AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

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malpensante
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AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda malpensante » ven 09 ott 2020, 18:33:05

Il mio personale parere su un cda come questo: i singoli membri non contano una fava e rischiano in proprio, se la società va a gambe all’aria.

Caio cercherà di assicurarsi che non si facciano troppe cretinate, come quelle che fece il CFO proveniente da Etihad. Ouseley è stata messa da Gualtieri per fare da cane da guardia a Lazzerini e da canarino nella miniera, sarebbe interessante vedere l’interazione fra piacione lui e spigolosa lei.
Potrà abbaiare, dubito che possa mordere.
Lo stesso Lazzerini, quello che ha fatto aprire tante rotte di lungo raggio che, anche prima del Covid, non hanno avuto successo, non mi pare abbia prospettato rivoluzioni convincenti. È un bravo venditore e ha venduto bene se stesso alla politica.
Zeni invece no, probabilmente ha fatto il meglio che si poteva fare, ma la politica ha preferito chi vende sogni. Auguri, ai contribuenti.

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D960
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda D960 » ven 09 ott 2020, 18:47:24

Quando tempo diamo a questo giro di boa?
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 09 ott 2020, 19:18:54

D960 ha scritto: ven 09 ott 2020, 18:47:24 Quando tempo diamo a questo giro di boa?
Con o senza la variabile Covid?

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mattaus313
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda mattaus313 » ven 09 ott 2020, 19:51:02

4 anni dall'avvio della NewCo con dotazione di 3 miliardi o poco più dall'ingresso in AS con prestito ponte annesso, non di più

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda KL63 » ven 09 ott 2020, 23:20:22

Beh però mi pare che quasi tutti i membri del CDA abbiano competenze specifiche interessanti.


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KittyHawk
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 10 ott 2020, 00:13:22

È stato firmato il decreto per la costituzione della NewCo, che si chiamerà "Alitalia. Italia Trasporto Aereo". Insomma Alitalia ITA. Resta da capire se ITA debba essere inteso come "andata" o come la vecchia ATI vista allo specchio.
Il piano industriale che sarà presentato coprirà cinque anni (il piano, la nuova compagnia non si sa).

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malpensante
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda malpensante » sab 10 ott 2020, 09:07:10

Nemmeno il papa, se esistesse veramente il suo superiore con cui scriverlo a quattro mani, potrebbe fare un piano industriale per una linea aerea ora e men che meno un piano che copra cinque anni.

Quelle del Governo sono cialtronerie per turlupinare il contribuente.

spanna
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda spanna » sab 10 ott 2020, 09:41:39

Decolla ITA, (Italia Trasporto Aereo spa), la nuova compagnia aerea di Stato che nasce dalla ceneri di Alitalia. Partirà con un nome e un logo nuovi, circa 6.500 dipendenti, 90-100 aerei e l’obiettivo ambizioso di ritagliarsi un ruolo prestigioso sul mercato. Potrà contare su una dotazione finanziaria di 3 miliardi e dovrà presto trovare un alleato internazionale per reggere la sfida nei cieli.
Il via libera al decreto è arrivato ieri in serata, dopo oltre 4 mesi di attesa, insieme all’ok al nuovo cda. Il ponte di comando della compagnia sarà di 9 membri, quattro indicati dal Pd (l’ad Fabio Lazzerini, il presidente Francesco Caio, Angelo Piazza e Cristina Girelli), tre dai 5Stelle (Frances Ouseley, Alessandra Fratini, Lelio Fornabaio), infine, uno a testa quelli proposti rispettivamente da Matteo Renzi (Simonetta Giordani) e dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Silvio Martuccelli). Si tratta di figure con attività professionali non proprio vicine al settore del trasporto aereo, di area comunque prevalentemente tecnica, come chiesto a gran voce dai sindacati, Cisl e Uil in testa. Ma prima di arrivare a questo compromesso, la lotta tra i partiti è stata all’ultimo sangue. I pentastellati hanno tentato fino all’ultimo di piazzare nel board l’attuale direttore generale Giancarlo Zeni, per poi cedere le armi di fronte al no secco dei democrat. Veti incrociati e scontri che consegnano un consiglio chiamato a delle grandi sfide e in cui le competenze specifiche sul comparto aereo sono di fatto appannaggio solo dell’ad. I candidati strettamente “politici“ sono stati eliminati dallo scontro interno alla maggioranza, si è arrivati così ad una sintesi molto diversa rispetto agli appetiti iniziali. 

