CAI - Presentazione e avvio attività (CAI news 1°)
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in questa sezione si trattano tutti gli argomenti riguardanti vettori aerei con COA estero
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- stefanojoy
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
ragazzi, io continuo a tenere le dita incrociate perche' quelli tolgano anche i 3 intercont da mxp...sarebbe un sogno liberarsene del tutto....
COmunque non sottovaluterei SB....lo zoccolo duro del suo elettorato e' qui....non e' completamente demente....e soprattutto e' assolutamente imprevedibile. D'altra parte lui l'ha sempre detto...il partner estero preferito e' LH, AF e' concorrenziale.
COmunque non sottovaluterei SB....lo zoccolo duro del suo elettorato e' qui....non e' completamente demente....e soprattutto e' assolutamente imprevedibile. D'altra parte lui l'ha sempre detto...il partner estero preferito e' LH, AF e' concorrenziale.
Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Un'intesa di massima sarebbe stata raggiunta nelle ultime ore del 2008
Rimangono da limare alcuni dettagli tecnici, la firma nei prossimi giorni
Alitalia-Air France, l'accordo c'è
A Parigi il 25% della compagnia
di ETTORE LIVINI
Sarà Air France il partner internazionale della nuova Alitalia di Roberto Colaninno. Un'intesa di massima tra le due parti sarebbe stata raggiunta nelle ultime ore del 2008. Parigi, secondo fonti vicine alla trattativa, dovrebbe rilevare il 25% della compagnia di bandiera italiana per un prezzo di poco superiore a 300 milioni, pari a una valorizzazione dell'intera società di 1.200 milioni circa. Già 150 in più di quelli versati dalla Cai al commissario straordinario Augusto Fantozzi per rilevare gli asset operativi del gruppo.
L'accordo definitivo sarà firmato nei prossimi giorni, dopo che saranno limati gli ultimi dettagli tecnici, mentre i vertici della Cai hanno cancellato l'appuntamento previsto per i prossimi giorni con Lufthansa. A questo punto è molto probabile che l'Alitalia possa decollare il prossimo 13 gennaio, primo giorno dell'era Colaninno, con a bordo anche il partner francese.
Air France aveva presentato una prima offerta per Alitalia già nel corso dell'asta aperta quasi due anni fa dall'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. A inizio 2008 aveva aperto un negoziato in esclusiva con il Tesoro, salvo poi fare marcia indietro in primavera sia per le resistenze sindacali che per il "no" di Silvio Berlusconi a un'intesa con Parigi. Uscita dalla porta, ora la compagnia transalpina rientra dalla finestra, mettendo a disposizione di Alitalia il suo capillare network intercontinentale gestito sia con la propria livrea che con il marchio di Klm.
(1 gennaio 2009)
repubblica.it
Rimangono da limare alcuni dettagli tecnici, la firma nei prossimi giorni
Alitalia-Air France, l'accordo c'è
A Parigi il 25% della compagnia
di ETTORE LIVINI
Sarà Air France il partner internazionale della nuova Alitalia di Roberto Colaninno. Un'intesa di massima tra le due parti sarebbe stata raggiunta nelle ultime ore del 2008. Parigi, secondo fonti vicine alla trattativa, dovrebbe rilevare il 25% della compagnia di bandiera italiana per un prezzo di poco superiore a 300 milioni, pari a una valorizzazione dell'intera società di 1.200 milioni circa. Già 150 in più di quelli versati dalla Cai al commissario straordinario Augusto Fantozzi per rilevare gli asset operativi del gruppo.
L'accordo definitivo sarà firmato nei prossimi giorni, dopo che saranno limati gli ultimi dettagli tecnici, mentre i vertici della Cai hanno cancellato l'appuntamento previsto per i prossimi giorni con Lufthansa. A questo punto è molto probabile che l'Alitalia possa decollare il prossimo 13 gennaio, primo giorno dell'era Colaninno, con a bordo anche il partner francese.
Air France aveva presentato una prima offerta per Alitalia già nel corso dell'asta aperta quasi due anni fa dall'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. A inizio 2008 aveva aperto un negoziato in esclusiva con il Tesoro, salvo poi fare marcia indietro in primavera sia per le resistenze sindacali che per il "no" di Silvio Berlusconi a un'intesa con Parigi. Uscita dalla porta, ora la compagnia transalpina rientra dalla finestra, mettendo a disposizione di Alitalia il suo capillare network intercontinentale gestito sia con la propria livrea che con il marchio di Klm.
(1 gennaio 2009)
repubblica.it
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
ottimo, meno di 2 settimane e sta sceneggiata dopo oltre 2 anni finirà per la gioia di tutti!
Chissà come risponderà il colosso Star guidato da LH
Chissà come risponderà il colosso Star guidato da LH
Malpensa airport user
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Adesso vediamo se a SB piace essere gabbato o se gli piace che si pensi che ha gabbato noi facendo il disintersse dell'Italia (intendo come tutti gli italiani utenti e contribuenti).
Perche' non si puo' non mettere a confronto le condizioni della scorsa primavera con quelle odierne. La cosa non puo' che emergere. Dalla mattina dopo che tutto questo verra' ufficializzato, allora partiranno le bordate.
Riassumendo, cerchiamo di analizzare oggettivamente se siamo stati gabbati o no confrontando come l'azione di SB ha modificato le condizioni:
Primavera scorsa:
a1) AF aveva messo tutta una serie di condizioni inaccettabili su barriere protezionistiche a suo favore e altre, garantite dalle istituzioni, che oggi forse non ci sono piu' nella stessa misura. Per contro....
a2) Ci sarebbe stata una fortissima concorrenza di un altro vettore italiano (AP),e quindi con un minimo vantaggio politico, da subito. Poi le forze della natura avrebbero fatto il loro corso. Oggi questa alternativa italiana non c'e' piu'... e ci tocca sperare che altri stranieri sbarchino per garantirci il libero mercato. Citando lo Zio Dante: "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!"
a3) I sindacati non erano domati. Molte bocche da sfamare sarebbero state lasciate allo stato Italiano, ma quelli che restavano avebbero avuto lo stesso contratto.
a4) Il petrolio era basso. L'economia andava un po' meglio.
a5) Avrebbe dovuto fronteggiare un governo ostile e in nessun modo vincolato a favorirla per non perdere la faccia.
a6) AF si prendeva tutto il rischio. I capitali erano 100% suoi.
