Arcisate-Stabio,Maroni:metodo giusto è concordare opere con territori
19 gennaio 2016
La SCHEDA
(Lnews - Milano) "La buona notizia è che sono state approvate e concordate le misure di intervento compensativo, ma la notizia ancora migliore è che, prima di dicembre 2017, ci sarà la prima corsa". E' quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla sottoscrizione dell'accordo per la realizzazione degli interventi connessi al completamento del nuovo collegamento ferroviario Arcisate-Stabio.
TAVOLO MONITORAGGIO - Maroni ha ricordato come quella dell'Arcisate-Stabio sia stata una delle prime questioni affrontate subito dopo le elezioni del 2013: "ce ne siamo subito occupati, perché c'erano una serie di problemi, che avevamo bloccato i lavori. Ci siamo impegnati, perché volevamo contribuire a risolvere questi problemi e quindi abbiamo costituito il Tavolo di monitoraggio, che ha fatto 34 incontri".
CONCORDARE OPERE COMPENSATIVE - "Questo è il metodo giusto - ha aggiunto Maroni -. Le opere vanno fatte nei tempi previsti e bisogna coinvolgere i territori, perché i Comuni e i cittadini soffrono per un intervento che poi porterà benefici, ma intanto crea problemi. Il metodo che seguiamo noi nel realizzare le infrastrutture di interesse regionale è quello di concordare con i Comuni interessati le opere compensative".
INCONTRO CON DELRIO - "L'Arcisate-Stabio è un'opera importante - ha sottolineato Maroni -, anche perché collega Malpensa con Lugano". A proposito di Malpensa, Maroni ha riferito di aver sentito ieri il ministro Delrio sul decreto che riguarda gli aeroporti lombardi e ha annunciato che, entro un paio di settimane, ci sarà un incontro con lo stesso ministro, per fare il punto sulle infrastrutture lombarde stradali e ferroviarie.
UNITI PER TROVARE SOLUZIONI - "Quando c'è un problema - ha concluso Maroni -, dobbiamo unire le forze e trovare soluzioni condivise con il territorio. Quello che è avvenuto in questo caso è un modello che seguiamo per tutti gli interventi che impattano sui territori. Non possiamo e non vogliamo imporre ai territori le infrastrutture. Continueremo a seguire l'evoluzione della situazione, però possiamo tirare un sospiro di sollievo e dire che ce l'abbiamo quasi fatta. Proseguiamo a monitorare, ma i problemi più importanti sono stati risolti".
Fonte Regione Lombardia