Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Regole del forum
In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
- malpensante
- Messaggi: 20931
- Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
- Località: Milano
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Si arriverà a 120 aerei, la metà di quelli che 6 anni fa avevano Alitalia ed AirOne sommate. Complimenti a "imprenditori" e politici.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
My 2c.Mauz® ha scritto:Ma che senso ha parlare di lungo termine e rimodulazioni se non ci sono i soldi nemmeno per arrivare a fine anno?
I casi sono tre: O arriva un pazzo foderato di soldi e su accolla i miliardi di debito più i miliardi necessari per il rilancio (e a quel punto può farne quel che vuole, stile Aga Khan in scala gigante), O si fa fallire l 'azienda e quindi tutti a casa, O si lascia a casa/terra solo una (gran) parte del personale/aerei e si ridimensiona la compagnia ai minimi termini tenendo solo quelle pochissime cose che non creano debiti, ammesso che c'è ne siano.
Piani fantasmagorici di riposizionamento e rinnovo flotta/prodotto sono assolutamente da escludere. Non se li possono più permettere. Qui non stiamo parlando più di RILANCIARE CAI: quel treno l'hanno perso da un pezzo e non torna piu. Qui di sta parlando di MINIMIZZARE I DANNI dell'imminente e inevitabile schianto. Il punto di non-ritorno è già stato passato da un pezzo!!
Sent from my iPhone using Tapatalk
I creditori (a partire da banche e fornitori) accetteranno più o meno volontariamente di rinunciare a gran parte di quanto loro spetterebbe.
La profonda ristrutturazione in atto taglierà una buona fetta delle perdite congenite operative della compagnia.
AF a quel punto subentrerà sopportando le perdite residue che saranno più che compensate dall'aspirazione dei pax italiani nei rispettivi hub.
A FCO più o meno rimarrà il LR attuale mentre verrà tagliata la parte di medio raggio non feed improduttivo.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Non è il massimo ma mi va benissimo anche così! L'importante è che non di aggiunga una "dote" (slot, bilaterali, antitrust, bilaterali, Linate, piano aeroportuale, protezionismo ecc... C'è l'imbarazzo della scelta) per farla piacere ad Air France.
Sent from my iPhone using Tapatalk
Sent from my iPhone using Tapatalk
Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
E' proprio quello che è da temere: per salvare il minimo salvabile e indurre AF a prendersi quello che resterà di AZ a Roma sarebbero pronti a tutto, come sopra indicato.
-
- Messaggi: 266
- Iscritto il: ven 14 mar 2008, 13:36:31
- Località: pavia
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Se ci fosse ancora Matteoli ministro dei trasporti il rischio c'era ma con lupi ho dei dubbi.
- M.C.205 Veltro
- Messaggi: 185
- Iscritto il: dom 06 ott 2013, 18:36:06
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Chi? Il ciellino Lupi, che ha tradito il suo capo Silvio per la poltrona. Pensate che non tradirà MXP e il nord per una calda, comoda e prestigiosa poltrona romana?
Bisogna essere fatti col fil di ferro, per ammirare il creato e non sentire l'alito del creatore che ci accarezza la faccia. Simone Moro (alpinista).
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
La "dote" in realtà richiesta è:Mauz® ha scritto:Non è il massimo ma mi va benissimo anche così! L'importante è che non di aggiunga una "dote" (slot, bilaterali, antitrust, bilaterali, Linate, piano aeroportuale, protezionismo ecc... C'è l'imbarazzo della scelta) per farla piacere ad Air France.
Sent from my iPhone using Tapatalk
- ristrutturazione del debito, cioè suo abbattimento/trasferimento a carico di qualcun altro, ossia noi lo dovremmo pagare direttamente, sotto forma di "aiuti" di Stato, o indirettamente, tramite "favori" statali verso i creditori;
- riduzione della consistenza ed operatività di AZ;
- riduzione della forza lavoro, con il conseguente corollario dell'intervento di salvaguardia da parte dello Stato (cassa integrazione etc.).
