Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 803df.html
chiaramente si verso l'ottava proroga, poi non vorrete mica rovinare le vacanze di Natale a milioni d'italiani, quindi ci sarà la nona proroga e poi la decima e poi l'undicesima e via così...
chiaramente si verso l'ottava proroga, poi non vorrete mica rovinare le vacanze di Natale a milioni d'italiani, quindi ci sarà la nona proroga e poi la decima e poi l'undicesima e via così...
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Ho appena letto un articolo sul corriere della sera, che non riesco a postare.
Finalmente un articolo scritto bene, senza se e senza ma.
Chissà cosa penseranno i politicanti!
Ormai credo che la vicenda AZ, stia incominciando a stancare su più latitudini!
:applausi:
Finalmente un articolo scritto bene, senza se e senza ma.
Chissà cosa penseranno i politicanti!
Ormai credo che la vicenda AZ, stia incominciando a stancare su più latitudini!
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
l'articolo e' buono anche se non si capisce che l'ha scritto (che fa tanta differenza), pero' anche in passato ne ho visti ma alla fine siamo sempre qui, quindi cambia poco.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
- malpensante
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Ferruccio De Bortoli, c’è pure la sua faccia.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Capolavoro a fine articolo:KL63 ha scritto:http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 803df.html
chiaramente si verso l'ottava proroga, poi non vorrete mica rovinare le vacanze di Natale a milioni d'italiani, quindi ci sarà la nona proroga e poi la decima e poi l'undicesima e via così...
"Intanto la compagnia prosegue il trend in crescita dei ricavi. Alitalia chiuderà novembre con un aumento tra il +5,5% e +6%, mentre a dicembre la crescita sarà del 7%, spiega il Chief business officer Fabio Lazzerini, assicurando che "ad oggi Alitalia non è guarita ma sta meglio di prima".
Ovviamente dei costi non parliamone mai! Tanto paghiamo noi!
- mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
L'unica differenza col passato è che una volta i compratori c'erano
"Because you needed a lot of capital in an airline, you needed to be where the financial markets were, and obviously that's New York"
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Non ce n'erano tanti neppure nel passato, o meglio c'erano solo qualche "ingenuo" o qualcuno sensibile alla "moral suasion" governativa in più. Ma una volta scottati, o bruciati, i primi quelli che eventualmente rimanevano sono scomparsi dall'orizzonte.mattaus313 ha scritto:L'unica differenza col passato è che una volta i compratori c'erano
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Ufficiale, i Commissari hanno dato tempo fino a marzo 2020. questi tre Signori dovrebbero rappresentare la legge. sono andati oltre ogni dispregio del ruolo di figure di garanzia, senza alcuna offerta vincolante in mano, non portando i libri in tribunale. Purtroppo nessun magistrato/giudice si preoccupa di tutelare la deontologia professionale del ruolo di Commissario che dovrebbe essere una figura di garanzia super partes. Ci vorrebbe una denuncia davvero. Auguro un lungo viaggio fallimentare con ALitalia a questi tre esponenti della legalita' italiana. L'indagine dalla GdF sulla nomina di questi tre signori comunque procede per fortuna.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Questa sera ho seguito una parte di un dibattito su SKYTG24 su Alitalia, presenti due giornalisti di SKY, una deputata della Lega, uno dei cinquestelle ed un "professore" del Politecnico (mamma com'è mal ridotto), ci fosse andato mio figlio di 10 anni ne avrebbe saputo di più, se questa è l'informazione che viene data al pubblico... ho girato quando la deputata della lega ha detto bisogna puntare sul lungo raggio e sapete cosa hanno fatto quelli di EY... hanno venduto sottocosto dei preziosi slot!!! :duro: :tilegno:
Peraltro oggi Conte (il presidente del Consiglio dei ministri e delle ministre, non l'allenatore dell'Inter) ha sentenziato che bisogna scegliere una soluzione di mercato... ecco allora lasciala fallire
Peraltro oggi Conte (il presidente del Consiglio dei ministri e delle ministre, non l'allenatore dell'Inter) ha sentenziato che bisogna scegliere una soluzione di mercato... ecco allora lasciala fallire
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Notizie molto pesanti per AZ arrivano dagli USA, dove il DOT ha approvato l'immunità antitrust per l'alleanza DL-AF-KL-VS. Contemporaneamente ha disposto che entro 6 mesi l'immunità debba cessare per l'alleanza attuale (che comprende AZ).