IL BOARD
Alessandra Fratini è infatti una esperta legale specializzata nel Diritto comunitario, Cristina Girelli, manager, è stata già in Alitalia, Simonetta Giordani (ex dirigente Autostrade ed ex sottosegretario al Turismo), Lelio Fornabaio (commercialista), Silvio Martuccelli (avvocato e docente di Diritto civile alla Luiss), Frances Ouseley (ex numero uno di easyJet Italia) e Angelo Piazza (ex magistrato del Tar ednex ministro della Funzione pubblica nel governo D’Alema. 

Come accennato in serata è arrivato il via libera al decreto ad parte dei ministri dell’economia Roberto Gualtieri, delle infrastrutture Paola De Micheli, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, per la costituzione della Newco per il trasporto aereo. «La Newco - spiega Gualtieri in un comunicato - rappresenta il primo passo verso la costituzione di un vettore di qualità capace di competere sul mercato internazionale». Poniamo le basi - spiega - per il rilancio del trasporto aereo italiano, attraverso la scelta di manager di primo livello e grande competenza in grado di elaborare e attuare un piano industriale solido e sostenibile». Soddisfatta anche la De Micheli che ha spinta molto in questi giorni per chiudere il dossier: «nasce la nuova compagnia aerea di bandiera, in netta discontinuità con il passato e che dovrà giocare un ruolo da protagonista sul mercato europeo e internazionale. Si tratta di una grande operazione industriale al servizio del Paese, a sostegno della competitività delle nostre imprese e per il rilancio del turismo italiano». 

E in effetti Ita sarà diversa da Alitalia potendo articolarsi, c’è scritto nel decreto, in più società. Presumibilmente una per il volo, una per la manutenzione e una per il personale di terra. 

Sarà ovviamente tutta pubblica e senza debiti che rimaranno invece nella vecchia società. Da Alitalia potrà, infine, ottenere in leasing gli aerei o acquisire altri rami d’azienda. 

Ma sarà il piano industriale a declinare la strategia, a definire l’articolazione societaria, mentre sarà necessario ottenere il via libera dall’Europa. «Era ora che arrivasse il decreto - ha commentato Salvatore Pellecchia, segretario della Fit-Cisl. «Da questo momento - ha aggiunto - inizia una nuova epoca e non bisogna sbagliare mosse a partire dall’elaborazione di un piano industriale ambizioso, che auspichiamo di conoscere al più presto». Esuberi, nuove rotte, alleanze sono i tre nodi da sciogliere in fretta. 
https://www.ilmessaggero.it/economia/ne ... 15105.html
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

grandemilano
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda grandemilano » sab 10 ott 2020, 09:44:27

malpensante ha scritto: sab 10 ott 2020, 09:07:10 Nemmeno il papa, se esistesse veramente il suo superiore con cui scriverlo a quattro mani, potrebbe fare un piano industriale per una linea aerea ora e men che meno un piano che copra cinque anni.

Quelle del Governo sono cialtronerie per turlupinare il contribuente.
In Alitalia negli ultimi 12 anni non sono riusciti ad rendere profittevole nessun piano industriale, nonostante la continua crescita del mercato e degli altri vettori. Figuriamoci ora.
Tanti auguri alla nuova AZ. Ma temo che fra 3 anni sarà altra crisi, altri soldi, altri esuberi e flotta ridotta a 30-40 velivoli.

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda romaneeconti » sab 10 ott 2020, 10:28:20

malpensante ha scritto: sab 10 ott 2020, 09:07:10 Nemmeno il papa, se esistesse veramente il suo superiore con cui scriverlo a quattro mani, potrebbe fare un piano industriale per una linea aerea ora e men che meno un piano che copra cinque anni.

Quelle del Governo sono cialtronerie per turlupinare il contribuente.
..Cosi e' purtroppo...