C'è poi la "lista nozze", non ancora resa pubblica, ma facilmente intuibile, che comprende:
- blocco dei bilaterali e prelazione su eventuali nuovi bilaterali (anche se non verrebbero "volati");
- nessuna nuova concessione di V libertà (e non mi meraviglierei se venisse pure chiesto di non consolidare le esistenti);
- deroghe all'antitrust;
- azione di contenimento delle low cost (es. proibizione di aiuti pubblici, obbligo dei contratti di lavoro italiani etc.).
Su Linate, i suoi slot e il piano aeroportuale in genere non credo abbiano particolari interessi. L'unico loro interesse è che MXP (e in misura minore VCE) non si possa sviluppare, riducendo l'afflusso della merce pregiata - che sono i passeggeri di lungo raggio - verso CDG e AMS. Che poi questo si traduca nel lasciare aperto Linate è una semplice conseguenza.
Alcune delle voci della "lista nozze" erano già state anticipate, da Spinetta, nel 2008, come qualcuno ricorderà.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
http://www.corriere.it/economia/13_nove ... -UTalzHAVk#_=_
Alitalia, Air France boccia il piano
Incertezza sull’aumento di capitale
Sindacati: «No esuberi». Il ministro Lupi: «La priorità è la difesa dell’occupazione»
Air France-Klm boccia il nuovo piano di Alitalia (che prevede almeno 2mila esuberi): per i francesi i miglioramenti ci sono, ma non sono sufficienti. Per questo Parigi potrebbe decidere di non partecipare all’aumento di capitale. La scadenza del periodo di opzione per l’aumento di capitale di Alitalia, fissata alla mezzanotte di venerdì 15 novembre, potrebbe quindi slittare per dare modo agli azionisti più riottosi di convincersi della bontà dell’operazione.
MALUMORI - I malumori del primo azionista di Alitalia, raccolti dalla stampa francese, arrivano alla vigilia di un cda cruciale per la compagnia italiana, nel quale l’ad Gabriele Del Torchio svelerà i dettagli del piano per i prossimi mesi, che dovrebbe prevedere 250 milioni di risparmi con 2-3.000 esuberi, e farà il punto sull’aumento di capitale a 24 ore dalla scadenza dei termini dell’adesione.
I SINDACATI - Al piano guardano con attenzione anche i sindacati che, in attesa di conoscere i numeri veri, fanno sapere che non accetteranno esuberi. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno intanto incontrato il ministro dei trasporti Maurizio Lupi per discutere di Alitalia. «Non accetteremo piani con esuberi», ha detto chiaramente il leader della Cisl Raffaele Bonanni al termine dell’incontro. Più cauta Susanna Camusso: «Non ci risultano esuberi, non ci risulta un piano industriale presentato, non stiamo discutendo di questo. Parliamo della conferma dell’impegno del Governo». «Il problema non è solo Alitalia ma tutto il trasporto aereo», ha sottolineato il leader della Uil Luigi Angeletti. Ottimista Giovanni Centrella: «nell’ambito di un piano serio del trasporto aereo in Italia, credo che Alitalia possa farne uno senza esuberi».
IL GOVERNO - Il ministro Lupi ha comunque assicurato che la priorità del governo è la difesa dei posti di lavoro. «Gli interessi del governo su Alitalia sono molto semplici: il piano industriale con continuità aziendale, investimenti da parte di privati e la difesa dell’occupazione», ha detto Lupi, che resta «convinto» che Air France aderirà. «Mi auguro che Air France sottoscriva l’aumento di capitale anche perché non è che in questi anni è venuta a fare la carità - ha detto Lupi - 30 milioni di passeggeri sono andati dagli aeroporti italiani a quelli di Air France a Parigi e Schipol. Se non sottoscrive scenderà al 7% circa e noi potremo cercare un partner del sud est asiatico».
AIR FRANCE - Da Parigi, tuttavia, arrivano notizie poco confortanti. Il piano, secondo quanto riporta «Les Echos», non piace ad Air France-Klm, che da tempo ripete ai soci italiani le proprie «rigide» condizioni: «Il piano è stato migliorato ma non sufficientemente - spiegano fonti del gruppo franco-olandese al quotidiano online - Le previsioni finanziare e di traffico su cui si basa ci sembrano irrealistiche. Il ritorno all’equilibrio alla data prevista da Alitalia ci sembra inarrivabile». Per questo, sempre secondo «Les Echos», Air France-Klm avrebbe deciso di non partecipare all’aumento di capitale.
