ITA-Lufthansa puntata 7
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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- malpensante
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Arriveranno.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Vade retro Satana.malpensante ha scritto: ↑gio 12 dic 2024, 10:30:29 Spiegatemi perché non fare qualche rotazione MIA-MXP in W quando ci sono aerei e dipendenti sfaccendati.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Quod Deus avertat!
- cesare.caldi
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
aggiungere frequenze a una rotta già esistente porta a un aumento di capacita e quindi abbassamento degli yield, se quelle stesse frequenze in piu' venissero utilizzate per aprire una rotta non servita senza il volo diretto molto probabilmente avrebbero un rendimento maggiore.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Ma AZ non ne vuole sentire... hanno stappato lo champagne quando hanno chiuso la MXP-JFK, figurati se tornano.cesare.caldi ha scritto: ↑ven 13 dic 2024, 11:47:19aggiungere frequenze a una rotta già esistente porta a un aumento di capacita e quindi abbassamento degli yield, se quelle stesse frequenze in piu' venissero utilizzate per aprire una rotta non servita senza il volo diretto molto probabilmente avrebbero un rendimento maggiore.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
A volte pare che ci sia nostalgia per quando AZ operava a MXP (ben un volo e manco daily): ma perchè mai? Che resti pure al sitieirport ed al megahubbe de noiartri, dove il futuro radioso (come del resto il passato) è assicurato.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Ma infatti. Basta!!
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Onestamente credo LH sia ben consapevole che il mercato lungo-raggio da e per Milano non è gestibile unicamente da Linate via Hub Konzern.
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Cosa succede oggi a LIN? Una caterva di voli AZ annullati.
- cesare.caldi
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Al link ci sono i grafici.
https://www.corriere.it/economia/traspo ... axlk.shtml
Ita-Lufthansa e la «dote» per easyJet (oltre agli slot): 200 milioni di ricavi e 1,7 milioni di passeggeri
Leonard Berberi
L’impatto sui conti della low cost dei 10 voli che dovrà operare tra l’Italia e l’Europa dopo le nozze italo-tedesche. Gli slot che erediterà per sempre a Linate e Düsseldorf valgono decine di milioni di euro. Tutti i numeri
Le operazioni nelle dieci rotte intra-europee giudicate «problematiche» dalla Commissione europea e che easyJet dovrà operare dalla fine di marzo 2025 nell’ambito delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa potrebbero portare nelle casse del vettore low cost 200 milioni di euro di ricavi all’anno e un utile di 15 milioni. A questi andrebbero aggiunti decine di milioni di euro in slot (le finestre orarie di decollo e atterraggio) ottenuti a titolo definitivo per poter effettuare i voli. È quanto emerge dall’analisi che il Corriere ha effettuato sulla base dei documenti riservati e delle valutazioni degli esperti.
L’accordo con la Ue
Com’è noto per dare l’ok all’unione tra Ita e Lufthansa la Commissione europea ha chiesto a italiani e tedeschi di aumentare la concorrenza su una decina di rotte di corto raggio (tra l’Italia e alcuni scali in Germania, Svizzera, Austria e Belgio) e a Milano Linate e di migliorare la connettività indiretta sul lungo raggio. Nell’ambito del corto raggio e Linate, l’Antitrust Ue ha valutato easyJet quale compagnia meglio attrezzata per riportare la concorrenza sulle tratte «problematiche» e ridurre la concentrazione al city airport milanese.
Le 10 rotte «problematiche»
Per questo il vettore britannico ha ottenuto una trentina di slot giornalieri a Linate: una parte li userà per effettuare alcune delle rotte sotto la lente (con Bruxelles, Francoforte, Vienna), l’altra per avviare nuovi collegamenti. Qui posizionerà anche 5 Airbus A320 (di cui 3 noleggiati da Ita). Ulteriori tratte «attenzionate» le effettuerà da Malpensa (Düsseldorf, Amburgo). Mentre da Roma Fiumicino easyJet dovrà garantire — per tre anni, come per Milano — i voli per Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles, Amburgo.
I posti in vendita
Gli slot e l’assegnazione di alcune frequenze consentiranno a easyJet di balzare con l’offerta in Italia. Nella stagione estiva 2025 — che nel trasporto aerei inizia a fine marzo e termina gli ultimi giorni di ottobre — la low cost venderà a Linate poco meno di 1,7 milioni di posti, in aumento del 173% rispetto all’anno prima, secondo i dati forniti dalla piattaforma Cirium, mentre a Fiumicino l’incremento sarà del 50% (+545 mila sedili). Su base nazionale resta al secondo posto, a molta distanza da Ryanair, ma aumenta la distanza da Ita e Wizz Air.
