Open Skies US/UK e Brexit
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in questa sezione si trattano tutti gli argomenti riguardanti vettori aerei con COA estero
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Open Skies US/UK e Brexit
Segnalo interessante articolo del financial times sullo stato delle negoziazioni tra US e UK per l'open skies post-Brexit.
https://www.ft.com/content/9461157c-1f9 ... d3483b8b80
In pratica gli US hanno messo sul tavolo un bilaterale normale, che richiede che la maggioranza della proprieta' sia in uno dei due paesi. Questo sarebbe un problema sia per Virgin Atlantic, che per IAG (la quale ha anche il problema open skies con EU da risolvere). Insomma, solito s**tshow brexitiano!
https://www.ft.com/content/9461157c-1f9 ... d3483b8b80
In pratica gli US hanno messo sul tavolo un bilaterale normale, che richiede che la maggioranza della proprieta' sia in uno dei due paesi. Questo sarebbe un problema sia per Virgin Atlantic, che per IAG (la quale ha anche il problema open skies con EU da risolvere). Insomma, solito s**tshow brexitiano!
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Per IAG sarebbe un bel problema: come compagnia comunitaria perderebbe i diritti di volo tra UK e US (mazzata a BA), come compagnia inglese perderebbe i diritti di volo in UE, quindi bye bye Vueling e Iberia.
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Spero che gli USA non cedano (visto il Presidente "un tantino" protezionista non è impossibile che tengano duro). E spero che anche la EU non faccia alcuno sconto al UK (visto che non vogliono l'unione doganale nè la libera circolazione, allora per quanto mi concerne BA è compagnia straniera al pari di qualunque altra extra-EU ed extra-Open Skies). Ma alla fine la EU cederà di sicuro (anche perchè IAG è pure spagnola) e gli USA probabimente (conviene anche agli USA continuare con l'Open Skies con il UK). Comunque si conferma l'arroganza degli inglesi, che pensano di poter imporre a tutti il loro punto di vista ed i loro interessi (con la EU è probabile che in qualche modo alla fine ci riusciranno, ma con Trump, good luck !).
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Tanti britannici che hanno votato a favore della Brexit si sono illusi di poter concludere trattati più vantaggiosi di quelli di cui usufruivano, a livello mondiale, come membri della UE. Con la Comunità europea pensavano (e i più ottusi continuano a farlo) di poter scegliere a loro piacimento quali parti dei trattati mantenere e quali no, con gli USA si illudevano venissero stesi tappeti rossi in nome della "relazione speciale" di churchilliana memoria, con il resto del mondo - e il Commonwealth in particolare - ritenevano di essere ancora ai tempi dell'impero vittoriano. Il risveglio, duro, li sta colpendo uno a uno e il momento peggiore deve ancora venire.
Tornando al solo settore del trasporto aereo, quelle che più facilmente troveranno una soluzione sono le compagnie low cost, che essenzialmente hanno come mercato la sola Europa. Si sono o si stanno attrezzando per superare i problemi: nuove società in paesi europei e vendita obbligatoria delle azioni da parte di investitori britannici, per assicurarsi il 51% di proprietà comunitaria. Una volta assicurate le libertà da 1 a 4, possibilmente senza limiti sul numero di voli o sulle designazioni, ciò che rimarrà sarà semplicemente una non ottimizzazione della gestione operativa (velivoli ed equipaggi). Per capirci, se ora un velivolo UK può fare Londra-Milano-Vienna-Milano-Londra, scaricando e caricando a piacere, un domani potrebbe fare solo Londra-Milano-Londra. E analogamente succederebbe per un velivolo comunitario (non potrebbe esserci un Milano-Londra-Glasgow-Londra-Milano).
Diverso il caso di IAG. La prima parte della soluzione è togliere BA da IAG creando la "Nuova BA". Dopo di che scambi azionari in modo tale che la "Nuova BA" sia a maggioranza britannica, con quota di minoranza IAG, IAG sia a maggioranza comunitaria, con un'azionariato britannico che sommato agli altri extracomunitari non superi il 49%. Più che sulla parte operativa - che per una compagnia hub&spoke come l'attuale BA comporterebbe variazioni trascurabili - la ripercussione sarebbe sulla proprietà del gruppo IAG, che non potrebbe più essere britannica.