AUMENTO DI CAPITALE - Intanto, a quasi un mese dall’inizio dell’operazione, l’aumento di capitale da 300 milioni ha raccolto adesioni per 71 milioni (Intesa SanPaolo 26 milioni, Atlantia 26 milioni, Immsi 13 milioni e Maccagnani 6 milioni), cui vanno aggiunti altri 65 milioni versati da Intesa Sanpaolo e Unicredit (a valere sulla loro garanzia di 100 milioni), per un totale di 136 milioni. Ma con i 75 milioni di Poste (il ministro Lupi ha ribadito che l’impegno della società è garantito, con o senza Air France), verrebbe superata la soglia minima di 240 milioni da raggiungere per considerare valido l’aumento.
Alitalia, Air France boccia il piano
Incertezza sull’aumento di capitale
Sindacati: «No esuberi». Il ministro Lupi: «La priorità è la difesa dell’occupazione»
Air France-Klm boccia il nuovo piano di Alitalia (che prevede almeno 2mila esuberi): per i francesi i miglioramenti ci sono, ma non sono sufficienti. Per questo Parigi potrebbe decidere di non partecipare all’aumento di capitale. La scadenza del periodo di opzione per l’aumento di capitale di Alitalia, fissata alla mezzanotte di venerdì 15 novembre, potrebbe quindi slittare per dare modo agli azionisti più riottosi di convincersi della bontà dell’operazione.
MALUMORI - I malumori del primo azionista di Alitalia, raccolti dalla stampa francese, arrivano alla vigilia di un cda cruciale per la compagnia italiana, nel quale l’ad Gabriele Del Torchio svelerà i dettagli del piano per i prossimi mesi, che dovrebbe prevedere 250 milioni di risparmi con 2-3.000 esuberi, e farà il punto sull’aumento di capitale a 24 ore dalla scadenza dei termini dell’adesione.
I SINDACATI - Al piano guardano con attenzione anche i sindacati che, in attesa di conoscere i numeri veri, fanno sapere che non accetteranno esuberi. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno intanto incontrato il ministro dei trasporti Maurizio Lupi per discutere di Alitalia. «Non accetteremo piani con esuberi», ha detto chiaramente il leader della Cisl Raffaele Bonanni al termine dell’incontro. Più cauta Susanna Camusso: «Non ci risultano esuberi, non ci risulta un piano industriale presentato, non stiamo discutendo di questo. Parliamo della conferma dell’impegno del Governo». «Il problema non è solo Alitalia ma tutto il trasporto aereo», ha sottolineato il leader della Uil Luigi Angeletti. Ottimista Giovanni Centrella: «nell’ambito di un piano serio del trasporto aereo in Italia, credo che Alitalia possa farne uno senza esuberi».
IL GOVERNO - Il ministro Lupi ha comunque assicurato che la priorità del governo è la difesa dei posti di lavoro. «Gli interessi del governo su Alitalia sono molto semplici: il piano industriale con continuità aziendale, investimenti da parte di privati e la difesa dell’occupazione», ha detto Lupi, che resta «convinto» che Air France aderirà. «Mi auguro che Air France sottoscriva l’aumento di capitale anche perché non è che in questi anni è venuta a fare la carità - ha detto Lupi - 30 milioni di passeggeri sono andati dagli aeroporti italiani a quelli di Air France a Parigi e Schipol. Se non sottoscrive scenderà al 7% circa e noi potremo cercare un partner del sud est asiatico».
AIR FRANCE - Da Parigi, tuttavia, arrivano notizie poco confortanti. Il piano, secondo quanto riporta «Les Echos», non piace ad Air France-Klm, che da tempo ripete ai soci italiani le proprie «rigide» condizioni: «Il piano è stato migliorato ma non sufficientemente - spiegano fonti del gruppo franco-olandese al quotidiano online - Le previsioni finanziare e di traffico su cui si basa ci sembrano irrealistiche. Il ritorno all’equilibrio alla data prevista da Alitalia ci sembra inarrivabile». Per questo, sempre secondo «Les Echos», Air France-Klm avrebbe deciso di non partecipare all’aumento di capitale.