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda D960 » sab 10 ott 2020, 11:43:48

La quarta stagione di Alitalia prossimamente nei nostri aeroporti. Se vi sembra di vedere qualcosa di vecchio, sappiate che dopo la terza stagione gli sceneggiatori non sanno cosa inventarsi :mrgreen:
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda mattaus313 » sab 10 ott 2020, 12:05:11

C'è da dire che se ad ogni AS tagliano 3/4000 dipendenti e 20-30 aerei, ciclicamente meno di ogni 10 anni, direi che non andranno lontani, inoltre le ultime potrebbero incidere anche molto poco sui conti pubblici. Più che un rilancio pare un'eutanasia molto molto lenta. Prossimo commissario a questo punto speriamo sia Cappato.

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda D960 » sab 10 ott 2020, 12:23:22

mattaus313 ha scritto: sab 10 ott 2020, 12:05:11 C'è da dire che se ad ogni AS tagliano 3/4000 dipendenti e 20-30 aerei, ciclicamente meno di ogni 10 anni, direi che non andranno lontani, inoltre le ultime potrebbero incidere anche molto poco sui conti pubblici. Più che un rilancio pare un'eutanasia molto molto lenta. Prossimo commissario a questo punto speriamo sia Cappato.

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Il numero dei dipendenti è rimasto pressoché invariato in questi anni sulle 11-12.000 unità. Al di sotto dubito si scenderà e non lo permetteranno.
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda mattaus313 » sab 10 ott 2020, 13:25:35

D960 ha scritto:
mattaus313 ha scritto: sab 10 ott 2020, 12:05:11 C'è da dire che se ad ogni AS tagliano 3/4000 dipendenti e 20-30 aerei, ciclicamente meno di ogni 10 anni, direi che non andranno lontani, inoltre le ultime potrebbero incidere anche molto poco sui conti pubblici. Più che un rilancio pare un'eutanasia molto molto lenta. Prossimo commissario a questo punto speriamo sia Cappato.

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Il numero dei dipendenti è rimasto pressoché invariato in questi anni sulle 11-12.000 unità. Al di sotto dubito si scenderà e non lo permetteranno.
Parlavo di tagli ad ogni NewCo, non lineari nel corso della gestione ordinaria/straordinaria. Peraltro esuberi in misura sempre maggiore di quanto non sia stato proposto dal candidato acquirente.

Adesso le ultime parlavano di 6000 dipendenti o poco più, vedremo quale sarà la realtà. Impensabile tenerne 11.000 anche in ottica di approvazione della commissione.

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 11 ott 2020, 09:39:07

Alitalia, slot in perdita e l’aeroporto di Linate resta bloccato: alta tensione con Sea sulle strategie

In teoria il matrimonio potrebbe essere un trampolino di (ri)lancio per Alitalia. Nella pratica è - a sentire gli spifferi delle istituzioni nazionali - una «coabitazione forzata» che finisce per far perdere soldi alla compagnia e a Sea, la società che gestisce i due scali lombardi.

Le ultime settimane - in mezzo a un’emergenza sanitaria che ha stravolto il trasporto aereo - non fanno eccezione. Le stoccate tra Milano e Alitalia non sono mancate. Soprattutto dopo l’addio temporaneo a Malpensa (erano rimasti due voli giornalieri per Roma). La decisione del vettore ha irritato la politica locale. Ma a fare più rumore è stato il silenzio di Sea.

Lo stop ai voli è legato «alle perdite significative registrate su Malpensa», ha detto il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni durante un’audizione parlamentare. E così le operazioni sono state concentrate dal 1° ottobre a Linate dove «c’è una domanda quattro volte superiore» e la resa è «significativamente più alta».

Non è il primo disimpegno di Alitalia. Il più evidente è stato quello del 2008 - il de-hubbing - quando abbandonò la base in provincia di Varese per concentrarsi su Fiumicino. «I posti offerti dalla compagnia a Malpensa sono passati da 15,7 milioni del 2007 a 2,8 milioni del 2009», ha ricordato di recente Andrea Tucci, vicepresidente aviation business development di Sea. Nel 2019 i sedili messi in vendita sono stati 700 mila. Il 95,5% in meno.

La «coabitazione forzata» porta risultati negativi. A leggere i documenti di Alitalia i numeri di settembre 2020 sono impietosi, soprattutto a causa del Covid-19. La compagnia ha trasportato sulla rotta Roma-Linate oltre 24.500 passeggeri, sulla Roma-Malpensa poco più di 6.100. Lo scorso mese gli aerei sono stati riempiti a metà nei due scali, a fronte di una tariffa a Linate superiore di 20 euro. Ma alla fine il vettore ha perso per ogni viaggiatore imbarcato 131 euro a Malpensa e 95 euro al «Forlanini», chiudendo i trenta giorni con un rosso di 3,1 milioni.

