Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

le news dei vettori con Coa italiano
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maclover
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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mar 28 mag 2024, 20:45:50

malpensante ha scritto: mar 28 mag 2024, 19:03:26 Non ci sono grandi barriere all’entrata sul volo diretto fra Malpensa e New York, ma ce ne sono fra Malpensa e Haneda e fra Malpensa e Miami.

Quindi la narrativa ora è che non c’è il MXP-MIA per colpa delle JV?
O non c’è stato finora il MXP-HND per colpa delle JV?

Il cartello è veramente forte e spreme i consumatori come limoni, davvero.
Stime parlano di quasi 9 miliardi di passeggeri che hanno generato un volume di profitto per l’industria di poco più di 2$ ciascuno.

Certo, è la media del pollo, ma parliamo di un anno record per l’aviazione civile.

Se guardiamo in casa LH, 1.7B di profitti e 123M di pax trasportati.
I numeri sono sicuramente meglio della media (14€/pax) ma sono sicuramente inficiati da tutte le altre attività del gruppo, quindi è ipotizzabile il profit per pax sia molto più basso

Mi sa che coi cartelli stradali che qualche burlone ha tirato in ballo ci si faccia più soldi

KL63
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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda KL63 » mar 28 mag 2024, 21:04:51

malpensante ha scritto: mar 28 mag 2024, 19:57:48 Ma non hanno già detto che il verdetto slitterà ai primi di luglio?
Infatti, mi pare che si stia accelerando. Il verdetto mi pare dovesse arrivare entro il 6 luglio, il che non esclude che arrivi prima, per assurdo anche domani.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda canadian#affairs » mar 28 mag 2024, 21:46:23

Ita-Lufthansa, Vestager: «Molto rara la bocciatura di una fusione». E 11 sindacati scrivono all’Ue perché approvi le nozze
di Leonard Berberi


La commissaria europea per la Concorrenza: «Sono pochi i casi davanti ai quali abbiamo proibito un’acquisizione». Dietro le quinte continua lo scontro Ue-Mef-Lufthansa. La lettera dei sindacati a Bruxelles

In privato mostra i muscoli, in pubblico snocciola le statistiche «rassicuranti». L’Antitrust Ue prova a stemperare i toni sul dossier Ita Airways-Lufthansa. E attraverso la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, fa sapere che i casi di bocciatura delle operazioni di fusione sono pochi. Le dichiarazioni arrivano in un momento particolarmente teso tra Bruxelles, il nostro ministero dell’Economia e il gruppo tedesco. Con l’ultima richiesta a Lufthansa di tenere Ita per sempre fuori dalla joint venture transatlantica che ha con United Airlines e Air Canada. Cosa che non solo rappresenta una «linea rossa» per le compagnie coinvolte, ma anche un elemento di preoccupazione per i sindacati europei che hanno scritto alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e a Vestager.

«Trattative in corso»
«Stiamo ancora discutendo su come porre rimedio ai problemi di concorrenza rilevati dall’operazione Ita-Lufthansa, come facciamo per ogni caso», risponde a una domanda Vestager. «Quando ci sono problemi di concorrenza è perché c’è un rischio che i consumatori dovranno pagare prezzi più alti o non abbiano la stessa scelta che potrebbero volere. La discussione sta andando avanti e non abbiamo ancora raggiunto conclusioni».

I rimedi
La commissaria spiega poi che «sono pochi i casi davanti ai quali abbiamo proibito un’acquisizione. Credo finora siano stati dieci, quindi è davvero molto raro che avvenga». «Nella grande maggioranza dei nostri casi — prosegue —, diamo il via libera. Ci sono poi delle fusioni nelle quali servono dei rimedi. Ovviamente non è una scienza esatta ma il nostro obiettivo è restituire la concorrenza che viene a mancare».

Le statistiche
Vestager ripete poi: «Penso che sia davvero importante che i cittadini, i consumatori, i clienti e le imprese possano contare sul fatto che la Commissione redige valutazioni e collabora con le imprese per porre rimedio alle preoccupazioni». «Come si può vedere dalle nostre statistiche — sottolinea — nella stragrande maggioranza dei casi, penso di essere stata responsabile di più o meno 3.000 casi di fusioni in questi dieci anni, le autorizziamo semplicemente alle imprese che seguono la logica della fusione e seguono una procedura semplificata breve ed efficiente».

La lettera dei sindacati
Resta da capire se le parole pronunciate in pubblico avranno un seguito anche dietro le quinte, quando al tavolo delle trattative si siedono i funzionari dell’Antitrust Ue e i rappresentanti del Tesoro italiano, di Ita e di Lufthansa. Intanto Vestager e la presidente von der Leyen hanno ricevuto una lettera di 11 sigle sindacali europee che rappresentano il personale navigante del vettore tricolore (Anpac, Uiltrasporti, Ugl TA, Filt Cgil, Fit-Cisl) e quelli della galassia Lufthansa (Ver.di, AeroPers, Ufo, Kapers, Aca, Vida).