Tornando al solo settore del trasporto aereo, quelle che più facilmente troveranno una soluzione sono le compagnie low cost, che essenzialmente hanno come mercato la sola Europa. Si sono o si stanno attrezzando per superare i problemi: nuove società in paesi europei e vendita obbligatoria delle azioni da parte di investitori britannici, per assicurarsi il 51% di proprietà comunitaria. Una volta assicurate le libertà da 1 a 4, possibilmente senza limiti sul numero di voli o sulle designazioni, ciò che rimarrà sarà semplicemente una non ottimizzazione della gestione operativa (velivoli ed equipaggi). Per capirci, se ora un velivolo UK può fare Londra-Milano-Vienna-Milano-Londra, scaricando e caricando a piacere, un domani potrebbe fare solo Londra-Milano-Londra. E analogamente succederebbe per un velivolo comunitario (non potrebbe esserci un Milano-Londra-Glasgow-Londra-Milano).
Diverso il caso di IAG. La prima parte della soluzione è togliere BA da IAG creando la "Nuova BA". Dopo di che scambi azionari in modo tale che la "Nuova BA" sia a maggioranza britannica, con quota di minoranza IAG, IAG sia a maggioranza comunitaria, con un'azionariato britannico che sommato agli altri extracomunitari non superi il 49%. Più che sulla parte operativa - che per una compagnia hub&spoke come l'attuale BA comporterebbe variazioni trascurabili - la ripercussione sarebbe sulla proprietà del gruppo IAG, che non potrebbe più essere britannica.
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Siete in cerca di lavoro? Volete cambiare il lavoro attuale? Siete fanatici dell'aviazione?
Se avete risposto sì ad almeno una delle domande sappiate che in UK sono disponibili queste due posizioni:
- Head of Airspace Strategy
- Head of Aviation EU Exit Negotiations
https://www.civilservicejobs.service.gov.uk/csr/jobs.cgi?owner=5070000&ownertype=fair&jcode=1586968&posting_code=0&language=
Ma sbrigatevi, che rimane poco tempo per presentare le candidature. :yeah:
Più seriamente, ho l'impressione che il Regno Unito sia governato da pagliacci. Come si può anche solo immaginare di assumere il negoziatore capo per la definizione degli accordi UK-UE nel settore aeronautico solo pochi mesi prima della data di uscita dei britannici dall'Unione europea? :azz:
Se avete risposto sì ad almeno una delle domande sappiate che in UK sono disponibili queste due posizioni:
- Head of Airspace Strategy
- Head of Aviation EU Exit Negotiations
https://www.civilservicejobs.service.gov.uk/csr/jobs.cgi?owner=5070000&ownertype=fair&jcode=1586968&posting_code=0&language=
Ma sbrigatevi, che rimane poco tempo per presentare le candidature. :yeah:
Più seriamente, ho l'impressione che il Regno Unito sia governato da pagliacci. Come si può anche solo immaginare di assumere il negoziatore capo per la definizione degli accordi UK-UE nel settore aeronautico solo pochi mesi prima della data di uscita dei britannici dall'Unione europea? :azz:
- malpensante
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
Mi sembrano in buona compagnia.KittyHawk ha scritto:Più seriamente, ho l'impressione che il Regno Unito sia governato da pagliacci.
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Malpensa airport user
- mattaus313
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
https://www.routesonline.com/news/29/br ... t-flights/
Ne ha parlato anche Routesonline, interessante anche il grafico con le quote di mercato.
Ne ha parlato anche Routesonline, interessante anche il grafico con le quote di mercato.
"Because you needed a lot of capital in an airline, you needed to be where the financial markets were, and obviously that's New York"
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Open skies tra uk e Canada
- malpensante
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
Ho letto da qualche parte che, pur imponendo le solite clausole di proprietà nel bilaterale USA-UK, saranno fatte salve le situazioni attuali, cioè quelle clausole NON varranno per BA e VS.