Il ruolo degli slot
«Volare tra Milano e la Germania è improbabile che sia redditizio per easyJet», scrivono in una nota gli analisti di Barclays. «Tuttavia, la proprietà a lungo termine degli slot di Linate è interessante». E infatti tra i diritti di decollo e atterraggio dello scalo milanese (dove entrare è quasi impossibile) e Düsseldorf (altro scalo dove l’accesso è complicato) gli slot che rileverà la low cost britannica valgono milioni di euro.
Le stime
I dati a disposizione del Corriere — incrociando stime interne e valutazioni degli addetti ai lavori —, rivelano che i mercati belga e austriaco dovrebbero rivelarsi più problematici per easyJet. Nei primi dodici mesi di operazioni sulle 10 rotte «obbligatorie» il vettore britannico dovrebbe trasportare almeno 1,7 milioni di passeggeri, registrare circa 200 milioni di euro di ricavi (inclusi gli introiti dalla vendita dei prodotti extra come l’imbarco prioritario e la scelta del posto) e chiudere con un utile di poco più di 15 milioni.
Il modello di business
I dati dovrebbero migliorare nei due anni successivi, ma proprio a Linate easyJet potrebbe fare maggiore fatica a chiudere in positivo. Questo perché mentre Ita e Lufthansa utilizzano lo scalo come punto di partenza o di arrivo in particolare per la clientela business e di lungo raggio (dall’America o dall’Asia), per la low cost inglese questo non può esserci dal momento che opera solo rotte brevi e medie.
Da Linate a Fiumicino
Ecco perché nel primo anno di attività — stando alle stime — a Linate easyJet dovrebbe registrare circa 56 milioni di euro di ricavi grazie a 560 mila clienti, chiudendo con un rosso di 1,8 milioni, soprattutto a causa dei voli con Bruxelles e Vienna, mentre è atteso in positivo Francoforte (grazie alla clientela business). Attese positive le operazioni sia a Fiumicino (nelle cinque tratte «problematiche») con 13 milioni di utile, sia a Malpensa (per quanto riguarda le due rotte) con 3,5 milioni.
I conti sulle altre rotte
EasyJet ha anche aumentato l’offerta — grazie agli slot aggiuntivi a Linate — sui voli che già opera per Londra Gatwick, Berlino e Amsterdam, mentre restano stabili i collegamenti per Parigi Charles de Gaulle e Orly. Le stime delle piattaforme specializzate mostrano che le tratte più profittevoli delle cinque per il vettore inglese sono quelle tra Milano e Orly e Berlino con circa 1,8 milioni di euro di utile, su ciascuna rotta, nei dodici mesi novembre 2023-ottobre 2024. In positivo anche Linate-Gatwick (1,4 milioni) e Linate-Charles de Gaulle (poco meno di 700 mila euro). In rosso, per mezzo milione, i voli con Amsterdam.
lberberi@corriere.it
https://www.corriere.it/economia/traspo ... axlk.shtml
Ita-Lufthansa e la «dote» per easyJet (oltre agli slot): 200 milioni di ricavi e 1,7 milioni di passeggeri
Leonard Berberi
L’impatto sui conti della low cost dei 10 voli che dovrà operare tra l’Italia e l’Europa dopo le nozze italo-tedesche. Gli slot che erediterà per sempre a Linate e Düsseldorf valgono decine di milioni di euro. Tutti i numeri
Le operazioni nelle dieci rotte intra-europee giudicate «problematiche» dalla Commissione europea e che easyJet dovrà operare dalla fine di marzo 2025 nell’ambito delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa potrebbero portare nelle casse del vettore low cost 200 milioni di euro di ricavi all’anno e un utile di 15 milioni. A questi andrebbero aggiunti decine di milioni di euro in slot (le finestre orarie di decollo e atterraggio) ottenuti a titolo definitivo per poter effettuare i voli. È quanto emerge dall’analisi che il Corriere ha effettuato sulla base dei documenti riservati e delle valutazioni degli esperti.