L’appello
Nelle tre pagine i rappresentanti dei lavoratori scrivono proprio a proposito del dossier Ita-Lufthansa e chiedono che l’accordo venga approvato. «L’imminente decisione della Commissione europea deve segnare una svolta nella politica europea dell’aviazione», si legge nella lettera. Serve, secondo loro, per rafforzarsi «in un ambiente competitivo globale», per «ridurre i drastici svantaggi competitivi per l’economia europea», per «proteggere le nostre infrastrutture critiche dell’aviazione», per «proteggere i posti di lavoro europei» e per «l’applicazione di condizioni competitive eque».

I voli intercontinentali
«Inoltre, vogliamo sottolineare che i requisiti dell’Ue relativi ai voli a lungo raggio difficilmente possono essere soddisfatti», scrivono i sindacati. «Comprendiamo l’importanza della tutela dei consumatori, ma se si prendono in considerazione le rotte delle joint venture con United Airlines e Air Canada, la fusione diventa impossibile perché i rimedi per il lungo raggio non sono realizzabili». «Le attuali operazioni di lungo raggio di Ita sulle rotte dell’Atlantico settentrionale e i connessi benefici derivanti dall'integrazione commerciale con il gruppo Lufthansa sono fondamentali per lo sviluppo del vettore italiano», sostengono le sigle. Per questo eventuali limitazioni all’integrazione «dovrebbero essere mantenute a breve termine e ampliate a medio e lungo termine per garantire la sicurezza dell’occupazione e la crescita futura delle compagnie del Gruppo Lufthansa, evitando qualsiasi potenziale impatto negativo sulla forza lavoro».

lberberi@corriere.it

https://www.corriere.it/economia/aziend ... bxlk.shtml


Ita-Lufthansa: chi spinge, chi bluffa e chi rema contro
Ecco le ultime novità e le ultime indiscrezioni sul dossier Ita-Lufthansa.


28 Maggio 2024 15:54

Sul dossier Ita-Lufthansa sta lavorando di concerto una sorta di deep state a cavallo fra Bruxelles e Roma? È l’impressione che alcuni addetti ai lavori stanno percependo dalle ultime notizie e da come sono incartate sui giornali.

L’accordo tra il Mef e Lufthansa, siglato a maggio dello scorso anno per garantire un futuro a Ita Airways, sta rischiando di fallire sotto la pressione dell’Antitrust. Infatti una piccola parte dei tecnici della Direzione generale della Concorrenza, guidati dalla commissaria Margrethe Vestager, sarebbero disposti a dare il via libera all’accordo ma solo a condizione che Ita non entri mai nella joint venture Star Alliance, che Lufthansa condivide con United Airlines e Air Canada.

LE DIVISIONI NELL’ANTITRUST EUROPEO
Ma all’interno dell’Antitrust Ue ci sono alcune divisioni. Se da una parte c’è chi sostiene che le compagnie aeree europee abbiano acquisito troppo potere di mercato, l’altra parte dell’autorità, quella più obiettiva, invece desidera trovare una soluzione con il Mef e Lufthansa, poiché ritiene che la vera sfida del futuro dei cieli sia con i giganti dei cieli americani, turchi, mediorientali e asiatici e favoriscono il consolidamento.

LUFTHANSA DEVE ENTRARE NEL CAPITALE DI ITA CON IL 41%?
Ma cosa vogliono veramente ottenere quei poteri – con addentellati anche nelle istituzioni italiane – che con tutte le loro forze stanno cercando di sabotare le nozze tra Ita e Lufthansa?

Questi signori lo dicono forte e chiaro cosa vogliono: vogliono che i tedeschi propongano alla Ue un acquisto di Ita alle loro condizioni, e quindi Lufthansa dovrebbe proporre alla Ue di entrare subito nel capitale di Ita con il 41% delle azioni attraverso un aumento di capitale riservato da 325 milioni, così come concordato in precedenza. L’integrazione di Ita con Lufthansa, però, verrebbe congelata per 12/18 mesi durante i quali Ita continuerebbe ad essere ancora gestita dai manager e dai consiglieri di amministrazione italiani, con il presidente Antonino Turicchi (nella foto) in testa, e senza alcun innesto di persone indicate da Lufthansa, e così facendo Ita resterebbe controllata del Mef. La paura che aleggia in Ita infatti e che con l’arrivo dei tedeschi venga fatta tabula rasa delle prime linee dirigenziali, da qui la volontà di far naufragare le nozze. Ed è in sostanza a questo che il deep state vuole arrivare. Stanno praticamente dicendo a Lufthansa che per avere Ita devono versare 325 milioni senza poter contare nulla!

