Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

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I-Alex
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Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 22 dic 2009, 20:00:16

"A Malpensa un'odissea che ci ha fatto vergognare"
La neve caduta copiosa anche sullo scalo varesino ha provocato la reazione indignata di due lettori che raccontano cosa è successo e attaccano tutti: Sea, Polizia e copagnie aeree


La nevicata che ha imbiancato tutto il Varesotto e buona parte del centro/nord Italia si è fatta sentire anche a Malpensa. Nello scalo varesino non si sono verificati i disagi di Orio al Serio e Linate, dove circa 1400 persone sono state costrette a dormire in aeroporto. A Malpensa i decolli e gli atterraggi sono stati sospesi fino alle 13 di oggi, martedì 22 dicembre. Sono però arrivate in redazione due lettere critiche con la gestione dell’emergenza. Gli attacchi non hanno risparmiato né la società di gestione dello scalo, né la Polizia, né le compagnie coinvolte. Di seguito pubblichiamo le due lettere dei nostri lettori scontenti

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Egregio Direttore,

questa notte, dopo una interminabile odissea cominciata ieri pomeriggio all'aeroporto di Malpensa, sono riuscito a rientrare a casa a Varese con la mia famiglia, mia moglie e 2 bambini di 7 e 5 anni.
Tramite la Sua prestigiosa testata, volevo ringraziare pubblicamente le seguenti società e istituzioni:

1) Società aeroportuale di Malpensa SEA: grazie per NON aver prestato la benchè minima assistenza a tutti i passeggeri bloccati in aeroporto per lunghe interminabili ore, nessun addetto a coordinare il caos, nessuna assistenza alle famiglie con bambini, niente di niente. C'erano decine di mamme sedute a terra mentre allattavano i neonati e nessun responsabile SEA si è degnato di fare qualcosa per loro.

2) Easyjet: grazie per averci abbandonati ai gate, al ritiro bagagli e ai check-in senza nessuna assistenza, centinaia di persone che vagavano per l'aeroporto senza sapere cosa fare, nessun addetto ai gate a dare istruzioni, nessuna attenzione per le numerose famiglie con bambini. Che dire, compagnia LOW COST, servizi VERY LOW LEVEL.

3) Polizia si Stato: grazie per NON saper gestire emergenze di questo tipo; erano presenti una decina di poliziotti smarriti e assolutamente incapaci di prendere decisioni sul da farsi. A ogni nostra domanda il classico atteggiamento all'italiana: allargamento delle braccia e frase del tipo "questa è la situazione, che possiamo fare?". Ma stiamo scherzando? Funzionari impreparati e incompetenti messi a gestire un aeroporto internazionale come Malpensa? Potevano fare molto, eccome! Per esempio coordinare e seguire il flusso di tutti questi passeggeri ai check-in, al servizio bus navetta per gli hotel, privilegiando le famiglie con bambini. Invece siamo stati abbandonati tutti, della serie arrangiatevi!

Purtroppo, oltre a tutti gli italiani presenti, oramai abituati a sopportare lo schifo totale di questo Stato sempre inesistente, erano presenti tantissimi passeggeri stranieri, allibiti per la totale assenza di assistenza, cose mai viste in altre città europee. Le lascio immaginare i commenti di questi passeggeri sul nostro paese, sulla nostra polizia, sull'organizzazione del nostro aeroporto. Il disagio era ampiamente previsto da giorni, non si può attribuire all'imprevisto tutta questa situazione che si è verificata. Mi sono vergognato per l'ennesima volta di essere cittadino italiano.