Dietro pressione della concorrenza (JetBlue in primis), il DOT ha rifiutato di lasciare una porta aperta preferenziale per AZ qualora decida di entrare nella nuova alleanza. In quel caso, bisognerà ripartire da capo con tutte le valutazioni del caso.
Per cui a prescindere dalle scelte che verranno fatte in Italia, AZ entro 6 mesi non sarà più all'interno dell'attuale alleanza immunizzata.
Alla luce di questa situazione, si capisce meglio anche l'offerta di DL per una collaborazione esterna al nuovo accordo appena approvato dal DOT.
Va da se che per AZ si prospetterebbero perdite molto rilevanti nella eventuale futura "solitudine", rendendo la situazione della compagnia, se possibile, ancor più precaria.
DOT approves Delta’s four-way joint venture without Alitalia
21 NOVEMBER, 2019
SOURCE: FLIGHTGLOBAL.COM
BY: PILAR WOLFSTELLER
SAN FRANCISCO
The US Department of Transportation has formally approved the joint venture proposed by Delta Air Lines, Air France, KLM and Virgin Atlantic Airways, tentatively approved in August, while agreeing with opponents of the collaboration that Alitalia would definitely not be included under the deal.
Delta previously had a joint venture with Air France, KLM and Alitalia, and another with Virgin Atlantic. They argued that this new collaboration, including antitrust immunity (ATI), would enable the airlines to better coordinate their operations between the US and Europe.
“The approved alliance will remove the existing gaps preventing full coordination between Delta’s two existing immunised parallel joint ventures with Virgin on the one hand, and Air France/KLM on the other,” the DOT’s document, dated 14 November, says. The approval also revokes DOT's previous grant of antitrust-immunity to the three airlines and to CSA Czech Airlines and Alitalia after six months.
In July 2018, Delta, Air France, KLM and Virgin Atlantic had filed for approval of the amended joint venture that excluded financially troubled Alitalia, but the airlines requested to keep a back door open to allow the Italian flag carrier back into the group at an unspecified later date.
Opponents of that plan included JetBlue Airways, which argued that the deal “would reduce and foreclose” competition on US-Europe routes.
In comments after the tentative approval in August, JetBlue said that the request to add another carrier at a later date “is legally impermissible and procedurally invalid”.
"The Joint Applicants scarcely mentioned Alitalia throughout the course of this proceeding, yet now, at the proverbial last minute, after publication of a show cause order, request that ATI be extended to Alitalia even though Alitalia was not a named party to the original 2018 request and no Alitalia legal representative signed the submission," JetBlue's response read.
Alitalia is in the midst of a labor disagreement with its pilots and cabin crew, as it struggles to secure investment and capital to turn the failing airline around. A group of investors and the Italian government are in talks to develop a plan for the loss-making carrier, but several hurdles, such as disagreements over how much capital to inject, have still to be overcome.
JetBlue said in its comments that if the group wishes to collaborate with Alitalia in the future, they must submit a new application, and allow DOT to conduct a new and thorough review at that time. The DOT agreed with JetBlue’s assessment.
“Once the Amended JVA becomes effective, the preceding agreements that outlined Alitalia’s cooperation with the other parties will cease to exist, removing the underlying predicate for immunity,” the order states. “The Department is aware that Delta is seeking to reach commercial terms with Alitalia to continue cooperation under the Amended JVA; however, the Joint Applicants’ request to include Alitalia in its revised joint venture is premature,” it says.
“If the Joint Applicants and Alitalia come to a commercial agreement before the six-month wind-down period expires, they may petition the Department to extend the immunity at that time and the Department will evaluate the request in the docket with all due process,” the DOT says in its final approval.
https://www.flightglobal.com/news/artic ... ut-462470/
Dietro pressione della concorrenza (JetBlue in primis), il DOT ha rifiutato di lasciare una porta aperta preferenziale per AZ qualora decida di entrare nella nuova alleanza. In quel caso, bisognerà ripartire da capo con tutte le valutazioni del caso.
Per cui a prescindere dalle scelte che verranno fatte in Italia, AZ entro 6 mesi non sarà più all'interno dell'attuale alleanza immunizzata.
Alla luce di questa situazione, si capisce meglio anche l'offerta di DL per una collaborazione esterna al nuovo accordo appena approvato dal DOT.