I tedeschi però non ci pensano minimamente ad una soluzione del genere, e la proposta inviata alla Dg Comp invece è quella di mantenere separate le attività di Ita sul Nord Atlantico per due anni e di dirottare parte dei passeggeri verso gli hub dei vettori rivali come Air France, KLM, Iberia e British Airways. Che già di per se è una grande concessione se non una rinuncia ad una buona fetta di guadagni.

COME SBLOCCARE LO STALLO
La situazione che si è venuta a creare desta non poca preoccupazione anche tra le sigle sindacali di Ita Airways. La trattativa, avendo affrontato tutti gli aspetti tecnici, è ormai in una fase puramente politica. Alcuni credono che il dossier possa sbloccarsi solo con un intervento ad alto livello politico, forse con una telefonata tra la premier italiana Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, anche se il 22 maggio, in una visita a Bruxelles, Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa, ha incontrato per la terza volta in poche settimane la commissaria Vestager.

Durante il faccia a faccia, Spohr ha cercato di convincere l’Antitrust Ue presentando un pacchetto di rimedi concordato con il Mef. Le dichiarazioni ufficiali della Commissione europea parlano di “poche proposte” e “progressi lenti”. Dietro le quinte, però, si sta consumando uno scontro senza precedenti tra il duo Roma-Francoforte e Bruxelles. Diversi esperti del settore sono perplessi dall’approccio dell’Antitrust Ue, ritenendo le richieste in special modo quelle sul lungo raggio, irragionevoli e controproducenti.

L’ANALISI DI SPAZZALI
“Il dossier Ita-Lufthansa è stato fin dal principio caratterizzato da molte interferenze da parte di una piccola orda di funzionari all’interno degli uffici della Dg Comp, che rispondono a logiche diverse da quelle industriali se tanno cercando di sabotare le nozze tra Ita e Lufthansa” commenta con Startmag Cristiano Spazzali, analista ed esperto di trasporto aereo, ex direttore generale di AzzurraAir e che segue da tempo il dossier Ita Airways.

Secondo Spazzali “inserire le attività di lungo raggio nella partita delle remedies è stato un atto contrario a quanto previsto della normativa europea sulle concentrazioni, e che può essere ricondotto solo ad una volontà di manipolare questo dossier a vantaggio di un gruppo di potere”.

C’è chi parla di un deep state anche italiano che mette i bastoni fra le ruote: una connessione fra dirigenti italiani filo francesi a Bruxelles e protagonisti politici e manageriali anche italiani che sotto sotto sabotano – ma dicendo il contrario di quello che pensano e per cui lavorano – la fusione. Dice a questo proposito Spazzali: “Che si chiami deep state o AirFrance o Klm ecc ecc, questo è del tutto irrilevante, ciò che veramente è rilevante è che nonostante ci siano stati in questi mesi di trattativa molti segnali che facevano presagire questa manipolazione, nessuno ha voluto prendere i dovuti provvedimenti per salvaguardare le nozze”.

Ma come si può uscire da questo stallo? “L’unica soluzione che io vedo al momento – risponde Spazzali – è quella di portare la Commissione a dichiarare le proprie intenzioni e se ci sarà la conferma della volontà della Dg Comp di non dare il via libera alle nozze, di adire all’arbitrato. In questo modo ci si ritroverà davanti un arbitro terzo che dovrà decidere se la Commissione ha lavorato bene oppure ci sono delle zone d’ombra sulle quali fare piena luce”.

Nel frattempo, prosegue Spazzali, “ci saranno state le elezioni europee e quindi ci sarà anche il cambio della Commissione e il clima sarà certamente più disteso”.

Spazzali infine lancia un avvertimento: “Per Ita se non ci dovesse essere disco verde della UE sarebbe un vero problema. Ita ha la necessità urgente di essere affiancata da un player importante e oggi con l’attuale Dpcm e le restrizioni imposte sugli investimenti stranieri extra-UE sarebbe molto complicato far entrare un partner diverso da Lufthansa. Con tutte queste interferenze si corre il rischio di azzoppare la gallina prima ancora che abbia fatto le uova”.

https://www.startmag.it/economia/ita-lu ... ma-contro/

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda easyMXP » mar 28 mag 2024, 22:01:09

Stando all'articolo di startmag la storia si sta ripetendo. Come le divisioni tra italiani hanno affossato MXP e di conseguenza AZ nel 1998/1999, così adesso stanno affossando ITA, anche stavolta per interessi personali e amicizie varie, mascherati da motivazioni "nobili".