- cesare.caldi
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
Facendo qualche prova i voli Linate-Londra di AZ, BA e U2 risultano ancora in vendita regolarmente per date successive alla Brexit di fine marzo. Questo è illegale, questi voli non sono piu' consentiti visto che l'UK diventa extra UE. Ho scritto a Enac per chiedere come mai non vietano alla compagnie di vendere voli che non potranno essere operati. Vediamo se rispondono.
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Ma cosa dici! Nessuno sa quali accordi verranno presi, anche in extremis, quindi non è illegale semplicemente perché non si sa cosa succederà, e nel frattempo la cosa più logica è procedere con lo status quo.cesare.caldi ha scritto:Facendo qualche prova i voli Linate-Londra di AZ, BA e U2 risultano ancora in vendita regolarmente per date successive alla Brexit di fine marzo. Questo è illegale, questi voli non sono piu' consentiti visto che l'UK diventa extra UE. Ho scritto a Enac per chiedere come mai non vietano alla compagnie di vendere voli che non potranno essere operati. Vediamo se rispondono.
Non solo non dovrebbero vendere voli da LIN, non dovrebbero vendere nessuno volo tra UK e UE perché uscendo dalla UE non c'è nessun trattato bilaterale che regoli i voli.
Secondo te non faranno un accordo all'ultimo momento? Tutti a terra il 30 marzo?
- malpensante
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- Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
Le linee aeree sono libere di spostare i voli all'interno di un sistema aeroportuale per cause di forza maggiore e al momento non c'è nemmeno la certezza che il Regno Unito uscirà dalla UE, potrebbe rimandare o persino ripensarci.
Le compagnie aeree che invece spostassero i voli da Linate perderebbero con certezza i relativi slot. Insomma una sciocchezza.
Le compagnie aeree che invece spostassero i voli da Linate perderebbero con certezza i relativi slot. Insomma una sciocchezza.
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Cesare, certo che di tempo libero ne devi avere veramente tanto!
NULLA e' ancora deciso, non si sa se ci sara' una brexit soft, hard o barzotta, o se non ci sara' proprio (che sembrerebbe essere l'ipotesi dominante da queste parti, per la cronaca).
NULLA e' ancora deciso, non si sa se ci sara' una brexit soft, hard o barzotta, o se non ci sara' proprio (che sembrerebbe essere l'ipotesi dominante da queste parti, per la cronaca).
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Faccio caso solo oggi del nuovo IATA code di Easyjet EC e ICAO EJU
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Tutti EJU tranne Luton e Gatwick che mantengono EZY.
Preparativi per Hard Brexit?
Preparativi per Hard Brexit?
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Certo, tutti i voli tranne quelli da/per UK e Svizzera sono operati da easyJet Europe con COA austriaco.
- mattaus313
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- Iscritto il: sab 29 set 2018, 15:51:39
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Penso mi manchi un pezzo. In caso di Hard Brexit, EasyJet Europe può continuare ad operare tranquillamente? Essendo se non sbaglio sussidiaria di EasyJet, società inglese, non rischia di dover sottostare al tetto del 49%? E' vero che UK, Norvegia e Svizzera in aviazione sono considerate come UE e alcune limitazioni valgono diversamente, ma allora non vale lo stesso discorso per IAG? Spesso sentivo di "problematiche legate alla Brexit", ma se l'UK è considerato come UE e l'UE considera IAG inglese (al netto di tutto l'assetto societario reale che comunque se non sbaglio la ragione sociale è spagnola SA) non dovrebbe valer lo stesso per EasyJet?
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- malpensante
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- Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
- Località: Milano
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Stelios Haji-Ioannou, fondatore e principale azionista di easyJet, ha sia il passaporto britannico che quello cipriota.
- mattaus313
- Messaggi: 1810
- Iscritto il: sab 29 set 2018, 15:51:39
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Però spulciando in rete non mi pare che il 51% appartenga a soggetti giuridici europei.malpensante ha scritto:Stelios Haji-Ioannou, fondatore e principale azionista di easyJet, ha sia il passaporto britannico che quello cipriota.
https://www.marketscreener.com/EASYJET- ... 0/company/
Probabilmente è soltanto poco chiaro a me l'assetto societario e sicuramente avranno fatto i loro calcoli, però pare strano che siano più intimoriti in IAG che in U2...
