Air Italy: dal 1 Maggio arriva A320 QR e inizia nuovo corso

"compagnia di bandiera della Sardegna" è fantastica!
Se vogliono una compagnia sarda che qualche sardo cacci i soldi, altrimenti si rassegnino, la Sardegna non è in grado di sostenere una compagnia aerea redditizia.

Non mi sembra siano nella posizione di avanzare pretese, dal momento che se non fosse stato per QR e compagnia probabilmente Meridiana non sarebbe durata ancora molto.

Oltretutto con un minimo di lungimiranza capirebbero che, se il piano industriale di Air Italy avrà successo, nel giro di pochi anni porteranno in Sardegna molti più turisti internazionali. L'impatto dell'indotto che verrà a crearsi giustifica ampiamente il trasferimento di 50 persone, con tutto il rispetto per loro.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Messaggio da leggereda **kco** » sab 30 giu 2018, 10:24:05

La politica italiana combatte qualsiasi cosa non sia asservita a se stessa.

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

''La paura non detta è che il governo a trazione leghista non veda di cattivo occhio il trasferimento della compagnia al Nord''.

In pratica è sempre colpa di Malpensa e dela Lega se i piani industriali di Alitalia e Meridiana sono andati in fumo. Ma che pretese hanno in brughiera? :green:

In tutto ciò il piano industriale è datato 2016 mentre il governo non solo verde ma anche giallo è roba del 2018. Non sapevo potessero viaggiare nel tempo.

mxp98 ha scritto:Questi non hanno ancora capito che Air Italy non è Alitalia. Sò proprio de coccio!!

Quando dicono che i sardi sono testardi...

AZ almeno aveva l'hub a FCO (e che hub: er mega-hubbe intergalattico !). Questi (IG) stavano in un aeroporto provinciale e rompono pure i c... se qualcuno non punta sul loro "hub" ? Io costruirei un nuovo mega aeroporto al centro della Sardegna, da fare il pari con VBS, il mega-hub della Pianura Padana.

secondo me stiamo perdendo solo tempo a commentare un pessimo articolo di giornale che recita una velina del politico di turno locale che ambisce alla presidenza della regione nel 2019.
E magari i dipendenti di Olbia non schifano nemmeno troppo la possibilità di avere un lavoro in quel di malpensa

Considerato l'interesse che hanno i sardi a tenersi buoni gli investitori qatarioti sul loro territorio, credo che la questione si possa risolvere con una telefonata da chi di dovere.
E all'improvviso i sardi inizieranno a dire che in fondo polenta e osso buco non sono poi così male. E che il mare li aveva un po' stancati, meglio la brughiera.

Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk

La Nuova Sardegna, da rassegna stampa in mia disponibilità

Immagine

L'Unione Sarda, da rassegna stampa in mia disponibilità

Immagine

ma quando arrivera' qualcuno a spazzar via la cancrena italiana dei sindacati?

''Noi oggi facciamo anche piani di volo [...]''

A naso, da esterno, mi pare - ma potrei sbagliarmi - che i piani di volo vengano decisi tra Milano e Doha e che Olbia esegua.

''E' un tipo di lavoro che si fa a distanza. Ryanair, per esempio ha la sua sala operativa a Dublino e da là gestisce l'operativo di tutta Europa''.

In pratica paragona un futuro main carrier con la low cost per eccellenza. Comunque anche AZ gestiva l'hub a MXP da Roma e lasciamo perdere com'è finita; certamente è più facile avere il controllo se hai meno sedi. In qualsiasi caso non bisogna dimenticare che una parte del personale che verrà trasferito non appartiene al settore operativo ed evidentemente ad Olbia è in eccesso per lo schedulato soprattutto invernale.

''Ma mi preoccupo per il futuro dei giovani che vedevano in Meridiana una possibilità di lavoro''
Chi poteva ambire a lavorare su una compagnia decotta con MD80? :duro:

Comunque è chiaro che Air Italy vuole tagliare i ponti con Olbia e che i trasferimenti sono anche dei licenziamenti mascherati. Se qualcuno si dimette anziché accettare il trasferimento, il management non piange sicuramente.