a7) i costi sulla collettivita' ben presenti ma inferiori (spese a carico dello stato, CIGS, debiti non pagati a fornitori italiani)
Oggi:
b1) Le condizioni inaccettbili sui diritti e sulla protezione di AZ che c'erano prima, almeno formalmente, non ci sono o sono di meno. Speriamo che le protezioni residue che restano non siano troppo forti.... di accordi come quelli con ENAC grazie al cielo oggi non se ne sente parlare.... ma vedremo.
b2) Non c'e' piu' concorrenza Italiana degna di nota. Ci sara' pero' una forte concorrenza della neocostituita filiale italiana del principale concorrente di AF. Pero' forse il fatto che non sia proprio nazionale politicamente pesera'.....
b3) i sindacati non dico che siano domati, ma assai acciaccati. La discontinuita' aziendali e dei contratti fanno si che gli oneri per la nuova azienda saranno molto piu' bassi.
b4) Anche adesso il petrolio e' basso.... ma c'e' molta piu' crisi. Per contro l'Italia e' diventato un posto dove in termini relativi e' piu' conveniente investire rispetto ad altri luoghi del mondo.
b5) L'atteggiamento del governo (o meglio di SB, almeno per questa legislatura) e' un'incognita. Se proteggera' ad oltranza il nuovo carrozzone per salvare la faccia, oltre che per le solite azioni di lobbing, saremo gabbati al 100% ma non si puo' pensare che questo non emerga. Se invece d'ora in poi diventera' terza parte e non garantira barriere protezionistiche a questo punto a favore degli stranieri o se va bene di pochi italiani, sentendosi tra l'altro gabbato in prima persona, allora andra' meglio. Chissa'. Non sono fiudciosissimo.... ma non si sa mai.
a6) L'80% (o il 75%) del capitale di rischio e' messo a disposizione da investitori italiani. Sono risorse drenate dal nostro sistema. Anche perche' questi investitori avranno altre compensazioni pagate da noi. E questi capitali sono comunque insufficienti. Mettendo sul tavolo un capitale di rischio pari al valore di un paio di WB, Air France coglie un risultato simile a quello che avrebbe colto caricandosi sulle spalle per sempre gran parte della cadrega. Perche' se entra con il 25% la cosa e' quasi irreversibile. L'extra prezzo contrattato da Colaninno e' risibile per tutto questo. In pratica AF ha le stesse condizioni dei capitani (tutti i debiti per noi, tutti gli asset per loro), ma ha altri benefici incomparabilmente superiori. Domani potra' decidere di far fallire CAI, di comprarsela, di far sottoscrivere agli investitori italiani altri capitali.... ma comunque CAI lavorera' per lei enon per altri, al massimo pagandoli un po' di piu' per portare i pax CdG.
a7) I costi per la collettivita' sono molto superiori. Prestiti non pagati, debiti della bad company a carico dello stato o dei creditori italiani, Cigs, autostrade regalate a Geddafi per pagare Toto e molto altro per pagare i capitani coraggiosi. Dobbiamo strapagare per essere inkiappettati. Mai visto prima, in questa misura.
In sintesi per me e' le condizioni attuali sono infinitamente peggio di quelle che avremmo avuto la primavera scorsa, quindi SB ha fatto un disastro rovinoso, di proporzioni bibliche, per l'Italia.
Ma e' un'opinione personale.
E vediamo cosa fara' in futuro per rimediare o come si evolvera' la faccenda... Se alla fine aprira' il mercato al 100% potrebbe non essere cosi' male....
Anche se la speranza di veder emergere un altro forte operatore Italiano e' sepolta non dico per sempre, perche' sempre non esiste, ma per tutto il futuro prevedibile.
A meno che LH non accetti in futuro sottoscrittori italiani per degli aumenti di capitale di LHI. Almeno potremo sperare in un futuro con due compagnie a controllo straniero che si fanno concorrenza sul nostro territorio a favore dei consumatori. E' il massimo che riesco a pensare per limitare i danni.
Tutte opinioni personali largamente disinformate, le mie.
Perche' non si puo' non mettere a confronto le condizioni della scorsa primavera con quelle odierne. La cosa non puo' che emergere. Dalla mattina dopo che tutto questo verra' ufficializzato, allora partiranno le bordate.
Riassumendo, cerchiamo di analizzare oggettivamente se siamo stati gabbati o no confrontando come l'azione di SB ha modificato le condizioni:
Primavera scorsa:
a1) AF aveva messo tutta una serie di condizioni inaccettabili su barriere protezionistiche a suo favore e altre, garantite dalle istituzioni, che oggi forse non ci sono piu' nella stessa misura. Per contro....
a2) Ci sarebbe stata una fortissima concorrenza di un altro vettore italiano (AP),e quindi con un minimo vantaggio politico, da subito. Poi le forze della natura avrebbero fatto il loro corso. Oggi questa alternativa italiana non c'e' piu'... e ci tocca sperare che altri stranieri sbarchino per garantirci il libero mercato. Citando lo Zio Dante: "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!"
a3) I sindacati non erano domati. Molte bocche da sfamare sarebbero state lasciate allo stato Italiano, ma quelli che restavano avebbero avuto lo stesso contratto.
a4) Il petrolio era basso. L'economia andava un po' meglio.
a5) Avrebbe dovuto fronteggiare un governo ostile e in nessun modo vincolato a favorirla per non perdere la faccia.
a6) AF si prendeva tutto il rischio. I capitali erano 100% suoi.
a7) i costi sulla collettivita' ben presenti ma inferiori (spese a carico dello stato, CIGS, debiti non pagati a fornitori italiani)
Oggi:
b1) Le condizioni inaccettbili sui diritti e sulla protezione di AZ che c'erano prima, almeno formalmente, non ci sono o sono di meno. Speriamo che le protezioni residue che restano non siano troppo forti.... di accordi come quelli con ENAC grazie al cielo oggi non se ne sente parlare.... ma vedremo.
b2) Non c'e' piu' concorrenza Italiana degna di nota. Ci sara' pero' una forte concorrenza della neocostituita filiale italiana del principale concorrente di AF. Pero' forse il fatto che non sia proprio nazionale politicamente pesera'.....
b3) i sindacati non dico che siano domati, ma assai acciaccati. La discontinuita' aziendali e dei contratti fanno si che gli oneri per la nuova azienda saranno molto piu' bassi.
b4) Anche adesso il petrolio e' basso.... ma c'e' molta piu' crisi. Per contro l'Italia e' diventato un posto dove in termini relativi e' piu' conveniente investire rispetto ad altri luoghi del mondo.