Va da se che per AZ si prospetterebbero perdite molto rilevanti nella eventuale futura "solitudine", rendendo la situazione della compagnia, se possibile, ancor più precaria.
DOT approves Delta’s four-way joint venture without Alitalia
21 NOVEMBER, 2019
SOURCE: FLIGHTGLOBAL.COM
BY: PILAR WOLFSTELLER
SAN FRANCISCO
The US Department of Transportation has formally approved the joint venture proposed by Delta Air Lines, Air France, KLM and Virgin Atlantic Airways, tentatively approved in August, while agreeing with opponents of the collaboration that Alitalia would definitely not be included under the deal.
Delta previously had a joint venture with Air France, KLM and Alitalia, and another with Virgin Atlantic. They argued that this new collaboration, including antitrust immunity (ATI), would enable the airlines to better coordinate their operations between the US and Europe.
“The approved alliance will remove the existing gaps preventing full coordination between Delta’s two existing immunised parallel joint ventures with Virgin on the one hand, and Air France/KLM on the other,” the DOT’s document, dated 14 November, says. The approval also revokes DOT's previous grant of antitrust-immunity to the three airlines and to CSA Czech Airlines and Alitalia after six months.
In July 2018, Delta, Air France, KLM and Virgin Atlantic had filed for approval of the amended joint venture that excluded financially troubled Alitalia, but the airlines requested to keep a back door open to allow the Italian flag carrier back into the group at an unspecified later date.
Opponents of that plan included JetBlue Airways, which argued that the deal “would reduce and foreclose” competition on US-Europe routes.
In comments after the tentative approval in August, JetBlue said that the request to add another carrier at a later date “is legally impermissible and procedurally invalid”.
"The Joint Applicants scarcely mentioned Alitalia throughout the course of this proceeding, yet now, at the proverbial last minute, after publication of a show cause order, request that ATI be extended to Alitalia even though Alitalia was not a named party to the original 2018 request and no Alitalia legal representative signed the submission," JetBlue's response read.
Alitalia is in the midst of a labor disagreement with its pilots and cabin crew, as it struggles to secure investment and capital to turn the failing airline around. A group of investors and the Italian government are in talks to develop a plan for the loss-making carrier, but several hurdles, such as disagreements over how much capital to inject, have still to be overcome.
JetBlue said in its comments that if the group wishes to collaborate with Alitalia in the future, they must submit a new application, and allow DOT to conduct a new and thorough review at that time. The DOT agreed with JetBlue’s assessment.
“Once the Amended JVA becomes effective, the preceding agreements that outlined Alitalia’s cooperation with the other parties will cease to exist, removing the underlying predicate for immunity,” the order states. “The Department is aware that Delta is seeking to reach commercial terms with Alitalia to continue cooperation under the Amended JVA; however, the Joint Applicants’ request to include Alitalia in its revised joint venture is premature,” it says.
“If the Joint Applicants and Alitalia come to a commercial agreement before the six-month wind-down period expires, they may petition the Department to extend the immunity at that time and the Department will evaluate the request in the docket with all due process,” the DOT says in its final approval.
https://www.flightglobal.com/news/artic ... ut-462470/
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Non confondiamo l'operato di tutte le Compagnie aeree sane con l'operato di Alitalia che sta sul mercato solo per grazia ricevuta e in modo "drogato". Troveranno anche in questo caso un escamotage per far si che le regole che valgono per tutti non si applichino ad Alitalia. Mi aspetto prima o poi anche un enciclica del Papa pro AZ....
- malpensante
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
@belumosi
Paradossalmente l’uscita di Alitalia dalla JV nordatlantica con Delta e AF-KLM può aiutare un accordo con Lufthansa, perché cesserebbe in ogni caso l’obbligo di pagare una penale per l’uscita. Insomma Alitalia è a parametro zero.
