Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 03 feb 2019, 11:26:56
Più che altro, le capacità (economiche, voglia di starci dietro e quant'altro) di KAK, sono in linea con quelle del socio arabo e soprattutto le ambizioni del vettore?
Io penso che ad un certo punto, quando ti trovi a competere di fatto con gruppi infinitamente più grandi di te o ti mangiano (nel senso che ti comprano) o ti mangiano (nel senso che fallisci e si prendono quello che hai creato). Andando per analogie, la condizione di Air Italy (a piano industriale completo) può ricordare molto vagamente quella di Virgin: una 50ina di aerei, il 51% in mano ad uno che non fa solo quello di mestiere ma molto molto ricco e il 49% in mano ad un grosso vettore extra-UE.
Con la differenza, non poco importante, che Virgin si è intrufolata nel mercato quando ancora era protetto, o meglio, appena liberalizzato in UK (ma ancora tutto era da costruire) e che opera in un mercato UK-USA che sicuramente è più concorrenziale ma anche più florido di quello italiano. Nonostante ciò, a quanto mi è sembrato di capire, anche Virgin sta optando per un socio forte (del settore) anche per il 51% (sicuramente anche in virtù di Brexit e quant'altro), nello specifico AF/KLM per il 31%, fonte BBC. Io lo reputo inevitabile, che alla lunga, se non del tutto almeno in misura consistente Air Italy dovrà buttarsi tra le braccia di qualcuno (IAG ad escamotage conclusi, o chi volete), altrimenti ai 30 WB e 20 NB temo non ci arriverà mai.
"Because you needed a lot of capital in an airline, you needed to be where the financial markets were, and obviously that's New York"