piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

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robix
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » mar 11 apr 2017, 19:35:10

I-GABE ha scritto:Almeno non sei chiamato a partecipare alla copertura di eventuali perdite ulteriori (secondo me sanno che di fatto Alitalia sara' di nuovo insolvente a breve).
Non c'è l'obbligo per gli azionisti di partecipare ad eventuali future ricapitalizzazioni (AF a suo tempo non lo fece ed infatti la sua quota in AZ quasi si azzerò); certamente poi esiste la pressione "politica" di prendere parte alla ricapitalizzazione (vedi oggi su ISP ed UC) e quindi è certamente bene stare fuori da quel pozzo senza fondo che è AZ.

I-GABE
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda I-GABE » mar 11 apr 2017, 19:39:47

Non sto parlando di ricapitalizzazioni, ma di fallimenti e liquidazioni non in bonis.

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I-Alex
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 11 apr 2017, 21:37:03

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I-GABE
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda I-GABE » mar 11 apr 2017, 21:51:35

I-Alex ha scritto:solo a stomaco vuoto...

http://www.regione.lazio.it/consiglio-r ... O0vrrvOOEc
Non ho ancora cenato, ma mi viene da vomitare ugualmente.
E poi mi chiedono come mai non voglia tornare a lavorare in Italia...

mxp ernesto
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda mxp ernesto » mar 11 apr 2017, 22:40:31

Credo che venga da vomitare anche agli amministratori delle aziende qui chiamate ad intervenire. E penso che non ci pensino neanche.

romaneeconti
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda romaneeconti » mar 11 apr 2017, 23:09:26

la politica non perde occasione per mostrare il suo quoziente culturale...il problema e' che prendono i voti ugualmente...

spanna
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 12 apr 2017, 08:21:12

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=AEg3Hj3
Il problema della mancanza di cassa di Alitalia potrebbe esplodere come una bomba a orologeria tra pochi giorni, al più tardi dopo Pasqua. Gli azionisti, banche e Etihad, non hanno risolto il problema della cassa della compagnia, che divora circa due milioni di euro al giorno. Il confronto con i sindacati sui tagli al personale è in salita.

Nelle ultime ore i tentativi di trovare una soluzione hanno fatto un passo indietro per l’indisponibilità a intervenire della Cassa depositi e prestiti (Cdp), il braccio dello Stato controllato con l’83% dal ministero dell’Economia.

Per le banche non è realistica la previsione dell’utile nel 2019
Ma senza una garanzia o coinvolgimento pubblico le banche - UniCredit e Intesa Sanpaolo le più esposte - non accettano di mettere altri soldi in una compagnia che presenta un piano industriale pieno di criticità e con fortissimi rischi, stimati in 1,3 miliardi di euro di ulteriore fabbisogno di cassa da qui al 2021. Le banche non giudicano realistica la previsione dell’a.d., Cramer Ball, di riuscire a raggiungere l’utile operativo nel 2019. La Cdp ha evitato, finora, di essere coinvolta in un’operazione che potrebbe costarle centinaia di milioni di perdite.

Cassa depositi e prestiti ha escluso un intervento
Il dossier è stato portato nei giorni scorsi all’attenzione del gruppo guidato da Claudio Costamagna e Fabio Gallia. La richiesta di intervenire con circa 214 milioni è partita dalle banche, per valutare se fosse possibile dare una garanzia pubblica nella sottoscrizione del contingent equity, una riserva da utilizzare per coprire le ulteriori perdite nel caso il piano non desse i risultati previsti, oppure un intervento azionario nella futura ricapitalizzazione. La Cdp, riferiscono fonti autorevoli, ha esaminato il dossier, ma alla luce dei vincoli di statuto (è vietato intervenire in società che non siano in equilibrio economico e non abbiano prospettive di crescita e risanamento) e altri vincoli normativi ha verificato che non può fare il salvataggio di Alitalia. Questa posizione, da quanto trapela, è stata condivisa dal vertice di Cdp con i consiglieri di amministrazione.

La richiesta di una garanzia pubblica
Le banche azioniste della compagnia però continuano a dire che senza una garanzia pubblica non inietteranno nuovi soldi in Alitalia, né come linee di credito né come nuovi mezzi freschi attraverso una ricapitalizzazione. Pertanto al ministero dell’Economia si continua a studiare se sia possibile una soluzione alternativa. «La situazione resta complicata», ha detto ieri Luigi Gubitosi, il consigliere di Alitalia designato presidente. I ricavi non stanno aumentando, le entrate ancillari previste dal piano non ci sono, i tagli dei costi diversi dal personale sono minimi, circa 20 milioni quelli realizzati, contro un obiettivo di arrivare a 160 milioni solo quest’anno.

