Orio attiva il distributore d'oro!

[I-Alex]

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DOPO ABU DHABI LA «GOLD MACHINE» ATTERRA A BERGAMO
Crisi e corsa all'oro: distributore di lingotti all'aeroporto di Orio
«Puntiamo su turisti e passeggeri low cost»

BERGAMO - Decolla da Orio al Serio la sfida dell'oro. Sull'onda lunga e inarrestabile delle quotazioni che da tre anni continuano a correre verso l'alto, in un mercato dominato dalla debolezza delle valute, l'investimento sicuro (ma poco a portata di mano) resta il metallo giallo. Acquistarlo non è così facile, le banche oltretutto temono che porti via risorse ai loro prodotti finanziari. Ecco allora che il lingottino si materializza, in un luogo dove meno te lo aspetti, l'aerea partenze di un aeroporto come quello di Orio dove ogni anno transitano più di sette milioni di passeggeri. Finalmente comprarlo diventa facile, più facile che fare un prelievo al bancomat.
È su questa visibilità che si fonda la sfida lanciata da Patrizio Locatelli, presidente della bergamasca «Se6», una srl autorizzata dalla Banca d'Italia al commercio di oro, che (in collaborazione con la Ex Oriente Lux) ha portato per la prima volta al mondo in un aeroporto la «Gold to go vending machine», di cui sino a ieri ce ne era in funzione soltanto una, all'Emirates Palace Hotel di Abu Dhabi, uno degli alberghi più lussuosi del mondo.

La sfida è proprio quella di far familiarizzare con i lingottini non solo l'uomo d'affari ma anche il turista o quei milioni di passeggeri che ogni hanno arrivavano qui da tutta Europa (65 destinazioni Ue) grazie ai voli low cost per fare shopping, oppure la famigliola che prende il charter per le vacanze. Un concetto che spiega bene Locatelli quando dice: «Non ci aspettiamo di vendere chissà quanto», ben sapendo che presto la «macchina dell'oro» si diffonderà e sarà proprio nel grande pubblico, più che nell'investitore, che andrà a pescare.

Ieri pomeriggio i passeggeri in transito dall'area partenze, oltre i controlli di sicurezza, guardavano divertiti la folla di giornalisti, fotografi e telecamere chiedendosi perché di tanta curiosità per quello che a loro, distrattamente, sembrava solo uno strano distributore automatico di bevande. La macchina, tutta dorata, aggiorna automaticamente ogni giorno il prezzo in base al London Golden Fixing e possiede anche un sofisticato sistema di controllo informatizzato per rispettare le norme antiriciclaggio. Sullo schermo si può scegliere il prodotto desiderato: lingotti da 1, 5, 10, 100 grammi o da un'oncia (tutto a 24 carati) oppure due diversi tipi di monete a 22 o 24 carati e un peso massimo di un'oncia. Una volta fatta la scelta, si inseriscono i contanti (la macchina dà il resto) oppure la carta di credito, si schiaccia un pulsante ed ecco scendere un pacchetto nero, di formato simile a quello delle sigarette, e la ricevuta dell'acquisto. Dentro, in una custodia di plastica, c'è il lingotto o la moneta. Se l'acquirente poi ci ripensa e non ha aperto il pacchetto, può restituirlo perché all'interno c'è un congegno elettronico che ne garantisce la tracciabilità.

Luigi Corvi
24 settembre 2010

Fpmte: Corriere.it