Perdoni il mio sfogo, so benissimo che tanto in questo "bel" paese nessuno è mai responsabile e nessuno pagherà per i disservizi creati a tutti i passeggeri e a tutti i bambini presenti in aeroporto. Mi consolo se penso che sto valutando da tempo l'ipotesi di trasferirmi all'estero con la mia famiglia per motivi di lavoro, e a questo punto, dopo aver vissuto per tanti anni in un paese dove vengono costantemente calpestati e ignorati i diritti dei cittadini, il trasferimento non sarà poi così amaro e sicuramente assolutamente privo di ogni forma di nostalgia.
La ringrazio per l'attenzione e invio distinti saluti, e naturalmente i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Marco Castelli

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Salve, vorrei raccontarvi quello che è successo ieri a Malpensa.
Nevica e si scatena l'inf(v)erno. Alle 16 i tabelloni elettronici segnalano ritardi medi di circa 2 ore. Fuori la nevicata aumenta di consistenza. Non si registrano aggiornamenti di sorta, quando intorno alle 18 e 30 tanti passeggeri diretti a Napoli vengono fatti scendere dall'aereo dopo circa 1 ora di attesa e inizia a diffondersi una certa preoccupazione. Poco prima delle 20 alcune addette comunicano che lo scalo è chiuso e che tutti i voli sono cancellati. Inizia il caos. Pochissimi addetti, informazioni scarse e frammentarie, spesso contrastanti. Ci mandano prima al ritiro bagagli, poi agli arrivi, poi di nuovo alle partenze. Le file assumono proporzioni sconfortanti, il nervosismo dilaga. Vengono predisposti autobus per accompagnare i viaggiatori negli alberghi. Intorno alle 22 si rende necessario l'intervento delle forze dell'ordine per sedare risse ai banchi del chek-in e agli sportelli informazioni. Altri poliziotti sorvegliano e disciplinano l'accesso agli autobus dove si susseguono scene di isterismo e violenza. Tra le 23 e le 24 buona parte della gente riesce a partire per gli hotel in attesa di riprendere l'"avventuroso" viaggio.

Antonio Fraiese

fonte: Varesenews.it
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mxp ernesto
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Re: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda mxp ernesto » mar 22 dic 2009, 20:14:12

Posso condividere la rabbia e la delusione per situazioni spiacevoli, e non intendo difendere l'inadeguata assistenza laddove il saper gestire la relazione è basilare, ma nelle situazioni di emergenza meteorologica assicuro che tutto il mondo è paese pertanto certe lamentele sono tipicamente italiote.

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Re: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda mxpkwxh » mar 22 dic 2009, 20:35:54

Come al solito tutto quello che succede in aeroporto la colpa è della sea, se la tal compagnia cancella il volo che colpa d ha la Sea?, anziche prendersela con la compagnia aerea che per motivi suoi ha cancellato il volo, la stragrande maggioranza dei pax se la prendono con quelle persone che in quel momento si trovano davanti al banchetto e che non c'entrano niente. è di moda prendersela con l'ultima ruota del carro...................ragioniamo ragazzi che è ora....

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Re: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 22 dic 2009, 20:50:45

e soprattutto si scrive sempre per lamentarsi e quasi mai per congraturarsi...
Questo ovviamente è il punto di vista di 2 pax rimasti bloccati, ovvio che non scriveranno mai tutto bene tutto bene...
Di sicuro non invidio gli addetti del front line in questi giorni negli apt, anzi poveri ragazzi/e :fiori:
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MUSICA
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Re: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda MUSICA » mar 22 dic 2009, 22:06:26

Purtroppo gli Italiani non sanno distinguere quando è giusto protestare (e non lo fanno) e quando dovrebbero capire le cause di forza maggiore. Perchè in genere si muovono per sentito dire quindi "presumono".

E' altrettanto vero che molte cose si potrebbero migliorare anche preventivamente negli aeroporti.

Più che vero che molti vettori, per risparmiare due Euro hanno ridotto le assistenze tant'è che dei piccoli problemi diventano enormi per mancanza di comunicazione e coordinamento.
:fischio:

Tranquilli, tra 20-30 raggiungeremo gli inglesi. Che, hanno tanti difetti ma sanno viaggiare.