Di questi tempi i piloti tornano comodi e gli A/V pure, ai salari che prendono adesso. Degli amministrativi invece fanno volentieri a meno e, del resto, se la compagnia deve crescere dovrà farlo in Lombardia e nemmeno è pensabile che quelli che lavorano in ufficio siano divisi in due sedi, così lontane una dall'altra.

Vedo che pure in SEA non è completamente indolore anche se la gente si può comunque spostare facilmente fra gli uffici di Linate e quelli di Malpensa, anche solo per mezza giornata. Se ci si dovesse muovere in aereo sarebbe impossibile.

romaneeconti ha scritto:ma quando arrivera' qualcuno a spazzar via la cancrena italiana dei sindacati?

Nel caso specifico potrebbero non avere tutti i torti. Stanno trasferendo gente che con gli aerei non ha niente a che fare direttamente, per lavori che nell'AD2018 si fanno ovunque ci sia una connessione internet, almeno da quanto ho capito.
Da me sono i trasferimenti che fanno per ottenere le dimissioni, mica perché servano veramente.
Quant'è il personale a Olbia? Potrebbero "casualmente" essere 51 tra i più anziani e con stipendi più alti, da sostituire con dipendenti con 10-15 anni di meno e il 30-40% in meno di stipendio.
Se è così, una volta tanto i sindacati stanno facendo il loro lavoro e anche con ragione.

Riassumendo:
- un'azienda SOSTANZIALMENTE FALLITA, sopravvissuta anche grazie alle continue elargizione dell'Aga Khan, trova fortunosamente un investitore estero che decide di cambiare il suo modello di business, investendo significativamente nel suo rilancio;
- il nuovo progetto prevede di focalizzarsi sul lungo raggio con la creazione dell'hub in un aeroporto dove potenzialmente potrebbe funzionare;
- per motivi organizzativi parte del personale deve trasferirsi da Olbia nel nuovo aeroporto principale;
- subito politici e sindacati, in spregio a qualsiasi sensibilità di carattere storico, iniziano a parlare di "deportazione";
- non contenti, blaterano di "delocalizzazione", senza capire che (a) i lavoratori impiegati non vengono licenziati per assumerne altri a costi minori, (b) dove andranno a lavorare non verranno pagati meno e non dovranno accettare un contratto di lavoro penalizzate rispetto all'attuale e (c) la nuova destinazione non è un posto del quarto mondo ma è dove molti isolani si recano per usufruire dei servizi di qualità che non trovano a Olbia e dintorni;
- siccome al ridicolo non c'è limite, c'è anche l'idea di convocare l'Ambasciatore del Qatar.

E se quelli del Qatar, scocciati, decidessero di staccare la spina, che cosa succederebbe?

@easyMXP: ...appunto...se e' cosi'...ma la mia opinione non muta: i sindacati con le aziende private non debbono avere nulla a che fare.Se ai lavoratori non sta bene, si cerchino un pubblico impiego. Troppo comodo.

I Qatarioti hanno sempre l'asso nella manica, perché stanno garantendo il lavoro al personale navigante. Se staccassero la spina...

easyMXP ha scritto:Nel caso specifico potrebbero non avere tutti i torti. Stanno trasferendo gente che con gli aerei non ha niente a che fare direttamente, per lavori che nell'AD2018 si fanno ovunque ci sia una connessione internet, almeno da quanto ho capito.
Da me sono i trasferimenti che fanno per ottenere le dimissioni, mica perché servano veramente.
Quant'è il personale a Olbia? Potrebbero "casualmente" essere 51 tra i più anziani e con stipendi più alti, da sostituire con dipendenti con 10-15 anni di meno e il 30-40% in meno di stipendio.
Se è così, una volta tanto i sindacati stanno facendo il loro lavoro e anche con ragione.

