easyMXP ha scritto:
belumosi ha scritto: ↑mer 04 ott 2023, 12:12:30
malpensante ha scritto: ↑mer 04 ott 2023, 12:03:27
Salvo che l'A321 XLR non scombussoli le carte o che entrino in aviazione soggetti ricchi e vicini al settore, come potrebbe essere MSC.
L'A321 XLR permetterà l'apertura di nuove rotte transatlantiche, ma a giovarsene saranno soprattutto i soliti noti (vedi anche gli ordini).
Quanto a MSC, dubito che andrà oltre ad una piccola compagnia cargo al servizio del proprio network. Cosa non replicabile su larga scala nel mercato dei crocieristi che hanno provenienza pulviscolare.
Plausibile invece l'ingresso come socio di minoranza in qualche compagnia già esistente nell'ottica di una diversificazione, come appena avvenuto con l'ingresso in NTV.
Ma un attacco diretto in proprio ai grandi gruppi e alle rispettive alleanze e JV, credo sarebbe un osso troppo grosso anche per lui. Anzi, penso lo sarebbe per chiunque.
L'unico ostacolo alla crescita di MSC è l'età del padrone. Se si innamorasse del "giocattolo" linea aerea, un giovane Aponte avrebbe tranquillamente le possibilità di ribaltare il mercato dell'aviazione. MSC fa miliardi di utili all'anno, potrebbe comprare cash LH e AF insieme e avanzerebbero ancora un sacco di soldi. Ma un anziano Aponte deve fare i conti con gli eredi e gli investitori, che probabilmente hanno idee molto più caute.
Non sono d'accordo che l'entrata di AF in SAS cambi la situazione di LH-ITA, le sovrapposizioni tra AF e SAS non sono al livello di LH e ITA.
Da sempre le major europee hanno una capitalizzazione relativamente bassa e teoricamente sarebbero scalabili dai vari imprenditori miliardari. Poichè è ormai chiaro a tutti che il reale azionista di maggioranza resterebbe comunque lo stato, c'è scarsa volontà di cimentarsi nell'impresa. Persino Branson che in altri tempi era riuscito a farsi dare un bel pacchetto di slot a LHR per la sua Virgin, avrebbe chiuso i battenti se non avesse avuto quei diritti come merce di scambio.
Semmai le varie operazioni di consolidamento, dovrebbero portare alla conclusione opposta. Con un mercato legacy nelle mani di tre grossi gruppi strutturati con la copertura di più stati, lo spazio per nuovi entranti che avessero intenzione di creare una grande compagnia, è praticamente nullo. O meglio, chi ci volesse provare, verrebbe lasciato in solitudine, condizione che sappiamo generare perdite monstre. Air Italy docet.
Non a caso Aponte voleva rilevare ITA in tandem con LH, condizione indispensabile per ottenere sinergie ed entrature nelle alleanze che contano.
Diverso sarebbe il discorso di Alpitur/Neos, che potrebbero integrare bene i vari business del gruppo. Ma sia chiaro, parliamo di una nicchia particolare, dove Neos, ancor più di oggi, sarebbe al servizio del gruppo proprietario.
Quanto alle sovrapposizioni di mercato ITA/LH vs quelle AFKL/SK, parliamo davvero di briciole in entrambi i casi.
Non è un caso che le ultime grandi compagnie sono nate (EK e QR) o rilanciate (TK) direttamente dai rispettivi stati con investimenti di decine di miliardi, con l'obiettivo primario di collegare alla grande quei paesi al resto del mondo per ottenere i conseguenti vantaggi geopolitici ed economici. Obiettivo che chiaramente ad un privato non interessa e che in ogni caso troverebbe molto più difficile da raggiungere non disponendo del potere negoziale tipico di entità statali discretamente forti e determinate.
malpensante ha scritto: ↑mer 04 ott 2023, 17:12:37
belumosi ha scritto:L'A321 XLR permetterà l'apertura di nuove rotte transatlantiche, ma a giovarsene saranno soprattutto i soliti noti (vedi anche gli ordini).
Per ora.
Col tempo e con la disponibilità non di primizie, ma di un aereo che sarà facile avere come ora i 320neo e i 321neo (che in realtà adesso sono prenotati per anni), le rotte che riempiono point-to-point saranno alla portata della Norwegian o della Norse o della La Compagnie di turno e non saranno necessariamente voli transatlantici, perché si potrà volare dall’Europa fino all’India e a buona parte dell’Africa, senza dover gestire i più complicati WB.
Sono d'accordo, ci saranno senz'altro nuovi voli anche da parte di compagnie non appartenenti ai vari conglomerati, LC in primis. Non fosse altro che per i minori costi di produzione di queste ultime rispetto alle legacy, situazione che delimita una serie di rotte insostenibili per queste ultime, ma potenzialmente redditizie per le compagnie a basso costo. Però tendenzialmente mi aspetto che questi voli siano suddivisi tra varie compagnie slegate tra loro, per cui l'impressione è che anche in questo caso verrebbe riempita una nicchia sostanzialmente estranea al business dei megagruppi di legacy.