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Piano Nazionale Aeroporti 2012
Studio sullo sviluppo degli aeroporti italiani
13.2 Strategie di sviluppo
Il sistema aeroportuale milanese, centrale nel macrobacino dell’area Nord Ovest, dovrà rispondere nel 2030 ad una domanda di traffico di oltre 75 milioni di passeggeri, per il trattamento dei quali esiste o è programmata la capacità infrastrutturale necessaria ma devono essere potenziate le connessioni territoriali.
1. Per l’aeroporto di Malpensa, secondo scalo aeroportuale del sistema italiano, con potenziale rilevanza strategica per l’accesso intercontinentale, è indicato uno sviluppo con standard adeguati per accogliere nel 2030 oltre 40 milioni di passeggeri (terza pista, cargo city e nuovi servizi) e per consolidare il proprio posizionamento strategico anche in relazione alla possibilità di configurarsi come “hub multivettore”. Necessari, a tale fine, rilevanti interventi riguardanti il potenziamento delle connessioni territoriali sia su gomma che su ferro. In particolare, dovranno essere garantiti collegamenti ferroviari differenziati per tipologia di connessione (aeroporto città di Milano, aeroporto altre città limitrofe) e tali da permettere il raggiungimento degli standard europei in termini di servizio e quindi frequenze e tempi di percorrenza.
2. Per l’aeroporto di Linate è indicato il consolidamento della vocazione di “City Airport”, dedicato al traffico europeo con carattere
prevalentemente business, con volumi di traffico che non dovrebbero superare la soglia dei 10/11 milioni di passeggeri. Lo scalo dovrà
garantire, coerentemente con il proprio posizionamento, standard di accessibilità e servizi di alto livello con particolare riferimento ai
collegamenti con la città di Milano.
3. Per l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio è necessario predisporre adeguamenti infrastrutturali fino al massimo della capacità stimata
in 12-14 milioni di passeggeri, compatibilmente con i limiti ambientali; si rendono pertanto necessari importanti interventi di ristrutturazione e ampliamento, potenziamento delle connessioni territoriali, con particolare riferimento alla multi-modalità, e delle sinergie fra lo scalo e le aree adiacenti.
4. Lo scalo di Brescia si configura come aeroporto cargo che potrà costituire, nel lungo periodo, riserva di capacità per il sistema
lombardo, soprattutto nel nuovo quadro di infrastrutture viarie e ferroviarie che si sta delineando. A tal fine, gli indirizzi di pianificazione
devono concentrarsi sulla fermata dell’Alta Velocità nella posizione più prossima all’aeroporto e sulla salvaguardia e predisposizione di
aree nelle vicinanze per eventuali futuri sviluppi. Lo scalo potrebbe gravitare in un’orbita comune con lo scalo di Bergamo con il quale
potrebbe valutare percorsi di ottimizzazione basati anche sulla progressiva ripartizione di segmenti di traffico.
5. L’aeroporto di Torino in ragione della programmazione del potenziamento dell’ accessibilità e intermodalità avviata dalla
pianificazione locale e del suo inserimento nella core network TEN-T, si configura come scalo strategico nella rete nazionale svolgendo
un servizio essenziale come porta di accesso a un denso bacino di utenza.
6. L’aeroporto di Cuneo si configura come un aeroporto di servizio, a vocazione low cost e con potenzialità come scalo cargo, che potrà
svolgere il ruolo di possibile riserva di capacità di Torino a lungo termine (oltre il 2030).
7. L’aeroporto di Aosta si configura come aeroporto a servizio del territorio e del turismo locale.
8. L’aeroporto di Genova in ragione dell’inserimento nella core network TEN T e della programmazione del potenziamento delle
connessioni intermodali si configura come aeroporto strategico nella rete nazionale come possibile “gateway” nei confronti del traffico
“inbound” europeo.
13.3 Interventi prioritari per gli scali strategici del Nord Ovest
Le strategie di rafforzamento di Malpensa sono legate sia allo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali che garantiscano adeguate capacità in relazione ai rilevanti flussi di traffico attesi nel medio e breve periodo, sia allo sviluppo di sistemi di collegamento terrestri che rafforzino e valorizzino il legame con il territorio circostante, soprattutto con il principale sistema fieristico europeo.