b5) L'atteggiamento del governo (o meglio di SB, almeno per questa legislatura) e' un'incognita. Se proteggera' ad oltranza il nuovo carrozzone per salvare la faccia, oltre che per le solite azioni di lobbing, saremo gabbati al 100% ma non si puo' pensare che questo non emerga. Se invece d'ora in poi diventera' terza parte e non garantira barriere protezionistiche a questo punto a favore degli stranieri o se va bene di pochi italiani, sentendosi tra l'altro gabbato in prima persona, allora andra' meglio. Chissa'. Non sono fiudciosissimo.... ma non si sa mai.
a6) L'80% (o il 75%) del capitale di rischio e' messo a disposizione da investitori italiani. Sono risorse drenate dal nostro sistema. Anche perche' questi investitori avranno altre compensazioni pagate da noi. E questi capitali sono comunque insufficienti. Mettendo sul tavolo un capitale di rischio pari al valore di un paio di WB, Air France coglie un risultato simile a quello che avrebbe colto caricandosi sulle spalle per sempre gran parte della cadrega. Perche' se entra con il 25% la cosa e' quasi irreversibile. L'extra prezzo contrattato da Colaninno e' risibile per tutto questo. In pratica AF ha le stesse condizioni dei capitani (tutti i debiti per noi, tutti gli asset per loro), ma ha altri benefici incomparabilmente superiori. Domani potra' decidere di far fallire CAI, di comprarsela, di far sottoscrivere agli investitori italiani altri capitali.... ma comunque CAI lavorera' per lei enon per altri, al massimo pagandoli un po' di piu' per portare i pax CdG.
a7) I costi per la collettivita' sono molto superiori. Prestiti non pagati, debiti della bad company a carico dello stato o dei creditori italiani, Cigs, autostrade regalate a Geddafi per pagare Toto e molto altro per pagare i capitani coraggiosi. Dobbiamo strapagare per essere inkiappettati. Mai visto prima, in questa misura.
In sintesi per me e' le condizioni attuali sono infinitamente peggio di quelle che avremmo avuto la primavera scorsa, quindi SB ha fatto un disastro rovinoso, di proporzioni bibliche, per l'Italia.
Ma e' un'opinione personale.
E vediamo cosa fara' in futuro per rimediare o come si evolvera' la faccenda... Se alla fine aprira' il mercato al 100% potrebbe non essere cosi' male....
Anche se la speranza di veder emergere un altro forte operatore Italiano e' sepolta non dico per sempre, perche' sempre non esiste, ma per tutto il futuro prevedibile.
A meno che LH non accetti in futuro sottoscrittori italiani per degli aumenti di capitale di LHI. Almeno potremo sperare in un futuro con due compagnie a controllo straniero che si fanno concorrenza sul nostro territorio a favore dei consumatori. E' il massimo che riesco a pensare per limitare i danni.
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Ottima analisiindaco ha scritto:Adesso vediamo se a SB piace essere gabbato o se gli piace che si pensi che ha gabbato noi facendo il disintersse dell'Italia (intendo come tutti gli italiani utenti e contribuenti).......................................................Tutte opinioni personali largamente disinformate, le mie.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
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- LIMCKBOS67
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Mirketto992 ha scritto:Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa??? I 332 di AP rimpiazzati da subito a FCO????? :duro: :tilegno: :incazzato:Speedbird 1-11 ha scritto:http://www.airliners.net/aviation-forum ... n/4264796/
Parlano delle nuove rotte della bestia immonda da FCO :duro:
Se è contro le regole riferirsi ad altri forum, chiedo scusa da subito.
Già si sapeva... e d'altro canto è solo l'ennesima mossa monopolistica e l'ennesimo stupro ai danni di MXP... E poi da dove credete che saltino fuori quei due 767 della cadrega che, casualmente, Frattini stà tentando di vendere? ...è tutto un bel gioco di vasi comunicanti all'italiana... e non è ancora finito... ne vedremo delle belle... :fischio:
Poi sentire i miei "compatrioti" americani scrivere di aeronautica italiotica sui forums mi fa sbellicare dalle risate... ma questa è un'altra questione... :yeah:
L'obiettivo del Trivellix era il nocciolo di uno dei tre reattori al Plutonio che alimentavano
la base nemica...
la base nemica...
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
La Prima Sconfitta del Cavaliere
Scritto da Franco Maloberti
mercoledì 31 dicembre 2008
Non è certo la guerra ma una battaglia. La faccenda Alitalia, comunque, è la prima sconfitta del Cavaliere e il suo Governo. Quello che conta nella gestione della cosa pubblica non è solo il risultato economico (se c’è), ma anche la sensazione che provano i cittadini. Nel caso specifico, i cittadini del Nord si sentono raggirati, abbandonati, anche perché la soluzione che si delinea non è tanto diversa dall’imbroglio ordito dal precedente governo. Gli interessi economici e sociali del Nord sono stati calpestati per essere consegnati nelle mani di un branco di sinistrorsi e quasi certamente svenduti ad Airfrance, amica di Prodi, come tutti temevano.
Come si potesse pensare che il rampollo di De Benedetti fosse dalla parte degli interessi del Paese, come si potesse pensare che un imprenditore costruito da D’Alema (e padre di un neo-cooptato DS) si fosse rinsavito è un mistero. Forse, il Cavaliere ha cercato una soluzione troppo arzigogolata e ha lasciato la palla in mano a collaboratori non adeguatamente preparati e determinati. Poi, non ha tenuto conto della follia dei piloti, sostenuti da AN, che, troppo ingordi, hanno fatto il gioco di sinistra disfattista e sindacati. Ora la frittata è fatta e sette anni di regalo a dei fannulloni suonano come una beffa a chi si era fidato. Certo, la faccenda non giova al Cavaliere ma, anche, non aiuta i furbacchiotti della Cai, ora ribattezzata Alitalia: tradire i cittadini del Nord non paga; la gente non è così stupida e continuerà a volare da Malpensa con compagnie che nulla hanno a che fare con Airfrance e Alitalia. Certo, poi, la faccenda non aiuta la "comprensione" tra Nord e Sud. Ora, come un tempo, Roma appare come la solita furbacchiona ammaliatrice che ha anche irretito il Cavaliere.
http://www.legnostorto.com/index.php?op ... &Itemid=27
Scritto da Franco Maloberti
mercoledì 31 dicembre 2008
Non è certo la guerra ma una battaglia. La faccenda Alitalia, comunque, è la prima sconfitta del Cavaliere e il suo Governo. Quello che conta nella gestione della cosa pubblica non è solo il risultato economico (se c’è), ma anche la sensazione che provano i cittadini. Nel caso specifico, i cittadini del Nord si sentono raggirati, abbandonati, anche perché la soluzione che si delinea non è tanto diversa dall’imbroglio ordito dal precedente governo. Gli interessi economici e sociali del Nord sono stati calpestati per essere consegnati nelle mani di un branco di sinistrorsi e quasi certamente svenduti ad Airfrance, amica di Prodi, come tutti temevano.