A perderci, dalla «coabitazione» è pure Sea. Almeno 39,4 milioni di euro di mancati pagamenti di Alitalia (nel 2009-2014). Ma più del denaro - che pure ha un impatto - è la strategia dell’aviolinea di questi anni a creare tensioni. Perché se lascia spazio a Malpensa, a Linate (dove detiene i due terzi degli slot) in Sea ritengono che non stia utilizzando nel migliore dei modi i diritti di decollo e atterraggio, bloccando la crescita dello scalo. Alitalia, si sottolinea, usa aerei più piccoli e riesce a riempirli meno dei rivali. Nel 2016 imbarcava 93,5 passeggeri su ogni volo, l’anno passato 84,3. In parallelo i viaggiatori per movimento degli altri vettori sono saliti da 108,5 a 118,2.

Un altro scambio non è passato inosservato. Alitalia dice di aver lasciato Malpensa anche per un trattamento «asimmetrico» con i rivali che offrono biglietti inferiori alle tasse aeroportuali. Nel mirino ci sono gli incentivi alle low cost. Incentivi, ragionano in Sea, introdotti per riempire il vuoto lasciato proprio dal de-hubbing.

Venerdì sera è decollata la nuova Alitalia «Italia Trasporto Aereo»: a guidarla è l’ad Fabio Maria Lazzerini. Chissà che le sue origini lombarde e la formazione bocconiana non aiutino a trasformare la «coabitazione forzata» nel matrimonio perfetto.
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_ottobre_11/politica-disimpegno-mancati-pagamenti-turbolenze-alitalia-sea-b5ea0988-0b8a-11eb-8551-988fe333186d.shtml

Numeri impietosi, ma quello che mi meraviglia di più è l'incapacità di AZ di sfruttare il vantaggio territoriale di Linate, pur avendone voluto la riapertura.
Si è sempre detto che andare a MXP costa e che i biglietti devono essere venduti a un prezzo minore per compensare le spese di viaggio e il disagio. Sviluppando il ragionamento si può affermare che chi opera a Linate può applicare prezzi più alti fintanto che la somma biglietto + trasferimento per l'aeroporto è minore della stessa combinazione verso Malpensa. Parlando di taxi questo delta sulla tratta terrestre si può quantificare in 120 € a/r. Ma dall'articolo traspare che la differenza media che AZ riesce ad applicare sui suoi biglietti si posiziona tra i 72 € (131-95 moltiplicato 2) e i 40 € (sempre che la differenza tariffaria di 20 € citata nell'articolo si riferisca al biglietto sola andata e non ad altro).
Con altri mezzi di trasporto il costo di trasferimento a MXP diminuisce, ma facilmente gli utilizzatori sono per la maggior parte quelli price sensitive anche nei confronti del biglietto aereo.

spanna
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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda spanna » dom 11 ott 2020, 10:27:22

Per ora si chiama Italia trasporto aereo (ITA) e parte sotto il controllo dello Stato, ma aprirà il capitale sociale «ad investitori istituzionali, finanziari e industriali». Quando la Newco comprerà aerei e dipendenti potrà rilevare anche il brand Alitalia e chiamarsi Alitalia ITA. La nuova compagnia che avrà un capitale iniziale di 20 milioni e arriverà nel giro di qualche settimana a 3 miliardi, «è autorizzata ad acquistare e prendere in affitto, anche a trattativa diretta, rami d'azienda di imprese titolari di licenze aeree rilasciate dall'Enac, anche in amministrazione straordinaria». Potrebbe quindi salvare Air Italy. E «potrà sviluppare sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati italiani e non». Può articolarsi in società controllate nella manutenzione e servizi.

RETRIBUZIONE AZZERATA
Finalmente dopo una gestazione travagliata per le faide politiche sulle nomine, conclusasi con una lottizzazione, ecco il decreto (5 articoli) corredato di statuto, firmato da Tesoro, Mit, Mise, Lavoro di due sere fa, che fa rinascere la nuova compagnia di bandiera sotto insegne completamente nuove. ITA avrà «una dimensione industriale coerente con le prospettive di profittabilità» e punta a «un recupero della domanda differenziato tra le diverse rotte (domestiche, a corto-medio raggio e a lungo raggio) nel corso del periodo di piano e completo nel corso del 2023». Per questo ITA si rimette in volo «con la necessaria gradualità» grazie agli advisor del Mef Deloitte, Oliver Wyman. Grimaldi studio legale.