Trattativa in stallo tra azienda e sindacatiIntanto non decolla il negoziato tra
azienda e sindacati. Nella no stop in corso al Mise, le posizioni tra le parti restano distanti. Anzitutto è arrivata una “gelata” dal ministero del Lavoro che, dopo la verifica compiuta dall’Inps, forte di un parere legale, ha spiegato che il Fondo del trasporto aereo non potrà essere utilizzato per sostenere gli esodi volontari.

È così venuto meno uno strumento che i sindacati avevano proposto di utilizzare per garantire l’uscita ai naviganti che nell’arco dei prossimi 4 anni matureranno i requisiti pensionistici. Per i contratti di solidarietà in scadenza ad agosto che interessano circa 400 naviganti c’è la disponibilità su un ulteriore anno di copertura. Resta sul tavolo la seconda proposta dei sindacati: l’utilizzo del Fondo di settore per integrare i due anni di cassa integrazione straordinaria e due anni di Naspi per i 1.338 lavoratori del personale di terra, parte dei 2.037 esuberi previsti. Posizioni distanti sulle esternalizzazioni di attività che nei piani della compagnia interessano 813 dipendenti. Nei giorni scorsi si era ipotizzato per circa 300 addetti alla manutenzione il passaggio ad Atitech, con cui sono in corso le trattative, con la garanzia del posto di lavoro. Alitalia, secondo i sindacati, ha mostrato disponibililità a tenersi 200 dipendenti della manutenzione: «Chiedono una turnazione su 4 giorni la settimana con un ciclo lavorativo di 12 ore, per noi è insostenibile», spiega Nino Cortorillo (Filt-Cgil).

In questo quadro pare difficile che venga rispettata la scadenza fissata dal governo per trovare un accordo entro domani, per consentire il 14 aprile di avviare la ristrutturazione finanziaria per un valore di poco inferiore ai 2 miliardi. Il cda di Alitalia previsto per venerdì 14 è stato rinviato.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 12 apr 2017, 08:26:20

...
Lo spazio di manovra dei sindacati sembra ridotto al minimo dalla scarsa fiducia dei rappresentanti dei lavoratori nella bontà del piano industriale e dalla fiducia dei lavoratori nell'intervento del governo.

"Come si fa a fare delle concessioni se non sappiamo dove porta il piano", dice Giancarlo Serafini componente della delegazione della Uiltrasporti e fra i compilatori delle controproposte sindacali.

"La nostra base, anche quella delle altre organizzazioni, pensa che il governo non farà fallire l'azienda e in queste condizioni è difficile fare aperture", dice il segretario di un sindacato presente al tavolo.
....
http://it.reuters.com/article/topNews/i ... dChannel=0
il problema di alitalia e' proprio questo, se non puo' fallire non puo' nemmeno guadagnare
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 12 apr 2017, 09:27:39

Alitalia: melodramma tragico che si trasforma sempre in farsa.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » mer 12 apr 2017, 10:03:26

Da sopra: "Per le banche non è realistica la previsione dell’utile nel 2019". Ma davvero ? Ed io invece ero sicuro che il piano di rilancio di AZ fosse attendibile ... :lol:

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 12 apr 2017, 12:09:33

cillis su repubblica, da rassegna stampa in mio possesso:
il tempo stringe e mancano poche ore alla scadenza della trattativa Alitalia fissata per domani sera. Se al tavolo azienda-sindacati si assiste ad un muro contro muro, il fronte degli azionisti, e delle banche in particolare, attende le mosse del governo che dovrebbe scendere in campo per garantire metà del "contingent equity" da 400 milioni. Generali ha aperto uno spiraglio sulla conversione del bond "Dolce Vita", attraverso la creazione di una newco. Dal canto loro gli azionisti di peso, Intesa San Paolo e Unicredit sarebbero pronti a fare la loro parte anche se è sempre molto netta la richiesta al governo di garantire il "contingent equity" e cioè le somme impiegate per tappare eventuali fallimenti del piano Alitalia di tagli e rilancio. Unicredit, in particolare, ha vecchie linee di credito per mezzo miliardo di euro e nuove per 65 milioni. L'istituto, secondo fonti vicine all'operazione, sarebbe disponibile a convertire in equity non solo i 500 milioni vecchi, ma anche questi 65 milioni. In cambio, Unicredit chiede una garanzia pubblica sia per il contingent sia per eventuali nuove linee di credito che dovessero servire alla compagnia nelle prossime settimane. Una somma che ammonta a circa 400 milioni di euro, 200 dei quali sborsati dal socio Etihad - che possiede il 49% della compagnia - mentre gli altri 200 dovrebbero essere iniettati dagli istituti e da altri soci. Resta da superare lo scoglio rappresentato da Cassa Depositi e Prestiti che pur non avendo preso posizione ufficialmente sulla questione, preferirebbe non percorrere questa strada molto scivolosa. Ma il pressing sul governo Gentiloni sta montando e non è da escludere un intervento deciso del premier per sciogliere questo nodo. Altri problemi vengono dal fronte della trattativa tra sindacati e azienda. Il presidente in pectore di Alitalia, Luigi Gubitosi, parla di «situazione molto complicata». In queste ore la prospettiva che si sta affacciando pericolosamente è quella di una amministrazione controllata, oppure un accordo dell'ultim'ora, magari venerdì notte come le vertenze e le ripetute crisi di Alitalia hanno insegnato negli anni scorsi, che possa far tirare un sospiro di sollievo ai 13rnila dipendenti alla vigilia della Pasqua. Va però registrata una forte resistenza delle due parti a concedere qualche apertura alla controparte. Due giorni fa il cda Alitalia ha ribadito che la mission oggi è quella di far sì che la compagnia «si allinei alle best practice del settore aeronautico». Ieri il clima tra azienda e sindacati si è ulteriormente appesantito: sul tavolo al momento ci sono due anni di cigs e due anni di Naspi, integrati dal fondo di solidarietà che potrebbe far arrivare gli stipendi fino all'80% di quelli attuali. Altra piccola apertura quella affacciata sugli esuberi a tempo indeterminato che «da quasi 1400 scenderebbero a poco meno di 1100. Ma le distanze sono abissali e solo una maratona nelle prossime ore potrà scongiurare la catastrofe.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 12 apr 2017, 12:10:27