AUMENTO DI CAPITALE - Intanto, a quasi un mese dall’inizio dell’operazione, l’aumento di capitale da 300 milioni ha raccolto adesioni per 71 milioni (Intesa SanPaolo 26 milioni, Atlantia 26 milioni, Immsi 13 milioni e Maccagnani 6 milioni), cui vanno aggiunti altri 65 milioni versati da Intesa Sanpaolo e Unicredit (a valere sulla loro garanzia di 100 milioni), per un totale di 136 milioni. Ma con i 75 milioni di Poste (il ministro Lupi ha ribadito che l’impegno della società è garantito, con o senza Air France), verrebbe superata la soglia minima di 240 milioni da raggiungere per considerare valido l’aumento.
Malpensa airport user
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Credo che più o meno AF si "accontenterà" dello status quo.KittyHawk ha scritto:La "dote" in realtà richiesta è:Mauz® ha scritto:Non è il massimo ma mi va benissimo anche così! L'importante è che non di aggiunga una "dote" (slot, bilaterali, antitrust, bilaterali, Linate, piano aeroportuale, protezionismo ecc... C'è l'imbarazzo della scelta) per farla piacere ad Air France.
Sent from my iPhone using Tapatalk
- ristrutturazione del debito, cioè suo abbattimento/trasferimento a carico di qualcun altro, ossia noi lo dovremmo pagare direttamente, sotto forma di "aiuti" di Stato, o indirettamente, tramite "favori" statali verso i creditori;
- riduzione della consistenza ed operatività di AZ;
- riduzione della forza lavoro, con il conseguente corollario dell'intervento di salvaguardia da parte dello Stato (cassa integrazione etc.).
C'è poi la "lista nozze", non ancora resa pubblica, ma facilmente intuibile, che comprende:
- blocco dei bilaterali e prelazione su eventuali nuovi bilaterali (anche se non verrebbero "volati");
- nessuna nuova concessione di V libertà (e non mi meraviglierei se venisse pure chiesto di non consolidare le esistenti);
- deroghe all'antitrust;
- azione di contenimento delle low cost (es. proibizione di aiuti pubblici, obbligo dei contratti di lavoro italiani etc.).
Su Linate, i suoi slot e il piano aeroportuale in genere non credo abbiano particolari interessi. L'unico loro interesse è che MXP (e in misura minore VCE) non si possa sviluppare, riducendo l'afflusso della merce pregiata - che sono i passeggeri di lungo raggio - verso CDG e AMS. Che poi questo si traduca nel lasciare aperto Linate è una semplice conseguenza.
Alcune delle voci della "lista nozze" erano già state anticipate, da Spinetta, nel 2008, come qualcuno ricorderà.
I bilaterali non sono un problema, in quanto praticamente oltre a quel poco LR di AZ, le restanti nano-compagnie italiane hanno un numero risibile di WB e di certo non spaventano i francesi. Ovviamente italiani (e francesi) non possono impedire alle compagnie degli stati firmatari di un bilaterale con l'Italia, di volare nel nostro paese entro i limiti concessi dall'accordo.
I transalpini non sono stupidi, sanno bene che ci sono dei limiti. Anche un paese-zerbino come il nostro, se umiliato oltre misura, potrebbe avere un sussulto di orgoglio. E AF ha bisogno di essere quantomeno "tollerata" dal sistema Italia nel suo insieme per prosperare.
Di avere esenzioni antitrust (dove?), o altre esenzioni particolari, non credo senta il bisogno.
Però ha bisogno che non sorgano come funghi su FB gruppi intitolati "Io non volo con quei bastardi di AF" o similari. E per questo sa che non deve tirare troppo la corda. Non tanto perchè non avrebbe il potere per farlo, ma perchè potrebbe non essere conveniente.