Come si potesse pensare che il rampollo di De Benedetti fosse dalla parte degli interessi del Paese, come si potesse pensare che un imprenditore costruito da D’Alema (e padre di un neo-cooptato DS) si fosse rinsavito è un mistero. Forse, il Cavaliere ha cercato una soluzione troppo arzigogolata e ha lasciato la palla in mano a collaboratori non adeguatamente preparati e determinati. Poi, non ha tenuto conto della follia dei piloti, sostenuti da AN, che, troppo ingordi, hanno fatto il gioco di sinistra disfattista e sindacati. Ora la frittata è fatta e sette anni di regalo a dei fannulloni suonano come una beffa a chi si era fidato. Certo, la faccenda non giova al Cavaliere ma, anche, non aiuta i furbacchiotti della Cai, ora ribattezzata Alitalia: tradire i cittadini del Nord non paga; la gente non è così stupida e continuerà a volare da Malpensa con compagnie che nulla hanno a che fare con Airfrance e Alitalia. Certo, poi, la faccenda non aiuta la "comprensione" tra Nord e Sud. Ora, come un tempo, Roma appare come la solita furbacchiona ammaliatrice che ha anche irretito il Cavaliere.
http://www.legnostorto.com/index.php?op ... &Itemid=27
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- janmnastami
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- Iscritto il: gio 17 apr 2008, 17:24:16
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Berlusconi è capace di dire: "vedete, io avevo indicato come partner preferito LH, mentre CAI ha scelto AF, questo significa che ora finalmente Alitalia è privatizzata, opererà con logiche di mercato e non si lascerà condizionare dalla politica" :green: .
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Malpensa airport user
-
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- Iscritto il: dom 23 nov 2008, 18:09:14
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Moooooooolto probabile che accada. Ovviamente la gente prenderà queste affermazioni come vere e si scorderà del prestito pontejanmnastami ha scritto:SB è capace di dire: "vedete, io avevo indicato come partner preferito LH, mentre CAI ha scelto AF, questo significa che ora finalmente Alitalia è privatizzata, opererà con logiche di mercato e non si lascerà condizionare dalla politica" :green: .
Carlo
Lufthansa Italia: qualità tedesca, accoglienza italiana.
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- LIMCKBOS67
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- Iscritto il: sab 10 mag 2008, 00:58:15
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Questo è il vero punto... gli ultimi mesi hanno dimostrato che il popolo del nord non è così bue e chi ha cavalcato la faccenda di MXP per ottenere voti ora rischia di perderli... :fischio:hal ha scritto:Certo, la faccenda non giova al Cavaliere ma, anche, non aiuta i furbacchiotti della Cai, ora ribattezzata Alitalia: tradire i cittadini del Nord non paga; la gente non è così stupida e continuerà a volare da Malpensa con compagnie che nulla hanno a che fare con Airfrance e Alitalia. Certo, poi, la faccenda non aiuta la "comprensione" tra Nord e Sud. Ora, come un tempo, Roma appare come la solita furbacchiona ammaliatrice che ha anche irretito il Cavaliere.
La porcata è fatta, ma LORO rischiano di smenarci tutti: ALITONE perché gli ultimi sei mesi non hanno insegnato a quelli della Magliana che non basta spostare i voli per far funzionare il network da FCO, hanno bisogno dei passeggeri del nord e quelli a FCO non ci vanno; adesso hanno demolito anche AP ma nulla cambierà... il governo perché si sta' giocando il più grosso bacino di voti sulle promesse non mantenute, e vi garantisco che la faccenda Az è vissuta come un sopruso anche da milioni di persone che non volano ma pagano le tasse e si chiedono perché le loro tasse devono mantenere i vari Schisano, Notaro e Berti... I romani, perché avendo calcato troppo la mano hanno creato un baratro ancora più profondo con la Lombardia ed il nord (alle cui spalle campano...)... AF perché entrando in ALITONE finirà con essere identificata con essa facendo improvvisamente "svegliare il sig. Rossi" e mettendo a rischio i suoi (grassi) feederers dal nord su CDG...
Dopo un anno siamo ancora ai "maiali con le ali" :nonono:
Con una differenza... adesso in gioco ci sono i tedeschi, i quali non fondano filiali estere per divertimento... LHI diventerà la nuova compagnia aerea de nord ("Milano Capitale" non è un caso...) e SB non potrà che liberare i cieli sopra MXP o la pagherà, pesantemente, alle urne... :fischio:
Roma avrà ciò che si merita: una compagnia aerea casinista, inefficiente, parassitaria e costosa... la cadrega... che tanto faranno pagare lo stesso a noi, non la pagano certo loro... :tilegno:
Quello che mi fa male è che in questo paese di fanfaroni e furbi, gente che si "cala le braghe" per tutelare i propri meschini interessi... siamo stati obbligati a chiamare la Luftwaffe per sopravvivere; ma a mali estremi, estremi rimedi... :tilegno:
A tutti un ottimo 2009... a tutti tranne che alla cadrega...

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la base nemica...
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
una piccola cosiderazione "politica": si pensa sempre che SB sia forte al nord ma in realta' i dati dicono che e' il contrario.
SB le elezioni le ha vinte col voto del sud e la vittoria piu' bella l'ha fatta a roma dove da solo il PDL ha sbaragliato rutelli e soci.
al nord il PD e' fortissimo e SB ha vinto solo grazie all'apporto determinante della lega ed in lombardia della parte del PDL che fa capo a CL. l'appoggio ad alemanno e soci era quindi largamente da prevedere in merito alla vicenda AZ.