dal messaggero, da rassegna stampa in mia disponibilita'
Salvataggio Alitalia sempre più difficile e governo in allarme, pronto ad entrare in campo pesantemente. A meno di 48 ore dalla dead-line imposta dalle banche per erogare nuovi finanziamenti, l'accordo tra azienda e sindacati appare lontano. «La situazione - ha confermato ieri il presidente esecutivo in pectore Luigi Gubitosi - resta molto complicata». La trattativa, al di là delle schermaglie procedurali, resta ferma al palo, bloccata, con le parti impegnate a mantenere le rispettive posizioni. Tant'è che ieri, in tarda serata, Gubitosi è stato chiamato al Mise per un incontro urgente con i ministri Graziano Delrio e Carlo Calenda. Senza un'intesa lo spettro del commissariamento riprende corpo. Anche perché la tensione tra Tesoro e banche azioniste non si è affatto allentata. Intesa e Unicredit, come noto, prima di aprire il portafoglio vogliono avere la garanzia della Cdp. Garanzia che dovrebbe arrivare dopo il varo del Def, ma che al momento non c'è ancora. Unicredit e Intesa Sanpaolo sono infatti pronte a convertire in azioni i vecchi crediti vantati verso la compagnia per circa 1 miliardo. Non solo. Sono anche disponibili a convertire, sempre in azioni, i crediti recenti per circa 150 milioni oltre a partecipare al «cuscinetto» di 400 milioni (200 milioni di competenza di Etihad) per dare sicurezza finanziaria qualora il piano industriale dovesse tardare a dare frutti. Oltre a ciò sono pronte a fornire nuova finanza. Chiedono però che su questi nuovi finanziamenti ci sia la garanzia dello Stato, ovvero della Cassa Depositi e prestiti scritta nero su bianco.

IL DUELLO La quarta giornata di incontri no stop ieri non ha fatto che replicare lo schema dei giorni scorsi. I lavori si sono svolti su due tavoli, uno dedicato al personale di terra e uno al personale navigante, che hanno affrontato il tema del contratto: le richieste dell'azienda su flessibilità e produttività (taglio delle ferie, dei permessi, del tempo tuta) sono però state bocciate dai sindacati, che hanno messo a punto delle proposte alternative. Per il personale di terra si fa strada l'ipotesi di due anni di Cigs per i 1.300 esuberi tra il personale di terra. Si sta lavorando ad una soluzione analoga anche per il personale navigante: qui la Cassa integrazione dovrebbe interessare circa 75 piloti e 200 assistenti di volo. Non è invece ancora chiaro come verrà utilizzata la Naspi. Di certo il Fondo di solidarietà del settore invece potrà essere usato solo per integrare il reddito fino al 70%, ma non come ammortizzatore sociale nei due anni aggiuntivi. Tra le proposte sul tavolo ci sarebbe inoltre, ma il condizionale è d'obbligo, la disponibilità ad estendere di un anno la solidarietà dei 400 naviganti che scade ad agosto. Mentre le esternalizzazioni, dopo la battaglia di Uilt, Fit Cisl e Cgil si potrebbero ridurre di circa 300 unità. Ma anche qui le distanze sono ancora ampie. Tant'è che il governo, se la situazione non si bloccherà, potrebbe decidere di intervenire pesantemente.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 12 apr 2017, 17:09:11

