Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 09 ago 2014, 17:03:23
@belumosi
Nessuna illusione. Parto da una serie di considerazioni molto semplici.
Primo. Hogan abita ad alcune ore di volo da Roma. Non ha possibilità di diventare il prossimo amministratore delle Poste o delle ferrovie, o anche ministro, pertanto non deve ingraziarsi nessuno. I suoi padroni guidano Ferrari e cavalcano cammelli e gli chiedono di far fruttare, in un modo o nell'altro, l'investimento. Questa è la sua missione.
Secondo. Le cifre sparate sono mirabolanti, ma il reale investimento di Etihad è di poco oltre i 300 milioni di euro. Per raggiungere la cifra di 560 milioni si sono fatti dare gli slot di LHR e si sono presi la maggioranza di MilleMiglia. L'ultima è una mossa che non mi sembra molto furba, ma dato che hanno fatto lo stesso anche coi programmi delle altre aerolinee di cui sono diventati azionisti, forse c'è una logica che al momento mi sfugge. I famosi aerei di lungo raggio non verranno regalati ma prestati o noleggiati alla nuova AZ. Risultato? Se gli arabi si stufano e mollano AZ la perdita, per loro, sarà molto relativa e limitata al contante, anche perché nel frattempo si saranno assicurati diritti e contropartite per il favore che stanno facendo in questi giorni a politici e pseudo imprenditori italiani. Gli aerei torneranno ai loro proprietari emiratini e gli slot di LHR verranno usati dagli arabi, ça va sans dire.
Terzo. Non c'è più nessuno disposto a investire in AZ. Nelle settimane scorse erano continui litigi, secondo quanto riportato dalla stampa, tra gli ex-soci CAI, perché nessuno voleva tirar fuori un altro euro. Le banche sono state obbligate a cancellare buona parte dei crediti, a convertirne una piccola parte in azioni che al momento valgono quello che valgono, cioè sostanzialmente zero, e a sborsare ancora altri soldi per quello che possiamo chiamare prestito-ponte o anticipo sul prossimo aumento del capitale. Ciliegina sulla torta è il (spifferato e probabile) lock-up che vincola tutti i soci ancora per parecchi anni alla compagnia, immagino con somma felicità di ognuno di loro.
Se gli arabi se ne vanno crolla tutto e pertanto occorre tenerli buoni.
Quarto. A differenza del 2008, nell'opinione pubblica poche sono le voci a favore di AZ, anche nei social network e commenti della zona romana. Saranno gli anni di crisi che hanno colpito tutti, saranno i privilegi di cui hanno usufruito esclusivamente gli ex-Alitalia, sarà qualche altra ragione, ma se qualche anno fa c'era la netta sensazione di una pubblica opinione "romana" che si contrapponeva a una pubblica opinione "milanese", ora la sensazione è di poche persone, gravitanti nell'area AZ, che si contrappongono al resto dell'opinione pubblica italiana.
Su queste basi credo che Hogan potrà agire meglio di quanto hanno finora fatto i capitani coraggiosi, perché non è sostanzialmente ricattabile. Anzi, a ben vedere, è lui che potrebbe ricattare gli altri, minacciando l'uscita di Etihad.
Trascorso un primo periodo in cui le cose non cambieranno per evitare immediatamente uno scontro frontale, facilmente poi prenderà le decisioni a Etihad più favorevoli. Che la scelta cada su FCO, MXP o anche Comiso, ciò che verrà fatto non sarà fatto per accontentare questo o quell'altro italiano, ma per rendere più ricchi quelli che vivono sulle sponde del Golfo.
Una visione più chiara si avrà tra circa un anno.