Se sono i più anziani vuol dire che devono "sopportare" il trasferimento solo per qualche anno, prima di andare in pensione. In altre aziende molte persone lo fanno.
Se sono lavori che si fanno solamente via connessione internet tanto varrebbe per Air Italy licenziare tutti e trasferire il lavoro in Albania o in India, dove costa meno. Almeno sarebbe una vera delocalizzazione.
Sono licenziamenti mascherati? Può essere, ma a quel punto si scopre il bluff accettando il trasferimento e chiedendo nel contempo una serie di benefici tradizionalmente concessi in casi del genere (es. spede di trasloco, pagamento della locazione dell'appartamento, etc.). Dalla risposta dell'azienda si capiscono le vere intenzioni.

easyMXP ha scritto: Nel caso specifico potrebbero non avere tutti i torti. Stanno trasferendo gente che con gli aerei non ha niente a che fare direttamente, per lavori che nell'AD2018 si fanno ovunque ci sia una connessione internet, almeno da quanto ho capito.
Da me sono i trasferimenti che fanno per ottenere le dimissioni, mica perché servano veramente.
Quant'è il personale a Olbia? Potrebbero "casualmente" essere 51 tra i più anziani e con stipendi più alti, da sostituire con dipendenti con 10-15 anni di meno e il 30-40% in meno di stipendio.
Se è così, una volta tanto i sindacati stanno facendo il loro lavoro e anche con ragione.

Quoto ma rimane sempre un problema organizzare ed eseguire il passaggio di informazioni nel triangolo Doha-Milano-Olbia. Ma poi che vuoi schedulare d'inverno ad OLB quando hai come destinazioni IG solo Linate e Fiumicino con orari regolati dal bando di CT - Bologna a parte?

D960 ha scritto: Quoto ma rimane sempre un problema organizzare ed eseguire il passaggio di informazioni nel triangolo Doha-Milano-Olbia. Ma poi che vuoi schedulare d'inverno ad OLB quando hai come destinazioni IG solo Linate e Fiumicino con orari regolati dal bando di CT - Bologna a parte?

Credo che la questione non sia cosa vuoi schedulare d'inverno a OLB, relativamente solo all'operativo sardo.
Piuttosto la programmazione dell'intero network.
Del resto puoi anche programmarlo da Lampedusa se vuoi.
Ormai ci sono torri di controllo virtuali che gestiscono decolli e atterraggi di aeroporti a centinaia di km di distanza, e senza controllo visivo diretto (solo tramite telecamere).

I piani di volo e il Weight and balance degli aeromobili spesso vengono fatti in remoto.
Così succede, per esempio, con Aviapartner e anche a MXP, in cui una volta avuti i dati vengono calcolati in Belgio centraggio e piani di carico dell'aeromobile per voli che partono dalla brughiera (e che manco ci vanno a Bruxelles).

Per quanto posso comprendere che non sia facile prender famiglia e trasferirsi a Milano, ma perché non se la prendono anche con quei politici che oggi fanno finta di difenderli quando poi non hanno nemmeno tentato di generare in loco delle condizioni di lavoro affinché la gente non dovesse spostarsi? :fischio:

In effetti i piani di volo li puoi fare anche dalla Cina, ormai con telefoni e PC collegati in rete la presenza fisica per certe mansioni è inutile

romaneeconti ha scritto:@easyMXP: ...appunto...se e' cosi'...ma la mia opinione non muta: i sindacati con le aziende private non debbono avere nulla a che fare.Se ai lavoratori non sta bene, si cerchino un pubblico impiego. Troppo comodo.

Poi ai dipendenti metti i ceppi ai piedi, conti i secondi per andare in bagno, e che non si azzardino a lavorare meno di 16 ore al giorno, 7 giorni alla settimana? Pensavo di vivere nel 2018, non nel 1834, o in un parrucchiere cinese.