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
A pagina 20 degli accounts di gruppo di easyJet PLC (che puoi trovare su Companies House, qui https://beta.companieshouse.gov.uk/comp ... ng-history), appena pubblicati, puoi leggere quanto segue:
- La PLC ha una base EU al 47% e sta lavorando per raggiungere il 50%;
- Gli Articles of Association (lo statuto italiano, per intenderci) ha gia' clausole di salvaguardia per raggiungere il 50% (prima parte sottolineata). In pratica si va da una sospensione dei diritti di voto della parte non-EU in misura tale da raggiungere il 50%, a una put/call su parte delle azioni (quando ho tempo ci guardo per curiosita').
Peraltro non escluderei che in IAG ci siano clausole equivalenti, come indicato dalla seconda parte sottolineata.
In sintesi:With regard to its ownership easyJet is well prepared and begins from a position of strength with approximately 47% of its shares already held by qualifying nationals (excluding UK nationals). easyJet's investor relations programme has focused mainly on Europe since 2016 with the intention of increasing this to above 50% prior to the UK's exit from the EU.
easyJet's Articles of Association contain provisions to allow it to take action if necessary to ensure it continues to satisfy the EU ownership and control requirements. These provisions permit easyJet to regulate the level of ownership by non-qualifying nationals by suspending rights to attend and vote at meetings of shareholders and/or forcing the sale of shares owned by non-qualifying nationals to qualifying nationals. Similar powers exist in the articles of association of other airlines as well as in the articles of companies in other sectors that have national share ownership requirements.
- La PLC ha una base EU al 47% e sta lavorando per raggiungere il 50%;
- Gli Articles of Association (lo statuto italiano, per intenderci) ha gia' clausole di salvaguardia per raggiungere il 50% (prima parte sottolineata). In pratica si va da una sospensione dei diritti di voto della parte non-EU in misura tale da raggiungere il 50%, a una put/call su parte delle azioni (quando ho tempo ci guardo per curiosita').
Peraltro non escluderei che in IAG ci siano clausole equivalenti, come indicato dalla seconda parte sottolineata.
- mattaus313
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- Iscritto il: sab 29 set 2018, 15:51:39
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Grazie! Quindi in un certo senso comunque delle contromisure (poco o tanto) sono state prese.
Sarà interessante vedere come agirà IAG...
Sarà interessante vedere come agirà IAG...
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
Di nulla!
Ora non ho tempo per guardare, ma credo si sia organizzata in maniera simile; probabilmente e' spiegato nella parte di Investor Relations sul sito.
EDIT: volendo togliermi la curiosita', sono andato a vedere sul sito (http://www.iagshares.com/phoenix.zhtml? ... rol-irhome).
In una delle news recenti, si indica che IAG ha una base non-EU del 47.5%, pari al massimo consentito dagli AoA (articolo 11.8) che di fatto previene che vengano emessi certificati azionari a soggetti non-EU (e che eventuali titoli vengano sospesi in termini di voto e obbligatoriamente ceduti entro un limite di tempo).
Come potete vedere non sono degli sprovveduti, alla faccia delle preoccupazioni di Cesare Caldi & co.
:cool2:
Ora non ho tempo per guardare, ma credo si sia organizzata in maniera simile; probabilmente e' spiegato nella parte di Investor Relations sul sito.
EDIT: volendo togliermi la curiosita', sono andato a vedere sul sito (http://www.iagshares.com/phoenix.zhtml? ... rol-irhome).
In una delle news recenti, si indica che IAG ha una base non-EU del 47.5%, pari al massimo consentito dagli AoA (articolo 11.8) che di fatto previene che vengano emessi certificati azionari a soggetti non-EU (e che eventuali titoli vengano sospesi in termini di voto e obbligatoriamente ceduti entro un limite di tempo).
Come potete vedere non sono degli sprovveduti, alla faccia delle preoccupazioni di Cesare Caldi & co.
:cool2:
Re: Open Skies US/UK e Brexit
Da ieri hanno cambiato anche il callsign, addio Easy o EZY [emoji25]
https://twitter.com/leonard_berberi/sta ... 57216?s=07
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- malpensante
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Re: Open Skies US/UK e Brexit
Solo per gli aerei di easyJet Europe
Chi c’è in linea
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