Ma poi, io mi chiedo: per difendere gli interessi di chi? Di quanti?
Di una compagnia ormai rimpicciolita ad appena 5000 dipendenti e 50 aerei?
Ne vale (ne valeva) davvero la pena?
Ma poi, io mi chiedo: per difendere gli interessi di chi? Di quanti?
Beh c'è anche tutto l'indotto che ne consegue e non solo i dipendenti Alitalia.grandemilano ha scritto: ↑sab 26 dic 2020, 12:50:15Ma poi, io mi chiedo: per difendere gli interessi di chi? Di quanti?
Di una compagnia ormai rimpicciolita ad appena 5000 dipendenti e 50 aerei?
Ne vale (ne valeva) davvero la pena?
Il fatto che dall'estero dicano che Roma non è il posto ideale per fare un Hub risponde alle loro logiche e parametri come dici tu; questo è il motivo per cui in tanti hanno provato a fare base a Milano. Il problema non è Malpensa in sé, o la situazione del sistema milanese, ma l'ambiente italiano che in loco se ne frega e sbava per quella sottospecie di aeroporto di viale Forlanini, o va a fare le conferenze per preservare l'ambiente intorno a Malpensa sponsorizzate da persone dell'aeroproto di Zurigo, il resto osteggia e fa scappare chiunque vuole investire in concorrenza diretta con Alitalia.KittyHawk ha scritto: La gestione di Alitalia non risponde né a logiche economiche né a quelle di strategia nazionale, non ora e neppure nel passato. Prima le varie IAG, LH e AF se ne renderanno conto prima finiranno di illudersi di poter analizzare AZ con i normali parametri che si utilizzano per tutte le aziende.
Secondo me il problema di Linate è un problema cavalcato dagli eredi della Magliana. E' solo una scusa, quella che i milanesi vogliono linate a tutti i costi.milmxp ha scritto: ↑sab 26 dic 2020, 13:21:34
Il fatto che dall'estero dicano che Roma non è il posto ideale per fare un Hub risponde alle loro logiche e parametri come dici tu; questo è il motivo per cui in tanti hanno provato a fare base a Milano. Il problema non è Malpensa in sé, o la situazione del sistema milanese, ma l'ambiente italiano che in loco se ne frega e sbava per quella sottospecie di aeroporto di viale Forlanini,
Hub ideale più per l’Italia che per Alitalia, che comunque ha troppe malattie congenite.grandemilano ha scritto:Che poi Milano sia l'hub ideale per AZ lo sanno tutti (senza scomodare le opinioni dei giganti AF, LH o IAG). Se no, perchè mai avrebbero aperto Malpensa nel 1998?
Ciao, mi hanno segnalato questo post e scrivo per la prima volta (e spero l'ultima) recuperando le chiavi di accesso che di fatto non ho mai usato.malpensante ha scritto: ↑sab 26 dic 2020, 20:47:30 Ecco quello che sembra l’originale dell’intervista di Berberi, su cui evito di dare giudizi
https://www.gridpoint.consulting/blog/a ... vGhJ8OxDSY
Leggete, mi raccomando.
Egregio Berberi, ogni tanto capita di leggerla sul Corriere...leggerla qui invece sarebbe davvero un'enorme privilegio per noi forumisti perche' abbiamo tutti molto da imparare da lei...la prego, penso a nome di tutti...non ci abbandoni! La chiosa finale beneaugurante pro AZ del suo eccellente articolo al servizio del lettore, mi fa venire in mente un personaggio davvero Grande che diceva: cit."...ma lei com'e' bravo..."!!. p.s.: bisogna sempre credere al "Mago Otelma" nostrano che racconta e preconizza per il 2025 la fine della situazione critica dell'aviazione e dico io, dopo il pareggio di bilancio tra un paio d'anni, finalmente si potra' far tornare all'utile il gioiello italico. Daje che je la famo!leonard_berberi ha scritto: ↑sab 26 dic 2020, 21:34:03Ciao, mi hanno segnalato questo post e scrivo per la prima volta (e spero l'ultima) recuperando le chiavi di accesso che di fatto non ho mai usato.malpensante ha scritto: ↑sab 26 dic 2020, 20:47:30 Ecco quello che sembra l’originale dell’intervista di Berberi, su cui evito di dare giudizi
https://www.gridpoint.consulting/blog/a ... vGhJ8OxDSY
Leggete, mi raccomando.