L’accordo con la Ue
Com’è noto per dare l’ok all’unione tra Ita e Lufthansa la Commissione europea ha chiesto a italiani e tedeschi di aumentare la concorrenza su una decina di rotte di corto raggio (tra l’Italia e alcuni scali in Germania, Svizzera, Austria e Belgio) e a Milano Linate e di migliorare la connettività indiretta sul lungo raggio. Nell’ambito del corto raggio e Linate, l’Antitrust Ue ha valutato easyJet quale compagnia meglio attrezzata per riportare la concorrenza sulle tratte «problematiche» e ridurre la concentrazione al city airport milanese.
Le 10 rotte «problematiche»
Per questo il vettore britannico ha ottenuto una trentina di slot giornalieri a Linate: una parte li userà per effettuare alcune delle rotte sotto la lente (con Bruxelles, Francoforte, Vienna), l’altra per avviare nuovi collegamenti. Qui posizionerà anche 5 Airbus A320 (di cui 3 noleggiati da Ita). Ulteriori tratte «attenzionate» le effettuerà da Malpensa (Düsseldorf, Amburgo). Mentre da Roma Fiumicino easyJet dovrà garantire — per tre anni, come per Milano — i voli per Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles, Amburgo.
I posti in vendita
Gli slot e l’assegnazione di alcune frequenze consentiranno a easyJet di balzare con l’offerta in Italia. Nella stagione estiva 2025 — che nel trasporto aerei inizia a fine marzo e termina gli ultimi giorni di ottobre — la low cost venderà a Linate poco meno di 1,7 milioni di posti, in aumento del 173% rispetto all’anno prima, secondo i dati forniti dalla piattaforma Cirium, mentre a Fiumicino l’incremento sarà del 50% (+545 mila sedili). Su base nazionale resta al secondo posto, a molta distanza da Ryanair, ma aumenta la distanza da Ita e Wizz Air.
Il ruolo degli slot
«Volare tra Milano e la Germania è improbabile che sia redditizio per easyJet», scrivono in una nota gli analisti di Barclays. «Tuttavia, la proprietà a lungo termine degli slot di Linate è interessante». E infatti tra i diritti di decollo e atterraggio dello scalo milanese (dove entrare è quasi impossibile) e Düsseldorf (altro scalo dove l’accesso è complicato) gli slot che rileverà la low cost britannica valgono milioni di euro.
Le stime
I dati a disposizione del Corriere — incrociando stime interne e valutazioni degli addetti ai lavori —, rivelano che i mercati belga e austriaco dovrebbero rivelarsi più problematici per easyJet. Nei primi dodici mesi di operazioni sulle 10 rotte «obbligatorie» il vettore britannico dovrebbe trasportare almeno 1,7 milioni di passeggeri, registrare circa 200 milioni di euro di ricavi (inclusi gli introiti dalla vendita dei prodotti extra come l’imbarco prioritario e la scelta del posto) e chiudere con un utile di poco più di 15 milioni.
Il modello di business
I dati dovrebbero migliorare nei due anni successivi, ma proprio a Linate easyJet potrebbe fare maggiore fatica a chiudere in positivo. Questo perché mentre Ita e Lufthansa utilizzano lo scalo come punto di partenza o di arrivo in particolare per la clientela business e di lungo raggio (dall’America o dall’Asia), per la low cost inglese questo non può esserci dal momento che opera solo rotte brevi e medie.
Da Linate a Fiumicino
Ecco perché nel primo anno di attività — stando alle stime — a Linate easyJet dovrebbe registrare circa 56 milioni di euro di ricavi grazie a 560 mila clienti, chiudendo con un rosso di 1,8 milioni, soprattutto a causa dei voli con Bruxelles e Vienna, mentre è atteso in positivo Francoforte (grazie alla clientela business). Attese positive le operazioni sia a Fiumicino (nelle cinque tratte «problematiche») con 13 milioni di utile, sia a Malpensa (per quanto riguarda le due rotte) con 3,5 milioni.
I conti sulle altre rotte
EasyJet ha anche aumentato l’offerta — grazie agli slot aggiuntivi a Linate — sui voli che già opera per Londra Gatwick, Berlino e Amsterdam, mentre restano stabili i collegamenti per Parigi Charles de Gaulle e Orly. Le stime delle piattaforme specializzate mostrano che le tratte più profittevoli delle cinque per il vettore inglese sono quelle tra Milano e Orly e Berlino con circa 1,8 milioni di euro di utile, su ciascuna rotta, nei dodici mesi novembre 2023-ottobre 2024. In positivo anche Linate-Gatwick (1,4 milioni) e Linate-Charles de Gaulle (poco meno di 700 mila euro). In rosso, per mezzo milione, i voli con Amsterdam.