Proprio poco fa ho difeso in un albergo una ragazzina di un T.o letteralmente aggredita dal macho italico che faceva da capopopolo... e i pecoroni a seguire nell'aggressione.

impareremo. forse. sperem. :lol:

easyMXP
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Re: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda easyMXP » mar 22 dic 2009, 22:29:55

E' vero che in parte la colpa è degli italiani che non accettano la causa di forza maggiore, ma è altrettanto vero che in Italia l'informazione ai passeggeri fa mediamente schifo, e questo è un motivo non indifferente per scaldare gli animi.
Un po' di tempo fa stavo tornando in Italia via Atlanta. Per una tempesta violentissima chiusura dell'aeroporto, volo dapprima tenuto in volo in attesa per 45 minuti, poi dirottato 600 km più a nord, un paio d'ore a terra, poi decollo e finalmente arrivo ad Atlanta quando il volo per MXP era già partito. A quel punto, 2 ore e mezza in giro sul piazzale (giuro!) per mancanza di un finger libero al quale arrivare. Solo una ragazza si è spazientita dopo un paio d'ore a spasso per l'aeroporto, peraltro calmata con cortesia dalle assistenti di volo.
Sapete quali sono state le principali differenze con l'Italia, dove una cosa del genere avrebbe scatenato una rivolta?
1) a bordo erano quasi tutti americani
2) l'informazione costante, cortese e puntuale da parte del comandante e delle assistenti di volo su quello che stava succedendo e su quello che il personale stava facendo per risolvere la situazione, con tante scuse ripetute più volte.
Sul primo punto non possiamo farci niente, ma sul secondo mi spiegate perchè in Italia non c'è mai un'informazione chiara ma bisogna sempre arrangiarsi chiedendo in giro, incrociando le voci, sperando di finire nel gruppo giusto?

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Re: Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 23 dic 2009, 16:24:59

Una mattinata da incubo in aeroporto. Buon Natale
Una famiglia doveva partire per Bari, ma arrivata all'hub della brughiera ha vissuto ore di caos e di incertezza. Alla fine ha rinunciato al volo


23 dicembre 2009. Ore 7, arriviamo a Malpensa. Siamo in tre: moglie, figlia di quasi otto anni ed io. Naturalmente ci ha accompagnato in macchina il nostro amico Marino, perché dalla ricca e operosa Varese non è semplice raggiungere il Grande Aeroporto Internazionale. Il nostro aereo per Bari dovrebbe partire alle 9,05. All’ingresso del terminal, grande schieramento di polizia in tenuta antisommossa. Code disordinate ai check-in. Pare che la battaglia da poco finita, intrapresa da "passeggeri in ostaggio", abbia messo fuori uso quei nastri che dovrebbero organizzare la coda in serpente. L’impiegata del nostro banco raccatta le sue cose e se ne va: ha finito il suo turno. La nostra coda si disperde in numerose appendici di code già costituite. Passa un impiegato Alitalia. Alla domanda, timida e imbarazzata: «Va bene qui per il volo per Bari?», risponde: «Il vostro volo è in fase di cancellazione». Un eroico e pugnace gruppo di viaggiatori diretti a Bari si organizza: raggiungiamo insieme un nuovo banco e intanto, con la speranza propria degli ingenui, osserviamo i monitor che non riportano la cancellazione del nostro volo. Ma l’impiegata Alitalia è tanto gentile quanto perentoria: «Il vostro volo è stato cancellato». Insieme a noi, del «Gruppo Volante Bari», ci sono anche quelli che da ieri cercano di partire. Erano a Linate, già montati su un aereo, da cui sono stati invitati a sbarcare. Li hanno dirottati su Malpensa ed ora, con l’aria ferita ma anche un po’ nervosi, chiedono spiegazioni. In sintesi, alle nostre richieste di sapere quale sarà il nostro destino, l’impiegata cortese ci risponde che possiamo chiamare il call-center. Ci guardiamo perplessi: alcuni sorridono; altri si guardano intorno forse cercando un oggetto pesante con cui manifestare il proprio punto di vista. Alcuni di noi, infatti, da due giorni provano a chiamare lo 062222: conosciamo a memoria la voce registrata su nastro e le abbiamo augurato cose impronunciabili. Il sottoscritto, con piglio patriarcale, raduna la famiglia e si dirige alla biglietteria Alitalia (area 10). Dovunque gente accampata: dormono a terra, sulle valigie, sulle poltroncine. Code infinite e rabbia palpabile. Raggiunta la biglietteria, dopo solo 40 minuti di coda vengo a sapere che per noi non ci sono posti sino alla sera del 25 dicembre. Decidiamo di farci rimborsare il biglietto e tornarcene a casa. In taxi. Alle 11 sentiamo il nostro amico Roberto diretto in Umbria. Doveva partire alle 7 da Milano Centrale in treno. Da Varese non partivano treni e i cosiddetti autobus sostitutivi erano in ritardo. Alla fine ha raggiunto Milano. In taxi. Alle 11,30 ci chiama lui: è salito sul treno. Ma è fermo. A Milano Centrale. Mia figlia, che è in piedi dalle 5,30, mi chiede: «Perché il nostro aereo non è partito?» Poiché questo Natale lo dobbiamo vivere all’insegna della pace e dell’amore, come ci insegna il nostro Presidente del Consiglio, le rispondo: «Perché ha nevicato. A dicembre.» Lei mi guarda perplesso. Ma è educata e non mi insulta. Quando ritorniamo a casa, la chiamo. Lei si avvicina. Io le sorrido, perché pace e amore e eccetera… Però la minaccio: «Se non mi prometti che quando sarai appena un po’ più grande scapperai dall’Italia, do fuoco all’albero di Natale.» Lei mi guarda. Perplessa.