http://www.lastampa.it/2017/04/12/econo ... agina.html
Stop momentaneo nella trattativa Alitalia. La compagnia ha giudicato insufficienti le controproposte avanzate dal sindacato sul contratto del personale navigante e ha deciso di sospendere la trattativa. Ad annunciarlo il segretario generale della Uil Trasporti, Claudio Tarlazzi, che ora, vista la situazione, chiede «alla politica di scendere in campo».
«L’azienda -ha riferito Tarlazzi uscendo dalla sede del ministero dello Sviluppo economico- ha valutato insufficienti le proposte che noi avevamo avanzato e che riteniamo importanti. La compagnia non si è minimamente spostata dalle richieste iniziali da noi respinte. L’azienda con una decisione unilaterale ha quindi sospeso la trattativa». «Il tavolo -ha puntualizzato Tarlazzi - non è rotto ma è sospeso». «La situazione - ha evidenziato ancora Tarlazzi - è molto complicata e abbiamo chiesto che la trattativa prenda una piega diversa e da tecnica diventi politica perché così non si può andare avanti».
«La trattativa è in stand by dando tempo di riflettere e poter avere un ulteriore confronto anche con il governo», afferma il segretario nazionale della Filt-Cgil Nino Cortorillo spiegando che «le organizzazioni sindacali confederali insieme a quelle professionali hanno avanzato delle controproposte sulla riduzione dei costi per il personale navigante che sono state respinte da Alitalia». «Continuiamo a sostenere - aggiunge infine Cortorillo - che non si può risanare Alitalia tagliando i salari ma modificando nel tempo la struttura retributiva».
Alle 20:00 il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, incontrerà l’Alitalia e poi i sindacati per fare il punto della situazione della vertenza sul nuovo piano industriale. «Non ho opinioni da esprimere, si lavora fino all’ultimo secondo utile per chiudere l’accordo», dice il ministro per lo Sviluppo economico. «Spero che si raggiunga una soluzione per domani e la razionalità prevalga», dice Luigi Gubitosi, presidente in pectore dell’Alitalia. Facendo il punto della situazione, il top manager ha detto che «è un po’ più complicata» «perché il tempo sta scadendo».
a questo punto le soluzioni possibili sono 2:
1) alitalia esaurisce la cassa e viene nominato un commissario che si occupera' in pratica della sua liquidazione perche' non ci sono i presupposti per continuare l'attivita', visto che i costi sono considerevolmente maggiori dei ricavi
2) il governo forza gli azionisti a rinunciare a buona parte dei risparmi sul personale previsti, il che a sua volta implica che alitalia ricapitalizzata avra' vita brevissima perche' dilapidera' rapidamente il capitale ricostituito
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » gio 13 apr 2017, 08:28:39

il messaggero, da rassegna stampa in mia disponibilita'
Il pressing del governo è ai massimi livelli per «una conclusione positiva». Subito, in tempi stretti. È questo il mantra che anche ieri si ripeteva al Mise al termine di una giornata intensa di incontri, seppure non decisiva, per la trattativa tra l'azienda e i sindacati. Ieri sera anche l'ultimo faccia a faccia della giornata tra il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e una delegazione di Alitalia guidata dal presidente esecutivo designato Luigi Gubitosi è servito a fare un ulteriore estremo approfondimento sui nodi rimasti ancora aperti sul tavolo con i sindacati, in particolare sul taglio allo stipendio di piloti e assistenti di volo che vale 80 milioni. Un capitolo sul quale l'azienda non sembra voler fare sconti. E tutto questo accade a meno di 24 ore dalla scadenza fissata dai soci della compagnia, cioè le banche, per chiudere il cerchio sugli esuberi previsti dal piano industriale. Stamane alle 9,30 è previsto l'incontro allargato tra lo stesso ministro Calenda, accompagnato dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e dal ministro del Welfare, Giuliano Poletti, con Alitalia e i sindacati, per verificare quali margini restano per superare lo stallo e chiudere oggi. «Si lavora per chiudere fino all'ultimo secondo utile», ha detto ieri Calenda. Ma senza assi nella manica per salvare la compagnia: «Noi non bariamo», ha detto Delrio.
I NODI
Certo, non sarà facile visto che ieri pomeriggio le distanze erano ancora così ampie tra le parti da portare a uno strappo nella trattativa: l'azienda ha sospeso il confronto e i sindacati hanno richiamato ancora una volta l'intervento del governo. Dunque molto, se non tutto, è nelle mani dei ministri. Del resto, ad ammettere ancora una volta quanto la situazione sia «molto complicata», è stato lo stesso Gubitosi, uscendo ieri mattina dal ministero dello Sviluppo Economico dopo uno dei tanti incontri ormai quotidiani con il governo. «La situazione era già complicata prima, ma oggi (ieri, ndr) lo è un pò di più perché il tempo sta scadendo», ha puntualizzato Gubitosi. Oggi infatti è la deadline fissata dagli azionisti per l'accordo con i sindacati, al quale le banche hanno vincolato il finanziamento del piano. Non solo. Gli istituti azionisti chiedono una garanzia dello Stato prima della concessione di nuova finanza. Così, tramontata l'ipotesi di un possibile intervento di Cdp, si sta sondando la possibilità di coinvolgere direttamente Invitalia.
Tornando alla trattativa sindacale, il tavolo era ripreso ieri in mattinata - mentre fuori si svolgeva una protesta - con un cauto ottimismo da parte dei rappresentanti dei lavoratori, ma nel pomeriggio la situazione è precipitata e l'azienda ha deciso unilateralmente di sospendere la trattativa. La controproposta unitaria messa a punto da sindacati confederali e sigle professionali sulla riduzione dei costi per il personale navigante (cioè una deroga, solo temporanea e legata alla crisi, al contratto nazionale) è stata sonoramente respinta da Alitalia perché ritenuta insufficiente rispetto ai tagli salariali immaginati (fino al 30%).
Qualche passo avanti invece è stato fatto sul fronte del personale di terra e in particolare sulle 813 esternalizzazioni previste rispetto ai 1.337 esuberi a tempo indeterminato. Alitalia si è resa disponibile a ragionare su come rinunciare a 300 esternalizzazioni della manutenzione. Su Alitalia «i lavoratori hanno già avanzato proposte. Ora governo e Alitalia devono fare di più», chiede la leader della Cgil, Susanna Camusso. «Dall'azienda c'è stato un irrigidimento che non aiuta - ha spiegato Emiliano Fiorentino, segretario nazionale della Fit-Cisl - L'atteggiamento prendere o lasciare non porta a un accordo, ci aspettiamo che ora prevalga il senso di responsabilità da parte dell'azienda».
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda belumosi » gio 13 apr 2017, 09:34:09