SB le elezioni le ha vinte col voto del sud e la vittoria piu' bella l'ha fatta a roma dove da solo il PDL ha sbaragliato rutelli e soci.
al nord il PD e' fortissimo e SB ha vinto solo grazie all'apporto determinante della lega ed in lombardia della parte del PDL che fa capo a CL. l'appoggio ad alemanno e soci era quindi largamente da prevedere in merito alla vicenda AZ.
mxp exp
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
La scorsa primavera dopo l'abbandono di Alitalia del suo hub a MXP fummo tutti d'accordo che la cosa migliore fu che la cadrega se ne stesse per sempre lontana da Milano e sopratutto da MXP.
Siccome il piano Fenice (creato da Passera e Toto) e' stato ampiamente stravolto distruggendo AirOne e praticamente ricreata una Alitalia identica alla precedente salvo un (bel) po'di aerei in meno, distruzione della cargo ed addebito de idebiti agli italiani, ebben ora come non mai tale compagnia aere dovra' essere tenuta il piu' possibile lontana da Milano ed i suoi scali.
La gente non e' scema, ha seguito (anche senza volerlo) tutto la vicenda essendo stata inserita in campagna elettorale (a destra ed a sinistra) ed ora non vedendo neanche risorgere una nuova compagnia (Perlomeno Swissair cambio' nome in Swiss ndr) ma solo un riciclo con quatto voli intercontinentali (13 destinazioni da FCO sono una misera) e praticamente zero a Milano (i loro 3 voletti possono pure portarseli altrove ma lo sappiamo, vogliono solo occupare slots e diritti su Milano) questi furbetti credono di riprendersi tutti i passeggeri che da mesi hanno gia' deciso di viaggiare con altre compagnie aeree?
Illusi cosi come illuso deve essere Colaninno (ma sappiamo bene che lo consiglia...) che contera' di arrivare al pareggio finaziario grazie alla LIN-FCO con 2,4 mil di pax trasportati nel 2009 alle stesse tariffe applicate da AP ed AZ nel 2007 (che assime hanno efettuato nel 2007 2,3 mil di pax) dimenticandosi che quest'anno c'e' anche l'AV sulla MI-RM....! :duro:
Contenti loro...ma una cosa e' certa, la gente non e' stupida e se avremo un paio d' anni di passione il traffico premium e non solo e' qui e di certo ora non andra' a FCO, non lo ha fatto da Marzo in poi e tantomeno lo fara' ora, e' evidente che dei loro errori non sono capaci di trarne insegnamento ma cio' non fa' una grinza, Schisano e' sempre li, un nome, una garanzia... :green:
Siccome il piano Fenice (creato da Passera e Toto) e' stato ampiamente stravolto distruggendo AirOne e praticamente ricreata una Alitalia identica alla precedente salvo un (bel) po'di aerei in meno, distruzione della cargo ed addebito de idebiti agli italiani, ebben ora come non mai tale compagnia aere dovra' essere tenuta il piu' possibile lontana da Milano ed i suoi scali.
La gente non e' scema, ha seguito (anche senza volerlo) tutto la vicenda essendo stata inserita in campagna elettorale (a destra ed a sinistra) ed ora non vedendo neanche risorgere una nuova compagnia (Perlomeno Swissair cambio' nome in Swiss ndr) ma solo un riciclo con quatto voli intercontinentali (13 destinazioni da FCO sono una misera) e praticamente zero a Milano (i loro 3 voletti possono pure portarseli altrove ma lo sappiamo, vogliono solo occupare slots e diritti su Milano) questi furbetti credono di riprendersi tutti i passeggeri che da mesi hanno gia' deciso di viaggiare con altre compagnie aeree?
Illusi cosi come illuso deve essere Colaninno (ma sappiamo bene che lo consiglia...) che contera' di arrivare al pareggio finaziario grazie alla LIN-FCO con 2,4 mil di pax trasportati nel 2009 alle stesse tariffe applicate da AP ed AZ nel 2007 (che assime hanno efettuato nel 2007 2,3 mil di pax) dimenticandosi che quest'anno c'e' anche l'AV sulla MI-RM....! :duro:
Contenti loro...ma una cosa e' certa, la gente non e' stupida e se avremo un paio d' anni di passione il traffico premium e non solo e' qui e di certo ora non andra' a FCO, non lo ha fatto da Marzo in poi e tantomeno lo fara' ora, e' evidente che dei loro errori non sono capaci di trarne insegnamento ma cio' non fa' una grinza, Schisano e' sempre li, un nome, una garanzia... :green:
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
la prossima volta metti i copyright che ti copiano altrimenti :cool2:hal ha scritto:La Prima Sconfitta del Cavaliere
Scritto da Franco Maloberti
Malpensa airport user
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
ALITALIA: NUOVO AZIONISTA, AIR FRANCE? NESSUNA FIRMA
Roma, 1 gen. - Tra Alitalia e Air France-Klm l'accordo e' vicino ma ancora non e' stato raggiunto. Lo ha precisato, Ninni Carbonelli D'Angelo, l'imprenditore napoletano alla guida della holding familiare che controlla la catena di negozi Kisene', recentemente entrato con un investimento di 35 milioni di euro nell'azionariato della nuova Alitalia. Interpellato sulle indiscrezioni di stampa secondo cui ci sarebbe gia' un'intesa tra i due gruppi per l'ingresso dei francesi, con una quota del 25%, nell'azionariato del vettore italiano, Carbonelli D'Angelo ha precisato: "E' vero, ci sono contatti in corso ma ancora non sono stati definiti.
Le trattative sono in uno stato che possiamo definire avanzato ma ancora non e' stato firmato niente, non c'e' nulla di ufficiale". L'imprenditore ha poi spiegato i motivi dell'investimento nella nuova compagine guidata da Roberto Colaninno: "Fa parte della nostra strategia di diversificazione degli investimenti. Vogliamo cogliere un'opportunita' di mercato. Crediamo inoltre nelle potenzialita' di crescita della nuova Alitalia". C'e' poi un altro aspetto importante: "Alitalia ha rappresentato e rappresenta un patrimonio nazionale - ha evidenziato Carbonelli D'Angelo - ed era giusto impegnarsi in questo senso".