A seguire gli interventi ritenuti prioritari per il nodo strategico di Malpensa:
• il collegamento ferroviario tra terminal 1 e terminal 2: il progetto nasce dall’esigenza di collegare con la ferrovia anche il terminal
2 di Malpensa (che costituisce il punto di arrivo/partenza di vettori low cost, essenziali per le connessioni con il resto d’Italia e l’Europa e
quindi particolarmente rilevanti in ottica Expo), evitando i disagi del trasferimento con bus navetta dal terminal 1.
• l’accessibilità ferroviaria “da nord”; il progetto finale consiste in un collegamento principale a doppio binario tra l’aerostazione
di Malpensa e l’esistente linea Gallarate-Varese (direttrice del Gottardo), e in due interconnessioni, ciascuna a doppio binario,
di cui una si collega alla linea Gallarate-Domodossola (direzione Sempione) da e verso nord, l’altra si collega sempre alla linea
Gallarate-Domodossola da e verso sud (direzione Milano).
• la nuova tratta ferroviaria Arcisate-Stabio di collegamento tra Mendrisio/Lugano e Varese; il progetto prevede la realizzazione di
una nuova linea ferroviaria tra Mendrisio e Varese, che colleghi la linea storica del Gottardo, attraverso la linea Milano-Varese, con
l’aeroporto di Malpensa (mediante il raccordo X a Busto Arsizio e una nuova tratta a nord di Gallarate). L’intervento permetterà così
di poter raggiungere l’aeroporto in 50 minuti da Lugano e in 70 minuti da Bellinzona.
• il potenziamento della linea ferroviaria Novara-Malpensa-Saronno-Seregno, indispensabile per una connessione diretta tra la linea ad
alta capacità Torino-Milano e l’aeroporto. L’intervento riguarda il potenziamento della tratta delle Ferrovie Nord Milano da Novara a
Busto Arsizio, dove si connette con la linea già in esercizio Novara- Malpensa. Contestualmente, è prevista l’integrazione funzionale
della linea con la stazione AV/AC di Novara sulla Torino-Milano.
• il potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Gallarate e il raccordo Y per la connessione diretta tra Rho-Fiera/Expo e Malpensa. Il progetto prevede la realizzazione di un terzo binario, in affiancamento ai due esistenti, lungo la tratta ferroviaria di 25 km compresa tra le stazioni di Rho e Gallarate (esclusa) e di un quarto binario tra le stazioni di Rho e Parabiago.
• il collegamento stradale Magenta-Tangenziale Ovest di Milano, compresi la variante della SS494 ad Abbiategrasso e il nuovo
ponte sul Ticino; l’intervento si configura come prosecuzione della Malpensa-Boffalora/A4 e, costituisce un asse viario esterno alla
tangenziale ovest di Milano, finalizzato a favorire i collegamenti tra Milano, l’ovest milanese e la A4 in corrispondenza della superstrada
Malpensa-Boffalora.
• la variante alla SS341 tra Vanzaghello/SS527 e Samarate/SS341: l’intervento, di 9,4 km complessivi, prevede il collegamento tra la
Malpensa-Boffalora, all’altezza di Vanzaghello, e l’Autostrada A8, attraverso la bretella di Gallarate. L’opera si attesterà in prossimità
dell’arrivo della Pedemontana Lombarda in modo da realizzare un collegamento rapido fra il Nord della Lombardia con la A4 (direzione
Torino) e Milano (SS11 e Tangenziale Ovest).
• la variante alla SS33 del Sempione tra Rho e Gallarate, che consiste in un tracciato stradale di circa 30 Km a carreggiata unica con una
corsia per senso di marcia. L’ipotesi di tracciato si separa dall’attuale SS33 a Rho, all’altezza dell’intersezione con la Tangenziale Ovest di Milano, ed attraversa i territori di molti comuni per terminare all’altezza di Samarate dove, intersecandosi con un’altra infrastruttura in
fase di progetto, la variante alla SS341, crea un collegamento con l’Autostrada A8.