Amore vieni a fare un giro in aereo?

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Amore vieni a fare un giro in aereo?

Racconto di I-DANB

Come potrete facilmente immaginare, di persone in aereo ne ho portate tante. Appartenenti a tutte
le classi sociali e categorie. Dal passeggero comune all’attore famoso, passando per la
fotomodella ed il top manager.
Ma c’è una categoria di passeggero del tutto atipica, che fa storia a sè : la tua ragazza. Chiamarla
fidanzata è ancora un parolone. In poche parole, mi riferisco a quella tipa che ognuno di noi
maschietti ha conosciuto si e no da un paio di settimane. Dire ad una donna che sei un pilota
d’aereo, ha sempre fatto colpo. Non parliamo poi del fascino della divisa. Malgrado ciò, in principio
non ho mai utilizzato quest’arma per conquistare una ragazza. Ma alle donne non gliela fai. Hanno
un sesto senso, anzi che dico anche un settimo ed un ottavo. Quando per due fine settimana a fila,
le dici che non puoi uscire con lei perchè hai un impegno di lavoro, capiscono al volo !! E qui
incomincia l’avventura.
Una volta che ti hanno scoperto, non ti puoi più tirare indietro. A meno che non abbiano il terrore a
salire su di una macchina volante (ma sinceramente non ne ho mai incontrata una), le devi per
forza, portare a fare un giro in aereo.
Per prima cosa, bisogna distinguere la categoria in due classi. Alla prima appartengono quelle che
ti chiedono in modo esplicito di portarle, alla seconda invece quelle che aspettano che sia tu a
proporglielo.
Sembra un dettaglio da poco, ma invece ha la sua importanza.
Prima di continuare però, desidero sgombrare subito il campo da insinuazioni del tipo “tu sì che sei
fortunato. A te le donne te la danno ad occhi chiusi !!”. Potrà sembrare molto strano, ma anzi, dopo
che le hai portate in aereo, i rapporti sessuali si affievoliscono. Per la verità, anche nelle 24/36 ore
prima. Non ho mai approfondito più di tanto il discorso, ma penso che ciò sia dovuto al fatto che il
gentil sesso si senta in qualche modo responsabile di eventuali cali di attenzione o concentrazione
nell’ambito della tua professione.
E’ il tipico caso in cui il senso materno che alberga in ognuna di loro, affiora prepotentemente. Tra
l’altro, ora avrete capito anche perchè, ai piloti è riconosciuta un’indennità di volo.
Detto questo, incominciamo ad analizzare il comportamento di colei che appartiene, come ho detto
qualche riga più sopra, alla prima classe.
“Seeii un pilootaa ?? Davvveroo ?? Che bello !! Quando mi porti a fare un giro in aereo, amore ??”
è il classico esordio, appena lo vengono a sapere, di coloro che fanno parte di questo gruppo.
Seguono effusioni e gesti affettuosi.
La ragazza è sicuramente un tipo estroverso, che veste in modo elegante ma allo stesso tempo
sportivo ed alla quale piace anche un certo sprezzo del pericolo. La giovane che rientra in questa
classe, si dimostra interessata alle varie fasi del volo, ma soprattutto ti chiede di effettuare
manovre acrobatiche o di sorvolare la propria casa a bassissima quota.
Hai voglia a spiegarle che l’aereo su cui si stà volando, non è idoneo ad effettuare certe manovre o
che le norme non lo consentono. La tipa ti mette subito il muso, oltre a convincersi che tu non ne
sia capace.
Tengo a precisare, che tutte le fanciulle, sia di una o dell’altra categoria, fin da quando ci si siede
in cockpit, mantengono un comportamento improntato alla massima serietà. C’è da dire che, chi
progetta la cabina di pilotaggio di un velivolo, è sicuramente lungi dal pensare che in quell’angusto
spazio, qualcuno possa tentare, o solamente avere la fantasia, di farci pratiche amorose o
sessuali.
Per ora sono costretto a fermarmi qui.
continua
SECONDA ED ULTIMA PARTE
Analizziamo ora la giovane che appartiene alla seconda tipologia. Chi rientra in questo gruppo, è
strafelice che il suo uomo sia un pilota d’aereo (sai che sballo con le amiche che muoiono d’invidia
e per questo ti martella con domande, soprattutto su com’è la vita del pilota) ed ha una voglia
matta di venire in volo con te, ma non ha il coraggio di chiedertelo. Continua a girarci intorno,
facendoti mille domande. Quella più frequente
“Tesoro, quando vai in aereo la prossima volta ??”
oppure con frasi tipo
“Non ho mai volato su piccoli aerei. Dev’essere bello”
Alla fine, quasi stremato, pronunci la frase, che a posteriori, avresti preferito non pronunciare mai
“Cara, questo fine settimana sono libero da impegni di lavoro. Se ti va’ possiamo andare a fare un
giro in aereo”
La fanciulla non aspettava altro.
La risposta è standard
“Dove andiamo ??” o meglio
“Dove mi porti ??”
E sì, perchè la tipa non si accontenta del semplice voletto di circa un’ora sul Lago Maggiore, ma
vuole essere portata a trascorrere il week-end in qualche rinomata località, come ad esempio Saint
Moritz o la Costa Azzurra.
Del volo fine a sè stesso infatti non gliene importa un fico secco. Tanto che se la durata del volo
supera le due ore, che sia giorno o notte, dorme. Generalmente si sveglia quando inizi
l’avvicinamento, probabilmente a causa dell’intensificarsi delle comunicazioni radio. Ma in alcuni
casi sono atterrato che ancora dormiva alla grande.
Sinceramente, questo da un canto mi fa piacere. Significa che incuto fiducia e sicurezza e che
piloto in modo soft.
Certo che è veramente dura la vita del pilota.