La vicenda Alitalia ha assunto le caratteristiche di due forme d’espressione artistica di solito considerate incompatibili: la telenovela delle televisioni latine americane degli Anni Ottanta (che ha contagiato l’Italia dagli Anni Novanta) e l’”opera seria” del barocco italiano (nelle forme datale da Metastasio e Händel). Da un lato, ogni giorno c’è qualche inatteso, pur se previdibilissimo, colpo di scena. Da un altro, si è sparsa la convinzione generale che ci saranno fiumi di sangue ma anche un provvidenziale “lieto fine”.
La trattativa che sarebbe dovuta terminare irrevocabilmente entro la mezzanotte di ieri 31 marzo, riprende questa mattina e dovrebbe durare (il condizionale è d’obbligo) sino a domani mercoledì 2 aprile, termine ultimo (per ora, aggiungiamo noi) previsto dall'accordo con AF-Klm per raggiungere un primo accordo quadro con i sindacati. E’ una trattativa vera o finta? I termini sono perentori oppure, per utilizzare il forbito linguaggio degli amministrativisti, ordinatori (ossia un mero auspicio)?
"Trattativa falsa, inutile". Afferma la Uil lasciando il tavolo. Attacca il segretario generale Luigi Angeletti, il confronto con i sindacati non può portare ad un "accordo risolutivo" visto che "la parola conclusiva la dovrà dare il prossimo governo". Per altre sette sigle della galassia sindacale (tutte tranne l'Anpac) la Uil "ha deciso di abdicare al proprio ruolo per partecipare da comparsa al teatrino becero della campagna elettorale", e "utilizzare i lavoratori per una campagna che non li riguarda è un fatto grave". La UilTrasporti, lasciando il tavolo, lo ha spiegato al Presidente-Amministratore Delegato di Air France-Klm Jean-Cyril Spinetta: la coincidenza di tempi con l'avvicinarsi delle elezioni "ha trasformato la vicenda Alitalia in terreno di scontro politico" e questo "nega di fatto le indispensabili condizioni di serenità che possano permettere di continuare il confronto".
La "sospensione" è arrivata dopo che la Uil aveva posto due domande a Spinetta: "E' vero che serve il via libera del prossimo governo? Ed è vero che ci sono altre condizioni da raggiungere, come una soluzione al contenzioso con Sea per le scelte di Alitalia su Malpensa?". Spinetta, dal canto suo, ha riaffermato che le condizioni da soddisfare sono previste dall'accordo firmato con Alitalia, e per chiudere l'operazione Air France-Klm vuole il via libera di chi andrà al governo dopo le elezioni.
Per le altre sigle, il rischio di una crisi di liquidità impone di trattare ad oltranza. Anche se (occorre leggere con cura i verbali dei CdA) grazie ad inaspettati ma benvenuti rimborsi d’imposta, Alitalia si trova in cassa con 175 milioni in più di quanto contato il 26 marzo, si può guardare a vista ancora per qualche settimana. Tuttavia non solamente, il Presidente e Amministratore delegato di Alitalia, Maurizio Prato, sottolinea che itempi restano "contenuti", non più di "pochi giorni", e fonti interne all’azienda affermano che sono a rischio gli stipendi di Aprile.
Intanto, in questo momento otto sigle sindacali sono al centro direzionale di Alitalia alla Magliana per tentare di appurare se AirFrance-Kml intende di ammorbidire le condizioni previste nell’”offerta definitiva e vincolante”. Sul tavolo, in particolare, i tagli alla flotta che per i sindacati sono troppo severi per poter pensare ad un piano di sviluppo che segua la ristrutturazione, la decisione di Air France di chiudere i voli full cargo nel 2010 con un forte impatto sugli esuberi previsti per i piloti, ed il nodo delle attività di Az Servizi ancora non comprese nel perimetro dell'offerta. Su questo fronte i franco-olandesi hanno fatto aperture (comprendendo manutenzione e handling di Fiumicino) ma restano nodi preoccupanti, come il futuro degli stabilimenti Atitech di Napoli: i dipendenti che anche oggi presidiato la sede di Alitalia, lanciando anche fuochi d'artificio, hanno minacciato di bloccare l'aeroporto di Napoli Capodichino. "Stanotte ci penso, pensateci anche voi", avrebbe detto Spinetta lasciando i sindacalisti.
Sin qui la cronaca. Veniamo ora all’analisi. Indubbiamente, siamo alle prese con un gioco parallelo su più tavoli. I sindacati italiani, in particolare, quelli dei trasporti credono di essere maestri di queste materie. Conoscono poco la carriera di Spinetta e i suoi obiettivi nell’ “affaire Alitalia”. Spinetta è approdato tardi all’industria areonautica; quando il politico socialista Michel Delaberra (di cui è stato per tre lustri il braccio destro) era alla guida del dicastero dei trasporti; il nostro ne era il Capo di Gabinetto. Marc Blondel, per decenni leader di Force Ouvrière (il sindacato anticomunista francese), mi diceva che con Spinetta quella che conta è la seconda mossa non la prima; chi è stato in auto con lui, sa che al volante è un esperto della doppia debragliata. Spinetta è stato a lungo a capo della direzione generale sviluppo del Ministero dell’Istruzione e Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, quando Delaberra era il responsabile politico del dicastero. E’ uso a trattative sindacali con gli insegnanti ed ha gestito, con abilità, gli scioperi nei servizi pubblici essenziali. Politicamente è uno dei tecnocrati socialisti cresciuti alla scuola di Delors, in grado quindi di avvertire il cambiamento: ha compreso prima di molti altri che il leader del PdL, Silvio Berlusconi, ha scompaginato le carte, annunciando la possibile presenza di un concorrente e scatenando una vera e propria bagarre all’interno del defunto Governo Prodi e delle correnti del PD in cerca di spartirsene le spoglie.