Paradossalmente l’uscita di Alitalia dalla JV nordatlantica con Delta e AF-KLM può aiutare un accordo con Lufthansa, perché cesserebbe in ogni caso l’obbligo di pagare una penale per l’uscita. Insomma Alitalia è a parametro zero.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Anche a parametro zero resta un catorcio però.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Visto che nell'ultimo decennio si sono alternate al Governo tutte le forze politiche italiane, come mai quando sono all'opposizione i ns. politicanti da strapazzo (tutti inclusi da sinistra a destra e viceversa) hanno le soluzioni ad ogni male e quando sono al governo il massimo che riescono a fare è elargire miliardi di Euro in contributi a perdere senza risolvere nulla? Sarà perchè le vere soluzioni sarebbero elettoralmente impopolari? Politici farlocchi...KL63 ha scritto:... ho girato quando la deputata della lega ha detto bisogna puntare sul lungo raggio e sapete cosa hanno fatto quelli di EY... hanno venduto sottocosto dei preziosi slot!!! :duro: :tilegno:
Peraltro oggi Conte (il presidente del Consiglio dei ministri e delle ministre, non l'allenatore dell'Inter) ha sentenziato che bisogna scegliere una soluzione di mercato... ecco allora lasciala fallire
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Ho l'impressione che a posizione di LH e DL non sia quella di investitori di lungo periodo, ma solo di avvoltoi che tentano di sfruttare nel breve termine un'AZ che presumibilmente sopravviverà attraverso capitali italiani, soprattutto (se non interamente) pubblici.malpensante ha scritto:@belumosi
Paradossalmente l’uscita di Alitalia dalla JV nordatlantica con Delta e AF-KLM può aiutare un accordo con Lufthansa, perché cesserebbe in ogni caso l’obbligo di pagare una penale per l’uscita. Insomma Alitalia è a parametro zero.
D'altra parte sembra evidente che se in due anni e mezzo di AS la politica ha impedito qualsiasi risanamento di AZ, difficilmente sarebbe disposta ad una inversione a U nell'immediato futuro solo per compiacere gli aspiranti soci industriali.
E questi ultimi, a fronte di una simile situazione, sono disposti solo a sborsare briciole (DL) o promesse (LH) per utilizzare i vantaggi che la compagnia italiana può loro offrire.
Se poi tra 2 o 3 anni fossimo al punto di partenza, loro potrebbero comunque tirarsene fuori senza problemi.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
@belumosi
Delta e Lufthansa saranno anche degli avvoltoi, come prima di loro lo furono Air France e Etihad, ma dall'altra parte non ci troviamo Santa Maria Goretti. La combriccola che ha avuto sempre in mano il pallino della vicenda Alitalia - mettici dentro chi vuoi, nessuno è innocente - non ha mai cercato investitori, gente che mette dei soldi in un'impresa con il legittimo obiettivo di guadagnarci, ma finanziatori a fondo perso, pronti ad aprire il portafoglio ogni volta che serve, ossia sempre nel caso di AZ.
Non è sicuramente l'unico ostacolo, ma il punto inconfessato che non trova concordi i potenziali nuovi padroni di Alitalia è la volontà di ricapitalizzare a ciclo continuo la compagnia. Non è la volontà di Delta né lo è di LH, che non vuole neppure fare la mossa di buona volontà iniziale. E FS e Atlantia non vogliono rimanere da sole col cerino in mano tra qualche mese e quindi tutto è fermo. Come direbbe Montalbano, «mi sono persuaso» che in parte le cose stiano così.
Delta e Lufthansa saranno anche degli avvoltoi, come prima di loro lo furono Air France e Etihad, ma dall'altra parte non ci troviamo Santa Maria Goretti. La combriccola che ha avuto sempre in mano il pallino della vicenda Alitalia - mettici dentro chi vuoi, nessuno è innocente - non ha mai cercato investitori, gente che mette dei soldi in un'impresa con il legittimo obiettivo di guadagnarci, ma finanziatori a fondo perso, pronti ad aprire il portafoglio ogni volta che serve, ossia sempre nel caso di AZ.
Non è sicuramente l'unico ostacolo, ma il punto inconfessato che non trova concordi i potenziali nuovi padroni di Alitalia è la volontà di ricapitalizzare a ciclo continuo la compagnia. Non è la volontà di Delta né lo è di LH, che non vuole neppure fare la mossa di buona volontà iniziale. E FS e Atlantia non vogliono rimanere da sole col cerino in mano tra qualche mese e quindi tutto è fermo. Come direbbe Montalbano, «mi sono persuaso» che in parte le cose stiano così.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
e' una possibilita' ma non e' affatto detto.malpensante ha scritto:@belumosi
Paradossalmente l’uscita di Alitalia dalla JV nordatlantica con Delta e AF-KLM può aiutare un accordo con Lufthansa, perché cesserebbe in ogni caso l’obbligo di pagare una penale per l’uscita. Insomma Alitalia è a parametro zero.