spanna ha scritto:«Noi non bariamo», ha detto Delrio.
:green: :green:
spanna ha scritto:si sta sondando la possibilità di coinvolgere direttamente Invitalia.
:duro: :duro:

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » gio 13 apr 2017, 10:25:11

e' chiaro che oggi non si firmera' nessun accordo coi sindacati, e domani nemmeno. La palla e' in mano al governo: o tira fuori dei quattrini a mo' di prestito ponte per consentire alle trattative di continuare, oppure si portano i libri in tribunale. Se anche tirasse fuori dei quattrini, tuttavia, non si trovera' nessun accordo e i libri verranno comunque portati in tribunale.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » gio 13 apr 2017, 10:39:36

E' la solita fiera dell'ipocrisia. Salvare Alitalia non è tappare il buco, ma avere una linea aerea che sappia stare sul mercato.

Il governo non ha preoccupazioni aeronautiche, né turistiche, teme solo la reazione di un numeroso gruppo di dipendenti ben rumorosi, che a loro volta servono pure gli interessi di qualche gruppo economico. I sindacati difendono la bandiera e in un certo senso la propria ragion d'essere, cioè la difesa di posti di lavoro e di salari a prescindere dalla realtà economica sottostante.

Purtroppo sono cambiati i tempi e sono finiti i soldi. Non ci sono più capitani coraggiosi e incoscienti, che investano illusi che il favore della politica sia sufficiente. Le banche di sistema non guadagnano più come un tempo, una è pure reduce da perdite multimiliardarie e di fatto in mano agli investitori esteri ed a un capo estero. L'Emiro di Abu Dhabi ha perso l'amore per il giocattolo-vettore, perché perde, gli dà un'immagine di perdente e certo non gli permette di averlo più lungo del cugino di Dubai.

Purtroppo si tirano le somme dell'aver ignorato per decenni le ragioni del business, di avere sparato balle senza tregua ad esempio sul mercato lombardo e di aver perso l'occasione di piazzare Alitalia al gonzo francese, che però adesso, se ne fosse proprietario, la chiuderebbe senza tanti complimenti.

Alitalia è fallita e strafallita nei fatti e nessuna decisione che si può prendere o no a Palazzo Chigi in questi giorni potrà farla guarire. Si sta cercando solo di prolungare l'agonia, con la speranza che intervenga il salvatore tedesco.

Purtroppo nessuno ha mai voluto comprendere fino in fondo che il divieto UE di aiuti di Stato ha soltanto un numero limitato di scappatoie e sono già state usate tutte.