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Nonostante il gelo, garantiti 90 partenze e 115 arrivi
La società che gestisce gli scali milanesi fa sapere che è una task force di Sea - oltre 850 persone e 370 mezzi - e che continuano le operazioni di de-icing per favorire lo sghiacciamento delle ali e dei motori degli aerei a garanzia della sicurezza dei voli

A Malpensa dopo l'ulteriore abbondante nevicata che è cominciata ieri sera alle 20 ed è terminata questa notte alle 3 sono comunque garantiti atterraggi e decolli anche se si registra ancora qualche ritardo. Dalle 13.00 di ieri, martedì 22 dicembre, quando l'aeroporto è stato riaperto sono state assicurate 90 partenze e 115 arrivi.
Lo rende noto la Sea, la società che gestisce gli scali milanesi. In entrambi gli aeroporti per riportare la situazione alla normalità è ancora attiva la task force di Sea - oltre 850 persone e 370 mezzi - e continuano le operazioni di de-icing per favorire lo sghiacciamento delle ali e dei motori degli aerei a garanzia della sicurezza dei voli. Da venerdì 18 fino a sono stati utilizzati sull'aeroporto di Malpensa 500.000 litri di Kilfrost (il liquido antigelo) con un consumo medio per aeromobile di 1400 litri contro un consumo medio normale di 350 litri. «Nella sola giornata di sabato 19 dicembre - si legge in una nota - abbiamo usato 220.000 litri di Kilfrost quantita' simile a quella che un aeroporto di mezza grandezza utilizza in un anno. Da venerdì 18 fino ad oggi sono stati utilizzati sull'aeroporto di Linate 120.000 litri di Kilfrost con un consumo medio per aeromobile di 8/900 litri contro un consumo normale di 2/300 litri. Anche se il rifornimento di kilfrost è stato garantito fino a domenica attualmente l'approvvigionamento sta diventando complesso a causa delle eccezionali condizioni di maltempo che stanno caratterizzando l'Europa».

fonte: Varesenews.it
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teogeoteo
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Re: Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda teogeoteo » mer 23 dic 2009, 16:59:55

Non mi pronuncio

Mattia
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Re: Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda Mattia » mer 23 dic 2009, 18:11:56