(AGI)
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A quanto pare tra soci la comunicazione non e' il massimo...ognuno dice la sua, figuriamoci piu' avanti a livello decisionale per far andar avanti la nuova-vecchia Alitalia... :green:
Roma, 1 gen. - Tra Alitalia e Air France-Klm l'accordo e' vicino ma ancora non e' stato raggiunto. Lo ha precisato, Ninni Carbonelli D'Angelo, l'imprenditore napoletano alla guida della holding familiare che controlla la catena di negozi Kisene', recentemente entrato con un investimento di 35 milioni di euro nell'azionariato della nuova Alitalia. Interpellato sulle indiscrezioni di stampa secondo cui ci sarebbe gia' un'intesa tra i due gruppi per l'ingresso dei francesi, con una quota del 25%, nell'azionariato del vettore italiano, Carbonelli D'Angelo ha precisato: "E' vero, ci sono contatti in corso ma ancora non sono stati definiti.
Le trattative sono in uno stato che possiamo definire avanzato ma ancora non e' stato firmato niente, non c'e' nulla di ufficiale". L'imprenditore ha poi spiegato i motivi dell'investimento nella nuova compagine guidata da Roberto Colaninno: "Fa parte della nostra strategia di diversificazione degli investimenti. Vogliamo cogliere un'opportunita' di mercato. Crediamo inoltre nelle potenzialita' di crescita della nuova Alitalia". C'e' poi un altro aspetto importante: "Alitalia ha rappresentato e rappresenta un patrimonio nazionale - ha evidenziato Carbonelli D'Angelo - ed era giusto impegnarsi in questo senso".
(AGI)
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A quanto pare tra soci la comunicazione non e' il massimo...ognuno dice la sua, figuriamoci piu' avanti a livello decisionale per far andar avanti la nuova-vecchia Alitalia... :green:
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Quando ha detto che lo fa per "amor di patria" avrei voluto vedere con che faccia di bronzo l'ha fatto.
Se la cooperazione interna è questa prepariamoci a gravi problemi di gestione già nelle fasi iniziali che comporteranno ulteriori disservizi al cliente, come nnn dice.
Se la cooperazione interna è questa prepariamoci a gravi problemi di gestione già nelle fasi iniziali che comporteranno ulteriori disservizi al cliente, come nnn dice.
Carlo
Lufthansa Italia: qualità tedesca, accoglienza italiana.
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Ua volta che le bocce sulla vicenda AZ si fermano.... io sono curioso di vedere che cosa faranno Star e LH.
A rigor di logica questo e' il momento di riempire i buchi velocemente, prima che gli altri si riorganizzino.
Vediamo se le pantzerdivisionen avanzeranno con un attacco massivo, accolte da ali di folla festanti come sarebbe adesso... o se andranno avanti a ritmi lenti, limitandosi a un passo alla volta.
Il fatto che il quadro si delinea potrebbe sbloccare molte situazioni.
A rigor di logica questo e' il momento di riempire i buchi velocemente, prima che gli altri si riorganizzino.
Vediamo se le pantzerdivisionen avanzeranno con un attacco massivo, accolte da ali di folla festanti come sarebbe adesso... o se andranno avanti a ritmi lenti, limitandosi a un passo alla volta.
Il fatto che il quadro si delinea potrebbe sbloccare molte situazioni.
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Secondo me faranno il Blitz a Marpenza in forze....la Luftwa....ehm Lufthansa non arriva da sola e se arriva sicuramente non sarà lasciata sola dal comando. Faranno una cosa in grande stile
Carlo
Lufthansa Italia: qualità tedesca, accoglienza italiana.
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Personalmente non mi interessa come sarà o come verrà gestita la "nuova" :contento AZ,che vada fora de ball anche con quei 3 voletti stupidi che ha mantenuto a Milano.
L'unica cosa che mi turba è che SB e l'allegra compagnia possano mettersi di traverso a tutti coloro, LHI in particolar modo, che vogliano fare concorrenza alla loro cadrega volante.
L'unica cosa che mi turba è che SB e l'allegra compagnia possano mettersi di traverso a tutti coloro, LHI in particolar modo, che vogliano fare concorrenza alla loro cadrega volante.
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Se a gennaio annunciano il volo UA vuol dire che arrivano... altrimenti vuol dire che li hanno "infognati pro cadrega"... è UA la cartina di tornasole... :fischio:Speedbird 1-11 ha scritto:Secondo me faranno il Blitz a Marpenza in forze....la Luftwa....ehm Lufthansa non arriva da sola e se arriva sicuramente non sarà lasciata sola dal comando. Faranno una cosa in grande stile
L'obiettivo del Trivellix era il nocciolo di uno dei tre reattori al Plutonio che alimentavano
la base nemica...
la base nemica...
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Nel ricreare l'Hub a MXp ci sono due programmi, uno di LHI che deve ricreare il fideraggio continentale (italia compresa) e l'altro STAR Alliance di complemento, regola vuole che prima si crei il fideraggio dato che il generato locale di certo a Milano non manca mentre si long range poi ci mandi chi e' cliente Star con o senza Alitalia intorno e tnatomeno a Roma con 13 voletti di lungo raggio.
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
«Malpensa uccisa da Cai. La Lega
faccia qualcosa, come promesso»
Penati: «Chi era contro il piano di vendita a Air France ora sostiene un piano che farà morire lo scalo»
MILANO - «Questo piano Alitalia ha ucciso Malpensa nel silenzio generale del mondo economico, finanziario e imprenditoriale». Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, va all'attacco del piano di Cai che comincia essere delineato e dovrebbe prevedere un'intesa con Air France e una riduzione di voli su quello che una volta qualcuno chiamava «hub», ovvero l'aeroporto di Malpensa. Ma più che contro la nuova Alitalia, Penati si scatena contro chi aveva giurato di voler difendere gli interessi del sistema aeroportuale di Milano: imprenditori, la Lega e il governo berlusconi.
CAPITALE - «Non più di dieci -undici mesi fa - afferma Penati - il gotha della finanza e dell'economa milanese, da Diana Bracco a Emma Marcegaglia, da Assolombarda a Banca Intesa, dalla Camera di Commercio fino a Marco Tronchetti Provera si erano spesi più volte in opposizione al Governo Prodi contro l'ipotesi di ridimensionamento di Malpensa. Ora hanno tradito il Nord abbandonando al suo triste destino Malpensa, in cambio, per molti di loro, di una ben più interessante partecipazione in Cai. Hanno così dimostrato, ancora una volta, che il grande capitale se ne frega delle esigenze dei territori e delle comunità e va dove trova maggior interesse. In questo caso - continua Penati - ha preferito investire in Cai, anzichè investire su Malpensa, lasciando solo il sistema economico-produttivo delle piccole medie imprese, che dal pesante ridimensionamento di Malpensa è fortemente penalizzato».