Quanto a noi, iniziamo a chiederci che cosa sarà Linate senza Alitalia o con Alitalia in mano al gruppo Lufthansa, ora che M4 comunque procede.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » gio 13 apr 2017, 11:08:47

malpensante ha scritto:Quanto a noi, iniziamo a chiederci che cosa sarà Linate senza Alitalia o con Alitalia in mano al gruppo Lufthansa, ora che M4 comunque procede.
Con AZ in mano a LH sarebbero cavoli amari (suggerirei di cambiare il nome areonautico della città in Mailand, visto che ci sarebbero più navette da LIN per i vari hubs europei del gruppo LH che gli attuali LIN-FCO di AZ, ed anche a FCO peraltro certamente non mancherebbero le navette per i suddetti hubs). Se poi invece LIN aperto finisse in mano a tutte le majors europee, anche peggio.
Non per questo tuttavia sarei mai favorevole ad un salvataggio "pubblico" (indirettamente) di AZ (della serie: salviamo AZ per salvare MXP grazie al quasi-monopolio di AZ a LIN ???) che sarebbe l'ennesimo affronto ai tantissimi (e sempre di più) che in Italia stanno nella m...., a beneficio dei soliti (e da sempre) super-privilegiati.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda HighFlyer » gio 13 apr 2017, 11:15:38

robix ha scritto:
malpensante ha scritto:Quanto a noi, iniziamo a chiederci che cosa sarà Linate senza Alitalia o con Alitalia in mano al gruppo Lufthansa, ora che M4 comunque procede.
Con AZ in mano a LH sarebbero cavoli amari (suggerirei di cambiare il nome areonautico della città in Mailand, visto che ci sarebbero più navette da LIN per i vari hubs europei del gruppo LH che gli attuali LIN-FCO di AZ, ed anche a FCO peraltro certamente non mancherebbero le navette per i suddetti hubs). Se poi invece LIN aperto finisse in mano a tutte le majors europee, anche peggio.
Non per questo tuttavia sarei mai favorevole ad un salvataggio "pubblico" (indirettamente) di AZ (della serie: salviamo AZ per salvare MXP grazie al quasi-monopolio di AZ a LIN ???) che sarebbe l'ennesimo affronto ai tantissimi (e sempre di più) che in Italia stanno nella m...., a beneficio dei soliti (e da sempre) super-privilegiati.
Che possiilità ci sono per ripercussioni negative su Malpensa? E' davvero uno scenario plausibile che a seguito del fallimento di Alitalia si concedano ulteriori liberalizzazioni su Linate a danno di MXP? Sarebbe davvero un disastro ora che si intravede una crescita che riporti l'aeroporto, non dico ai bei tempi, ma quasi.

kco
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Re: RE: Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda kco » gio 13 apr 2017, 11:40:59

malpensante ha scritto:E' la solita fiera dell'ipocrisia. Salvare Alitalia non è tappare il buco, ma avere una linea aerea che sappia stare sul mercato.

Il governo non ha preoccupazioni aeronautiche, né turistiche, teme solo la reazione di un numeroso gruppo di dipendenti ben rumorosi, che a loro volta servono pure gli interessi di qualche gruppo economico. I sindacati difendono la bandiera e in un certo senso la propria ragion d'essere, cioè la difesa di posti di lavoro e di salari a prescindere dalla realtà economica sottostante.

Purtroppo sono cambiati i tempi e sono finiti i soldi. Non ci sono più capitani coraggiosi e incoscienti, che investano illusi che il favore della politica sia sufficiente. Le banche di sistema non guadagnano più come un tempo, una è pure reduce da perdite multimiliardarie e di fatto in mano agli investitori esteri ed a un capo estero. L'Emiro di Abu Dhabi ha perso l'amore per il giocattolo-vettore, perché perde, gli dà un'immagine di perdente e certo non gli permette di averlo più lungo del cugino di Dubai.

Purtroppo si tirano le somme dell'aver ignorato per decenni le ragioni del business, di avere sparato balle senza tregua ad esempio sul mercato lombardo e di aver perso l'occasione di piazzare Alitalia al gonzo francese, che però adesso, se ne fosse proprietario, la chiuderebbe senza tanti complimenti.

Alitalia è fallita e strafallita nei fatti e nessuna decisione che si può prendere o no a Palazzo Chigi in questi giorni potrà farla guarire. Si sta cercando solo di prolungare l'agonia, con la speranza che intervenga il salvatore tedesco.

Purtroppo nessuno ha mai voluto comprendere fino in fondo che il divieto UE di aiuti di Stato ha soltanto un numero limitato di scappatoie e sono già state usate tutte.

Quanto a noi, iniziamo a chiederci che cosa sarà Linate senza Alitalia o con Alitalia in mano al gruppo Lufthansa, ora che M4 comunque procede.
Vuol dire che i feeder che stanno a mxp finiscono a Lin e i nazionali che stanno a Lin finiscono a mxp e bgy. Se mxp riesce a essere competitiva con bgy è un gioco a somma zero. I sogni di gloria dell hub son sepolti da mò.