volevo fare un post lunghetto in stile giornalismo investigativo sulla questione ma non riesco a trovare il tempo, comunque facendola breve questo e' quello che io penso:
- a feb 18 emissari di DL vennero a roma e firmarono l'accordo per superare la vecchia JV e per fissare i paletti della nuova. Ne ho la certezza perche' ho fatto delle "indagini" su internet ma non ho il tempo di scrivere che cosa ho trovato
- per l'alitalia non furono i commissari a firmare ma i dirigenti di maggiore responsabilita', ovviamente sotto la guida dei commissari
- l'accordo prevede che delta, per ottenere il superamento della vecchia JV, in cambio offre 100 milioni ad AZ, da utilizzare nella ricapitalizzazione della societa', con una serie di vincoli.
- quindi oggi come oggi i commissari non possono sciogliere la vecchia JV e mettere i costi in carico alla bad company, perche' l'accordo attuale e' stato fatto durante la loro gestione
- che cosa ci sia scritto nell'accordo e' tutt'ora un mistero, a parte i tratti essenziali che ho delineato
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
- malpensante
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Alla nascita della nuova JV (con Virgin Atlantic) terminerà la vecchia (con Alitalia). JetBlue ha ottenuto che l'eventuale ingresso successivo di Alitalia non venisse automaticamente autorizzato. Se la nuova JV vorrà invitare AZ, dovrà ripartire da capo l'iter autorizzativo.spanna ha scritto:- quindi oggi come oggi i commissari non possono sciogliere la vecchia JV e mettere i costi in carico alla bad company, perche' l'accordo attuale e' stato fatto durante la loro gestione
Il vantaggio è che fra pochi mesi non ci sarà alcun bisogno di cercare l'uscita dalla JV, perché Alitalia ne sarà già fuori. Sono curioso di sapere come Alitalia venderà i biglietti in USA, senza dover ricorrere come una volta alle agenzie "che non possono rifiutare".
Non tanto mistero, è nota la spropositata percentuale che Delta pretende sui biglietti USA-Italia venduti in USA. Pare che tale accordo fosse stato firmato da Gubitosi. Pare anche che Atlantia, invitata a partecipare al banchetto della ricapitalizzazione, abbia subito obiettato, che Delta abbia rifiutato modifiche e che a quel punto Atlantia abbia cercato di far intervenire Lufthansa al posto di Delta, con l'esito che sappiamo.spanna ha scritto:- che cosa ci sia scritto nell'accordo e' tutt'ora un mistero, a parte i tratti essenziali che ho delineato
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
non e' esattamente cosi', a mio avviso. Da FEB 18 la vecchia JV non esiste piu' ed esiste una variante della vecchia JV grazie alla quale alitalia ha potuto aprire IAD e forse un'altra destinazione, non ricordo. Per uscire da questa variante alitalia non puo' accollare i costi alla bad company, deve pagare fior di dollaroni che vanno a carico della newco. Quindi un subentro di lufthansa implicherebbe un bell'esborso.malpensante ha scritto:Alla nascita della nuova JV (con Virgin Atlantic) terminerà la vecchia (con Alitalia).spanna ha scritto:- quindi oggi come oggi i commissari non possono sciogliere la vecchia JV e mettere i costi in carico alla bad company, perche' l'accordo attuale e' stato fatto durante la loro gestione
questo e' veromalpensante ha scritto: JetBlue ha ottenuto che l'eventuale ingresso successivo di Alitalia non venisse automaticamente autorizzato. Se la nuova JV vorrà invitare AZ, dovrà ripartire da capo l'iter autorizzativo.
E chi te lo assicura? Come fai a dire che questa eventualita' non sia stata contemplata e in qualche modo regolata nel patto che e' stato firmato a FEB 18? Attualmente il sito delta continua a vendere i biglietti AZ anche per la prossima summer, per esempio.malpensante ha scritto: Il vantaggio è che fra pochi mesi non ci sarà alcun bisogno di cercare l'uscita dalla JV, perché Alitalia ne sarà già fuori. Sono curioso di sapere come Alitalia venderà i biglietti in USA, senza dover ricorrere come una volta alle agenzie "che non possono rifiutare".