Se riesce a prendere in mano AZ a condizioni accettabili e con parte del lavoro sporco già fatto dall'attuale management, AF può tranquillamente permettere ad un'AZ un po' più piccolina di quella attuale di esistere e collegare un minimo l'Italia al mondo come sta facendo ora. Il Bel Paese continuerebbe ad avere la sua pseudo-compagnia di bandiera, il grosso dei dipendenti manterrebbero il posto e non ci sarebbero eccessivi stravolgimenti da nessuna parte. Milano inclusa. Dove non credo sarebbe un dramma concedere un paio di quinte per permettere anche ai politici lombardi di reclamare le loro vittorie. Senza ovviamente toccare LIN.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
@belumosi
Che AF proceda con un certo "tatto" sono d'accordo, "tatto" che però non impedirà di far mettere una serie di paletti atti a limitare il fastidio causato dalle "new entry". Ufficialmente si lamenterà AZ, ma il ghost writer sarà senz'altro AF. Oggetto delle rimostranze non saranno, in ogni caso, BA o LH, secondo il detto Canis canem non est (cane non mangia cane).
IMHO, dopo la prima cura da cavallo per cercare di riportare le perdite sotto il livello di guardia, se AZ finisce in braccio ad AF ci saranno una serie di piccoli aggiustamenti, di limature, nel corso dei mesi o degli anni, che svuoteranno man mano AZ, fino a farla sparire. Inizieranno a spostare tutto l'IT, poi quello che rimane della manutenzione, centralizzeranno a Parigi gli acquisti e così via. L'unico motivo per il mantenimento dell'entità nazionale AZ saranno i bilaterali, fintanto che continueranno a essere discussi a livello di Stati. Appena essi verranno tutti stabiliti a livello di Unione europea la necessità di una compagnia aerea nazionale sparirà e con essa AZ e compagnie aeree simili.
Che AF proceda con un certo "tatto" sono d'accordo, "tatto" che però non impedirà di far mettere una serie di paletti atti a limitare il fastidio causato dalle "new entry". Ufficialmente si lamenterà AZ, ma il ghost writer sarà senz'altro AF. Oggetto delle rimostranze non saranno, in ogni caso, BA o LH, secondo il detto Canis canem non est (cane non mangia cane).
IMHO, dopo la prima cura da cavallo per cercare di riportare le perdite sotto il livello di guardia, se AZ finisce in braccio ad AF ci saranno una serie di piccoli aggiustamenti, di limature, nel corso dei mesi o degli anni, che svuoteranno man mano AZ, fino a farla sparire. Inizieranno a spostare tutto l'IT, poi quello che rimane della manutenzione, centralizzeranno a Parigi gli acquisti e così via. L'unico motivo per il mantenimento dell'entità nazionale AZ saranno i bilaterali, fintanto che continueranno a essere discussi a livello di Stati. Appena essi verranno tutti stabiliti a livello di Unione europea la necessità di una compagnia aerea nazionale sparirà e con essa AZ e compagnie aeree simili.
- malpensante
- Messaggi: 20931
- Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
- Località: Milano
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
AF che si tira fuori dall' aumento di capitale è anche AF che non è responsabile dai tagli, annunciati dagli Italiani come necessari per mantenere l' indipendenza da Air France. Solo casualmente coincidono con i tagli chiesti da Air France. Siamo un Paese di babbei.belumosi ha scritto:Se riesce a prendere in mano AZ a condizioni accettabili e con parte del lavoro sporco già fatto dall'attuale management
-
- Messaggi: 2263
- Iscritto il: ven 23 apr 2010, 00:21:06
- Località: Büsti Grandi (Busto Arsizio)
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Ben detto ma c'è una contraddizione: io spero ardentemente che Air France NON metta alcun centesimo in modo da poterci un filo liberare dal giogo di tale compagnia che ha finora agito nella migliore tradizione coloniale (ed i Francesi sanno come si fa) succhiandosi la linfa e lasciando all'Italia le bucce.I-Alex ha scritto:«Mi auguro che Air France sottoscriva l’aumento di capitale anche perché non è che in questi anni è venuta a fare la carità - ha detto Lupi - 30 milioni di passeggeri sono andati dagli aeroporti italiani a quelli di Air France a Parigi e Schipol. Se non sottoscrive scenderà al 7% circa e noi potremo cercare un partner del sud est asiatico».