In statuto (art. 3) è scolpito il nuovo cda di 9 membri presieduto da Francesco Caio e guidato dall'ad Fabio Lazzerini. Il compenso è di 70 mila euro lordi per Caio, 35 mila lordi per i consiglieri. Ma considerando il contesto socio-economico e le prospettive incerte, si rimanda al cda di fissare gli emolumenti di presidente e ad, «secondo principi oggettivi e trasparenti, in modo tale da assicurare che la remunerazione stessa sia coerente con i risultati economici e industriali e con la situazione patrimoniale e finanziaria e risulti funzionale al perseguimento della sostenibilità della società nel medio-lungo periodo».
 
Per rimarcare il radicamento all'efficienza e al contenimento dei costi necessari per l'equilibrio finanziario, nella remunerazione una parte significativa deve essere «la componente variabile, legata al raggiungimento di obiettivi di performance, anche di natura non economica, predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo». E' richiesto un «adeguato bilanciamento tra la componente fissa e componente variabile» con una «previsione di limiti massimi per la componente variabile», per la quale una parte ne va differita la corresponsione, con «meccanismi di correzione» sempre della componente variabile, «che consentano alla società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di somme già versate ovvero oggetto di differimento, comportando una riduzione, anche significativa o l'azzeramento della remunerazione variabile stessa, in caso di risultati significativamente inferiori agli obiettivi prestabiliti o negativi o in caso di comportamenti dell'amministratore caratterizzati da dolo o colpa grave».

A REGIME 120 AEREI
Quale sarà la rotta di ITA lo indicherà il piano industriale 2021-2025 che entro 30 giorni Caio e Lazzerini presenteranno alle Commissioni parlamentari che hanno altri 30 giorni per rispondere. Qualche giorno prima di Natale l'iter parlamentare sarà concluso ma il decollo vero e proprio potrà avvenire entro la primavera a causa della complessità del trasferimento dei contratti, sistemi e certificazioni oggetto di acquisto da parte della nuova compagnia dalla procedura. E delle autorizzazioni da parte dell'Europa che vigila per scongiurare aiuti di stato.

A regime la società dovrebbe avere una flotta di 115-120 aeromobili, parte dei quali nuovi, circa 7.500 dipendenti, partendo però da 89 aerei (12 breve raggio, 58 medio, 19 lungo raggio), fino a 93 nel 2023.. Secondo le linee guida del piano, la mission sarà lungo e medio raggio - tratte a maggiore redditività - senza rincorrere le low cost, avendo come hub principali Fiumicino e Linate per i collegamenti internazionali e intercontinentali. Nord America, America latina, Giappone saranno le destinazioni del lungo raggio, quindi New York, Boston, Los Angeles, Miami, oltre Tokyo. Nel medio raggio verrebbero coperte le rosse in Europa e naturalmente in alcune città italiane.


Secondo i suggerimenti del governo, la compagnia dovrà focalizzarsi sui segmenti corporate e leisure individuale, cioè la fascia alta della clientela, tratte di lungo raggio e federaggio internazionale-domestico. Ed essendo compagnia pubblica dovrà assicurare «rotte non sostenibili con logiche di mercato». Poi, secondo i desiderata del governo, si vorrebbe incrementare i posti in Classe Magnifica inserendo una quarta classe (Comfort+) per raccogliere la domanda corporate e business. Per la vendita dei biglietti, verrà utilizzato il canale digitale anche per la sicurezza della pandemia Covid.
https://www.ilmessaggero.it/economia/ne ... 16081.html
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20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 11 ott 2020, 10:36:21

Una differenza media di 20 euro tra i biglietti staccati a Linate rispetto a quelli staccati Malpensa è da vero poco. Questo probabilmente grazie al miglioramento dei collegamenti con Malpensa