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Tutte previsioni da vedere se saranno poi corrette, di sicuro nelle rotte non obbligate non staranno a perdere soldi e comprenderanno alla grande quelle più fragili, dopo 3 anni la musica cambia
Malpensa airport user
-
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Easyjet stando alla finestra a guardare, alla fine è quella che ci ha guadagnato più di tutti. Questo sì che vuol dire sapere fare business.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Il fatto stesso che alcune di queste rotte debbano essere operate in perdita (secondo queste stime) anche da U2 e' semplicemente la riprova del fatto che non e' legge divina che tutte le rotte debbano venire operate. Se il mercato su una determinata rotta regge un operatore, bene. Se ne regge 2, meglio. Se ne regge 0, amen.
L'imposizione forzosa di una presunta competizione andra' anche bene all'utente finale (che paga meno i voli), ma e' da dementi pensare che debba andare bene a chi i voli li deve operare.
L'imposizione forzosa di una presunta competizione andra' anche bene all'utente finale (che paga meno i voli), ma e' da dementi pensare che debba andare bene a chi i voli li deve operare.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Esatto. La tutela della concorrenza significa la possibilità di fare concorrenza, cosa che a LIN non avviene nei confronti di ITA (oggi sull'internazionale in parte sì, ma sul domestico è un monopolio). Non l'obbligo di fare concorrenza anche quando non vi è senso economico a farla, che invece sa di economia pianificata (in EU peraltro vista in modo piuttosto favorevole, vedi l'auto elettrica che quasi nessuno vuole ma che la EU vuole imporre).I-GABE ha scritto: ↑mer 18 dic 2024, 10:17:28 Il fatto stesso che alcune di queste rotte debbano essere operate in perdita (secondo queste stime) anche da U2 e' semplicemente la riprova del fatto che non e' legge divina che tutte le rotte debbano venire operate. Se il mercato su una determinata rotta regge un operatore, bene. Se ne regge 2, meglio. Se ne regge 0, amen.
L'imposizione forzosa di una presunta competizione andra' anche bene all'utente finale (che paga meno i voli), ma e' da dementi pensare che debba andare bene a chi i voli li deve operare.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Una volta ogni tanto lo "stato" tutela i consumatori, ed una volta ogni tanto si fa capire che si possono anche erodere di qualche 0,x % gli utili milionari di un'impresa per tale scopo o per tutela dell'erario in caso di servizio contribuiti. Senza bisogno di urlare al comunismo.
Se tre anni di perdite su un paio di rotte non fossero ritenute sostenibili easyJet non avrebbe aderito alla proposta di subentro mentre invece sono ampiamente ripagati dal resto.
Alla fine della vicenda credo di poter dire che sia la prima volta che viene fatta un'operazione davvero incisiva su Linate, alla faccia delle pagliacciate all'italiana a cui abbiamo assistito fino ad ora. Grazie UE.
Se tre anni di perdite su un paio di rotte non fossero ritenute sostenibili easyJet non avrebbe aderito alla proposta di subentro mentre invece sono ampiamente ripagati dal resto.
Alla fine della vicenda credo di poter dire che sia la prima volta che viene fatta un'operazione davvero incisiva su Linate, alla faccia delle pagliacciate all'italiana a cui abbiamo assistito fino ad ora. Grazie UE.
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ITA-Lufthansa puntata 7
Operazione “incisiva” a Linate?
Non mi pare. Il monopolio di ITA sui voli nazionali si aggraverà, perché le sue frequenze verranno ridotte. easyJet non compenserà con nuovi voli quelli cancellati da ITA, nemmeno a Malpensa e non lo faranno neanche Ryanair e WizzAir, né in brughiera, né a Bergamo.
La diminuzione dell’offerta porterà a prezzi (e profitti) più alti, questo sì sarà un effetto “incisivo”, ma di segno opposto a quello che avrebbero auspicato i passeggeri.
Complimenti ai burocrati UE, ma dagli azionisti delle compagnie aeree.
Non mi pare. Il monopolio di ITA sui voli nazionali si aggraverà, perché le sue frequenze verranno ridotte. easyJet non compenserà con nuovi voli quelli cancellati da ITA, nemmeno a Malpensa e non lo faranno neanche Ryanair e WizzAir, né in brughiera, né a Bergamo.
La diminuzione dell’offerta porterà a prezzi (e profitti) più alti, questo sì sarà un effetto “incisivo”, ma di segno opposto a quello che avrebbero auspicato i passeggeri.
