Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

[KittyHawk]

Perché è una destinazione “ aperta” , il giorno dopo potrebbe mettere il volo anche IG ma con feeder
Già durante la winter da FCO ne sono caricati solo 3xw , piuttosto lascia daily da FCO
Capirei invece EZE, dove nel caso mettesse il volo avrebbe il monopolio

LAX è uno degli hub Delta.

[romaneeconti]

.....Al riguardo, vengono preconizzate le strategie vincenti!!...Ecco...c'e' posta x voi su altri lidi... :green: :green:

[KittyHawk]

.....Al riguardo, vengono preconizzate le strategie vincenti!!...Ecco...c'e' posta x voi su altri lidi... :green: :green:

Nessuna delle strategie vincenti preconizzate per AZ si è mai realizzata, mentre tutte le più funeste previsioni che la riguardavano hanno sempre trovato puntuale conferma. Penso possiamo dormire sonni tranquilli. :green:

[miguel]

.....Al riguardo, vengono preconizzate le strategie vincenti!!...Ecco...c'e' posta x voi su altri lidi... :green: :green:

Cioè?

[romaneeconti]

.....Al riguardo, vengono preconizzate le strategie vincenti!!...Ecco...c'e' posta x voi su altri lidi... :green: :green:

Cioè?

....non leggi il "miglior forum di aviazione?" :green:

[cesare.caldi]

LAX è uno degli hub Delta.

LAX per la posizione geografica si presta a pochissimi transiti sono sensati solo verso stato di Washington, Alaska e Hawaii, che se anche li sommi sono numeri molto piccoli, per tutte le altre destinazioni devi fare backtrak

Da Milano un volo per LAX sarebbe quasi del tutto p2p lato USA.

[malpensante]

LAX per la posizione geografica si presta a pochissimi transiti sono sensati solo verso stato di Washington, Alaska e Hawaii, che se anche li sommi sono numeri molto piccoli, per tutte le altre destinazioni devi fare backtrak.

Non dimenticherei San Francisco, San Diego e La Vegas, oltre a Baja California, Polinesia Francese e Fiji.

[KittyHawk]

Solo pensando ai transiti vicini o comodi di Delta ci sono le Hawaii, San Francisco, Oakland, San Josè, Sacramento, San Diego, Las Vegas, Phoenix, Tucson, tutte località interessanti per affari e turismo.

[miguel]

.....Al riguardo, vengono preconizzate le strategie vincenti!!...Ecco...c'e' posta x voi su altri lidi... :green: :green:

Cioè?

....non leggi il "miglior forum di aviazione?" :green:

Si vede che non sono troppo sul pezzo !

[malpensante]

Il Foglio, dalla pagina FB dell'autore Andrea Giuricin

[romaneeconti]

Cioè?

....non leggi il "miglior forum di aviazione?" :green:

Si vede che non sono troppo sul pezzo !

Miguel...non perdi nulla...anzi!! :green: ...parole...parole..parole... Chissa' quando AZ fallira' (perché io son convinto che andra' a gambe all'aria checche il mondo italico dell'aviazione lo escluda), quanta gente smettera' di far parole...

[Mauz]

Dei due voli prospettati solo EZE è problematico per IG, ma a causa dei bilaterali, non per altro.

Se la strategia di IG è creare un hub Doha2 a MXP per garantire collegamenti tra America e Asia, allora il bacino di passeggeri locali è meno critico di chi effettua solo voli p-t-p. Dei voli intercontinentali di IG aperti o in fase di apertura solo BOM è "vergine", tutte le altre destinazioni erano già coperte. Ma, ragionando in ottica di hub, i "milanesi" diventano meno importanti e ciò che conta è il numero totale di passeggeri, da qualsiasi parte arrivino, che si riusciranno a convogliare a MXP per alimentare i voli.

Qualche tempo fa sembrava che LAX dovesse essere aperta da Norwegian, un puro p-t-p. Se la aprirà AZ forse vedremo anche gente che farà FCO-MXP-LAX, come ci siamo accorti coi voli IG verso altre destinazioni. E non è detto che non la apra pure IG, quando avrà macchine in numero sufficiente.

Dall'Asia a LAX non conviene di più fare il giro opposto, piuttosto che passare da MXP? [emoji848]

Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk

[KittyHawk]

Dei due voli prospettati solo EZE è problematico per IG, ma a causa dei bilaterali, non per altro.