Vero, ma e' l'unico dettaglio finora trapelato.malpensante ha scritto:Non tanto mistero, è nota la spropositata percentuale che Delta pretende sui biglietti USA-Italia venduti in USA.spanna ha scritto:- che cosa ci sia scritto nell'accordo e' tutt'ora un mistero, a parte i tratti essenziali che ho delineato
A me non risulta, a me risulta che l'abbia firmato qualche alto papavero dirigenziale ma nessuno dei commissari. E mi risulta che la firma dell'accordo non solo non sia stata pubblicizzata, ma sia stata sostanzialmente secretata. E' difficilissimo avere informazioni in merito. E la cosa mi pare parecchio sospetta, come mai sta firma viene tenuta cosi' gelosamente nascosta? Eppure ha parecchia influenza sui destini di alitalia.malpensante ha scritto:Pare che tale accordo fosse stato firmato da Gubitosi.
Ovvio che delta si rifiuti, ha gia' firmato un accordo con alitalia con l'approvazione dei commissari, del governo e quindi anche di FS. Atlantia o accetta quell'accordo cosi' com'e', oppure sta fuori perche' delta non e' disposta - comprensibilmente - a modificarlo.malpensante ha scritto:Pare anche che Atlantia, invitata a partecipare al banchetto della ricapitalizzazione, abbia subito obiettato, che Delta abbia rifiutato modifiche e che a quel punto Atlantia abbia cercato di far intervenire Lufthansa al posto di Delta, con l'esito che sappiamo.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Insomma assistiamo a un duello transatlantico fra DL e LH per interposti ( e quasi impotenti) soggetti. Impotenti al capezzale di AZ.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Premesso che io di JV ne capisco ben poco e mi interesso ancora meno, ma credo che grazie agli open sky tra EU-USA chiunque possa aprire una rotta, basta vedere IG. Quindi nessuno impediva e impedisce ad AZ di aprire IAD ATL o quello che vuole, l’unica cosa che non avrà i vantaggi e gli aiuti nei canali di vendita delle compagnie partner (se così si possono definire) come spiegato da Malpensante.spanna ha scritto:non e' esattamente cosi', a mio avviso. Da FEB 18 la vecchia JV non esiste piu' ed esiste una variante della vecchia JV grazie alla quale alitalia ha potuto aprire IAD e forse un'altra destinazione, non ricordo. Per uscire da questa variante alitalia non puo' accollare i costi alla bad company, deve pagare fior di dollaroni che vanno a carico della newco. Quindi un subentro di lufthansa implicherebbe un bell'esborso.malpensante ha scritto:Alla nascita della nuova JV (con Virgin Atlantic) terminerà la vecchia (con Alitalia).spanna ha scritto:- quindi oggi come oggi i commissari non possono sciogliere la vecchia JV e mettere i costi in carico alla bad company, perche' l'accordo attuale e' stato fatto durante la loro gestionemalpensante ha scritto: JetBlue ha ottenuto che l'eventuale ingresso successivo di Alitalia non venisse automaticamente autorizzato. Se la nuova JV vorrà invitare AZ, dovrà ripartire da capo l'iter autorizzativo.
questo e' veroE chi te lo assicura? Come fai a dire che questa eventualita' non sia stata contemplata e in qualche modo regolata nel patto che e' stato firmato a FEB 18? Attualmente il sito delta continua a vendere i biglietti AZ anche per la prossima summer, per esempio.malpensante ha scritto: Il vantaggio è che fra pochi mesi non ci sarà alcun bisogno di cercare l'uscita dalla JV, perché Alitalia ne sarà già fuori. Sono curioso di sapere come Alitalia venderà i biglietti in USA, senza dover ricorrere come una volta alle agenzie "che non possono rifiutare".
Vero, ma e' l'unico dettaglio finora trapelato.malpensante ha scritto:Non tanto mistero, è nota la spropositata percentuale che Delta pretende sui biglietti USA-Italia venduti in USA.spanna ha scritto:- che cosa ci sia scritto nell'accordo e' tutt'ora un mistero, a parte i tratti essenziali che ho delineatoA me non risulta, a me risulta che l'abbia firmato qualche alto papavero dirigenziale ma nessuno dei commissari. E mi risulta che la firma dell'accordo non solo non sia stata pubblicizzata, ma sia stata sostanzialmente secretata. E' difficilissimo avere informazioni in merito. E la cosa mi pare parecchio sospetta, come mai sta firma viene tenuta cosi' gelosamente nascosta? Eppure ha parecchia influenza sui destini di alitalia.malpensante ha scritto:Pare che tale accordo fosse stato firmato da Gubitosi.Ovvio che delta si rifiuti, ha gia' firmato un accordo con alitalia con l'approvazione dei commissari, del governo e quindi anche di FS. Atlantia o accetta quell'accordo cosi' com'e', oppure sta fuori perche' delta non e' disposta - comprensibilmente - a modificarlo.malpensante ha scritto:Pare anche che Atlantia, invitata a partecipare al banchetto della ricapitalizzazione, abbia subito obiettato, che Delta abbia rifiutato modifiche e che a quel punto Atlantia abbia cercato di far intervenire Lufthansa al posto di Delta, con l'esito che sappiamo.