I-Alex ha scritto:Una mattinata da incubo in aeroporto. Buon Natale
Una famiglia doveva partire per Bari, ma arrivata all'hub della brughiera ha vissuto ore di caos e di incertezza. Alla fine ha rinunciato al volo


23 dicembre 2009. Ore 7, arriviamo a Malpensa. Siamo in tre: moglie, figlia di quasi otto anni ed io. Naturalmente ci ha accompagnato in macchina il nostro amico Marino, perché dalla ricca e operosa Varese non è semplice raggiungere il Grande Aeroporto Internazionale. Il nostro aereo per Bari dovrebbe partire alle 9,05. All’ingresso del terminal, grande schieramento di polizia in tenuta antisommossa. Code disordinate ai check-in. Pare che la battaglia da poco finita, intrapresa da "passeggeri in ostaggio", abbia messo fuori uso quei nastri che dovrebbero organizzare la coda in serpente.
italiani sempre civili...si all'estero...in casa i soliti buzzurri
I-Alex ha scritto:Raggiunta la biglietteria, dopo solo 40 minuti di coda vengo a sapere che per noi non ci sono posti sino alla sera del 25 dicembre. Decidiamo di farci rimborsare il biglietto e tornarcene a casa. In taxi.
E che si aspettava? Voli vuoti a Natale?
I-Alex ha scritto:Alle 11 sentiamo il nostro amico Roberto diretto in Umbria. Doveva partire alle 7 da Milano Centrale in treno. Da Varese non partivano treni e i cosiddetti autobus sostitutivi erano in ritardo. Alla fine ha raggiunto Milano. In taxi. Alle 11,30 ci chiama lui: è salito sul treno. Ma è fermo. A Milano Centrale.
Mi riterrei fortunato, qualcuno è rimasto 15 ore in un tunnel sotto il mare...
I-Alex ha scritto:Mia figlia, che è in piedi dalle 5,30, mi chiede: «Perché il nostro aereo non è partito?» Poiché questo Natale lo dobbiamo vivere all’insegna della pace e dell’amore, come ci insegna il nostro Presidente del Consiglio, le rispondo: «Perché ha nevicato. A dicembre.»
Ma sono stati bloccati aeroporti in mezza Europa o mi sbaglio? Li sono per caso ad agosto?
I-Alex ha scritto:Lei mi guarda perplesso. Ma è educata e non mi insulta.
Ha fatto male mi sa
I-Alex ha scritto:Quando ritorniamo a casa, la chiamo. Lei si avvicina. Io le sorrido, perché pace e amore e eccetera… Però la minaccio: «Se non mi prometti che quando sarai appena un po’ più grande scapperai dall’Italia, do fuoco all’albero di Natale.» Lei mi guarda. Perplessa.
Sicuramente eviterà certe sceneggiate tipiche del bel paese come risse, code a spintonate.
Tanto per dire qui a Lugano è 2 giorni che gli autobus sono in ritardo per la neve...ma nessuno si lamenta, e normalmente qui spaccano il secondo in quanto a puntualità

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Re: Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda amico_di_LHI » mer 23 dic 2009, 22:35:32

Io auguro che quel passeggero mandi la figlia a Francoforte, dove l'aeroporto è stato chiuso causa ghiaccio che aveva trasformato le piste di atterraggio in piste di pattinaggio, auguro che quella figlia si trasferisca a Londra, dove è stato chiuso Gatwick e dove a Heathrow i passeggeri sono stati trattati come pecore peggio che in Italia, auguro che quel padre mandi la figlia a Parigi, cosicché se mai dovesse prendere il treno per Londra rimarrebbe bloccata in un bel tunnel...ma soprattutto mi auguro che quella figlia piazzi un cazzotto in bocca al padre, così di evitare che in futuro sproloqui ancora...

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Re: Viaggiatori Mxp: "Un'odissea che ci ha fatto vergognare"

Messaggio da leggereda hal » gio 24 dic 2009, 20:36:23

Gli interventi sulle tecniche del de icing continuano qui...

Tecniche De-Iceing e varie...
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking


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