lufthansa".
"La compagnia più sexy d'Europa".
"Alitalia diverrà una compagnia a 5 stelle".
Lo Smart carrier a Malpensa.
Milano-Roma: 34 voli a/r al giorno.
Doppio rifacimento del logo aziendale.
Doppio rifacimento della livrea degli aeromobili.
Apertura di basi in tutta Italia (per rincorrere il modello LC).
Chiusura delle basi in quasi tutta Italia.
"Malpensa è importante".
"Malpensa hub cargo".
"Apriremo voli per AUH da VCE, BLQ e CTA".
"Il volo MXP-JFK è il più profittevole" (dopo la concessione della 5 libertà a EK).
"Caracas è dove facciamo più soldi" (dopo l'abbandono della destinazione perché era impossibile far uscire i soldi dal Venezuela).
Nuove uniformi per gli AV (che in questo periodo dell'anno vanno particolarmente bene per travestirsi da gnomi e aiutare Babbo Natale :green: )
"Quest'anno e il prossimo registreremo delle perdite, il successivo raggiungeremo il pareggio e quello dopo ancora avremo degli utili" (un evergreen :green: )
Il "quasi pareggio operativo".
Vendita di tutto quello che si poteva vendere (MilleMiglia, slot a LHR etc.)
Dismissione di tutta la parte tecnica e esternalizzazione dell'assistenza.
Cessione del cargo.
Cessione delle rotte verso il Nord America.
Rotte aperte e chiuse dopo pochi mesi.
Il monopolio per quattro anni della LIN-FCO.
Cessione ai vari azionisti industriali succedutisi (AF, KLM, EY) di interi quadranti di rotte LR.
Chi vuole divertirsi può aggiungere altre perle di saggezza ascoltate, lette e viste nel corso degli anni.
ok... :ciao:I-Alex ha scritto:Lasciamo perdere quello che scrivono altrove.
Se siamo qui è perché in molti non volevano più leggere alcuni troll...
:applausi:easyMXP ha scritto:E' divertente però vedere la disperazione che aleggia tra gli AZ fans... :green:
il bello è che non hanno ancora capito perché AZ andava, sta andando e continuerà ad andare male!
Manca la lamentela sulle politiche a favore delle LC (il governo ha perfino ceduto alla richiesta di FR di bloccare l'aumento delle tasse aeroportuali !) e su ADR che permette "l'invasione delle LC a FCO" invece di favorire il monopolio di AZ sul mega-hubbe. Povera AZ che deve lottare sola contro tutti ...KittyHawk ha scritto:Chi vuole divertirsi può aggiungere altre perle di saggezza ascoltate, lette e viste nel corso degli anni.
Beh di certo la situazione non è mai stata rosea, ma se a tutto ciò aggiungiamo inoltre che Alitalia è stata sgravata di tutti i costi necessari al trasferimento dei dipendenti da Roma a Milano la situazione è davvero pessima. Cioè intendo dire sarebbe davvero curioso vedere come andrebbe Alitalia oggi a Malpensa, con la struttura di costi di adesso, e non con quella di allora. Rimarrebbe il problema Linate, che allora non c'era più di tanto dato che molti slot oggi utilizzati per fare altri voli europei o prestati a cani e porci erano dedicati alla Milano-Roma, oggi sguarnita più che mai.robix ha scritto:Manca la lamentela sulle politiche a favore delle LC (il governo ha perfino ceduto alla richiesta di FR di bloccare l'aumento delle tasse aeroportuali !) e su ADR che permette "l'invasione delle LC a FCO" invece di favorire il monopolio di AZ sul mega-hubbe. Povera AZ che deve lottare sola contro tutti ...KittyHawk ha scritto:Chi vuole divertirsi può aggiungere altre perle di saggezza ascoltate, lette e viste nel corso degli anni.
L'errore è stato fatto nel 2009 scegliono hub a Fiumicino anziché Malpensa. E continuano per questa strada. Perché evidentemente l'hub di Fiumicino deve essere difeso e deve essere una condizione irrinunciabile. :indeciso: intanto però, a causa di questo, altri lavoratori verranno lasciati a casa e altri esternizzati sotto nuovo padrone e chissà cosa ne sarà del loro futuro. Intanto alitalia diventa sempre più piccola e si trasformerà in una low-cost anche sul lungo raggio dove da Fiumicino probabilmente partiranno soprattutto voli charter. Prima hanno distrutto malpensa e ora statto distruggendo pure alitalia. Il tutto per difendere il posizionamento su Fiumicino, dal quale non se ne vanno a costo di distruggere alitalia e licenziare. Che vergogna. Che schifo!milmxp ha scritto:Beh di certo la situazione non è mai stata rosea, ma se a tutto ciò aggiungiamo inoltre che Alitalia è stata sgravata di tutti i costi necessari al trasferimento dei dipendenti da Roma a Milano la situazione è davvero pessima. Cioè intendo dire sarebbe davvero curioso vedere come andrebbe Alitalia oggi a Malpensa, con la struttura di costi di adesso, e non con quella di allora. Rimarrebbe il problema Linate, che allora non c'era più di tanto dato che molti slot oggi utilizzati per fare altri voli europei o prestati a cani e porci erano dedicati alla Milano-Roma, oggi sguarnita più che mai.robix ha scritto:Manca la lamentela sulle politiche a favore delle LC (il governo ha perfino ceduto alla richiesta di FR di bloccare l'aumento delle tasse aeroportuali !) e su ADR che permette "l'invasione delle LC a FCO" invece di favorire il monopolio di AZ sul mega-hubbe. Povera AZ che deve lottare sola contro tutti ...KittyHawk ha scritto:Chi vuole divertirsi può aggiungere altre perle di saggezza ascoltate, lette e viste nel corso degli anni.
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