Complimenti ai burocrati UE, ma dagli azionisti delle compagnie aeree.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
e quindi cosa avrebbero dovuto fare?
Saranno mesi che si spiega anche su queste pagine cosa prevede la normativa anti trust che è complica e delicata proprio perché deve tutelare sia il libero mercato che gli interessi dei consumatori.
Però se si applica la normativa non va bene perché non è incisiva, se si applica è economia pianificata.
Seguendo questo ragionamento, che è quello degli economisti liberisti che pensano di essere anche trasportisti, l'unica soluzione sarebbe liberalizzare Linate così ce n'è per tutti.
Saranno mesi che si spiega anche su queste pagine cosa prevede la normativa anti trust che è complica e delicata proprio perché deve tutelare sia il libero mercato che gli interessi dei consumatori.
Però se si applica la normativa non va bene perché non è incisiva, se si applica è economia pianificata.

Seguendo questo ragionamento, che è quello degli economisti liberisti che pensano di essere anche trasportisti, l'unica soluzione sarebbe liberalizzare Linate così ce n'è per tutti.
malpensante ha scritto: ↑ven 20 dic 2024, 10:58:22 Operazione “incisiva” a Linate?
Non mi pare. Il monopolio di ITA sui voli nazionali si aggraverà, perché le sue frequenze verranno ridotte. easyJet non compenserà con nuovi voli quelli cancellati da ITA, nemmeno a Malpensa e non lo faranno neanche Ryanair e WizzAir, né in brughiera, né a Bergamo.
La diminuzione dell’offerta porterà a prezzi (e profitti) più alti, questo sì sarà un effetto “incisivo”, ma di segno opposto a quello che avrebbero auspicato i passeggeri.
Complimenti ai burocrati UE, ma dagli azionisti delle compagnie aeree.
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Avrebbero dovuto fare di meglio, ad esempio imporre un minimo di concorrenza sulle rotte più importanti in cui ITA manterrà il monopolio (es. CTA), anziché dare a easyJet slot aggiuntivi a babbo morto, perché ne facesse quello che le pare, oltre a quelli che verranno impiegati nelle rotte da Linate verso FRA , BRU e DUS. Non ci voleva grande sforzo.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Scusami, ma non si puo' sentire e mi pare che il comunismo lo stia tirando in mezzo tu (ad cazzum, peraltro).gabbozzo ha scritto: Una volta ogni tanto lo "stato" tutela i consumatori, ed una volta ogni tanto si fa capire che si possono anche erodere di qualche 0,x % gli utili milionari di un'impresa per tale scopo o per tutela dell'erario in caso di servizio contribuiti. Senza bisogno di urlare al comunismo.
Se tre anni di perdite su un paio di rotte non fossero ritenute sostenibili easyJet non avrebbe aderito alla proposta di subentro mentre invece sono ampiamente ripagati dal resto.
Alla fine della vicenda credo di poter dire che sia la prima volta che viene fatta un'operazione davvero incisiva su Linate, alla faccia delle pagliacciate all'italiana a cui abbiamo assistito fino ad ora. Grazie UE.
Capisco che la tua visione sia che le aziende non debbano fare utili, ma gli utili sono solo una misura del fatto che un'attivita' economica stia in piedi o meno. Stop. Vale nel privato, ma dovrebbe valere a maggior ragione nel pubblico, dove le risorse sono un bene collettivo e, generalmente, scarso.
L'antitrust ha fatto solo ammuina, alla fine, imponendo soluzioni che non tutelano veramente i passeggeri, questo e' il dato di fatto.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Ci sono svariati aeroporti di peso ben superiore a LIN dove l'hub carrier di turno opera una bella fetta di rotte in monopolio. Non inventiamoci la qualunque pur di dare addosso a ITA.
L'antitrust doveva deliberare sulle limitazioni della concorrenza create dall'ingresso di ITA nel LHG.
Nelle rotte nazionali operate da LIN non è variato nulla, quindi non si vede su cosa avrebbe dovuto obiettare il regolatore.
Per quanto riguarda U2, la concessione di slot liberi era la condizione per compensare le probabili perdite sulle rotte operate in concorrenza con ITA/LHG.
Prima che l'antitrust iniziasse ad avere atteggiamenti paranoici e massimalisti, il problema non si sarebbe nemmeno posto. La possibilità che gli altri player potessero operare una ragionevole concorrenza a livello di sistema aeroportuale, sarebbe stata sufficiente ad esaurire il discorso.
