Certo Caro Hal.
Certo che taluni compari di danni ne hanno fatto tanti...a strascico. Onore ai redenti. Comunque e sempre. Al di là delle battute il problema è una certa impostazione che è rimasta. Per correggere il tiro è importante capire da dove arrivino i problemi storici :cool2: Se ancora i prof. insegnano ai nostri figli le stesse cose sbagliate di un tempo, soprattuto nella "misura" sbagliata: avremo sempre tanti eterni precari inflessibili, con l'eterno sussidio, alla ricerca del posto fisso (non di un lavoro) a parlare solo di diritti. E dei "fessi" troppo flessibili e sfruttati (ma ufficialmente con un lavoro o che lo cercano e si adattano) che pagano anche per coloro che non si adattano per nulla (perchè gli si è parlato solo di diritti radical-marxiani).
Ad esempio, qualcuno adesso inizia a scrivere (prima era un sacrilegio leghista-fascista-razzista) che il Nord sta peggiorando perchè meridionalizzato (da Repubblica, a Lerner, a Travaglio: non sono certo di destra o leghisti). Cioè: non ce la si ha col "meridionale" in sè (siamo in tanti figli o nipoti di immigrati). Ce la si ha col tipo di comportamento, ergo cultura che ha lasciato (e taluni lasciano ancora). Gesù non critica il peccatore ma il peccato. Bene, non prendiamocela col singolo ma con l'ideologia. Non prendiamocela col singolo amico (o parente) meridionale che ancora non si sa adattare (anzi ha fatto adattare noi e/o coloro che invece si sono integrati) al nostro sistema, ma critichiamo quel tipo di cultura: clientelare, familista, fondamentalemente irrispettosa dell'ordine costituito che ne condiziona la vita sociale.
Ed è quello che ha fatto il '68, soprattutto in Italia dove di fatto (nel suo disordine istituzionalizzato e tollerato dai più) non è ancora passato. :pc: . Guardate quei cattivi maestri che "tollerano" chi sporca i muri delle case ("espressione di disagio sociale", che palle!!! :fischio: ).
Ancor peggio sarà (lo dimostrano TUTTE le esperienze europee e mondiali) la non integrabilità culturale "islamica media" con le abitudini occidentali (spesso comunque degradate). Anche qui, non si critica il singolo, ma è evidente che la forza (irrispettosa) verso un sistema vigente non è del singolo in sè ma della cultura che si porta dietro. E, in quanto massa numerosa ne ha potere di condizionamento e non di assimilazione. Un conto è buttare un pentolone di acqua "nuova" in un pentolone, un conto è buttarci un bicchiere. L'urto e le conseguenze sono più lunghe con danno diverso. Questa è la metafora del '68 in Italia e di altre culture troppo diverse che arrivano come la pentola d'acqua bollente in acqua placida.
per tornare a noi (scusate) dopo un pensiero storico-sociologico-filosofico :contento :
la "metafora italica" di questo sistema sta nella foto dei "super esperti" della foto sopra.
"il super esperto" Balotta. Ha sempre fatto il sindacalista poi politico nel PD. Non ha mai lavorato ed è nella commissione di "conoscitori" per il caso Malpensa. Cosa ha fatto? gli ho parlato qualche volta: sconvolgente tanto è incompetente.
E' come far parlare un bimbo di terza elementare ad un convegno di medici. Sosteneva che Mxp non avrà mai futuro perchè le 2 piste sono troppo vicine e altri presunti tecnicismi (alcuni amici stranieri chiesero se la situazione fosse tutto uno "scherzo".
Nel loro Paese gente così potrebbe parlare solo al bar. Anzi, nemmeno, perchè il bar è pubblico e c'è un limite anche alle fesserie: meglio un circolo privato dove i soci devono essere accettati dal club per il quale se ne "pesa" il valore).
Il signor Rivolta. Ex sindacalista di CGIL , politico in Rifondazione Comunista, ora tra i "super esperti" per Malpensa.
E' riuscito nemmeno a far nulla per Livingston (dove lavorava la sua bellissima figliola).
Osvaldo Gammino. In pensione da qualche decennio :green: per Sabena. Simpatico, ma se fosse stato per lui Malpensa non doveva nemmeno nascere. E' come un bambino che continua a dire: "voglio la caramella, voglio la caramella". E lui ha sempre detto: "voglio Linate e Malpensa fallisce, voglio Linate e Malpensa fallisce". Se aggiungete che era "pagato" a consulenza (si può dire?) anche dal comitato dei vettori europei contro Malpensa, ben "strutturati e piazzati" a Bruxelles con Neil Kinnock (guarda caso Sabena ha continuato a "simpatizzre" per lui anche dopo la pensione). L'età non l'aiuta certamente nella flessibilità. Ma rimane simpatico. Specie quando parla in milanese (per stigmatizzare la provenienza degli avi).
Niente paura: non ho parlato di cose non vere. Sono risapute e vere soprattutto. Come facciamo a fidarci di persone così, che per tanti motivi (a torto o ragione) sono sempre stati contro Malpensa? Non sono un gentleman? No. Basta. E' ora di finirla. Vadano in pensioni questi pseudo esperti storicamente contro il nostro aeroporto.
Vogliamo almeno una volta, per "caso", metterci qualche vero esperto "neutro"? E' anche qui che dobbiamo avere il coraggio di dire cose antipatiche. Ma vere. Prima la consapevolezza come base per il mutamento. Il resto viene come conseguenza.
Come dicevo ad Hal. Cristianamente mi hanno insegnato a perdonare. Ma non vuol dire continuare a prestare le guancie.
Vogliamo migliorare? Nessun buonismo per chi sgarra, per raccomandati, per sindacalisti (che mai hanno "lavorato" e che si ricollocano sempre. Per ex funzionari di vettori "non amici di Mxp" che farebbero bene a godersi pensione e nipoti.
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