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robix
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » gio 13 apr 2017, 11:57:47

HighFlyer ha scritto:Che possiilità ci sono per ripercussioni negative su Malpensa? E' davvero uno scenario plausibile che a seguito del fallimento di Alitalia si concedano ulteriori liberalizzazioni su Linate a danno di MXP? Sarebbe davvero un disastro ora che si intravede una crescita che riporti l'aeroporto, non dico ai bei tempi, ma quasi.
Non servono ulteriori liberalizzazioni di LIN:

- se AZ venisse "salvata" da LH, affitterebbe al gruppo LH tutti gli slots di cui ha bisogno per fare le navette verso i suoi hubs (o meglio, le farebbe direttamente AZ in CS con il gruppo LH, così si utilizzano gli aerei ed il personale di AZ); in questo scenario le altre majors europee sarebbero costrette a stare almeno in parte a MXP;
- se AZ fallisse con perdita degli slots a LIN, non sarebbe possibile pensare ad un altro quasi-monopolio e quindi gli stessi slots andrebbero redistribuiti tra tutte le compagnie EU (quindi anche FR ed EZY) sul presupposto che resti l'attuale limitazione di LIN ai soli voli EU; in questa ipotesi, tutte le majors vorrebbero andare a LIN, salvo ovviamente riuscire a trovare gli slots necessari agli orari voluti, viste comunque le oggettive limitazioni di quel cesso, cioè scalo.

In ogni caso MXP ne uscirebbe danneggiata (ma non per questo si deve salvare AZ con denaro pubblico !), anche se oggi i pax sul sistema aeroportuale milanese sono il doppio di quando aprì MXP e quindi il suo ruolo lo avrebbe lo stesso anche sul corto / medio raggio (ma il Satellite A probabilmente tornerebbe ad essere il deserto di una volta quanto a majors).

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KL63 » gio 13 apr 2017, 11:59:19

infatti non è necessaria nessuna liberalizzazione per fare la navetta verso Francoforte ecc. Basta disporre degli slot.

E' un po' che penso che lo scopo di questa manfrina, di aver redatto un piano industriale ridicolo nel quale non credono nemmeno gli azionisti, di aver fatto ai sindacati proposte per loro inaccettabili, sia solo quello di poter portare i libri in tribunale in amministrazione controllata per liberarsi dei vincoli contrattuali in essere con Skyteam e di ripartire da zero con un nuovo padrone, per metà europeo, LH, per metà Emiratino, EY. Per le banche Italiane che ci rimetterebbero tanti soldi sarebbe sempre meglio che metterne degli altri in un attività che sanno benissimo non potrà mai essere redditizia e quindi in grado di restituire il capitale già versato od ancora da versare. C'è anche un detto in finanza in inglese che descrive questa situazione che ora mi sfugge.
Forse Atlantia ormai conta un po' troppo poco, o ha visto che piuttosto che avere un cliente che non ti paga e che ti fa causa per avere un risarcimento per l'incendio, sia meglio puntare su altri cavalli.
Con LH vedo FCO non più hub, e l'Italia depredata di quasi tutto il traffico IC a favore del sistema multihub di LH.
Spero di sbagliarmi sull'ultima previsione, mentre sono abbastanza convinto che lo scenario che prospetto sia quello desiderato in realtà dagli azionisti.

Sia che se la comperi LH sia che non ci sia più una Alitalia, però non vedo una liberalizzazione delle destinazioni da Linate come possibile semplicemente perchè nessuno ne trarrebbe vantaggio ne le major europee, anzi ne trerrebero solo svantaggi, ne una potenziale nuova Alitalia, ne il governo ne SEA.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » gio 13 apr 2017, 12:16:15

dragoni sul sole, da rassegna stampa in mia disponibilita'
....
Fuori dalle stanze del ministero la situazione rimane tempestosa. Alitalia perde quasi due milioni al giorno, le proiezioni interne indicano per quest'anno una perdita di gestione intorno a 650 milioni. I rapporti tra le banche azioniste (Unicredit e Intesa) e il socio Etihad rimangono di conflitto. C'è contrasto tra l'a.d. Cramer Ball espresso da Etihad e il nuovo manager voluto dalle banche, Gubitosi. Il problema di fondo è che, con l'intesa che si delinea al tavolo sindacale, Alitalia dovrebbe ridurre il costo del personale di circa 120-140 milioni l'anno. Ma questi risparmi non bastano a riportare i conti in attivo. Il piano di Ball prevede anche risparmi per 350 milioni l'anno su altri costi (fornitori, handling, leasing di aerei), ma finora i risparmi ottenuti sono solo 2o milioni. Insomma, i tagli veri saranno fatti solo sul personale. Secondo stime autorevoli, nella migliore delle ipotesi Alitalia potrebbe riuscire entro l'anno a ottenere 1oo milioni di risparmi sui costi diversi dal personale. Si arriverebbe così a poco più di 200 milioni l'anno di risparmi: nei conti resterebbe pertanto una perdita di circa 400 milioni. Improbabile che questo buco possa essere coperto dal forte incremento dei ricavi previsto dal piano di Ball, visto che i ricavi non stanno aumentando e la compagnia intende anche mettere a terra 20 Airbus 320. Quindi tra un anno o poco più, se gli azionisti concederanno la cassa richiesta dal piano, Alitalia potrebbe trovarsi di nuovo in ginocchio. È per questo che le banche chiedono una garanzia pubblica prima di iniettare altre risorse sia come ricapitalizzazione (400 milioni di contingent equity) sia di nuove linee di credito per circa 150 milioni. La Cdp ha detto che non può intervenire. Ma la questione rimane aperta.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » gio 13 apr 2017, 12:23:50