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda easyMXP » mar 28 mag 2024, 23:02:20

maclover ha scritto: mar 28 mag 2024, 17:27:52 Tipo nella telefonia no?
TIM, Vodafone e Wind hanno l’80% del mercato eppure non hanno tariffe che sono un multiplo dei concorrenti
Un confronto infondato. Nella telefonia un quadro normativo apposito, che sostanzialmente ha costretto i "grandi" a concedere il roaming sulla propria rete agli operatori minori a tariffe non discriminatorie, ha negli anni favorito la nascita di molti operatori alternativi, alcuni con una propria rete in aree limitate e per il resto in roaming sulle reti maggiori, altri direttamente senza rete propria. Il risultato è che a Torino hai oltre dieci operatori disponibili per fare una telefonata ovunque tu voglia, con la stessa identica facilità e con una qualità sostanzialmente simile.

Nell'aviazione civile una cosa simile sarebbe l'obbligo di concedere il code sharing, o almeno l'interline, con through check-in, a chiunque lo chieda, a prezzo di costo o poco più. E' abbastanza evidente che, con le 3 joint venture che controllano pure la stragrande maggioranza dei feed sia in Europa che negli USA, è impossibile per un nuovo entrante mettersi a fare voli transatlantici senza perdite mostruose per parecchi anni, fino ad avere una propria rete di alimentazione da entrambi i lati, cosa di fatto impossibile da creare senza avere risorse illimitate da spendere (il caso Air Italy è emblematico). Qualche volo ptp tra city pair con molto traffico è forse possibile (anche se Norwegian è finita male e Norse non brilla), ma nessuno può mettersi a volare tra FCO e ORD o BCN e ATL o MXP e LAX ecc. ecc. senza avere l'appoggio di una delle JV, anzi esattamente di quella che gestisce i feed nei due aeroporti di origine e destinazione, o almeno in uno dei due, se l'aeroporto senza feed è al servizio di una destinazione molto importante (Parigi, Londra, New York, poco altro).
Se non ci fosse la copertura capillare delle JV ogni singola compagnia avrebbe molti meno voli e qualcuna potrebbe trovare conveniente avere degli accordi con una nuova entrante che vada a coprire rotte scoperte. Non è garantito che succeda, ma con le JV in azione è proprio impossibile, in sostanza il mercato è cristallizzato per sempre.

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Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda malpensante » mar 28 mag 2024, 23:04:31

Da decenni il traffico intercontinentale italiano è spartito fra le compagnie europee, per ciascuna delle quali l’Italia è il principale mercato europeo dopo quello di casa propria. Una colonia condivisa, come la Cina dopo la repressione della rivolta dei Boxer.

Come già con Malpensa nel 1998 ora l’entrata di Lufthansa a comandare e potenzialmente raddrizzare la situazione è un pericolo che va scongiurato.

Spazzali, che generalmente non apprezzo, mette in luce il fatto che gli italiani sono divisi. Qualcuno fa di nascosto gli interessi di altri Paesi (e del resto non abbiamo un Ministero che girava con la faccia di Putin sulla maglietta?) e sotto il governo precedente altissimi papaveri avevano bloccato la vendita a Lufthansa, preferendo una cordata senza soldi, senza idee e senza futuro, che avrebbe garantito il permanere dell’Italia in serie C.

A Bruxelles con gente così vanno a nozze e l’attuale governo conta come il due di briscola.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mar 28 mag 2024, 23:59:20

easyMXP ha scritto: mar 28 mag 2024, 23:02:20 Un confronto infondato […]

Infondato, giusto… come tutto ciò che non va a dimostrare che MXP è solo succube di un mondo ingiusto.

Ieri era AZ, poi i sindacati tedeschi, poi AA che faceva la guerra a QR e per ripicca ora, schiava di BA, non apre la MIA, poi si condisce il tutto con le JV e domani ci si inventerà qualcosa d’altro.

Se vogliamo raccontarci balle, raccontiamocele pure: basta almeno avere l’onestà di dirlo.

Chi, oggi, sposa la tesi assolutamente capziosa di un fantomatico problema di concorrenza per un microbo come AZ lo fa per un solo motivo: aggrapparsi alla speranza (fondata) che il banco possa saltare perché non sarebbe tollerabile che LH incentri la strategia di rilancio su FCO.

Se domani la commissione europea dovesse dire che il matrimonio non s’ha da fare perché i nomi degli aerei fanno ca**re, sono certo leggeremmo su queste pagine l’esegesi del manuale sulla buona nomenclatura degli aeromobili e che no, con quei nomi proprio la fusione non si può fare. E poi, signora mia, nemmeno uno sportivo nato in brughiera.

Attendo ancora risposta di quanto ci si aspetta che scenda il prezzo medio, artatamente gonfiato a danno del consumatore. 2€? 3€? 10€?

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 mag 2024, 05:55:31

Certo che è molto preoccupante l'ossessione personale di individuare, in ogni tentativo di analisi dei fatti che si presentano agli occhi, il solo fine ultimo di dimostrare il destino cinico e baro che colpisce MXP. Anche quando MXP non viene neppure citata.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mer 29 mag 2024, 07:23:59

KittyHawk ha scritto: mer 29 mag 2024, 05:55:31 Certo che è molto preoccupante l'ossessione personale di individuare, in ogni tentativo di analisi dei fatti che si presentano agli occhi, il solo fine ultimo di dimostrare il destino cinico e baro che colpisce MXP. Anche quando MXP non viene neppure citata.