Se la strategia di IG è creare un hub Doha2 a MXP per garantire collegamenti tra America e Asia, allora il bacino di passeggeri locali è meno critico di chi effettua solo voli p-t-p. Dei voli intercontinentali di IG aperti o in fase di apertura solo BOM è "vergine", tutte le altre destinazioni erano già coperte. Ma, ragionando in ottica di hub, i "milanesi" diventano meno importanti e ciò che conta è il numero totale di passeggeri, da qualsiasi parte arrivino, che si riusciranno a convogliare a MXP per alimentare i voli.

Qualche tempo fa sembrava che LAX dovesse essere aperta da Norwegian, un puro p-t-p. Se la aprirà AZ forse vedremo anche gente che farà FCO-MXP-LAX, come ci siamo accorti coi voli IG verso altre destinazioni. E non è detto che non la apra pure IG, quando avrà macchine in numero sufficiente.

Dall'Asia a LAX non conviene di più fare il giro opposto, piuttosto che passare da MXP? [emoji848]

LAX è effettivamente un caso limite, dove il diretto è sicuramente più conveniente in termini di tempo e distanza rispetto a un transito a MXP. Bisogna però tenere in conto altri aspetti, come il fatto che gli aeromobili (quei pochi che possono) opererebbero al limite dell'autonomia e che dovrebbero avere i permessi di sorvolo della Siberia, che costano. Visto che in molti casi si tratta di traffico etnico, una qualsiasi combinazione che fa risparmiare sul viaggio, anche a scapito di qualche ora in più di volo, penso possa essere ben accetta. Delle destinazioni aperte o in apertura da parte di IG (Mumbai, Nuova Delhi e Bangkok), solo Nuova Delhi ha un volo diretto con LAX. E allora, perché non passare per MXP? :cool2:

[malpensante]

Dragoni, Il Sole 24 Ore, da rassegna stampa in mia disponibilità

UDITE, UDITE, la flotta passerà a oltre 200 aerei, con tanti tanti WB immagino.

[D960]

Lungo raggio che perde abbondantemente, partner con FS, investimento del prestito in capitale, portare i turisti in Italia, i Cinesi, utile dopo tre anni. Se questo non è un film di Kubrick, cos'altro potrebbe mai essere? Ma poi, dove piazzano quasi 100 aeromobili a lungo raggio?

[romaneeconti]

ma questi qua saltano per aria presto insieme ad Alitalia, con buona pace di tutti.

[spanna]

eni ha gia' smentito

Eni non è stata coinvolta in alcuna operazione su Alitalia e l'ipotesi di un ingresso nella compagnia "è priva di fondamento".

https://www.milanofinanza.it/news/eni-n ... 1337274183

[malpensante]

Et voilà, arrivano gli esuberi (ma tornando alle condizioni di favore)

Corriere della Sera, da rassegna stampa in mia disponibilità

[KittyHawk]

Ma LG sta diventando il nuovo GS?

[spanna]

L'unica cosa che emerge dall'articolo come un fatto con un certo grado di affidamento e' che non hanno trovato nessuno, neanche i cinesi, disposto a mettere soldi nella fornace. Tutto il resto e' aleatorio, se non addirittura onirico.

[D960]

Tagli? E meno male che dovevano arrivare 80 aerei in più... :green:

[malpensante]

Ci sono parecchi dipendenti in Cassa Integrazione, che possono passare direttamente al prepensionamento.
Abolendo qualche decreto del malefico Mario Monti i dipendenti Alitalia potranno andare in pensione tanti anni prima e magari col 110% dello stipendio. Basta aumentare di nuovo le tasse aeroportuali, così si frega pure Ryanair. Che allora porterà più turisti in Spagna...

[spanna]

ho trovato un buon commento online:
https://www.nextquotidiano.it/alitalia- ... a-ritorno/

[D960]

Basta aumentare di nuovo le tasse aeroportuali, così si frega pure Ryanair. Che allora porterà più turisti in Spagna...

Non so quanto convenga onestamente. Ci sono aeroporti dove Ryanair ha un ruolo importante e andrebbe a minare lo sviluppo futuro. E che dire di BGY?

[KittyHawk]

Ma come, gli si prospetta l'occasione della vita e fanno tanto i difficili? :green:
Battute a parte, ma c'era davvero qualcuno del governo che pensava che gli AD si sarebbero precipitati nei palazzi ministeriali per chiudere l'accordo?

