11 Febbraio 2024

Anche oggi attività bloccata ai magazzini MLE a cargo city di Malpensa. Lo sciopero, iniziato venerdì scorso, riguarda gli operai che si occupano di imbarcare e sbarcare le merci.
A sostenere i lavoratori nella lotta il sindacato di base Cub Trasporti che ha fatto visita al presidio rivelando di aver ricevuto il sostegno dei portuali di Genova e di Savona oltre ai dipendenti del trasporto pubblico di Roma, Palermo e Catania: « Questo è motivo di orgoglio. Dobbiamo andare avanti nella lotta con fiducia perchè vinceremo».
Per cosa si protesta oggi in MLE?
Ovviamente per le condizioni di lavoro, con una serie di rivendicazioni puntuali spiegate nei giorni scorsi. Punti su cui il sindacato di base ha ottenuto passi avanti, nel confronto con Alha e Wfs, altri due operatori alla cargo city: «Alcune aziende hanno riconosciuto miglioramenti sostanziali, significativi rispetto a un contratto nazionale deludente, mentre Mle non molla. Giustamente i lavoratori non accettano che ci siano disparità» spiega Renzo Canavesi, del sindacato di base Cub Trasporti.
Le giornate di astensione dal lavoro sono state molto frequenti a cargo city nel 2023 e questo secondo Canavesi spiega il ricorso oggi allo sciopero a oltranza: «Dopo tredici scioperi c’è l’idea che non funzioni la protesta per un giorno. Per questo sono andati oltre il regolamento che impone una durata massima di 24 ore per lo sciopero nei trasporti».
È una forma di protesta radicale, che va oltre i regolamenti, anche se si evita il blocco stradale. Al lavoro restano i precari che non possono scioperare, dice Canavesi. «Anche ad Amazon hanno ripreso il lavoro a mezzanotte ma vanno molto a rilento».
Domani, lunedì 12 febbraio, a partire dalle 16.30 i lavoratori in presidio permanente di MLE-BCube dell’aeroporto di Malpensa terranno un’assemblea pubblica per spiegare a tutti gli interessati le motivazioni e le finalità di questa lunga azione di lotta.
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