Continui a sviare la domanda iniziale, dove MXP manco era nominata.

È stata tirata in ballo non da me come esempio di aeroporto castrato dalle JV

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 mag 2024, 07:44:50

maclover ha scritto: mer 29 mag 2024, 07:23:59
KittyHawk ha scritto: mer 29 mag 2024, 05:55:31 Certo che è molto preoccupante l'ossessione personale di individuare, in ogni tentativo di analisi dei fatti che si presentano agli occhi, il solo fine ultimo di dimostrare il destino cinico e baro che colpisce MXP. Anche quando MXP non viene neppure citata.

Continui a sviare la risposta.
MXP l’ha tirata in ballo malpensante, come esempio di aeroporto castrato dalle JV.
Vuoi la risposta? Eccola! La mancanza di concorrenza (meglio ancora sarebbe la sua eliminazione) permette di aumentare liberamente i prezzi, visto che non ci sono alternative. Non è necessario il monopolio, basta un oligopolio in cui i principali attori attuino una specie di "pace armata". Sei fissato con la discesa dei prezzi, ma evitare le concentrazioni serve a impedire l'effetto contrario. Domandati di quanto potrebbero aumentare i costi dei biglietti se i pochi attori di peso sul mercato decidessero di farlo e quale potrebbe essere il limite finale. 10 €? 20 €? 50 €? di più ancora? E quando avrai la risposta faccela per favore conoscere.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mer 29 mag 2024, 08:25:06

Grazie per la lectio magistralis sui pericoli del monopolio nel XXI secolo.

Guardando agli ultimi 10 anni la realtà è diversa da come la si tenta di dipingere, nonostante le JV che già dalla loro nascita rappresentavano oltre il 75% dell’offerta.

Le cose, anzi, sono migliorate per il consumatore che, proprio grazie alle JV, ha visto l’apertura di molte più rotte.
Probabilmente non dove qualcuno avrebbe voluto, ed ecco la supercazzola

Serve costantemente monitorarle da parte delle autorità? Certamente, come è stato fin dall’inizio.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 29 mag 2024, 09:49:58

maclover ha scritto: mar 28 mag 2024, 23:59:20
easyMXP ha scritto: mar 28 mag 2024, 23:02:20 Un confronto infondato […]

Infondato, giusto… come tutto ciò che non va a dimostrare che MXP è solo succube di un mondo ingiusto.

Ieri era AZ, poi i sindacati tedeschi, poi AA che faceva la guerra a QR e per ripicca ora, schiava di BA, non apre la MIA, poi si condisce il tutto con le JV e domani ci si inventerà qualcosa d’altro.

Se vogliamo raccontarci balle, raccontiamocele pure: basta almeno avere l’onestà di dirlo.

Chi, oggi, sposa la tesi assolutamente capziosa di un fantomatico problema di concorrenza per un microbo come AZ lo fa per un solo motivo: aggrapparsi alla speranza (fondata) che il banco possa saltare perché non sarebbe tollerabile che LH incentri la strategia di rilancio su FCO.

Se domani la commissione europea dovesse dire che il matrimonio non s’ha da fare perché i nomi degli aerei fanno ca**re, sono certo leggeremmo su queste pagine l’esegesi del manuale sulla buona nomenclatura degli aeromobili e che no, con quei nomi proprio la fusione non si può fare. E poi, signora mia, nemmeno uno sportivo nato in brughiera.

Attendo ancora risposta di quanto ci si aspetta che scenda il prezzo medio, artatamente gonfiato a danno del consumatore. 2€? 3€? 10€?
Tu sei ossessionato.

Dimmi dove, rispondendo al tuo post, ho nominato MXP (se non come esempio di rotta a caso, però è bastato per scatenare l'ossessione), ITA e cosa c'entrano con il paragone tra telefonia e aviazione civile. Hai fatto un paragone sbagliato, rassegnati, capita a chi parla senza conoscere la materia di cui parla. Puoi accettare che qualcuno te lo faccia notare senza buttarla in caciara mettendo insieme frasi sconnesse.
La prossima volta parla di qualcosa che conosci.

E magari cura la tua ossessione, qualcuno bravo lo trovi pure a Torino.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mer 29 mag 2024, 10:22:48

È curioso come, quando non si hanno argomenti, si tiri in ballo “l’ossessione”.

L’oggetto del discutere sono le JV che fin dalla loro nascita sono costantemente monitorate perché, di fatto, sono un cartello. Ora di cartelli ce ne sono 3 ai quali si aggiungono gli altri player che presidiano il mercato in maniera indipendente.

