Primo volo a Cameri per l’F-35
Fatti, dettagli e curiosità
Il primo F-35 in versione convenzionale (CTOL) italiano ha volato oggi a Cameri.
IL PRIMO VOLO
Il volo, il primo effettuato da un F-35 costruito fuori dagli Stati Uniti, è durato circa 85 minuti ed è avvenuto intorno alle 14,00 sulla base dell’Aeronautica Militare, sede della linea di assemblaggio finale e futuro centro euro mediterraneo per le attività di MRO&U (Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade) degli F-35.
L’ACCENSIONE DEL MOTORE
Protagonista AL-1, che lo scorso 2 giugno aveva effettuato l’accensione del motore e che entro l’anno sarà consegnato all’Aeronautica.
USA, ANDATA E RITORNOIl caccia effettuerà ora una serie di ulteriori prove in volo prima di andare negli Stati Uniti per l’addestramento. Dopodiché, il prossimo anno, rientrerà in Italia, ad Amendola, prima base operativa del JSF in ordine di tempo.
IL RUOLO DELLA FACO
Il collaudo di AL-1 è avvenuto nella FACO (gestita da Finmeccanica-Alenia Aermacchi, in collaborazione con il prime contractor Lockheed Martin), dove saranno prodotti tutti i velivoli F-35A e F-35B che l’Italia deciderà di acquisire e saranno assemblati gli F-35A per l’Aeronautica olandese.IL SITOA dicembre dello scorso anno la FACO era stata scelta dal Dipartimento della Difesa americano come centro principale per le attività di MRO&U degli F-35 che graviteranno sull’area europea. Il sito, che si estende su una superficie di circa 400.000 m2, comprende 22 fabbricati con una superficie coperta di oltre 90.000 m2 e ospita 11 stazioni di assemblaggio e 5 aree dedicate alle attività di manutenzione, riparazione, revisione e modifica dei velivoli.
LA DELEGA DELLA DCMANella FACO – al momento impegnata nell’assemblaggio dei primi F-35A italiani e nella produzione delle ali complete per tutti gli F-35A della flotta – verranno inoltre effettuati controlli di qualità su alcune lavorazioni svolte all’interno della linea di assemblaggio finale, grazie ad una delega che la Defence Contract Management Agency (DCMA) ha dato alla Direzione nazionale per gli armamenti aeronautici e per la aeronavigabilità (DAAA).
Tale delega – aveva fatto sapere la Forza Armata – rappresenta un “riconoscimento delle capacità nazionali della DAAA, nonché dell’Aeronautica Militare a svolgere le attività di verifica delle lavorazioni industriali”.
IL SECONDO VELIVOLOUn secondo velivolo sarà consegnato nel 2016, un terzo nel 2017, mentre nel 2018 saranno consegnati dalla FACO 3 F-35, seguiti da 5 nel 2019 e altrettanti nel 2020.
http://www.formiche.net/2015/09/07/prim ... meri-f-35/
Oggi primo volo F35 a Cameri
Oggi primo volo F35 a Cameri
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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Re: Oggi primo volo F35 a Cameri
Marco
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Re: Oggi primo volo F35 a Cameri
Molto molto bene. Soddisfazione per vari motivi, uno dei primi vedere tecnici poco più che ragazzini lavorare con entusiasmo!
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
Re: Oggi primo volo F35 a Cameri
Giovani con la voglia di fare ci sono ancora.
Confortante!
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Marco
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Re: Oggi primo volo F35 a Cameri
Metto qui la notizia (il comunicato britannico), perché nel futuro potrebbe, IMHO, essere coinvolta la struttura industriale presso l'aeroporto di Cameri, per l'esperienza che ha acquisito sui caccia di 5° generazione.
In breve, è stata siglata tra Italia e Regno Unito una dichiarazione di intenti che mira ad associare l'Italia al programma "Tempest", a guida britannica, per un caccia di 6° generazione.
Non che ne fossimo completamente assenti dato che Leonardo, attraverso la sua succursale britannica, già faceva parte del consorzio che lo sta sviluppando. L'altra nazione partner è la Svezia.
Ovviamente non è interessata potenzialmente solo Cameri, ma anche i siti produttivi di Nerviano, Venegono e Torino non sono da escludere.
In breve, è stata siglata tra Italia e Regno Unito una dichiarazione di intenti che mira ad associare l'Italia al programma "Tempest", a guida britannica, per un caccia di 6° generazione.
Non che ne fossimo completamente assenti dato che Leonardo, attraverso la sua succursale britannica, già faceva parte del consorzio che lo sta sviluppando. L'altra nazione partner è la Svezia.
Ovviamente non è interessata potenzialmente solo Cameri, ma anche i siti produttivi di Nerviano, Venegono e Torino non sono da escludere.
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