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 11 ott 2020, 10:38:08

spanna ha scritto: dom 11 ott 2020, 10:27:22
Per ora si chiama Italia trasporto aereo (ITA) e parte sotto il controllo dello Stato, ma aprirà il capitale sociale «ad investitori istituzionali, finanziari e industriali». Quando la Newco comprerà aerei e dipendenti potrà rilevare anche il brand Alitalia e chiamarsi Alitalia ITA. La nuova compagnia che avrà un capitale iniziale di 20 milioni e arriverà nel giro di qualche settimana a 3 miliardi, «è autorizzata ad acquistare e prendere in affitto, anche a trattativa diretta, rami d'azienda di imprese titolari di licenze aeree rilasciate dall'Enac, anche in amministrazione straordinaria». Potrebbe quindi salvare Air Italy. E «potrà sviluppare sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati italiani e non». Può articolarsi in società controllate nella manutenzione e servizi.

RETRIBUZIONE AZZERATA
Finalmente dopo una gestazione travagliata per le faide politiche sulle nomine, conclusasi con una lottizzazione, ecco il decreto (5 articoli) corredato di statuto, firmato da Tesoro, Mit, Mise, Lavoro di due sere fa, che fa rinascere la nuova compagnia di bandiera sotto insegne completamente nuove. ITA avrà «una dimensione industriale coerente con le prospettive di profittabilità» e punta a «un recupero della domanda differenziato tra le diverse rotte (domestiche, a corto-medio raggio e a lungo raggio) nel corso del periodo di piano e completo nel corso del 2023». Per questo ITA si rimette in volo «con la necessaria gradualità» grazie agli advisor del Mef Deloitte, Oliver Wyman. Grimaldi studio legale.

In statuto (art. 3) è scolpito il nuovo cda di 9 membri presieduto da Francesco Caio e guidato dall'ad Fabio Lazzerini. Il compenso è di 70 mila euro lordi per Caio, 35 mila lordi per i consiglieri. Ma considerando il contesto socio-economico e le prospettive incerte, si rimanda al cda di fissare gli emolumenti di presidente e ad, «secondo principi oggettivi e trasparenti, in modo tale da assicurare che la remunerazione stessa sia coerente con i risultati economici e industriali e con la situazione patrimoniale e finanziaria e risulti funzionale al perseguimento della sostenibilità della società nel medio-lungo periodo».
 
Per rimarcare il radicamento all'efficienza e al contenimento dei costi necessari per l'equilibrio finanziario, nella remunerazione una parte significativa deve essere «la componente variabile, legata al raggiungimento di obiettivi di performance, anche di natura non economica, predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo». E' richiesto un «adeguato bilanciamento tra la componente fissa e componente variabile» con una «previsione di limiti massimi per la componente variabile», per la quale una parte ne va differita la corresponsione, con «meccanismi di correzione» sempre della componente variabile, «che consentano alla società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di somme già versate ovvero oggetto di differimento, comportando una riduzione, anche significativa o l'azzeramento della remunerazione variabile stessa, in caso di risultati significativamente inferiori agli obiettivi prestabiliti o negativi o in caso di comportamenti dell'amministratore caratterizzati da dolo o colpa grave».

A REGIME 120 AEREI
Quale sarà la rotta di ITA lo indicherà il piano industriale 2021-2025 che entro 30 giorni Caio e Lazzerini presenteranno alle Commissioni parlamentari che hanno altri 30 giorni per rispondere. Qualche giorno prima di Natale l'iter parlamentare sarà concluso ma il decollo vero e proprio potrà avvenire entro la primavera a causa della complessità del trasferimento dei contratti, sistemi e certificazioni oggetto di acquisto da parte della nuova compagnia dalla procedura. E delle autorizzazioni da parte dell'Europa che vigila per scongiurare aiuti di stato.

A regime la società dovrebbe avere una flotta di 115-120 aeromobili, parte dei quali nuovi, circa 7.500 dipendenti, partendo però da 89 aerei (12 breve raggio, 58 medio, 19 lungo raggio), fino a 93 nel 2023.. Secondo le linee guida del piano, la mission sarà lungo e medio raggio - tratte a maggiore redditività - senza rincorrere le low cost, avendo come hub principali Fiumicino e Linate per i collegamenti internazionali e intercontinentali. Nord America, America latina, Giappone saranno le destinazioni del lungo raggio, quindi New York, Boston, Los Angeles, Miami, oltre Tokyo. Nel medio raggio verrebbero coperte le rosse in Europa e naturalmente in alcune città italiane.