I benefici che le JV hanno portato nei 15 anni di vita sono sotto gli occhi di (quasi) tutti

Maggiori opzioni di frequenze e destinazioni
Tariffe più basse grazie all'efficienza operativa e alle economie di scala.
Servizi integrati e armonizzati

La UE ora sta dicendo che un microbo come AZ non può entrarci.
Chiunque, ripeto chiunque, guardasse la situazione da fuori si metterebbe a ridere di fronte a questo tipo di richiesta, bollandola da subito come pretestuosa.

Qui invece - mettendo da parte ogni senso critico - si plaude fino a spellarsi le mani non perché abbia un qualsiasi fondamento logico, ma solo per la goduria di vedere un ulteriore chiodo sulla bara.

Se proprio si vuole cercare un’ossessione, credo stia altrove

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Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 mag 2024, 10:34:29

🥱

Fare il troll ufficiale di Aeroporti Lombardi è pure faticoso, capisco.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 mag 2024, 10:37:32

Una JV non è un cartello, perché gli accordi sono di dominio pubblico, tant'è che le JV sono state autorizzate all'epoca dagli enti regolatori. I cartelli non sono mai pubblicizzati.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda robix » mer 29 mag 2024, 10:40:04

maclover ha scritto: mer 29 mag 2024, 10:22:48 La UE ora sta dicendo che un microbo come AZ non può entrarci.
Chiunque, ripeto chiunque, guardasse la situazione da fuori si metterebbe a ridere di fronte a questo tipo di richiesta, bollandola da subito come pretestuosa.
Qui invece - mettendo da parte ogni senso critico - si plaude fino a spellarsi le mani non perché abbia un qualsiasi fondamento logico, ma solo per la goduria di vedere un ulteriore chiodo sulla bara.
Non mi pare che "qui" siamo tutti d'accordo con la Commissione EU, anzi mi pare che in molti si abbia criticato come la Commissione sia improvvisamente diventata rigida quando in passato non abbia inveve mosso obiezioni sulla nascita delle JV (al di là se siano positive o negative per il consumatore). Tra l'altro nessuno "qui" si illude che se salta l'affare LH-AZ, allora ITA magicamente si sposta a MXP (io nemmeno me lo auguro, se ne stia al suo hub naturale). Non farei quindi generalizzazioni che coinvolgono tutti gli utenti del forum.

In merito agli articoli riportati, in effetti oltre alle "pressioni" di AFKL ci sono anche quelle italiche di chi non vuole finire sotto il dominio di LH, evidentemente sicuri del fatto che fallita ITA rinascerà una nuova AZ "italica" e poi una nuova, etc.. Pensando a questi soggetti mi augureri che la Commissione dicesse no alla fusione ma poi anche no all'ennesima rinascita di AZ, ma pensando all'interesse generale io mi auguro invece che alla fine una soluzione "logica" si trovi.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 mag 2024, 10:56:39

In realtà ci può pure essere una più o meno remota speranza che il gruppo LH, dopo aver sistemato la situazione di ITA, rivolga qualche attenzione allo sviluppo di Malpensa.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mer 29 mag 2024, 11:03:22

KittyHawk ha scritto: mer 29 mag 2024, 10:37:32 Una JV non è un cartello, perché gli accordi sono di dominio pubblico, tant'è che le JV sono state autorizzate all'epoca dagli enti regolatori. I cartelli non sono mai pubblicizzati.
Oh cribbio.
Ho scritto di fatto sono cartelli. E poco prima e dopo ho scritto che sono giustamente regolamentati e monitorati.

L’espressione “di fatto" sottolinea la realtà di una situazione, indipendentemente dal suo riconoscimento formale.

Capisco si cerchi di attaccarsi a tutto, fintanto a dare del troll, ma, “di fatto”, basterebbe forse il minimo di onestà intellettuale necessaria che serve in qualsiasi discussione.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda maclover » mer 29 mag 2024, 11:06:35

robix ha scritto: mer 29 mag 2024, 10:40:04
Non mi pare che "qui" siamo tutti d'accordo con la Commissione EU, anzi mi pare che in molti si abbia criticato come la Commissione sia improvvisamente diventata rigida quando in passato non abbia inveve mosso obiezioni sulla nascita delle JV (al di là se siano positive o negative per il consumatore). Tra l'altro nessuno "qui" si illude che se salta l'affare LH-AZ, allora ITA magicamente si sposta a MXP (io nemmeno me lo auguro, se ne stia al suo hub naturale). Non farei quindi generalizzazioni che coinvolgono tutti gli utenti del forum.
Scusami, non volevo generalizzare, qualche altro troll a farmi compagnia c’è e non mi sento troppo solo

KittyHawk
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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 mag 2024, 11:20:30

maclover ha scritto: mer 29 mag 2024, 11:03:22
KittyHawk ha scritto: mer 29 mag 2024, 10:37:32 Una JV non è un cartello, perché gli accordi sono di dominio pubblico, tant'è che le JV sono state autorizzate all'epoca dagli enti regolatori. I cartelli non sono mai pubblicizzati.
Oh cribbio.
Ho scritto di fatto sono cartelli. E poco prima e dopo ho scritto che sono giustamente regolamentati e monitorati.