Partner del Sud-Est Asiatico? Sarà per la simpatia di tutto ciò che è Asia ma la questione mi stuzzica particolarmente.
Un partner extra-UE o investe tutto su FCO (ed allora si potrà, forse, vedere un hub che funziona) ma se vuole fare anche qualcosa su Milano lo può fare solo e soltanto su MXP.
Venissero i Turchi, venissero i Russi, venissero da Abu Dhabi, venissero dal Sud-Est Asiatico......l'importante è che non vengano da dentro l'Unione Europea.
Il nemico è in casa nostra!
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Ho letto l'articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore, che riferisce dei contatti avviati dai vari consulenti ingaggiati da AZ per cercare qualcuno che investa in AZ.
Secondo il Sole non c'è nessuno, ma proprio nessuno, che sia seriamente intenzionato. Sorprendente ? Direi proprio di no, anche alla luce di quanto segue.
Air France, alla quale veniva richiesto di investire altri soldi, aveva chiesto di poter guardare i conti di Alitalia (la cosiddetta "due diligence") ma AZ non avrebbe acconsentito. Questo, secondo me, se è vero, è un atto di grande arroganza ed è veramente preoccupante. "Dammi i soldi e fidati". Incredibile.
Queste due notizie, unite, mi preoccupano assai; se le cose stanno così temo che AZ farà la stessa fine della vecchia Swissair: arriverà il fallimento.
Secondo il Sole non c'è nessuno, ma proprio nessuno, che sia seriamente intenzionato. Sorprendente ? Direi proprio di no, anche alla luce di quanto segue.
Air France, alla quale veniva richiesto di investire altri soldi, aveva chiesto di poter guardare i conti di Alitalia (la cosiddetta "due diligence") ma AZ non avrebbe acconsentito. Questo, secondo me, se è vero, è un atto di grande arroganza ed è veramente preoccupante. "Dammi i soldi e fidati". Incredibile.
Queste due notizie, unite, mi preoccupano assai; se le cose stanno così temo che AZ farà la stessa fine della vecchia Swissair: arriverà il fallimento.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Temi? Dovresti sperarlo!
Un fallimento vero, che finalmente metta fuori gioco i poteri che da decenni ammorbano AZ (tutta la politica e il mondo sindacale romano), è l'unica speranza per poter avere un mercato dell'aviazione sano in Italia.
Via i paraculi, via le clientele, via il management incapace, via i fancazzisti sindacalizzati, un nuovo soggetto potrebbe ripartire tirando dentro la parte migliore dell'azienda. A quel punto davvero il mercato italiano farebbe gola a molti.
Un fallimento vero, che finalmente metta fuori gioco i poteri che da decenni ammorbano AZ (tutta la politica e il mondo sindacale romano), è l'unica speranza per poter avere un mercato dell'aviazione sano in Italia.
Via i paraculi, via le clientele, via il management incapace, via i fancazzisti sindacalizzati, un nuovo soggetto potrebbe ripartire tirando dentro la parte migliore dell'azienda. A quel punto davvero il mercato italiano farebbe gola a molti.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Nella sua storia AZ è già costata parecchio ai contribuenti (non solo l'ultimo salvataggio). Oggi è una società privata e si comporti come tale: se i soci ricapitalizzano e/o trovano un nuovo partner che li salva, vadano pure avanti (probabilmente come mera compagnia regionale: non mi pare possano aspirare ad altro, di questi tempi). L'importante è basta aiuti di Stato (e per una volta speriamo che l'Europa serva a qualcosa ...).pulcino ha scritto:Queste due notizie, unite, mi preoccupano assai; se le cose stanno così temo che AZ farà la stessa fine della vecchia Swissair: arriverà il fallimento.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Si diceva che AdR fosse alla ricerca di un piano B, no?
Vueling ha appena annunciato apertura di 24 nuove rotte da FCO, 8 aeromobili basati, voli in connessione. Niente male per FCO e un'altra bella tegola sulla testa di AZ....