Secondo i suggerimenti del governo, la compagnia dovrà focalizzarsi sui segmenti corporate e leisure individuale, cioè la fascia alta della clientela, tratte di lungo raggio e federaggio internazionale-domestico. Ed essendo compagnia pubblica dovrà assicurare «rotte non sostenibili con logiche di mercato». Poi, secondo i desiderata del governo, si vorrebbe incrementare i posti in Classe Magnifica inserendo una quarta classe (Comfort+) per raccogliere la domanda corporate e business. Per la vendita dei biglietti, verrà utilizzato il canale digitale anche per la sicurezza della pandemia Covid.
https://www.ilmessaggero.it/economia/ne ... 16081.html
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Ok. Tra 3 anni falliscono di nuovo. E quella sarà la volta definitiva perché allora sarà impossibile giustificare altre ricapitalizzazioni.
:roll:

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda romaneeconti » dom 11 ott 2020, 10:52:35

Ma figurati! Puo' venir l'apocalisse che Alitalia e' eterna.
Con il nuovo piano industriale che' sicuramente profittevole USA-Giappone-Fco-Lin non si fallisce mai...come possiamo riscontrare, Alitalia e' ancora in vita...

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 11 ott 2020, 11:03:15

romaneeconti ha scritto: dom 11 ott 2020, 10:52:35 Ma figurati! Puo' venir l'apocalisse che Alitalia e' eterna.
Con il nuovo piano industriale che' sicuramente profittevole USA-Giappone-Fco-Lin non si fallisce mai...come possiamo riscontrare, Alitalia e' ancora in vita...
Non può essere eterna, dai. Quando la commissione europea dichiarerà aiuti di stato i precedenti prestiti elargiti ad AZ, si creerà un precedente. E finalmente gli aiutinoi camuffati da presto ponte non saranno più attuabili

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda romaneeconti » dom 11 ott 2020, 11:15:48

grandemilano ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:03:15
romaneeconti ha scritto: dom 11 ott 2020, 10:52:35 Ma figurati! Puo' venir l'apocalisse che Alitalia e' eterna.
Con il nuovo piano industriale che' sicuramente profittevole USA-Giappone-Fco-Lin non si fallisce mai...come possiamo riscontrare, Alitalia e' ancora in vita...
Non può essere eterna, dai. Quando la commissione europea dichiarerà aiuti di stato i precedenti prestiti elargiti ad AZ, si creerà un precedente. E finalmente gli aiutinoi camuffati da presto ponte non saranno più attuabili
Guarda, di facciata la UE dichiarera' illegittimi i prestiti-ponte elargiti ad Alitalia e come di consueto finiranno nella bad Company....alias nel cesso. La newco ITA avra' i 3 miliardini in dote che continuera' a scialaquare ne piu' ne meno come al solito e tra tre anni richiederanno nuovamente prestiti ponte e supporti economici ai contribuenti. Quel che scrivi e' giustissimo ma non consideri solo che il fallimento in Alitalia non e' contemplato e quindi mai imploderanno.

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 11 ott 2020, 11:35:10

romaneeconti ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:15:48
grandemilano ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:03:15
romaneeconti ha scritto: dom 11 ott 2020, 10:52:35 Ma figurati! Puo' venir l'apocalisse che Alitalia e' eterna.
Con il nuovo piano industriale che' sicuramente profittevole USA-Giappone-Fco-Lin non si fallisce mai...come possiamo riscontrare, Alitalia e' ancora in vita...
Non può essere eterna, dai. Quando la commissione europea dichiarerà aiuti di stato i precedenti prestiti elargiti ad AZ, si creerà un precedente. E finalmente gli aiutinoi camuffati da presto ponte non saranno più attuabili
Guarda, di facciata la UE dichiarera' illegittimi i prestiti-ponte elargiti ad Alitalia e come di consueto finiranno nella bad Company....alias nel cesso. La newco ITA avra' i 3 miliardini in dote che continuera' a scialaquare ne piu' ne meno come al solito e tra tre anni richiederanno nuovamente prestiti ponte e supporti economici ai contribuenti. Quel che scrivi e' giustissimo ma non consideri solo che il fallimento in Alitalia non e' contemplato e quindi mai imploderanno.
Sì ma quello che vuole il governo, a livello UE vale meno di zero. I precedenti prestiti ponte finiranno nella bad company, è vero. Ma dopo che la UE avrà dichiarato illegittimi i precedenti presti ponte, il governo come potrà giustificare nuovi prestiti alla prossima crisi AZ?