Perché vuole acquistare Alitalia (del cui CdA ha fatto parte in passato) mentre ha voltato le spalle in altre occasioni e non ha neanche partecipato alla prima fase della scombinata procedura inventata dal trio Prodi-TPS-Bianchi?
È appena entrato in vigore lo storico accordo Cieli Aperti (Open Skies) tra Stati Uniti ed Ue che, avendo liberalizzato il traffico aereo transatlantico, in pratica consente alle compagnie aeree europee di operare collegamenti con gli USA decollando da un aeroporto di un qualsiasi paese dell’Unione. L’Open Skies ha sostituito i vari accordi bilaterali siglati nel tempo tra i singoli paesi europei e gli Stati Uniti. L’accordo, siglato nella primavera 2007 a Washington dopo anni di negoziati, ha posto fine alle discriminazioni tra vettori americani ed europei nella copertura del traffico transatlantico. Agli investitori europei viene così permesso, inoltre, di acquistare fino a meno del 50% di una compagnia Usa e, addirittura, anche di più se il diritto di voto si manterrà al di sotto del 25%. Allo stesso modo agli investitori Usa è concesso il diritto di acquistare azioni di compagnie europee, purché la maggioranza resti nelle mani di azionisti del vecchio continente.
Ciò vuol dire un’accresciuta concorrenza tra AirFrance-Klm, da un lato, e Lufthansa, dall’altro. In questo quadro, Alitalia acquista un valore (anche di marchio) che due anni fa o anche soltanto otto mesi fa non aveva. Un possibile Lufthansa-Alitalia è reso difficile dal fatto che i tedeschi non vogliono partner italiani politicamente ben agganciati ma, a torto o a ragione, non considerati oltre Reno all’altezza. Per Spinetta si tratta di un gioco su due tavoli: su uno, con i suoi azionisti che vorrebbero Alitalia gratis (data la situazione finanziaria); sull’altro, con i sindacati e con un probabile nuovo Governo italiano che potrebbero rendere più facile l’ingresso in Italia di Lufthansa tramite una cordata così numerosa da fare perdere visibilità ai partner a cui i tedeschi non vogliono bene.
Fin de partie? Non è affatto detto.
http://www.loccidentale.it/node/15464
Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
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in questa sezione si trattano tutti gli argomenti riguardanti vettori aerei con COA estero
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Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
Condivido. Analisi perfetta. Siamo , come in tempi antichi, diventati terreno di battaglia per il predominio europeo tra francesi e gemananici.
Nulla di nuovo.
Anzi riaffermata la debolezza che ci contraddistingue.
Nulla di nuovo.
Anzi riaffermata la debolezza che ci contraddistingue.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
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Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
Delta plans four-way Atlantic venture
By Kevin Done in London
Published: March 31 2008 19:04 | Last updated: March 31 2008 19:04
Air France-KLM and Delta Air Lines expect to receive antitrust immunity this month from the US government to form a four-way transatlantic joint venture including KLM and Northwest Airlines.
The joint venture, in which Air France-KLM, Delta and Northwest would share profits and revenues and jointly plan sales, networks and capacity, would have a turnover of $12bn and would account for about 30 per cent of the North Atlantic market.
Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
Peccato, mi era simpatica Northwest...che esca da Skyteam :green:
Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
Analisi condivisibile, la grande variante e' stata la caduta del governo che neanche Spinetta immaginava potesse concretizzarsi durante la trattativa senza dimenticare le reazioni impreviste di Milano senza se e senza ma su Malpensa.
E' palese che ditro a tutto cio' c'e' la guerra tra Air France e Lufthansa.
E' palese che ditro a tutto cio' c'e' la guerra tra Air France e Lufthansa.
- stefanojoy
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- Iscritto il: sab 06 ott 2007, 10:58:44
- Località: milano, citta' studi.
Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
Ottima analisi....concordo.
Ho come il sentore che la guerra tra LH ed AF finira' a favore di LH....se la stanno giocando decisamente meglio.
Ho come il sentore che la guerra tra LH ed AF finira' a favore di LH....se la stanno giocando decisamente meglio.
Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....
Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
Anche perche' le Miles&More in nord Italia sono numericamente maggiori alle Mille Miglia e poi a Milano il Brand Alitalia e' conciato male ma Air France e' a pezzi!stefanojoy ha scritto:Ottima analisi....concordo.
Ho come il sentore che la guerra tra LH ed AF finira' a favore di LH....se la stanno giocando decisamente meglio.
je coumprands l'importance de la Lombardie
Mais oui Monsieur Spinetta!!!!
- stefanojoy
- Messaggi: 5248
- Iscritto il: sab 06 ott 2007, 10:58:44
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Re: Ecco perché i francesi vogliono a tutti i costi Alitalia
nnn ha scritto: je coumprands l'importance de la Lombardie
Mais oui Monsieur Spinetta!!!!


Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....
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