Io personalmente una AZ in queste condizioni l’avrei gia chiusa da tempo, ma piuttosto che regalare il mercato italiano ai tedeschi o quei bocca sana degli americani avrei investito i denari fin qua sprecati per rifare una compagnia come fece Swiss o agevolare IG con delle garanzie.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Se l’accordo della JV prevedeva che rotte USA/EU potessero essere aperte solo tramite consenso dei membri (anche per quanto riguarda eventuali subentranti a un soggetto giuridico), allora i limiti rimangono. Gli open skies forniscono il framework legale, ma una jv è puramente contrattuale e va oltre.
Chiaro, i membri della JV dovrebbero fare una causa per breach per far valere i propri diritti, il che seguirebbe percorsi completamente diversi.
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Chiaro, i membri della JV dovrebbero fare una causa per breach per far valere i propri diritti, il che seguirebbe percorsi completamente diversi.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Si ritorna a parlare di Alitalia e Heathrow. Per lamentarsi, ovviamente. Riflettere su alcuni punti credo sarebbe utile.
1) Il valore degli slot di Heathrow non è univoco, dipende dall'orario. Ci sono state transazioni molto diverse come valore anche di altre compagnie. Gli orari di Alitalia forse non erano dei più appetibili. Del resto anche a LIN, ben contingentato, credo non ci sia difficoltà a ottenere da Enac un paio di slot dopo le 23.
2) Gli slot non servivano a Etihad, che non li ha mai usati, ma è stato un modo per pompare ulteriore liquidità in AZ senza che i soci italiani dovessero sborsare altri quattrini per conservare il famoso rapporto azionario 51/49 necessario per essere considerata compagnia comunitaria.
3) Se gli slot avessero veramente un valore molto alto, cosa ha impedito i commissari a procedere con il riacquisto quando la cassa di Alitalia non era vuota?
4) Adesso Etihad è quella cattiva, ma il contratto di vendita degli slot con annessi e connessi lo ha autorizzato un CdA che, come veniva sempre ricordato, era a guida italiana. O non era così?
1) Il valore degli slot di Heathrow non è univoco, dipende dall'orario. Ci sono state transazioni molto diverse come valore anche di altre compagnie. Gli orari di Alitalia forse non erano dei più appetibili. Del resto anche a LIN, ben contingentato, credo non ci sia difficoltà a ottenere da Enac un paio di slot dopo le 23.
2) Gli slot non servivano a Etihad, che non li ha mai usati, ma è stato un modo per pompare ulteriore liquidità in AZ senza che i soci italiani dovessero sborsare altri quattrini per conservare il famoso rapporto azionario 51/49 necessario per essere considerata compagnia comunitaria.
3) Se gli slot avessero veramente un valore molto alto, cosa ha impedito i commissari a procedere con il riacquisto quando la cassa di Alitalia non era vuota?
4) Adesso Etihad è quella cattiva, ma il contratto di vendita degli slot con annessi e connessi lo ha autorizzato un CdA che, come veniva sempre ricordato, era a guida italiana. O non era così?
https://www.ilsole24ore.com/art/il-paradosso-heathrow-alitalia-soldi-etihad-atterrare-ACq6II0Il paradosso di Heathrow: da Alitalia soldi a Etihad per atterrare
La compagnia aerea in crisi ha svenduto gli slot agli arabi, all’epoca azionisti, nel 2014. Potrebbe ricomprarseli, allo stesso prezzo, ma ora non ha liquidità
LONDRA. Il volo Az 248 che domenica 17 ottobre è decollato dalla nuova e scintillante pista di Milano Linate ed è atterrato a Heathrow, il gigantesco aeroporto di Londra dove atterra in media un aereo ogni 45 secondi, era tutto pieno. Ma anche se affollato, quel volo viaggia (quasi) in perdita perché, per atterrare nel mega-scalo inglese, Alitalia deve versare un obolo a Etihad. È la beffarda, e costosa, eredità del fallimentare matrimonio italo-arabo.
