



Non ha funzionato neppure per Roma, dato che la crescita di FCO, fatta la tara del trasferimento da MXP, è avvenuta grazie ad altre compagnie.kco ha scritto:Direi che è una strategia che ha funzionato per Roma e basta. Divide et impera.
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Alla mala parata c'è sempre la possibilità che SEA faccia offerte particolarmente allettanti a FR e, perso per perso, chieda al Governo il ritorno a 32 movimenti/ora per LIN. Al che BGY, che deve la sua fortuna anche ai molti che gravitano su Milano, non si troverebbe in una bella situazione. Non dimentichiamo che SEA, per il Comune di Milano, è una specie di bancomat, con quel che ne consegue.I-Alex ha scritto:Riggio in un paese normale era già stato tolto da anni ma a quanto pare è furbo e va bene a tutti...
Chi vola da/per il Sud non sceglie Bergamo per Linate ma al massimo Ryanair piuttosto che Alitalia, che poi è da dimostrare che preferiscano Bgy.
Riguardo un accordo tra Bergamo e Save per Brescia, io credo che sia la miglior possibilità per entrambe le società nonché per entrambi gli Aeroporti a Est di Milano.
Ovviamente un accordo in tal senso metterebbe in difficoltà Sea e probabilmente anche Mxp
Il punto credo sia esattamente quello. Evitare un accordo sea sacbo. In quello però temo che il comune di milano potrebbe avere le sue responsabilità.malpensante ha scritto:Un articolo del direttore dell'Eco di Bergamo è sempre un atto politico, in rappresentanza di una parte che ha potere politico. Non so questo tirare per la giacchetta Gori che effetto possa avere e trovo vomitevole il desiderio di Riggio di impedire la nascita di un polo lombardo di dimensioni paragonabili a quello laziale.
Riggio dovrebbe suicidarsi per la situazione di Alitalia e Meridiana, invece viene a comandare.
Ma in che ca**o di nordest sarebbe mai Bergamo? E' a nordest di Milano e nemmeno a nordest della Lombardia. Si levasse dai cogl*oni, con i risultati fallimentari che può vantare.
Per gli azionisti di SEA che i soldi arrivino da MXP o da LIN poco importa. Per BGY oltre 200 movimenti al giorno in più sulle rive del'idroscalo significherebbero (potenzialmente) il rischio di ritornare indietro di una quindicina d'anni senza (probabilmente) poter più recuperare quanto perso. Senza contare che, con pochi aggiustamenti, tipo l'apertura ai WB o un collegamento apposito Stazione di Rogoredo - aeroporto, la partita sarebbe definitivamente chiusa.kco ha scritto:Portare linate a 32 movimenti mi pare un po un suicidio per malpensa che ha molto di piu da perdere che orio.
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Sea ha una quota rilevante di Sacbo, il 30%. I soci pubblici locali più camera di commercio dovrebbero essere verso il 40% e quindi sente l’attuale assetto geopolitico l'unica quota che mai potrebbe finire in vendita nel mercato è il 30% dei soci privati del territorio. Si tratta di uno scenario che rende improbabile una guerra commerciale tra scali milanesi.KittyHawk ha scritto:se Bergamo facesse qualcosa a scapito di Milano
Però a quel punto chi è causa del suo mal pianga se stesso. Se vogliono comprare SACBO, devono pensare un po' meno alle case popolari e un po' di più alla strategia di lungo periodo del sistema milanese. E preparare un cospicuo assegno.malpensante ha scritto:SEA sta aspettando che i suoi soci siano d'accordo sull'operazione e non lo sono.
Palazzo Marino non vuole perdere il controllo di SEA, che all'occorrenza serve come bancomat e il fondo F2i non vuole un'operazione che farebbe sfumare per sempre la sua ambizione di trasformare in maggioranza la sua minoranza.
MOL non è un coxlione e ha già detto a chiare lettere di essere (ovviamente) contrario alla fusione SEA-SACBO. Per cui lascerà probabilmente a quest'ultima abbastanza ossigeno per stare bene. Perchè sa bene che in caso di fusione si creerebbe una situazione come quella di Roma, dove se vuole volare è lui che deve pagare e non il contrario.FlyCX ha scritto: se i pax addizionali non sono Ryanair
La fusione ovviamente non la decide MOL, per fortuna, l'apertura su MXP (oltre a servire il Nord Ovest e di orientarsi su aeroporti principali) è un bel passo per ridurre il rischio collegato ad una sola base milanese.belumosi ha scritto: MOL non è un coxlione e ha già detto a chiare lettere di essere (ovviamente) contrario alla fusione SEA-SACBO. Per cui lascerà probabilmente a quest'ultima abbastanza ossigeno per stare bene. Perchè sa bene che in caso di fusione si creerebbe una situazione come quella di Roma, dove se vuole volare è lui che deve pagare e non il contrario.
Il comune di milano si dimostra ancora una volta un cattivo proprietario che si muove unicamente per il suo consenso e per non scontentare Roma. Stessa cosa sta venendo fuori in sti mesi nell affare Atm Trenord. Aziende che se fuse e privatizzate conterebbero molto sulla scena europea. Ad oggi sono abbastanza carrozzoni statali.belumosi ha scritto:Però a quel punto chi è causa del suo mal pianga se stesso. Se vogliono comprare SACBO, devono pensare un po' meno alle case popolari e un po' di più alla strategia di lungo periodo del sistema milanese. E preparare un cospicuo assegno.malpensante ha scritto:SEA sta aspettando che i suoi soci siano d'accordo sull'operazione e non lo sono.
Palazzo Marino non vuole perdere il controllo di SEA, che all'occorrenza serve come bancomat e il fondo F2i non vuole un'operazione che farebbe sfumare per sempre la sua ambizione di trasformare in maggioranza la sua minoranza.
Se penso che 15 anni fa SEA avrebbe potuto comprare SACBO con quattro soldi...
I bergamaschi hanno ogni diritto di giocare la partita pensando ai propri interessi.
Dalle interviste a Radici e Marchi, dedurrei che tra loro in passato siano volati gli stracci.
Vedremo se saranno in grado di ricomporre.
MOL è ben conscio di essere un grande produttore di traffico aggiunto e l'aumento spettacolare del traffico a MXP ne è ulteriore testimonianza. Questo aumento di traffico generalmente produce anche un aumento dei profitti del gestore aeroportuale, che, molto spesso, MOL riesce in buona parte a riprendersi attraverso il co-marketing. Per il gestore rimane comunque vantaggioso per via dei vantaggi indotti politico/sidacali/occupazionali/turistici che l'aumentato traffico generalmente si porta dietro.FlyCX ha scritto:La fusione ovviamente non la decide MOL, per fortuna, l'apertura su MXP (oltre a servire il Nord Ovest e di orientarsi su aeroporti principali) è un bel passo per ridurre il rischio collegato ad una sola base milanese.belumosi ha scritto: MOL non è un coxlione e ha già detto a chiare lettere di essere (ovviamente) contrario alla fusione SEA-SACBO. Per cui lascerà probabilmente a quest'ultima abbastanza ossigeno per stare bene. Perchè sa bene che in caso di fusione si creerebbe una situazione come quella di Roma, dove se vuole volare è lui che deve pagare e non il contrario.
A Londra hanno più basi, a Barcellona anche, Milano sta nel mezzo.
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