APPELLO ALLA LEGA - «La Lega aveva promesso - aggiunge Penati - che il Governo sarebbe venuto a Malpensa. Il Governo non solo tace sullo scalo lombardo, ma non ha nemmeno mosso un dito per la liberalizzazione delle rotte di volo. C'è bisogno di una forte iniziativa politica - conclude Penati - e per questo faccio appello alla Lega, affinchè si convinca finalmente a unire le forze a difesa di Malpensa, tradita dalla logica degli affari del grande capitale del nord e dal governo Berlusconi».
01 gennaio 2009
http://www.corriere.it/politica/09_genn ... aabc.shtml
A margine di quello che stiamo dicendo,pare che i festeggiamenti e la sbornia per il Capodanno siano terminati!!!
Buongiorno signori!!
:contento
faccia qualcosa, come promesso»
Penati: «Chi era contro il piano di vendita a Air France ora sostiene un piano che farà morire lo scalo»
MILANO - «Questo piano Alitalia ha ucciso Malpensa nel silenzio generale del mondo economico, finanziario e imprenditoriale». Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, va all'attacco del piano di Cai che comincia essere delineato e dovrebbe prevedere un'intesa con Air France e una riduzione di voli su quello che una volta qualcuno chiamava «hub», ovvero l'aeroporto di Malpensa. Ma più che contro la nuova Alitalia, Penati si scatena contro chi aveva giurato di voler difendere gli interessi del sistema aeroportuale di Milano: imprenditori, la Lega e il governo berlusconi.
CAPITALE - «Non più di dieci -undici mesi fa - afferma Penati - il gotha della finanza e dell'economa milanese, da Diana Bracco a Emma Marcegaglia, da Assolombarda a Banca Intesa, dalla Camera di Commercio fino a Marco Tronchetti Provera si erano spesi più volte in opposizione al Governo Prodi contro l'ipotesi di ridimensionamento di Malpensa. Ora hanno tradito il Nord abbandonando al suo triste destino Malpensa, in cambio, per molti di loro, di una ben più interessante partecipazione in Cai. Hanno così dimostrato, ancora una volta, che il grande capitale se ne frega delle esigenze dei territori e delle comunità e va dove trova maggior interesse. In questo caso - continua Penati - ha preferito investire in Cai, anzichè investire su Malpensa, lasciando solo il sistema economico-produttivo delle piccole medie imprese, che dal pesante ridimensionamento di Malpensa è fortemente penalizzato».
APPELLO ALLA LEGA - «La Lega aveva promesso - aggiunge Penati - che il Governo sarebbe venuto a Malpensa. Il Governo non solo tace sullo scalo lombardo, ma non ha nemmeno mosso un dito per la liberalizzazione delle rotte di volo. C'è bisogno di una forte iniziativa politica - conclude Penati - e per questo faccio appello alla Lega, affinchè si convinca finalmente a unire le forze a difesa di Malpensa, tradita dalla logica degli affari del grande capitale del nord e dal governo Berlusconi».
01 gennaio 2009
http://www.corriere.it/politica/09_genn ... aabc.shtml
A margine di quello che stiamo dicendo,pare che i festeggiamenti e la sbornia per il Capodanno siano terminati!!!

Buongiorno signori!!

Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
La sbornia passa in fretta ed ora la politica ovviamente sbraitera' contro la scelta di Colaninno & Friends, ricordiamoci sempre che la politica e' un gioco delle parti quindi spesso cio' che si annuncia non corrispende sempre ai desiderata quindi da domani sentiremo di tutto e di piu' ma l'importante e' saper leggere tra le righe ed osservare cio' che realmente accade dietro gli strilloni.
Mo' vado a MXP a prendere mia sorella che torna da Damasco con TK (le avevano proposto anche AZ via FCO ma stava per mangiarsi la tipa in ag. viaggi), ad Istanbul segnano ancora il volo AZ per MXP sui display, ovviamente cancellato....
Vediamo se mi becco l'Emirates 2.
:ciao:
Mo' vado a MXP a prendere mia sorella che torna da Damasco con TK (le avevano proposto anche AZ via FCO ma stava per mangiarsi la tipa in ag. viaggi), ad Istanbul segnano ancora il volo AZ per MXP sui display, ovviamente cancellato....
Vediamo se mi becco l'Emirates 2.
:ciao:
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
SB ha già manifestato in campagna elettorale l'intenzione di non ricandidarsi,questa dovrebbe essere quindi la sua ultima legislaturaLIMCKBOS67 ha scritto:[e SB non potrà che liberare i cieli sopra MXP o la pagherà, pesantemente, alle urne... :fischio:
Re: CAI - Presentazione e avvio attività (news n.1)
Alitalia ignora il partito del Nord
Nel piano Cai per la nuova Alitalia solo 3 linee intercontinentali contro le 13 previste su Fiumicino.
Ettore Livini
Alitalia rinasce dalle sue ceneri lasciando sul campo due grandi sconfitti: i contribuenti italiani, i veri finanziatori del salvataggio, e il "fronte del Nord", quella variopinta armata di politici e imprenditori che dieci mesi fa si erano spesi in manifesti, convegni e proclami per affondare la vendita ad Air France - colpevole di un possibile declassamento di Malpensa - e che oggi si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
I numeri parlano chiaro: il network della Cai prevede solo tre linee intercontinentali da Milano e 13 da Fiumicino e addirittura riduce la frequenza sulle poche rotte a lungo raggio superstiti da 20 (quelle sopravvissute ai contestatissimi tagli di Maurizio Prato) a 13.
Di più: la presenza dai due scali lombardi di ben 39 aerei per Parigi sembra confermare che il nuovo partner sarà proprio Air France, uscita dalla porta per rientrare dalla finestra.
I pasdaran dello scorso inverno però si sono squagliati come neve al sole. Qualcuno - come Emma Marcegaglia e Marco Tronchetti Provera («il ridimensionamento di Malpensa è inaccettabile», tuonava a febbraio il numero uno della Pirelli) - è addirittura diventato socio Cai.
La politica, con il centrodestra al potere sia in Lombardia che a Palazzo Chigi, ha adottato toni più "britannici". «È necessario convocare un tavolo per Milano», ha chiesto educatamente ieri l´assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo lo stesso che dieci mesi fa minacciava di «portare gli elefanti in pista».