Vueling ha appena annunciato apertura di 24 nuove rotte da FCO, 8 aeromobili basati, voli in connessione. Niente male per FCO e un'altra bella tegola sulla testa di AZ....
-
- Messaggi: 2263
- Iscritto il: ven 23 apr 2010, 00:21:06
- Località: Büsti Grandi (Busto Arsizio)
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Praticamente la stessa cosa fatta da LHI qui. O meglio, la stessa portata di aeromobili basati.EK412 ha scritto:Si diceva che AdR fosse alla ricerca di un piano B, no?
Vueling ha appena annunciato apertura di 24 nuove rotte da FCO, 8 aeromobili basati, voli in connessione. Niente male per FCO e un'altra bella tegola sulla testa di AZ....
Mi chiedo quindi i transiti con chi li farà e se la stessa cosa non poteva farla LHI.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Comunque vada a finire la vicenda AZ, una riduzione dei voli a corto e medio raggio è scontata e quindi è normale che si facciano avanti altre compagnie a riempire il vuoto. Da segnalare tra i nuovi voli Vueling i 4 giornalieri su Torino.
Si conferma che la fine di AZ non sarebbe la fine del mondo, ma anzi aprirebbe nuove opportunità per altri.
Si conferma che la fine di AZ non sarebbe la fine del mondo, ma anzi aprirebbe nuove opportunità per altri.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Sono perfettamente d'accordo con il commento di easyMXP, circa i miei timori di un possibile fallimento, che quoto:
"Temi? Dovresti sperarlo!
Un fallimento vero, che finalmente metta fuori gioco i poteri che da decenni ammorbano AZ (tutta la politica e il mondo sindacale romano), è l'unica speranza per poter avere un mercato dell'aviazione sano in Italia.
Via i paraculi, via le clientele, via il management incapace, via i fancazzisti sindacalizzati, un nuovo soggetto potrebbe ripartire tirando dentro la parte migliore dell'azienda. A quel punto davvero il mercato italiano farebbe gola a molti."
Il mio "timore" è per i dipendenti, e da utente per i possibili disservizi. Ma è chiaro che tutti ci auguriamo una Alitalia sana, che cresca e faccia utili contribuendo non a distruggere ingenti risorse economiche come ha fatto sin qui negli ultimi decenni, ma che contribuisca invece alla crescita del nostro amato Paese in un quadro di lavoro, correttezza, onestà ed efficienza. E che contribuisca anche e soprattutto alla crescita del nostro Aeroporto.
"Temi? Dovresti sperarlo!
Un fallimento vero, che finalmente metta fuori gioco i poteri che da decenni ammorbano AZ (tutta la politica e il mondo sindacale romano), è l'unica speranza per poter avere un mercato dell'aviazione sano in Italia.
Via i paraculi, via le clientele, via il management incapace, via i fancazzisti sindacalizzati, un nuovo soggetto potrebbe ripartire tirando dentro la parte migliore dell'azienda. A quel punto davvero il mercato italiano farebbe gola a molti."
Il mio "timore" è per i dipendenti, e da utente per i possibili disservizi. Ma è chiaro che tutti ci auguriamo una Alitalia sana, che cresca e faccia utili contribuendo non a distruggere ingenti risorse economiche come ha fatto sin qui negli ultimi decenni, ma che contribuisca invece alla crescita del nostro amato Paese in un quadro di lavoro, correttezza, onestà ed efficienza. E che contribuisca anche e soprattutto alla crescita del nostro Aeroporto.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Questo mi pare impossibile fino a che AF detta legge in AZ (AF non ha alcun interesse a sviluppare MXP, tutt'altro) e comunque improbabile anche senza AF, perchè AZ ha ampiamente dimostrato di volere (o dovere per logiche politiche ?) restare a FCO.pulcino ha scritto:E che contribuisca anche e soprattutto alla crescita del nostro Aeroporto.
L'unica speranza è che EY o altri "non europei" diventino socio di riferimento in AZ (ma non ci credo molto), nel qual caso potrebbero prevalere logiche di mercato che favoriscano MXP rispetto a FCO.
