Antitrust: più voli a Linate
«Ma Malpensa va salvata»
L'allarme: «Rischio emorragia di passeggeri»
Catricalà: basta violazioni alla concorrenza. La Regione: garantire più destinazioni. I sindacati: potenziare l’hub
MILANO - L’Antitrust spariglia le carte nella partita degli aeroporti. Ieri il presidente Antonio Catricalà, durante un’audizione alla Camera, ha detto che, per favorire la concorrenza a Linate, si potrebbe aumentare il numero di movimenti sullo scalo. Atterraggi e decolli, per intenderci, che oggi possono avvenire in un numero massimo di 18 l’ora. Come dire: nuove regole del gioco. E così i giocatori aggiustano in corsa le strategie. Secondo gli esperti del settore come Oliviero Baccelli, vicepresidente del Certet Bocconi, un intervento del genere potrebbe sia uccidere Malpensa che favorirne il rilancio. Tutto dipende dalle modalità di attuazione.
«Un aumento di traffico su Linate senza limiti toglierebbe a Malpensa ogni speranza di diventare un hub», chiarisce subito Baccelli. «In questo modo, infatti, si favorirebbe un’inarrestabile emorragia di passeggeri intercontinentali verso altri aeroporti. Nessuno andrebbe più a imbarcarsi nello scalo varesino». Il docente della Bocconi è comunque favorevole a un aumento dei movimenti per aumentare la concorrenza su Linate: «Ma, per tutelare Malpensa, bisogna introdurre nello stesso tempo una limitazione delle destinazioni. Passando dalle trenta attuali a una decina». Benissimo i nuovi slot, insomma, ma soprattutto sulle destinazioni nazionali. A proporre per prima l’idea di togliere a Linate il tappo dei 18 movimenti/ora è stata nei giorni scorsi la regione Lombardia.
Il Pirellone ieri ha commentato con soddisfazione l’iniziativa dell’Antitrust. «Ora si potrebbe mettere mano a una proposta italiana all'Ue per la modifica del regolamento che limita gli slot su Linate e che apra il mercato — dicono all’unisono il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e il suo assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo —. I cittadini hanno il diritto di volare a un giusto prezzo e godere dei vantaggi della concorrenza, così come le compagnie hanno il diritto di mettere le proprie basi dove credono». L’idea di Catricalà piace anche al centrosinistra. «L’Antitrust ha indicato una strada percorribile da subito per aumentare la concorrenza nell'aeroporto di Linate — valuta Vinicio Peluffo del Pd —. Dopo che il governo ha impedito di sottrarre slot alla nuova Alitalia, adesso si apre una nuova possibilità per aumentare la concorrenza».
Per una volta anche la Lega è sulla stessa lunghezza d’onda. «La liberalizzazione è un’opportunità. E non vedo rischi per Malpensa — fa il punto l’assessore regionale del Carroccio, Davide Boni —. Nel 2015 ci saranno 40 milioni di passeggeri in più, non vedo il problema». Ad avere ancora qualche dubbio, invece, è il sindacato. «E’ chiaro che Malpensa va difesa. E un intervento sbagliato su Linate rischia di cannibalizzare lo scalo varesino — riflette Nino Cortorillo, segretario generale della Filt Cgil regionale —. L’Antitrust avrebbe potuto cercare di raggiungere l’obiettivo della maggiore concorrenza a Linate esercitando il suo ruolo di garante invece di suggerire un intervento di per sé molto delicato. Che in ogni caso andrebbe condiviso con l’Unione europea. E che comunque si presta a strumentalizzazioni politiche».
http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 1563.shtml
Scusate,ma Boni è per caso docente di trasporto aereo nel tempo libero?
Quando sento parlare con convinzione i politici di argomenti distanti da loro mille miglia,mi si calano le braghe!!