Caro Malpensante - so chi sei, ovviamente, ma mantengo il nick - "quello che sembra l'originale" cosa? Io ho sentito Boyle, gli ho fatto delle domande, ha dato le sue valutazioni. Ha poi deciso di farne un post sul blog personale e cosa ci aggiunge (o ci toglie) non è affar mio. Chiedo la cortesia di smetterla di stare sempre lì a puntare il ditino, a lanciare giudizi sommari e invito piuttosto a contestarmi nel merito (chi legge questo blog mi dice che non è la prima volta che lanci punzecchiature nei miei confronti, mi verrebbe da dire mettiti in coda, la fila è lunga). Questo atteggiamento da leone da tastiera del trasporto aereo francamente ha anche stufato. Per il resto chi un po' mi conosce sa che sono aperto al confronto costruttivo. Per chi non mi conosce ho la premura di mettere in coda sempre il mio indirizzo e-mail, così da contattarmi direttamente.
Buona serata
Leonard
"mandare dietro" anziché indietro è roba da Google translate, non da corriere della sera.«Se un vettore di IAG si fosse presentato proponendo una spesa di 2,5 miliardi per i nuovi aerei e quella percentuale di profitto a fine piano (235 milioni di euro per anno di Ebit) sarebbe stato mandato dietro a rifare tutto», taglia corto Boyle
Condivido. La fusione piaceva ai politici, che sono sempre e solo stati interessati al domestico e alle sue ricadute occupazionali. La mentalità è provinciale, in un'industria globale.jetblue ha scritto: ↑dom 27 dic 2020, 10:34:49 L’errore del piano Fenice a inizio 2009 con il merger AZ/AP a mio avviso fu quello di puntare al “monopolio” sul domestico sottovalutando erroneamente le prospettive e tempistiche di ingresso dei vettori low cost in tale mercato e gli effetti della ferrovia AV sulla dorsale da Roma verso Milano/Torino/Verona e Venezia.
Un po' per l'effetto della fusione con una compagnia, AirOne, che faceva solo corto raggio e un po' per la decisione di rinnovare la flotta comprando tanti NB e pochi A330-200. Certo, dietro l'acquisto dei 320, tra l'altro con range ridotto, c'erano i contratti di Toto e altri interessi, ma è stata una decisione di investimento sbagliata e a dire il vero la fusione stessa con AirOne non era opportuna, AirOne sarebbe sparita da sola.
Ma perché è sempre stato in uso, da parte di AZ, acquisire compagnie solo per il tentativo di fare fuori la concorrenza senza un piano. Tant'è che basta vedere i commenti di chi sostiene che il nazionale debba essere operato esclusivamente dalla compagnia di bandiera e che AZ debba occupare tutti gli slot aeroportuali per bloccarli ai vettori stranieri. A mio avviso un altro errore è non aver compreso le potenzialità di un traffico così frammentato rispetto ad altre realtà geografiche che preferiscono un accentramento, vedasi Francia e Spagna, il tutto unito ad una storia coloniale inesistente che ha creato di fatto problemi nello sviluppo del lungo raggio. Inutile dire non sia servito a nulla, dato che la flotta sarà veramente piccola piccola.malpensante ha scritto: ↑dom 27 dic 2020, 10:46:28 Un po' per l'effetto della fusione con una compagnia, AirOne, che faceva solo corto raggio e un po' per la decisione di rinnovare la flotta comprando tanti NB e pochi A330-200. Certo, dietro l'acquisto dei 320, tra l'altro con range ridotto, c'erano i contratti di Toto e altri interessi, ma è stata una decisione di investimento sbagliata e a dire il vero la fusione stessa con AirOne non era opportuna, AirOne sarebbe sparita da sola.
Anche per "salvare i posti di lavoro", come hanno fatto per decenni le aziende statali e come hanno ricominciato a fare adesso, con l'intervento della Cassa Depositi e Prestiti.
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