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda romaneeconti » dom 11 ott 2020, 11:39:54

grandemilano ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:35:10
romaneeconti ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:15:48
grandemilano ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:03:15

Non può essere eterna, dai. Quando la commissione europea dichiarerà aiuti di stato i precedenti prestiti elargiti ad AZ, si creerà un precedente. E finalmente gli aiutinoi camuffati da presto ponte non saranno più attuabili
Guarda, di facciata la UE dichiarera' illegittimi i prestiti-ponte elargiti ad Alitalia e come di consueto finiranno nella bad Company....alias nel cesso. La newco ITA avra' i 3 miliardini in dote che continuera' a scialaquare ne piu' ne meno come al solito e tra tre anni richiederanno nuovamente prestiti ponte e supporti economici ai contribuenti. Quel che scrivi e' giustissimo ma non consideri solo che il fallimento in Alitalia non e' contemplato e quindi mai imploderanno.
Sì ma quello che vuole il governo, a livello UE vale meno di zero. I precedenti prestiti ponte finiranno nella bad company, è vero. Ma dopo che la UE avrà dichiarato illegittimi i precedenti presti ponte, il governo come potrà giustificare nuovi prestiti alla prossima crisi AZ?
Eh...Questi hanno sette vite! ...siamo solo al terzo fallimento...ne sanno e ne fanno una piu' di "Bertoldo" in fatto di porcate, vedrai che troveranno il modo di continuare a farle...tutta la politica ne e' coinvolta.

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda D960 » dom 11 ott 2020, 11:58:12

Avevano aumentato i posti in Magnifica anni fa e poi li avevano ridotti, la premium economy invece certe volte funzia altre meno da quel che so. Niente, no 'gna fanno, bisogna essere proprio minus habens per farsi imbabolare per la quarta volta. Per altro utilissimo aumentare i posti in business quando il mercato è contratto e dubito che anche dopo la fine della pandemia lo smart working non eroda parte dei pax in C.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-CPH-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-KRN-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE-ZRH

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

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Re: AZ ennesimo cambio della guardia 29 Giugno 2020

Messaggio da leggereda belumosi » dom 11 ott 2020, 12:05:52

grandemilano ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:35:10
romaneeconti ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:15:48
grandemilano ha scritto: dom 11 ott 2020, 11:03:15

Non può essere eterna, dai. Quando la commissione europea dichiarerà aiuti di stato i precedenti prestiti elargiti ad AZ, si creerà un precedente. E finalmente gli aiutinoi camuffati da presto ponte non saranno più attuabili
Guarda, di facciata la UE dichiarera' illegittimi i prestiti-ponte elargiti ad Alitalia e come di consueto finiranno nella bad Company....alias nel cesso. La newco ITA avra' i 3 miliardini in dote che continuera' a scialaquare ne piu' ne meno come al solito e tra tre anni richiederanno nuovamente prestiti ponte e supporti economici ai contribuenti. Quel che scrivi e' giustissimo ma non consideri solo che il fallimento in Alitalia non e' contemplato e quindi mai imploderanno.
Sì ma quello che vuole il governo, a livello UE vale meno di zero. I precedenti prestiti ponte finiranno nella bad company, è vero. Ma dopo che la UE avrà dichiarato illegittimi i precedenti presti ponte, il governo come potrà giustificare nuovi prestiti alla prossima crisi AZ?
La UE per due anni e mezzo si è rifiutata di prendere posizione proprio per permettere ad AZ di sopravvivere.
Non avrebbe certo potuto negare che quelli concessi erano aiuti di stato, quindi ha scelto di non decidere.
Ora che AZ SAI in AS è out, le si potranno attribuire tutte le colpe del mondo, tanto non sortiranno alcun effetto.
Quanto alla nuova compagnia, se come nelle precedenti puntate la discontinuità non riguarderà anche brand, livrea, slot e bilaterali, avremo l'ennesima conferma che per la UE un'AZ sovvenzionata in eterno non è un problema, a condizione che non si metta in testa di spostare equilibri consolidati che vedono la compagnia italiana come un nanetto nella connettività globale.


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