Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Regole del forum
In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia" Non decidere è una tecnica tutta italiana
'Uno shock per il PIL italiano il fallimento immediato di Alitalia' così Carlo Calenda Ministro dello Sviluppo Economico sulla crisi della compagnia di bandiera.
E poi con un'elegante giravolta sostiene che ' sarebbe però immorale farla pagare nuovamente ai contribuenti' che secondo il Ministro sono 'seccati'.
CRISI ALITALIA I CONTRIBUENTI SOLO SECCATI?
Come signor Ministro solo seccati?
Dopo anni in cui sono stati scorticati lentamente ma inesorabilmente di qualcosa come quasi 8 miliardi sarebbero solo seccati?
No i contribuenti, scusi il termine, sono davvero incazzati ma non solo per essere ormai coscienti della rapina continuata che hanno subito, ma pure per la presa per i fondelli. Un 77% di italiani la vuole fallita.
E quale presa per fondelli?
CRISI ALITALIA E LA TECNICA DEL RINVIO
Quella di un Governo e di un sindacato che, dopo anni di errori continui, fatti di scelte avventate ( ultima ma non ultima, il referendum in mano ai dipendenti) ora non sanno più che fare.
La tecnica del rinvio senza decisioni ha un copyright italiano.
CRISI ALITALIA NESSUN RINVIO PER LE LIQUIDAZIONI MILIONARIE
Unica cosa che non si è mai rinviato sono state le liquidazioni milionarie ai vari commissari, ultimo dei quali grazie all'ottimo lavoro svolto, sembra essere uscito con circa 6 milioni. Le sembra poco?
Vale la pena ricordare che trattasi di un'azienda privata che opera in regime di normale concorrenza.
Parliamo però di 20000 persone, altrettante teste e soprattutto altrettanti voti.
CRISI ALITALIA IL FALLIMENTO UNO SHOCK PER IL PAESE?
Lo shock nascerebbe dal fatto che se fallisse Alitalia buona parte del paese non avrebbe collegamenti.
Qualche dubbio a questa affermazione nasce.
Non ci sarebbero più compagnie low cost che servirebbero il paese ?
E neppure i collegamenti delle Ferrovie?
Ci sarebbe un colpo d'immagine per non vedere più divise così eleganti?
Certo, secondo il bravo Ministro Calenda, dopo la morte di Alitalia, il paese sarebbe finito.
CRISI ALITALIA VERO RISCHIO NON DECIDERE
Permetta signor Ministro, il vero rischio sta nuovamente nel non decidere come hanno fatto i precedenti Governi in nome dell'italianità e di una ipocrita solidarietà.
Certo se qualcuno del Governo o dei sindacati pensa che possa arrivare una compagnia straniera o anche locale in grado di acquistare il pacchetto del 'carrozzone volante' chiavi in mano si sbaglia di grosso.
Soprattutto offende gli italiani, i contribuenti tutti e illude, ancora una volta, i dipendenti.
Fonte: Affaritaliani.it http://www.affaritaliani.it/economia/ca ... 76583.html
'Uno shock per il PIL italiano il fallimento immediato di Alitalia' così Carlo Calenda Ministro dello Sviluppo Economico sulla crisi della compagnia di bandiera.
E poi con un'elegante giravolta sostiene che ' sarebbe però immorale farla pagare nuovamente ai contribuenti' che secondo il Ministro sono 'seccati'.
CRISI ALITALIA I CONTRIBUENTI SOLO SECCATI?
Come signor Ministro solo seccati?
Dopo anni in cui sono stati scorticati lentamente ma inesorabilmente di qualcosa come quasi 8 miliardi sarebbero solo seccati?
No i contribuenti, scusi il termine, sono davvero incazzati ma non solo per essere ormai coscienti della rapina continuata che hanno subito, ma pure per la presa per i fondelli. Un 77% di italiani la vuole fallita.
E quale presa per fondelli?
CRISI ALITALIA E LA TECNICA DEL RINVIO
Quella di un Governo e di un sindacato che, dopo anni di errori continui, fatti di scelte avventate ( ultima ma non ultima, il referendum in mano ai dipendenti) ora non sanno più che fare.
La tecnica del rinvio senza decisioni ha un copyright italiano.
CRISI ALITALIA NESSUN RINVIO PER LE LIQUIDAZIONI MILIONARIE
Unica cosa che non si è mai rinviato sono state le liquidazioni milionarie ai vari commissari, ultimo dei quali grazie all'ottimo lavoro svolto, sembra essere uscito con circa 6 milioni. Le sembra poco?
Vale la pena ricordare che trattasi di un'azienda privata che opera in regime di normale concorrenza.
Parliamo però di 20000 persone, altrettante teste e soprattutto altrettanti voti.
CRISI ALITALIA IL FALLIMENTO UNO SHOCK PER IL PAESE?
Lo shock nascerebbe dal fatto che se fallisse Alitalia buona parte del paese non avrebbe collegamenti.
Qualche dubbio a questa affermazione nasce.
Non ci sarebbero più compagnie low cost che servirebbero il paese ?
E neppure i collegamenti delle Ferrovie?
Ci sarebbe un colpo d'immagine per non vedere più divise così eleganti?
Certo, secondo il bravo Ministro Calenda, dopo la morte di Alitalia, il paese sarebbe finito.
CRISI ALITALIA VERO RISCHIO NON DECIDERE
Permetta signor Ministro, il vero rischio sta nuovamente nel non decidere come hanno fatto i precedenti Governi in nome dell'italianità e di una ipocrita solidarietà.