Da Boeing a Lufthansa, su Alitalia è l’ora delle smentite e dell’irritazione
L’americana Boeing: «Alitalia un cliente come le altre». I tedeschi irritati dall’uscita del ministro Toninelli. Poste italiane: «Nessun contatto». La disponibilità di Ferrovie

A Seattle, casa di Boeing, domina lo stupore. A Colonia, quartier generale di Lufthansa, l’irritazione. A Roma, nella sede di Poste italiane, la perplessità. Più si avvicina il 31 ottobre, il termine fissato dal precedente governo per la procedura di vendita, più la situazione di Alitalia si ingarbuglia. Innescando una serie di smentite — più o meno ufficiali — da parte delle società citate dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, e da alcuni articoli stampa. L’esponente del Movimento 5 Stelle a Berlino ha annunciato che sulla compagnia tricolore — in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017 e con 900 milioni di euro di prestito statale da restituire entro metà dicembre — la soluzione verrà annunciata comunque nel 2018.

L’irritazione di Lufthansa
Una soluzione che secondo Toninelli vedrebbe un ruolo di Ferrovie dello Stato, Poste italiane e persino il colosso mondiale dell’aerospazio, Boeing, ma non la tedesca Lufthansa che secondo lui non è da considerarsi «partner strategico». A Colonia, nel quartier generale della più grande compagnia d’Europa, non l’hanno presa bene. Da mesi si dicono disponibili a sedersi al tavolo con gli esponenti del governo per discutere sul futuro di Alitalia. Ma la virata dell’esecutivo verso una nazionalizzazione del vettore ha portato negli ultimi tempi Carsten Spohr, ad del gruppo Lufthansa, a decidere per la linea attendista, stando a quanto riferiscono al Corriere della Sera due fonti tedesche che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discutere con la stampa le strategie dell’azienda. Ma sarebbe uno stop temporaneo, secondo Spohr: «Tra non molto tempo Alitalia tornerà sul mercato, salvo un esito peggiore». Per questo per ora il gruppo resta alla finestra.

Il «sì» di Ferrovie
Gli unici a dare la disponibilità, «pur non avendo avuto ancora contatti formali», sono quelli di Ferrovie dello Stato. «Se ci dovesse essere chiesto un impegno a valutare un piano industriale che può rendere sostenibile un business aeronautico, perché non valutarlo?», ha risposto ai cronisti il nuovo ad del gruppo ferroviario Gianfranco Battisti nella sua prima uscita ufficiale. In Alitalia, però, l’intenzione di coinvolgere Fs non convince. «Ma come, siamo finiti in crisi non solo per le compagnie low cost, ma anche per la presenza dell’alta velocità ferroviaria, e il governo vuole entrare in azienda il nostro “nemico”?», si sfoga più di un dirigente del vettore tricolore. Che ricordano pure i mesi di lavoro per studiare e introdurre un sistema tariffario talmente competitivo da sottrarre ai treni quanti più viaggiatori.

La versione di Boeing
Nessuna conferma anche da Poste italiane. «Non abbiamo avuto alcun tipo di interessamento sul dossier Alitalia, quindi io lo leggo sulla stampa», ha detto in audizione alla Camera l’ad Matteo Del Fante. Fonti governative fanno sapere che «si tratta di uno dei tanti nomi fatti e che si potrebbero sondare prossimamente, ma più per quanto riguarda la parte del trasporto merci». In parallelo il ministro Toninelli ha fatto anche il nome di Boeing. «Certamente può essere considerato un partner per Alitalia considerato che costruisce aerei e ce ne servono tanti», ha dichiarato il ministro. Ma a Seattle il governo italiano non lo sentono da tempo. «Alitalia è un apprezzato cliente di Boeing, con cui abbiamo un dialogo continuo come con le altre linee aeree italiane», spiega il colosso americano in una nota inviata al Corriere. «Per nostra policy generale, non commentiamo sulle discussioni private», chiariscono. Ma due fonti statunitensi smentiscono al quotidiano di via Solferino ogni interessamento che non vada oltre ai contratti esistenti (Alitalia possiede nella sua flotta diversi Boeing) anche perché il vettore italiano non ordina aerei da anni.

https://www.corriere.it/cronache/18_settembre_18/da-boeing-lufthansa-alitalia-16296b28-bb7d-11e8-bdaa-50b21d428469.shtml