KittyHawk ha scritto:Se sono i più anziani vuol dire che devono "sopportare" il trasferimento solo per qualche anno, prima di andare in pensione. In altre aziende molte persone lo fanno.
Se sono lavori che si fanno solamente via connessione internet tanto varrebbe per Air Italy licenziare tutti e trasferire il lavoro in Albania o in India, dove costa meno. Almeno sarebbe una vera delocalizzazione.
Sono licenziamenti mascherati? Può essere, ma a quel punto si scopre il bluff accettando il trasferimento e chiedendo nel contempo una serie di benefici tradizionalmente concessi in casi del genere (es. spede di trasloco, pagamento della locazione dell'appartamento, etc.). Dalla risposta dell'azienda si capiscono le vere intenzioni.

Mettiamola così: fossero dipendenti che devono lavorare a contatto con le operazioni, il trasferimento sarebbe ineccepibile. Meno anni alla pensione, meno disagio, piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Dal momento che è tutta gente che lavora in ufficio e gli aerei li vede solo alla finestra, il trasferimento a Malpensa è un evidente mossa per ottenere le dimissioni. FR gestisce tutto da Dublino, U2 da Luton, Air Europa da Palma, e IG non può da Olbia?
Accettando il trasferimento non scopri nessun bluff, perché quelli che tu chiami benefici tradizionalmente concessi lo sono di solito per un breve periodo (solitamente i CCNL prevedono 6 mesi o giù di lì). E poi? Hai moglie/marito con un lavoro a Olbia e figli a scuola a Olbia ma tu devi andare a Malpensa. O trapianti la famiglia (auguri alla moglie per trovare un lavoro a 50 anni, siamo in Italia, ricordiamocelo), o fai il pendolare per 15 anni e lo stipendio va in viaggi e affitto. Se non c'è alternativa lo fai, ma se la tua società lo fa solo come scusa per licenziarti quando potresti tranquillamente lavorare dove lo hai sempre fatto che ti girino le palle mi sembra più che normale.

easyMXP ha scritto:FR gestisce tutto da Dublino, U2 da Luton, Air Europa da Palma, e IG non può da Olbia?

C'è un piccolo particolare che trascuri in quello che tu dici: Dublino, Luton, Palma sono le sedi principali delle compagnie low cost e non main carrier e lavorano 12 mesi all'anno a pieno regime. Olbia invece è solamente un avamposto periferico che per il network di Meridiana ha significato operare solo nei mesi estivi a pieno regime e il nulla durante il resto dell'anno.

Quello che io penso è che Qatar Airways, oltre ai licenziamenti in età avanzata, voglia avere come unica sede centrale Milano dopo Doha anche per controllare in maniera diretta tutte le singole operazioni ed evitare di avere sorprese made in Sardinia senza l'autorizzazione né di Doha né di Milano. E' chiaramente un'azione per far capire chi e dove comanda e che la centralità della Sardegna (leggasi Olbia) tanto decantata non esisterà più, ed è comprensibile il disagio che un trasferimento possa comportare. Ma che un headquarter secondario gestisca le operazioni di un hub a mio avviso non si può concepire.

easyMXP ha scritto:FR gestisce tutto da Dublino, U2 da Luton, Air Europa da Palma, e IG non può da Olbia?

Effettivamente potrebbero andare tutte a gestire a Olbia, magari a Sharm d'inverno, perché fa più caldo. Il mare è più bello che a Dublino, per non parlare di Luton.

Ognuno gestisce dal centro del proprio mondo, che per Air Italy è Malpensa.
"And Malpensa will be our hub", no?

Credo che l'esperienza di Alitalia a Malpensa sia stata una buona lezione e che non si voglia correre nessun rischio. Ed è abbastanza chiaro che con IG si sia voluto comprare soltanto un COA con piloti (e A/V). Per gli altri qualcosa che assomiglia alla pulizia etnica. Credete che Lufthansa farebbe qualcosa di diverso con Alitalia? E easyJet?

Aeroporti Lombardi
Passa al contenuto