Al momento credo che lo sviluppo di MXP debba prescindere da AZ (e comunque io non farei affidamento su AZ).
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
domanda.
Alitalia prima e, per CAI la domanda è pleonastica, hanno mai chiuso un bilancio in attivo?
Che io mi ricordi solo quello nel quale ci fu la plusvalenza dell'obolo versato da KLM per essere uscita dall'alleanza. Mi sbaglio?
Alitalia prima e, per CAI la domanda è pleonastica, hanno mai chiuso un bilancio in attivo?
Che io mi ricordi solo quello nel quale ci fu la plusvalenza dell'obolo versato da KLM per essere uscita dall'alleanza. Mi sbaglio?
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Intanto le Poste si preparano.... :duro:
fonte(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 nov - L'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane presieduta da Giovanni Ialongo si e' riunita in data odierna e, alla luce della relazione dell'amministratore delegato sull'operazione Alitalia, pur ritenendola compatibile con le disposizioni statutarie, ha deliberato la modifica dello Statuto includendo nell'oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo.
- malpensante
- Messaggi: 20931
- Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
- Località: Milano
Alitalia, gli avvoltoi volano in cerchio nel cielo di Fiumicino
[...] Dum Romae consulitur, mentre a Roma si perde tempo in chiacchiere, il mercato non crede al salvataggio e atterra a Fiumicino la spagnola Vueling, controllata dal gruppo che fa capo a British Airways, annunciando l'apertura in primavera di una base che partirà con ben otto aerei e molte rotte che andranno a distruggere quel poco di redditività che Alitalia può avere nel corto/medio raggio e nel contempo diranno la parola fine per la piccola Blue Panorama, in "concordato di continuità" dal 2012. [...]
http://www.linkiesta.it/blogs/rotta-ver ... -fiumicino
[...] Dum Romae consulitur, mentre a Roma si perde tempo in chiacchiere, il mercato non crede al salvataggio e atterra a Fiumicino la spagnola Vueling, controllata dal gruppo che fa capo a British Airways, annunciando l'apertura in primavera di una base che partirà con ben otto aerei e molte rotte che andranno a distruggere quel poco di redditività che Alitalia può avere nel corto/medio raggio e nel contempo diranno la parola fine per la piccola Blue Panorama, in "concordato di continuità" dal 2012. [...]
http://www.linkiesta.it/blogs/rotta-ver ... -fiumicino
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
La mia paura è proprio quella rappresentata da "Malpensante" nel suo articolo: "C'è solo da sperare che il Governo non sia così demente da concederle anche di godere in monopolio il mercato italiano, bloccando nuovi voli intercontinentali diretti altrui verso gli aeroporti italiani, che ci risparmierebbero di passare ogni volta da Parigi o Amsterdam."
Se AF promette di mantenere qualche LR da FCO con AZ (e magari persino di aggiungerne qualcuno purchè "non ostile" al network di AF) i politici "romani" sarebbero ovviamente ben disposti a concederle in cambio il blocco dei voli intercontinentali (e la revoca di quelli già concessi, vedi EK) e mi domando se i politici "milanesi" avrebbero forza e voglia di opporsi (alcuni, peraltro non propriamente "milanesi", mi sembrano più interessati a battersi per Linate ...).
A questo punto l'unica speranza sarebbero gli Open Skies Agreements.
Se AF promette di mantenere qualche LR da FCO con AZ (e magari persino di aggiungerne qualcuno purchè "non ostile" al network di AF) i politici "romani" sarebbero ovviamente ben disposti a concederle in cambio il blocco dei voli intercontinentali (e la revoca di quelli già concessi, vedi EK) e mi domando se i politici "milanesi" avrebbero forza e voglia di opporsi (alcuni, peraltro non propriamente "milanesi", mi sembrano più interessati a battersi per Linate ...).
A questo punto l'unica speranza sarebbero gli Open Skies Agreements.
Re: Alitalia, week decisiva e decisioni di AF
Condivido in pieno le vostre preoccupazioni.
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Bing [Bot], Google [Bot] e 3 ospiti