Certo se qualcuno del Governo o dei sindacati pensa che possa arrivare una compagnia straniera o anche locale in grado di acquistare il pacchetto del 'carrozzone volante' chiavi in mano si sbaglia di grosso.
Soprattutto offende gli italiani, i contribuenti tutti e illude, ancora una volta, i dipendenti.
Fonte: Affaritaliani.it http://www.affaritaliani.it/economia/ca ... 76583.html
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Tanto per cominciare, non sarebbe buona cosa che le autorità lombarde spingessero almeno per una riduzione temporanea di slot a Linate? A prescindere da tutto anche AZ stessa ne guadagnerebbe: avrebbe un suo calo "naturale" senza che altri vadano ad incalzare con nuova concorrenza.
Nessuno in Lombardia potrebbe pensare di chiedere subito uno "spin off" di Az Cargo, con immissione di capitali locali e parte (simbolica) della stessa AZ? A regime, qualora fallisse questa potrebbe essere la cellula da cui rinascere "ampliandosi" al settore passeggeri quindi pretendendo un'attenzione maggiore a Mxp.
E comunque parallelamente, le autorità locali, dovrebbero muoversi per portare nuove rotte LR con sovvenzioni di 2-3 anni. In modo che se Az fallisse ci sono già alternative "comode" anche allo stesso Linata e, se AZ stesse in piedi, comunque non ne pregiudicherebbero del traffico LR poichè non potrebbe espandersi su rotte che nemmeno ora copre (Chicago, Houston, Washington, altre).
Nessuno in Lombardia potrebbe pensare di chiedere subito uno "spin off" di Az Cargo, con immissione di capitali locali e parte (simbolica) della stessa AZ? A regime, qualora fallisse questa potrebbe essere la cellula da cui rinascere "ampliandosi" al settore passeggeri quindi pretendendo un'attenzione maggiore a Mxp.
E comunque parallelamente, le autorità locali, dovrebbero muoversi per portare nuove rotte LR con sovvenzioni di 2-3 anni. In modo che se Az fallisse ci sono già alternative "comode" anche allo stesso Linata e, se AZ stesse in piedi, comunque non ne pregiudicherebbero del traffico LR poichè non potrebbe espandersi su rotte che nemmeno ora copre (Chicago, Houston, Washington, altre).
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
purtroppo mi pare che gli slot che Alitalia detiene a Linate siano l'unica cosa di valore che ha.
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Alitalia aliroma regna sovrana, e' da escludere un Linate ridotto, un Az Cargo lombardo (giammai) e men che meno alternative alla compagnia italica Aliroma, pardon Alitalia.
N.B. Milano Deve rimanere al palo; orgoglio romanocentrico?!?
N.B. Milano Deve rimanere al palo; orgoglio romanocentrico?!?
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
LIN sta a Milano come AZ sta a Roma. Sono entrambi sostanzialmente nocivi ai rispettivi sistemi nei quali operano, ma sono bandiere delle rispettive città alle quali nessun politico vuole rinunciare.
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Permettimi di riformulare:belumosi ha scritto:LIN sta a Milano come AZ sta a Roma. Sono entrambi sostanzialmente nocivi ai rispettivi sistemi nei quali operano, ma sono bandiere delle rispettive città alle quali nessun politico vuole rinunciare.
LIN sta a Milano come FCO sta ad AZ. Sono entrambi sostanzialmente nocivi alle rispettive controparti, ma sono bandiere delle rispettive città alle quali nessun politico locale vuole rinunciare.
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Un interessante articolo de La Voce
http://www.lavoce.info/archives/46504/f ... -alitalia/
Alitalia è la compagnia leader in Italia in solo 7 (sette) aeroporti, di cui 4 al Sud e Isole, uno è Trieste,
e quelli che contano davvero sono...... (rullo di tamburi) ... Fiumicino e Linate
http://www.lavoce.info/archives/46504/f ... -alitalia/
Alitalia è la compagnia leader in Italia in solo 7 (sette) aeroporti, di cui 4 al Sud e Isole, uno è Trieste,
e quelli che contano davvero sono...... (rullo di tamburi) ... Fiumicino e Linate
Re: Calenda: "Uno choc per il Pil il flop di Alitalia"
Linate e Fiumicino sappiamo perché. Cagliari è in regime di continuità territoriale che ora blinda le tratte CAG-LIN/FCO solo ad una compagnia diversamente da anni fa; pertanto se il bando fosse aperto a tutti non ci scommetterei tanto sul primato di Alitalia. Alghero ha perso tanto dopo la dipartita di Ryanair a Marzo e Alitalia è diventato il primo e quasi unico operatore. ''Brutte notizie'' anche per Pantelleria e Lampedusa: l'assegnatario della CT è Mistral Air e non più AZ tramite EY regional. Reggio Calabria non si commenta. Trieste vedremo: il volo per Milano Linate è un flop e viaggia quasi vuoto mentre Ryanair ha appena aperto la rotta per Ciampino e chissà.e623 ha scritto:Un interessante articolo de La Voce
http://www.lavoce.info/archives/46504/f ... -alitalia/
Alitalia è la compagnia leader in Italia in solo 7 (sette) aeroporti, di cui 4 al Sud e Isole, uno è Trieste,
e quelli che contano davvero sono...... (rullo di tamburi) ... Fiumicino e Linate
Morale: tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile.
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Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile
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