easyMXP ha scritto: ↑gio 06 ott 2022, 15:26:43
OT: meno male, è del tutto evidente a chi non è accecato dall'ideologia e ha un minimo di cognizione di causa che l'elettrificazione totale entro il 2035 è una fesseria irrealizzabile in un mondo non a risorse infinite.
Basta pensare, ad esempio, che bisogna rifare completamente la rete di distribuzione elettrica per reggere il carico aggiuntivo (enorme) delle ricariche.
Mah... quegli investimenti sono già in corso perché servono (anche) per gestire le fonti rinnovabili non programmabili, e sono già fatti tenendo in considerazione la transizione all'elettrico. Questi un paio di interventi di chi si occupa direttamente della faccenda:
Rinnovabili in Italia: scenari Terna e Snam
Donnarumma (Terna): 280GW di rinnovabili in attesa di connessione alla rete
Il fatto è che l'auto elettrica imporrà un cambiamento nelle abitudini paragonabile a quello che è successo con l'avvento degli smartphone: se prima caricavi il telefono ogni 2 o 3 giorni o magari addirittura una volta alla settimana dopo ci siamo ritrovati a caricarlo ogni giorno e a rabboccare quando possibile. All'inizio è stato frustrante, adesso puoi caricare ovunque, perfino nelle aree pedonali trovi i lampioni con le usb... Qui sarà lo stesso: le ricariche veloci ad alta potenza rappresenteranno l'eccezione da usare in un viaggio lungo mentre la normalità sarà una ricarica lenta e continua con punti a bassa potenza sparsi ovunque. La percorrenza media degli italiani è bassa, si parla di una trentina di km al giorno (
fonte), quindi in realtà si tratterà di piccoli rabbocchi ad ogni giro più che di milioni di vetture che ciucciano centinaia di kW ognuna tutte assieme.
Quindi occorre sì installare tante prese, ma ne serviranno tante a bassa potenza e il cui uso sarà spalmato nell'arco della giornata. In questo momento fa più notizia la stazione da 300 kW che mette una bandierina sul sito del gestore che non magari l'azienda che si dota di fotovoltaico sul tetto del capannone e mette le Schuko nel parcheggio. Ora non riesco a ripescare il documento, ma c'è uno studio recente che calcola come l'impatto delle ricariche sulla rete elettrica a regime sarà nell'ordine del 9% dei consumi globali.
'Sta cosa distruggerà un settore industriale? Le auto continueranno ad esserci e una fetta molto importante del loro valore resterà immutata: telaio, carrozzeria, interni, accessori... spariranno i motori a pistoni e arriveranno quelli elettrici e le relative batterie, roba più semplice da costruire è vero. Ma del resto ogni cambiamento che comporta semplificazioni ha portato alla sparizione di posti di lavoro e chi non ha saputo o potuto riciclarsi c'è rimasto fregato, basta chiedere a chi gestiva uno dei tantissimi negozietti di paese cosa ne pensa dei supermercati. Ma vai a chiedere all'italiano quadratico medio se preferisce il supermercato o fare la spesa nel negozietto dove la roba la compravi pesata in carati. O, per restare a cose più attuali, cosa ne pensano tanti commercianti dell'e-commerce.
Gli automobilisti dovranno svenarsi? Se vuoi comprare un'auto elettrica oggi sicuramente. Ma c'è chi sta già
vedendo oltre. Del resto è un settore giovane, nessuno finora s'era mai davvero domandato se non fosse possibile costruire
le stesse batterie in modo più economico ed efficiente oppure se non fosse possibile estrarre
gli stessi elementi per fabbricarle in modo più economico e sostenibile o meglio ancora
inventarsi come farne del tutto a meno.