L’espressione “di fatto" sottolinea la realtà di una situazione, indipendentemente dal suo riconoscimento formale.

Capisco si cerchi di attaccarsi a tutto, fintanto a dare del troll, ma, “di fatto”, basterebbe forse il minimo di onestà intellettuale necessaria che serve in qualsiasi discussione.
Se esiste un riconoscimento formale non occorre specificare "di fatto", che si usa quando il riconoscimento non c'è, specie quando non lo si può reclamare in alcun modo.
E non sono sicuro che ci siano dei veri regolamentazione e monitoraggio sulle JV. O forse ci sono davvero ed è per questo che bloccano il matrimonio ITA-LH. Chissà?

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belumosi
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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda belumosi » mer 29 mag 2024, 11:28:38

Signori non ci siamo, torniamo con i piedi per terra.

-Non c'è nessuna procedura aperta contro le JV.
-Il peso delle singole JV con ITA in STAR e SAS in ST, rimarrebbe sostanzialmente identico all'attuale.
-Esiste una procedura aperta sull'acquisto di ITA da parte di LH.
-La DGcomp sta cercando di impedire tale operazione sulla base di una presunta limitazione della concorrenza su un certo numero di rotte.
-Un'analisi di base sugli operativi di dette rotte da parte di una qualsiasi persona normodotata a livello cerebrale, dimostra che nella maggior parte dei casi i supposti limiti alla concorrenza, sono semplicemente INESISTENTI.

Questi sono i dati di fatto oggettivi. Il resto è fumo.
Se un regolatore ipotizza problemi di concorrenza laddove esistono 15 alternative giornaliere al duo ITA+LHG (BLQ-NY), dovrebbe essere chiaro come la luce del sole che il problema sia il comportamento del regolatore.
Nè ITA nè LHG hanno fatto alcunchè di errato. Sulle rotte realmente sovrapposte e su LIN, si sono sempre dimostrate possibiliste.
La richiesta di "rimedi" (rimedi a cosa se il problema non esiste?) insultanti, ha chiaramente lo scopo di rendere l'operazione talmente antieconomica fino a farla saltare.
Se un regolatore teoricamente neutrale, abiura al suo ruolo fino al punto di diventare attore nel sentenziare su operazioni di mercato, inventando la qualunque pur di impedirne alcune evidentemente sgradite, abbiamo un problema serio.
Spiace osservare su queste pagine una certa connivenza con le idee di Bruxelles, che proprio perchè faziose, lasciano ipotizzare un retropensiero del tipo "il nemico del mio nemico, è mio amico". Tradotto: chiunque prenda a mazzate AZ/ITA che ha schifato Milano, ha la mia simpatia.
Perchè dubito fortissimamente che se ITA avesse avuto hub a MXP, avrei visto tutte queste mezze misure, o i sofismi sulla presunta mancanza di concorrenza tra le JV (cosa che per inciso non è vera, anche perchè se qualcuno riuscisse a dimostrare un cartello, come a volte è avvenuto, arriverebbero multe miliardarie da entrambi i lati dell'Atlantico).
No, ci sarebbe stata la rivolta generale con stracciamento di vesti, al grido "l'Europa vuole affossare MXP!" e similari.
Forse a prescindere dalle simpatie sarebbe opportuna un po' più di obiettività, non fosse altro per il fatto che queste manovre politiche definiscono il grado di potere dell'Italia nel calderone UE. E visto che anche Milano è ricompresa nel Belpaese (anche se in tanti vorrebbero che fosse in Baviera), è interesse di tutti che il nostro grado di assertività a Bruxelles non sia quello di uno zerbino.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 mag 2024, 12:37:14

belumosi ha scritto: mer 29 mag 2024, 11:28:38 Signori non ci siamo, torniamo con i piedi per terra.

-Non c'è nessuna procedura aperta contro le JV.
-Il peso delle singole JV con ITA in STAR e SAS in ST, rimarrebbe sostanzialmente identico all'attuale.
-Esiste una procedura aperta sull'acquisto di ITA da parte di LH.
-La DGcomp sta cercando di impedire tale operazione sulla base di una presunta limitazione della concorrenza su un certo numero di rotte.
Il problema non è la limitazione della concorrenza su un certo numero di rotte, è il peso delle tre Joint Venture atlantiche, che sono la macchina da soldi delle linee aeree europee e che EVIDENTEMENTE condizionano il mercato, prova ne sia la ripartizione fra Milano e Roma dei voli transatlantici, così diversa da quella dei voli dall’Asia.