Oltre al danno adesso rischia di arrivare pure la beffa: Giuseppe Bonomi, numero uno della Sea, ha raggiunto ieri Roma per un incontro riservato con Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Obiettivo: disinnescare una mina dalle conseguenze potenzialmente devastanti per i conti del gestore di Malpensa e Linate, cioè la revoca da parte di Cai del contratto di handling alla Sea.
L´eventuale disdetta e la perdita di due clienti come Alitalia ed Air One si tradurrebbe in un buco da decine di milioni per la società controllata dal Comune di Milano, e metterebbe a rischio anche centinaia di posti. Le due parti avrebbero deciso ieri di prendersi due mesi di tempo per vedere se entro febbraio si riuscirà ad arrivare a un´intesa.
La débacle più bruciante del fronte del Nord è arrivata però sul fronte politico. Letizia Moratti - portabandiera della causa con Roberto Formigoni - aveva da tempo slegato il destino di Malpensa da quello di Alitalia chiedendo al governo Prodi una sola cosa: la rinegoziazione dei trattati bilaterali per consentire a un nuovo vettore di fare di Milano il suo hub. Il candidato c´è già, Lufthansa.
Peccato che in nove mesi di governo Berlusconi sul fronte dei bilaterali non si sia fatto un solo passo avanti. Forse perché, maligna qualcuno, i "patrioti" di Cai non hanno alcun piacere di trovarsi un rivale come il colosso tedesco in casa.
La Lega stessa sembra aver perso molta della sua grinta, dando l´impressione di aver sacrificato la campagna per gli scali lombardi sull´altare del federalismo fiscale. Colaninno del resto non ha mai alimentato illusioni: «Torneremo a Malpensa solo se a Linate rimarrà unicamente la navetta Milano-Roma», ha ripetuto in più occasioni. E fonti Cai ribadiscono che - anche in caso di alleanza con Air France - in quel caso verrebbero aggiunti altri 11 voli intercontinentali.
L´operazione però è più facile a dirsi che a farsi, visto che, stimano gli esperti di organizzazione aeroportuale, per riorganizzare il Forlanini servono almeno due anni di lavoro. E fino ad allora gli industriali del fronte del Nord (e i loro clienti) per raggiungere Chicago, Buenos Aires o Osaka, dovranno rassegnarsi a passare per Roma.
(01 gennaio 2009)
http://milano.repubblica.it/dettaglio/A ... rd/1569017
Non sono certo un simpatizzante del quotidiano in questione,però l'articolo ha punti condivisibili.
Nel piano Cai per la nuova Alitalia solo 3 linee intercontinentali contro le 13 previste su Fiumicino.
Ettore Livini
Alitalia rinasce dalle sue ceneri lasciando sul campo due grandi sconfitti: i contribuenti italiani, i veri finanziatori del salvataggio, e il "fronte del Nord", quella variopinta armata di politici e imprenditori che dieci mesi fa si erano spesi in manifesti, convegni e proclami per affondare la vendita ad Air France - colpevole di un possibile declassamento di Malpensa - e che oggi si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
I numeri parlano chiaro: il network della Cai prevede solo tre linee intercontinentali da Milano e 13 da Fiumicino e addirittura riduce la frequenza sulle poche rotte a lungo raggio superstiti da 20 (quelle sopravvissute ai contestatissimi tagli di Maurizio Prato) a 13.
Di più: la presenza dai due scali lombardi di ben 39 aerei per Parigi sembra confermare che il nuovo partner sarà proprio Air France, uscita dalla porta per rientrare dalla finestra.
I pasdaran dello scorso inverno però si sono squagliati come neve al sole. Qualcuno - come Emma Marcegaglia e Marco Tronchetti Provera («il ridimensionamento di Malpensa è inaccettabile», tuonava a febbraio il numero uno della Pirelli) - è addirittura diventato socio Cai.
La politica, con il centrodestra al potere sia in Lombardia che a Palazzo Chigi, ha adottato toni più "britannici". «È necessario convocare un tavolo per Milano», ha chiesto educatamente ieri l´assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo lo stesso che dieci mesi fa minacciava di «portare gli elefanti in pista».
Oltre al danno adesso rischia di arrivare pure la beffa: Giuseppe Bonomi, numero uno della Sea, ha raggiunto ieri Roma per un incontro riservato con Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Obiettivo: disinnescare una mina dalle conseguenze potenzialmente devastanti per i conti del gestore di Malpensa e Linate, cioè la revoca da parte di Cai del contratto di handling alla Sea.
L´eventuale disdetta e la perdita di due clienti come Alitalia ed Air One si tradurrebbe in un buco da decine di milioni per la società controllata dal Comune di Milano, e metterebbe a rischio anche centinaia di posti. Le due parti avrebbero deciso ieri di prendersi due mesi di tempo per vedere se entro febbraio si riuscirà ad arrivare a un´intesa.
La débacle più bruciante del fronte del Nord è arrivata però sul fronte politico. Letizia Moratti - portabandiera della causa con Roberto Formigoni - aveva da tempo slegato il destino di Malpensa da quello di Alitalia chiedendo al governo Prodi una sola cosa: la rinegoziazione dei trattati bilaterali per consentire a un nuovo vettore di fare di Milano il suo hub. Il candidato c´è già, Lufthansa.
Peccato che in nove mesi di governo Berlusconi sul fronte dei bilaterali non si sia fatto un solo passo avanti. Forse perché, maligna qualcuno, i "patrioti" di Cai non hanno alcun piacere di trovarsi un rivale come il colosso tedesco in casa.
La Lega stessa sembra aver perso molta della sua grinta, dando l´impressione di aver sacrificato la campagna per gli scali lombardi sull´altare del federalismo fiscale. Colaninno del resto non ha mai alimentato illusioni: «Torneremo a Malpensa solo se a Linate rimarrà unicamente la navetta Milano-Roma», ha ripetuto in più occasioni. E fonti Cai ribadiscono che - anche in caso di alleanza con Air France - in quel caso verrebbero aggiunti altri 11 voli intercontinentali.
L´operazione però è più facile a dirsi che a farsi, visto che, stimano gli esperti di organizzazione aeroportuale, per riorganizzare il Forlanini servono almeno due anni di lavoro. E fino ad allora gli industriali del fronte del Nord (e i loro clienti) per raggiungere Chicago, Buenos Aires o Osaka, dovranno rassegnarsi a passare per Roma.
(01 gennaio 2009)
http://milano.repubblica.it/dettaglio/A ... rd/1569017
Non sono certo un simpatizzante del quotidiano in questione,però l'articolo ha punti condivisibili.
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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