La linea dura dell’Antitrust Ue: maggiori sacrifici o stop alle nozze Ita-Lufthansa e Iag-Air Europa
di Leonard Berberi
Le proposte di fusione nei cieli europei — quella tra Ita e Lufthansa e tra Iag e Air Europa — non soddisfano «diversi requisiti» secondo i funzionari dell’Antitrust Ue e sono da bloccare in assenza di concessioni più significative da parte delle compagnie coinvolte. È quanto apprende il Corriere da due fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni interne. Per sciogliere i nodi e per evitare la bocciatura agli inizi di giugno per entrambi i dossier, Bruxelles sta preparando gli «statement of objections», dei veri e propri avvertimenti, proseguono le fonti. Una portavoce della Commissione europea, risponde «no comment».
Gli «statement of objections»
Nelle lettere ufficiali della Direzione generale della Concorrenza Ue verranno elencate tutte le criticità che — secondo i funzionari comunitari — sorgerebbero in conseguenza dell’unione tra vettori sui mercati nazionali, internazionali e intercontinentali. Ita-Lufthansa e Iag (holding che controlla British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus)-Air Europa avranno tempo fino ad aprile per proporre i «rimedi», cioè l’insieme dei sacrifici disposti a mettere sul tavolo dei negoziati. Questi saranno sottoposti a una valutazione di mercato e all’attenzione dei vettori rivali che potranno inviare eventuali obiezioni. Al momento i tecnici Ue non sono soddisfatti delle proposte fatte pervenire e le ritengono «molto lontane» da quelle attese a Bruxelles.
L’incontro a Bruxelles
Parlando durante una conferenza stampa, lunedì 4 marzo, la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, ha detto che le discussioni tra Bruxelles, il ministero dell’Economia italiano (azionista unico di Ita) e Lufthansa sono «aperte e positive». Ma dietro le quinte c’è un braccio di ferro che prosegue anche dopo l’incontro del 21 febbraio tra i funzionari Ue e gli emissari italiani e tedeschi, spiegano le fonti. A irritare le parti sono i remedies — anticipati dal Corriere il 16 febbraio — che la Ue si aspetta per dare l’ok alle nozze. Sacrifici che i tedeschi ritengono al momento difficili da soddisfare.
Le criticità nel caso di Ita e Lufthansa riguardano i voli tra l’Italia e alcuni Paesi dell’Europa centrale (Germania, Belgio, Svizzera), il peso eccessivo a Milano Linate (dove le due realtà avrebbero il 67% dei posti in vendita nel 2024) e la quota di mercato che dopo la fusione aumenterebbe suicollegamenti intercontinentali tra l’Italia, il Nord America (includendo così nell’analisi i partner di Lufthansa, United Airlines e Air Canada) e Asia. Lufthansa e Mef (Ita) ritengono che in realtà la fusione porti a sovrapposizioni esigue e sono disposte a cedere alcuni slot (diritti aeroportuali di decollo e atterraggio) a Linate. L’Antitrust Ue la pensa diversamente, come raccontato dal Corriere.
La posizione europea
«Nella “fase 2” delle analisi stiamo discutendo con le società per vedere come può essere fronteggiata la situazione di concorrenza», ha risposto Vestager. Ricordando che «sta alle società proporre soluzioni sulla base della razionalità del business». L’unione tra Ita e Lufthansa è «complicata — ha ammesso —, ma è anche un caso come altri analizzati». Il ruolo della Commissione è assicurare condizioni di concorrenza nei vari mercati. Bruxelles intende assicurare che la concentrazione non riduca la concorrenza nel traffico a corto, medio raggio e lungo raggio, non comporti un aumento dei prezzi, una minore disponibilità o una qualità inferiore dei servizi di trasporto aereo di passeggeri da e verso l’Italia».
Il cambio di approccio
La commissaria conferma anche il cambio di approccio della Direzione generale della Concorrenza Ue. La cessione degli slot «non funziona davvero — ha sottolineato —, perché nessuno occupa quegli slot e vola su quelle rotte e quindi la gente finisce per pagare prezzi molto più alti per i biglietti». Tre esperti in operazioni di fusione e acquisizione nel trasporto aereo sottolineano al Corriere che in questo modo quello del rilascio dei diritti di decollo e atterragio per Ita-Lufthansa e per Iag-Air Europa diventerebbe l’ostacolo più semplice da superare.
Le due intese
Nell’accordo firmato a giugno Lufthansa si impegna — dopo il via libera Ue — a effettuare una iniezione di capitale riservato da 325 milioni di euro in Italia Trasporto Aereo Spa (la società che gestisce Ita Airways), ottenendo così il 41% del vettore tricolore, mentre l’altro 59% resterebbe nelle mani del Tesoro. L’intenzione è poi di salire al 90% entro un paio d’anni e al 100% al massimo nel 2033. Iag, invece, punta a rilevare il restante 80% di Air Europa (detiene già il 20%) anche se questo dossier risulta ancora più problematico, secondo gli esperti. La Commissione europea deciderà entro il 6 giugno sull’accordo Ita-Lufthansa ed entro il 7 giugno su quello Iag-Air Europa.
https://www.corriere.it/economia/aziend ... 1xlk.shtml