cillis su repubblica, da rassegna stampa in mio possesso:
Per Alitalia c'è la garanzia pubblica - firmata Invitalia - che dovrebbe portare le banche creditrici a convertire il loro debito in azioni, ma manca ancora l'accordo sindacale dopo che ieri la compagnia ha interrotto le trattative. A un giorno solo dalla data ultima per raggiungere un accordo per il rilancio della compagnia la strada si fa più chiara, dunque, sul versante finanziario, ma resta in salita su quello sindacale. La soluzione sul tavolo riguarda l'aspetto finanziario del salvataggio. Un passo propedeutico per l'eventuale intesa finale. È una specie di scudo quello che è stato messo in campo: le banche creditrici - Intesa-Sanpaolo e Unicredit, i due istituti più esposti - accettano di convertire i loro crediti in azioni della compagnia contribuendo in modo decisivo ai circa 2 miliardi di ricapitalizzazione necessaria, ma chiedono una garanzia pubblica sia su eventuali nuovi crediti sia sul "contingent equity" che dovrebbero versare se il piano di rilancio presentato non dovesse ( come temono) proseguire nella direzione programmata. Il meccanismo di salvaguardia, che riguarderà circa 200 milioni sui 400 calcolati di eventuale "contingent equity", è stato chiesto prima alla Cassa depositi e prestiti ( controllata con l'83 per cento dal ministero dell'Economia ), che ha però declinato. Al suo posto ci sarà Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, che fa capo sempre al ministero dell'Economia, che dovrebbe impegnarsi con un prestito convertibile nei confronti della stessa Alitalia. La missione della società guidata da Domenico Arcui è quella di rilanciare le aree di crisi. Opera soprattutto nel Mezzogiorno e gestisce tutti gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative finanziando anche progetti esistenti. E in questa veste potrebbe entrare nel salvataggio di Alitalia senza scatenare - secondo i tecnici del governo - la reazione dell'Unione Europea che non consente interventi pubblici diretti nelle casse delle compagnie aeree continentali. Ma l'assenso di Bruxelles non è affatto scontato. Anche questo andrà poi negoziato. La trattativa tra azienda e sindacati ieri ha vissuto momenti difficili: l'Alitalia ha sospeso il confronto e i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto l'intervento del governo. Oggi dovrebbe essere la giornata decisiva. Gli esuberi scendono complessivamente a circa 1.700 dagli oltre duemila previsti. Ancora da sciogliere il nodo degli ammortizzatori sociali dopo che l'Inps ha chiarito che il Fondo del comparto aereo non potrà essere utilizzato per il sostegno al reddito di chi volontariamente dovesse scegliere di lasciare il lavoro. Sta invece andando avanti il negoziato per il taglio del costo del lavoro. Si starebbe lavorando ad un'ipotesi per limitare l'entità dell'intervento sul personale navigante: dall'attuale 22 per cento di taglio dei salari per i piloti di lungo raggio, del 28 per cento per quelli di medio e del 30 per cento agli stipendi di hostess e steward, si potrebbe scendere al 10 o 15 per cento. Il punto di caduta, che al momento non è stato ancora vagliato in tutti gli aspetti finanziari e le ripercussioni sul piano nell'arco dei cinque anni, porterebbe così i risparmi preventivati ( un miliardo in totale al 2021) ad una quota più bassa, sulla voce costo del lavoro. Un sacrificio che potrebbe essere accettato dai dipendenti della compagnia che altrimenti rischia il dietrofront degli azionisti ( banche, in testa) che vogliono la firma dei sindacati sul progetto di rilancio prima di aprire il portafogli. Un no porterebbe dritti al secondo e forse definitivo fallimento della ex compagnia di bandiera.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » gio 13 apr 2017, 12:30:46

prima di fare ragionamenti sul che cosa fare di LIN aspetterei di vedere AZ svampata, cosa che non e' ancora certa. Stasera il governo potrebbe decidere di tirar fuori 200 milioni, EY altrettanto, ed ecco che AZ sara' ancora li' per tutto il 2017 a LIN e nel frattempo potrebbero succedere tante altre cose.
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