Linate: Taxisti multati per un trasporto «d'urgenza». Arrivate le sanzioni
Aereo bloccato di notte, chiamate le auto pubbliche per raccogliere duecento passeggeri ma è vietato
MILANO - In quella «situazione di emergenza» hanno lavorato di corsa, con 26 corse diverse, per accompagnare i passeggeri in albergo, evitare «problemi di ordine pubblico» e risparmiare una figuraccia «all'intera categoria dei tassisti e alla stessa città di Milano». La memoria difensiva ci riporta alla notte del 21 novembre. La nebbia ha paralizzato l'attività di Linate, i decolli sono sospesi. Un aereo scarica 200 persone sulla pista, che ora è? L'una e trenta, brutto momento: lo scalo dorme, il piazzale è deserto, il posteggio delle auto pubbliche è desolatamente vuoto. La società che governa l'assistenza a terra contatta una ditta privata di noleggio autobus. Risposta: fuori servizio.
IL CASO - Il resto della storia è un paradosso che da più di tre mesi fa lavorare vigili urbani, tribunale e la commissione disciplinare del Comune. Sotto accusa c'è il radiotaxi 6969, il consorzio chiamato a Linate per il trasporto d'urgenza. L'accusa: violazione del regolamento aeroportuale. Quel soccorso straordinario notturno è stato provvidenziale, ma irregolare. Può costare la licenza a quindici tassisti milanesi.
Ventisei multe da 104 euro sono state notificate il 10 febbraio e lunedì scorso si è aperto il primo processo disciplinare a Palazzo Marino. Dura lex : i taxi devono aspettare i clienti e caricarli «presso gli appositi posteggi» all'esterno dell'aeroporto. Tradotto: il 21 novembre avrebbero dovuto ignorare l'sos della compagnia aerea e rifiutare la richiesta comunicata dalla centrale radio.
LE MULTE - «La sanzione è del tutto illegittima» protesta Vito Inserrato, il presidente di Yellow taxi-6969: «I passeggeri avevano diritto a essere trasferiti in hotel e a pernottare a spese della compagnia aerea. In quel momento, a Linate, non c'erano altri mezzi di trasporto. Cosa potevamo fare? Abbiamo ritenuto doveroso aderire alla richiesta di servizio nonostante il regolamento aeroportuale».
LA NOTTE - Torniamo a quella notte. Il volo è stato cancellato, Value Group è senza pullman e si affida «occasionalmente» al radiotaxi 6969. Servono quindici macchine e ventisei viaggi per accompagnare tutte le persone all'Hotel Ramada, in zona Turro. Il prezzo di ogni corsa varia da 20,5 a 40 euro. Il totale è stato fatturato: poco più di 1.100 euro. Il giorno dopo, la società Value Group ringrazia via email il presidente Inserrato: «Il vostro servizio è stato tempestivo e ineccepibile». La voce corre. I tassisti «scavalcati» dai colleghi segnalano l'infrazione del regolamento all'Ufficio comunale auto pubbliche. Scattano gli accertamenti. La polizia locale stacca ventisei contravvenzioni e avvia un'indagine sull'episodio: «Non è stato rispettato l'ordine di fila degli altri taxi presenti presso l'apposita area di stazionamento». Poi chiede al 6969 i tabulati archiviati il 21 novembre: «I conducenti inviati dalla centrale non avrebbero potuto caricare clienti». Avanti, siamo al 2 febbraio: «Poiché non risulta possibile acquisire in altro modo gli elementi di prova», la polizia locale si rivolge al tribunale e ottiene l'autorizzazione a perquisire gli uffici di Yellow taxi. Il 10 febbraio piovono multe e adesso sotto con le audizioni dei tassisti: oltre alla sanzione è prevista la sospensione della licenza da 3 a 90 giorni.
LA DIFESA - I quindici tassisti della nebbia sono assistiti dall'avvocato Rita Bernasconi: «Abbiamo solo evitato un gravissimo disagio ai passeggeri di Linate». Il presidente Inserrato rilancia: «Il regolamento aeroportuale ci impedisce di fornire un servizio all'altezza della città in cui viviamo - attacca -. La chiamata e il carico ad personam sono vietati negli aeroporti Lombardi, ma possibili nelle altre città d'Italia, Roma in testa, e d'Europa». L'assessore provinciale ai Trasporti, Giovanni De Nicola, tuona contro il Comune: «Vicenda indegna, le norme vanno riscritte».
Armando Stella
da Corriere.it
Aereo fermo con 200 pax, tassisti chiamati e poi multati
Aereo fermo con 200 pax, tassisti chiamati e poi multati
Malpensa airport user
Re: Aereo fermo con 200 pax, tassisti chiamati e poi multati
Vicenda dagli aspetti chiaramente kafkiani.
Il Comune non può esimersi dall'agire perché in caso contrario incorrerebbe, o meglio incorrerebbero i suoi funzionari, nell'omissione d'atti d'ufficio.
Il giornalista afferma che "il posteggio delle auto pubbliche è desolatamente vuoto" e successivamente riporta come virgolettato (cioè un dichiarazione o un estratto da un altro scritto) "Non è stato rispettato l'ordine di fila degli altri taxi presenti presso l'apposita area di stazionamento". Ma allora i taxi c'erano o non c'erano? E cosa facevano tutti all'area di stazionamento, se erano lì presenti? E nessuno si è premurato di controllare prima di chiamare i radiotaxi?
Il fatto più importante è che a Milano è proibito ciò che altrove (Roma etc.) si può fare: la chiamata taxi ad personam. Se ciò è vietato dal regolamento allora si cambi il regolamento, anche se sono certo che ci sarebbe poi una frangia di tassisti contraria alla modifica dello status quo.
Infine la chicca: l'ineffabile assessore provinciale ai trasporti che tuona contro il Comune - «Vicenda indegna, le norme vanno riscritte» - , dimenticandosi che fino a qualche mese fa su quegli scranni sedevano i suoi sodali di partito, senza fare nulla in tal senso.
Il Comune non può esimersi dall'agire perché in caso contrario incorrerebbe, o meglio incorrerebbero i suoi funzionari, nell'omissione d'atti d'ufficio.
Il giornalista afferma che "il posteggio delle auto pubbliche è desolatamente vuoto" e successivamente riporta come virgolettato (cioè un dichiarazione o un estratto da un altro scritto) "Non è stato rispettato l'ordine di fila degli altri taxi presenti presso l'apposita area di stazionamento". Ma allora i taxi c'erano o non c'erano? E cosa facevano tutti all'area di stazionamento, se erano lì presenti? E nessuno si è premurato di controllare prima di chiamare i radiotaxi?
Il fatto più importante è che a Milano è proibito ciò che altrove (Roma etc.) si può fare: la chiamata taxi ad personam. Se ciò è vietato dal regolamento allora si cambi il regolamento, anche se sono certo che ci sarebbe poi una frangia di tassisti contraria alla modifica dello status quo.
Infine la chicca: l'ineffabile assessore provinciale ai trasporti che tuona contro il Comune - «Vicenda indegna, le norme vanno riscritte» - , dimenticandosi che fino a qualche mese fa su quegli scranni sedevano i suoi sodali di partito, senza fare nulla in tal senso.
Re: Aereo fermo con 200 pax, tassisti chiamati e poi multati
Per fortuna ieri il Tar della Lombardia ha dato ragione ai taxisti e sospeso le multe
Malpensa airport user
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