Dare ITA a Lufthansa non è solo questione di diminuzione della concorrenza, perché non cambierebbe molto rispetto a quando Alitalia stava nella Joint Venture SkyTeam, è che la JV di Star diventerebbe molto più potente e guadagnerebbe molti più soldi, a scapito delle altre.

Il peso di SAS è minimo, in confronto a quello del mercato Italia-Nordamerica.

belumosi ha scritto: mer 29 mag 2024, 11:28:38 Perchè dubito fortissimamente che se ITA avesse avuto hub a MXP, avrei visto tutte queste mezze misure, o i sofismi sulla presunta mancanza di concorrenza tra le JV (cosa che per inciso non è vera, anche perchè se qualcuno riuscisse a dimostrare un cartello, come a volte è avvenuto, arriverebbero multe miliardarie da entrambi i lati dell'Atlantico).
No, ci sarebbe stata la rivolta generale con stracciamento di vesti, al grido "l'Europa vuole affossare MXP!" e similari.
Forse a prescindere dalle simpatie sarebbe opportuna un po' più di obiettività, non fosse altro per il fatto che queste manovre politiche definiscono il grado di potere dell'Italia nel calderone UE. E visto che anche Milano è ricompresa nel Belpaese (anche se in tanti vorrebbero che fosse in Baviera), è interesse di tutti che il nostro grado di assertività a Bruxelles non sia quello di uno zerbino.
Dov’eri nel 1998? La UE avrebbe potuto accettare la chiusura di Linate, al massimo consentendo i voli per Roma Ciampino.

L’anno scorso avrebbe potuto accettare la proposta italiana, ovviamente suggerita da SEA, di vendere soltanto biglietti per voli point-to-point da Linate, no ai transiti negli aeroporti di destinazione, no through check-in, obbligo di ritirare i bagagli a destinazione e invece non l’ha fatto, per “tutelare la concorrenza”.

E l’Italia non ha replicato niente e sui giornali non si è letto nessun articolo velina, non se ne è parlato proprio, anche se una diversa decisione UE avrebbe totalmente cambiato la situazione di Malpensa e disinnescato la bomba slot di Linate.

Ci dobbiamo stracciare le vesti solo se si danneggia Fiumicino? Malpensa non è pure Italia? Per Malpensa non si eccita l’orgoglio dei fratelliditalialitaliasèdesta? E nemmeno il tuo?

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 29 mag 2024, 12:46:23

In tutti i casi, comunque, sono stati gli italiani a farsi male da soli.

Nel 1998 sarebbe bastato chiudere del tutto LIN, facendosi trovare pronti con le infrastrutture all'apertura di MXP.

Con LIN sarebbe poi bastato non aumentare i movimenti orari e liberalizzare le destinazioni.

Con ITA sarebbe bastato andare avanti con MSC e LH sotto al 20% (come non casualmente era previsto inizialmente, evidentemente da qualcuno molto più lucido di chi è venuto dopo), per mettere in sicurezza ITA, sperperare svariate centinaia di milioni in meno e iniziare a godere dei c/s con tutto il mondo Star.

Gli altri stati europei sguazzano nelle divisioni interne e furbate varie di noi italiani, che pensando di essere i più furbi poi restiamo regolarmente fregati, frignando contro l'Europa cattiva.

KittyHawk
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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 mag 2024, 13:02:42

easyMXP ha scritto: mer 29 mag 2024, 12:46:23 Gli altri stati europei sguazzano nelle divisioni interne e furbate varie di noi italiani, che pensando di essere i più furbi poi restiamo regolarmente fregati, frignando contro l'Europa cattiva.
Ho già in mano scalpello e martello e il marmo è stato ordinato.

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Re: Ita: Lufthansa firma accordo #ITA5

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 mag 2024, 13:16:43

easyMXP ha scritto: mer 29 mag 2024, 12:46:23 Nel 1998 sarebbe bastato chiudere del tutto LIN, facendosi trovare pronti con le infrastrutture all'apertura di MXP.
Chiudere la Linate-Roma non era possibile, sia perché serviva ai passeggeri quando non c’era ancora l’AV ferroviaria, sia perché era la gallina dalle uova d’oro nella marea di rotte in perdita della compagnia di bandiera.

Si sarebbe comunque potuto mandare gli aerei a Ciampino anziché a Fiumicino e/o vietare through check-in a Linate.

Rutelli sindaco di Roma si oppose alla soluzione Ciampino, ma si poteva tacitarlo, Albertini a Milano chiese l’aumento degli slot e mi rifiuto di chiedermi se era solo incompetente, comunque a prevalere non fu l’interesse nazionale, ma l’interesse comprensibile di Roma e l’inadeguatezza del sindaco di Milano. Montanelli aveva scritto che, se Berlusconi avesse candidato a sindaco di Milano, questo sarebbe stato eletto. Purtroppo invece del cane Berlusconi candidò Albertini.


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