Secondo me:mattaus313 ha scritto:Sono d'accordo. Bisogna partire da dove c'è massa critica, magari dalle città "già in orbita oneworld". Credo sia un pò come lanciarsi nel mucchio, qualcosa prendi. Anche per il modello della Technology Adoption Life Cycle che in qualche modo penso possa essere riportato in aviazione. Voglio dire, su un aeroporto che fa più di 50/60 mln di pax annui ci sarà modo di trovare un pò di "innovators" e "early adopters" che vogliono volare con una nuova compagnia, oltre a tutti coloro che magari semplicemente incuriositi o invogliati da offerte di lancio scelgono IG.cesare.caldi ha scritto:Se partiamo con ragionamenti del tipo Londra c'è troppa concorrenza, Parigi, Barcellona, Amterdam anche , TLV c'è l'open sky e quindi ti trovi le low cost ecc. Cosa rimane da aprire in Europa? ti limiti a servire solo il mercato italiano? Mi sembra troppo riduttivo e limitante per avere i transiti necessari a sostenere il piano di espansione su lungo raggio.
- Il mercato Italiano serve perché altrimenti sarebbe Air Milano e nessun altro al di fuori della Lombardia se ne potrebbe servire;
- Il mercato europeo sarà composto da destinazioni business, ma che al contempo generano tanti transiti.