Dopo due anni dall'addio di Etihad, che ha spedito Alitalia dritta verso il commissariamento, la compagnia tricolore continua ad arricchire i già ricchi emiri: la compagnia di Abu Dhabi Etihad è la proprietaria dello spazio aereo usato da Alitalia. La beffa è che il diritto di atterraggio era già di Alitalia, ma ora la compagnia deve pagare un canone di affitto per usare uno slot che è sempre stato suo. Un’assurdità che le FS, candidatesi a cavaliere bianco della dissestata compagnia, hanno messo in cima all’agenda del risanamento, che però ora è in bilico dopo il ritiro di Atlantia.
La (s)vendita degli slot
Tutto nasce nel 2014, quando Etihad, come parte del salvataggio, ottiene di comprare da Alitalia cinque slot, le fasce orario di atterraggio e decollo, a Heathrow. A molti era sembrata una svendita: 60 milioni per 5 coppie di slot. Heathrow non è un aeroporto come gli altri: i suoi slot sono i più pregiati al mondo e dunque i più cari. Con 650 aerei al giorno, lo scalo di Londra è uno dei più affollati: posti liberi non ce ne sono. Chi li ha, se li tiene stretti. Sono pochissimi quelli che ogni tanto si liberano tanto che c'è un apposito mercato secondario. Unico caso al mondo: in barba alla IATA, a Londra gli slot si possono comprare e rivendere come in Borsa. E quando compra quelli di Alitalia, Etihad fa l'affare del secolo: 12 milioni a slot sono un prezzo da saldo. La stessa Etihad aveva comprato un singolo slot a Heathrow per 70 milioni da un'altra sua controllata, l’indiana Jet Airways. E Alitalia medesima, pochi anni prima, nel 2012, aveva venduto alla Continental un solo slot per 30 milioni; mentre solo 2 anni dopo, con Heathrow ancora più congestionata, un numero più alto di slot era stato venduto al proprio azionista a un prezzo più basso. Allo stesso tempo Alitalia aveva ripreso in affitto da Etihad quegli stessi slot per poter continuare a volare su Londra. Una partita di giro, dove alla compagnia italiana arrivava un po’ di ossigeno, ma soprattutto dove gli emiratini mettevano le mani su un asset industriale importante pagandolo poco.
Divorzio all’Italiana
Quando poi Alitalia è finita in amministrazione, la già controversa operazione di sale & lease back, diventa uno smacco: le due proprietà si sono separate e qual punto Etihad è rimasta titolare di slot usati da una compagnia terza che paga l'affitto. Beffa e danno: le rotte sulla capitale dall’Italia sono affollate di concorrenza, dalla British Airways alle low cost Ryanair ed Esayjet, che però non devono pagare slot a nessuno. Alitalia non solo deve vedersela con i competitor, ma vola anche che con la zavorra Etihad.
Il “Jolly” del riacquisto
C’è, però, una via d’uscita: esiste un'opzione di “Buy Back”, scoperta da Luigi Gubitosi quando arrivò come commissario. In una seduta al Senato l'anno scorso, Gubitosi, nel frattempo salito sul ponte di comando di Telecom Italia-TIM, rivelò che Alitalia può ricomprarsi gli slot allo stesso prezzo. Dunque a costo zero, la compagnia può riprendersi le strategiche fasce su Heathrow. Ma finora non lo ha fatto, perché i 60 milioni incassati all'epoca sono già finiti e nelle casse non c'è liquidità. Ma non può nemmeno abbandonare Londra, una piazza troppo importante, che oggi è la settima città italiana per numero di abitanti.
Un paradosso senza soluzione
Il paradosso non era sfuggito a Gianfranco Battisti, l’ad delle Ferrovie dello Stato, che vorrebbe subito esercitare l’opzione di ri-acquisto. Anche perché riprendersi gli slot rende la compagnia più appetibile per un investitore. Ma ora l'affondo su Heathrow è bloccato perché la futura Alitalia pubblico-privata (Fs-Delta-Atlantia) è a rischio di non decollare mai dopo il “no” della famiglia Benetton, che controlla lo scalo di Fiumicino, tassello fondamentale per il salvataggio della compagnia. Nel frattempo ad Abu Dhabi brindano: Etihad continua a incassare ogni volta che Alitalia atterra a Londra.
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