E non penso solo al caso in questione, ma a tutti i dossier aperti (e spesso bloccati dalle condizioni imposte), nella UE. Con tanti ringraziamenti da parte dai vari concorrenti del resto del mondo.
L'Europa sta collassando sotto il peso dell'iper-politicamente corretto, ma si ostina a credersi il faro della civiltà.
Dissociazione dalla realtà allo stato puro.
L'antitrust doveva deliberare sulle limitazioni della concorrenza create dall'ingresso di ITA nel LHG.
Nelle rotte nazionali operate da LIN non è variato nulla, quindi non si vede su cosa avrebbe dovuto obiettare il regolatore.
Per quanto riguarda U2, la concessione di slot liberi era la condizione per compensare le probabili perdite sulle rotte operate in concorrenza con ITA/LHG.
Prima che l'antitrust iniziasse ad avere atteggiamenti paranoici e massimalisti, il problema non si sarebbe nemmeno posto. La possibilità che gli altri player potessero operare una ragionevole concorrenza a livello di sistema aeroportuale, sarebbe stata sufficiente ad esaurire il discorso.
E non penso solo al caso in questione, ma a tutti i dossier aperti (e spesso bloccati dalle condizioni imposte), nella UE. Con tanti ringraziamenti da parte dai vari concorrenti del resto del mondo.
L'Europa sta collassando sotto il peso dell'iper-politicamente corretto, ma si ostina a credersi il faro della civiltà.
Dissociazione dalla realtà allo stato puro.
- malpensante
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Appunto, dove l’hub carrier…
Linate non è un hub, non ci sono slot disponibili e ITA lì non è un hub carrier.
Linate non è un hub, non ci sono slot disponibili e ITA lì non è un hub carrier.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Ufficialmente è così, nella realtà tutti dipingono LIN come "hub" (di ITA), che fa pure transiti (ITA) nonostante dovrebbe essere un aeroporto PTP.malpensante ha scritto: ↑ven 20 dic 2024, 13:23:37 Linate non è un hub, non ci sono slot disponibili e ITA lì non è un hub carrier.
Re: ITA-Lufthansa puntata 7
Diciamo allora che è il vettore più presente su LIN, ma non credo cambi qualcosa.malpensante ha scritto: ↑ven 20 dic 2024, 13:23:37 Appunto, dove l’hub carrier…
Linate non è un hub, non ci sono slot disponibili e ITA lì non è un hub carrier.
Prendiamo l'esempio della MIL-FRA, dove LHG ha avuto quasi sempre il monopolio. Chiaramente le tariffe non sono mai state da ultimo prezzo, ma nemmeno vendute a peso d'oro. Perchè se ci avessero provato, la concorrenza avrebbe aperto la rotta a tariffe sensibilmente inferiori. E per chi non avesse avuto fretta, ci sarebbe stato il treno.
Il mercato, quando lasciato libero, trova sempre il suo equilibrio riempiendo i vuoti che ci possono essere nel sistema.
MXP peraltro ne è l'esempio lampante: dopo il dehub di AZ, sono subentrate una miriade di compagnie di ogni genere per riempire quel vuoto. E' appunto il mercato.
Per quanto riguarda il nazionale da MIL, probabilmente ITA riesce a vendere a prezzi leggermente superiori rispetto ai competitor che operano e MXP e BGY. Sottolineo il leggermente. Perchè se volesse vendere a prezzo triplo rispetto alla concorrenza, assisteremmo alla transumanza delle masse a MXP e BGY.
- cesare.caldi
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Re: ITA-Lufthansa puntata 7
a breve saremo in questo scenario, ITA dai primi dati emersi sulla riorganizzazione degli operativi, si appresta a tagliare frequenze su tutto il nazionale da LIN, già adesso i prezzi dei voli ITA da LIN sono piu' alti che a MXP o BGY, tagliando la capacità il prezzo aumenterà ancora, risultato se il pax vorra' continuare a volare comodo da LIN dovrà prepararsi a pagare decisamente di piu'.belumosi ha scritto: ↑ven 20 dic 2024, 13:45:03 Per quanto riguarda il nazionale da MIL, probabilmente ITA riesce a vendere a prezzi leggermente superiori rispetto ai competitor che operano e MXP e BGY. Sottolineo il leggermente. Perchè se volesse vendere a prezzo triplo rispetto alla concorrenza, assisteremmo alla transumanza delle masse a MXP e BGY.
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