Vedo del sarcasmo, vero?easyMXP ha scritto: Ma speriamo! Smartworking e teleconferenze per tutti, basta code in autostrada, treni affollati, miliardi di opere pubbliche risparmiati.

Vedo del sarcasmo, vero?easyMXP ha scritto: Ma speriamo! Smartworking e teleconferenze per tutti, basta code in autostrada, treni affollati, miliardi di opere pubbliche risparmiati.
Assolutamente no.mattaus313 ha scritto:Vedo del sarcasmo, vero?easyMXP ha scritto: Ma speriamo! Smartworking e teleconferenze per tutti, basta code in autostrada, treni affollati, miliardi di opere pubbliche risparmiati.
Concordo, e spesso si è più produttivi anche. credo che sarà il prossimo step del mondo del lavoro.easyMXP ha scritto:Assolutamente no.mattaus313 ha scritto:Vedo del sarcasmo, vero?easyMXP ha scritto: Ma speriamo! Smartworking e teleconferenze per tutti, basta code in autostrada, treni affollati, miliardi di opere pubbliche risparmiati.
Una conseguenza positiva di questo virus potrebbe essere finalmente convincere la gente, e in particolare i datori di lavoro, che per lavorare non serve in molti casi avere il sedere sulla sedia in ufficio.
Nell'ultimo anno abbondante ha iniziato a diffondersi lo smartworking uno o due giorni la settimana, il giorno spesso è il venerdì, bene il venerdì immancabilmente c'è meno traffico sulla A8 verso Milano.
Almeno la metà di quelli che lavorano a Milano potrebbe lavorare da casa, si risolverebbero le code a costo zero.
Lo stesso si applica ai viaggi di lavoro in generale.
Io ho un accordo di smartworking che mi consente di lavorare dove voglio 4 giorni al mese, potrebbero tranquillamente essere 10 ma la resistenza è culturale del datore di lavoro. Di fatto faccio fuori ufficio quasi tutto quello che faccio in ufficio, bastano laptop, telefono, internet e VPN con il server aziendale. Sono poche le occasioni in cui è veramente necessario trovarsi di persona.
Come me, un sacco di altra gente.
easyMXP ha scritto:Assolutamente no.mattaus313 ha scritto:Vedo del sarcasmo, vero?easyMXP ha scritto: Ma speriamo! Smartworking e teleconferenze per tutti, basta code in autostrada, treni affollati, miliardi di opere pubbliche risparmiati.
Una conseguenza positiva di questo virus potrebbe essere finalmente convincere la gente, e in particolare i datori di lavoro, che per lavorare non serve in molti casi avere il sedere sulla sedia in ufficio.
Nell'ultimo anno abbondante ha iniziato a diffondersi lo smartworking uno o due giorni la settimana, il giorno spesso è il venerdì, bene il venerdì immancabilmente c'è meno traffico sulla A8 verso Milano.
Almeno la metà di quelli che lavorano a Milano potrebbe lavorare da casa, si risolverebbero le code a costo zero.
Lo stesso si applica ai viaggi di lavoro in generale.
Io ho un accordo di smartworking che mi consente di lavorare dove voglio 4 giorni al mese, potrebbero tranquillamente essere 10 ma la resistenza è culturale del datore di lavoro. Di fatto faccio fuori ufficio quasi tutto quello che faccio in ufficio, bastano laptop, telefono, internet e VPN con il server aziendale. Sono poche le occasioni in cui è veramente necessario trovarsi di persona.
Come me, un sacco di altra gente.
Nel privato il telelavoro è una cosa fattibile, buona e giusta. Nel pubblico sono solo giorni di ferie in più pagate dal contribuente.easyMXP ha scritto:Assolutamente no.mattaus313 ha scritto:Vedo del sarcasmo, vero?easyMXP ha scritto: Ma speriamo! Smartworking e teleconferenze per tutti, basta code in autostrada, treni affollati, miliardi di opere pubbliche risparmiati.
Una conseguenza positiva di questo virus potrebbe essere finalmente convincere la gente, e in particolare i datori di lavoro, che per lavorare non serve in molti casi avere il sedere sulla sedia in ufficio.
Nell'ultimo anno abbondante ha iniziato a diffondersi lo smartworking uno o due giorni la settimana, il giorno spesso è il venerdì, bene il venerdì immancabilmente c'è meno traffico sulla A8 verso Milano.
Almeno la metà di quelli che lavorano a Milano potrebbe lavorare da casa, si risolverebbero le code a costo zero.
Lo stesso si applica ai viaggi di lavoro in generale.
Io ho un accordo di smartworking che mi consente di lavorare dove voglio 4 giorni al mese, potrebbero tranquillamente essere 10 ma la resistenza è culturale del datore di lavoro. Di fatto faccio fuori ufficio quasi tutto quello che faccio in ufficio, bastano laptop, telefono, internet e VPN con il server aziendale. Sono poche le occasioni in cui è veramente necessario trovarsi di persona.
Come me, un sacco di altra gente.
Mi spiegate di grazia come fa il telelavoro chiunque non sia un impiegato da scrivania?kco ha scritto:Nel privato il telelavoro è una cosa fattibile, buona e giusta. Nel pubblico sono solo giorni di ferie in più pagate dal contribuente.
Non tutte le attività possono essere fatte in telelavoro, ma diverse sì.malpensante ha scritto:Mi spiegate di grazia come fa il telelavoro chiunque non sia un impiegato da scrivania?kco ha scritto:Nel privato il telelavoro è una cosa fattibile, buona e giusta. Nel pubblico sono solo giorni di ferie in più pagate dal contribuente.
Come lo fa l'idraulico, il cameriere, il tranviere?
Capisco che non hai idea di come funzioni lo smart working. Il PIL crolla non perché la gente sta lavorando da casa, ma perché sono bloccate attività che con lo smart working non c'entrano nulla.mattaus313 ha scritto:easyMXP ha scritto:Assolutamente no.mattaus313 ha scritto:
Vedo del sarcasmo, vero?
Una conseguenza positiva di questo virus potrebbe essere finalmente convincere la gente, e in particolare i datori di lavoro, che per lavorare non serve in molti casi avere il sedere sulla sedia in ufficio.
Nell'ultimo anno abbondante ha iniziato a diffondersi lo smartworking uno o due giorni la settimana, il giorno spesso è il venerdì, bene il venerdì immancabilmente c'è meno traffico sulla A8 verso Milano.
Almeno la metà di quelli che lavorano a Milano potrebbe lavorare da casa, si risolverebbero le code a costo zero.
Lo stesso si applica ai viaggi di lavoro in generale.
Io ho un accordo di smartworking che mi consente di lavorare dove voglio 4 giorni al mese, potrebbero tranquillamente essere 10 ma la resistenza è culturale del datore di lavoro. Di fatto faccio fuori ufficio quasi tutto quello che faccio in ufficio, bastano laptop, telefono, internet e VPN con il server aziendale. Sono poche le occasioni in cui è veramente necessario trovarsi di persona.
Come me, un sacco di altra gente.
Non sarei cosi contento di avere migliaia di lavoratori in smart working. E non mi piace neanche l'approccio del risparmio, se servono più infrastrutture si fanno, non si fa stare a casa la gente solo per non tirar fuori i soldi. Questa situazione ha dimostrato che lo smart working è possibile, ma anche che se è la regola l'economia non gira a pieno regime. Non è sacrificando punti di pil che si taglia la spesa pubblica, soprattutto sugli investimenti. Va tagliata quella improduttiva.
Che poi serva un approccio molto più flessibile, e lasciare maggior discrezione al lavoratore su questo sono d'accordo (ad esempio come dici tu aumentare le giornate di smart working possibili), ma sul fatto che possa diventare la regola resto perplesso. Spesso con molti problemi, ma i luoghi di lavoro sono anche luoghi di aggregazione, non credo sia piacevole saperci un esercito di formiche che lavorano da casa.
Infatti loro non lo possono fare. Ma centinaia di migliaia di altri lavoratori sì.malpensante ha scritto:Mi spiegate di grazia come fa il telelavoro chiunque non sia un impiegato da scrivania?kco ha scritto:Nel privato il telelavoro è una cosa fattibile, buona e giusta. Nel pubblico sono solo giorni di ferie in più pagate dal contribuente.
Come lo fa l'idraulico, il cameriere, il tranviere?
EDIT AMMINISTRAZIONEeasyMXP ha scritto:Infatti loro non lo possono fare. Ma centinaia di migliaia di altri lavoratori sì.malpensante ha scritto:Mi spiegate di grazia come fa il telelavoro chiunque non sia un impiegato da scrivania?kco ha scritto:Nel privato il telelavoro è una cosa fattibile, buona e giusta. Nel pubblico sono solo giorni di ferie in più pagate dal contribuente.
Come lo fa l'idraulico, il cameriere, il tranviere?
Nel DPCM, che ho letto in versione integrale, non si parla di aeroporti e aviazione.nic90player ha scritto:In pratica entriamo tutti in quarantena. Chiuderanno gli aeroporti, a questo punto? Escluso il traffico merci ovviamente.
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