
Prima di lasciare l’aeroporto faccio anche il check-in alle macchinette per il volo dell’indomani.
Flight: BA 8855 GLA-BRR
Eqp: DHC-6 Twin Otter
Reg: G-BZFP
Class: Y
Seat: 2A
Con la carta d’imbarco già fatta, mi presento all’aeroporto di GLA meno di un’ora prima dell’orario di partenza del volo, lascio la valigia al banco “Quick Bag Drop” senza fare coda ma subendo le solite (stupide) domande che fanno quando si spedisce una valigia in UK: “L’ha riempita da solo? Nessuno ha interferito ? Qualcuno ha le chiesto di trasportare qualcosa ? L’ha mai persa di vista ?”
Quando arrivo a vedere il Twin Otter scopro che era stato spostato al gate a fianco rispetto a quello in cui l’avevo visto il giorno prima, segno che o è andato a far manutenzione o ha fatto qualche volo in mattinata.
Sono colpito da quanto è piccolo, pur portando circa la metà dei pax di un ATR, non è nemmeno paragonabile a quest’ultimo come dimensioni:

Dal lato opposto del molo si vede invece quello che è uno dei più grossi aerei che fanno servizio su GLA, un 777, è un bel contrasto:

Con un po’ di ritardo imbarchiamo, il gate è molto “Scottish”, qui a Glasgow ho avuto già modo ambientarmi con l’accento di queste parti, che è piuttosto particolare ...

Scendo sull’apron e la mia impressione rimane immutata: l’aereo è davvero piccolo, come vedete è pure difficile stare in piedi, l’interno ha un’altezza adatta alle persone sedute, entrare ed uscire è un’impresa.

Sulla porta trovo ad accoglierci il First Officer che controlla le carte d’imbarco e annuncia che il volo è free seating, possiamo sederci dove vogliamo; noto che i posti in coda sono molto popolari, ma non m’interessa, punto dritto al 2A che mi ero scelto in fase di check-in.
Sono pronto a questa avventura, che mi pare gli antipodi del veloce e lussuoso volo in Concorde; il Twin Otter lo sapevo lento, lo scopro spartano. I sedili hanno lo schienale basso e dal lato opposto al mio, in cui sono a coppie, assomigliano ad una panca.
Il pitch è minimo ma nella prima fila è anche meno ed il mio finestrino, non troppo lontano dall’elica, è molto graffiato. I posti 1C e 1F, probabilmente poco appetibili, sono ingombri delle borse e degli attrezzi dei piloti.

Faccio una veloce conta dei pax: su 19 posti, ce ne sono 13 occupati, se qualcuno fosse stato scaramantico sarebbe dovuto scendere.
Finito l’imbarco il First Officer raggiunge la prima fila e tiene un briefing di sicurezza molto breve e “a braccio” pur mostrando cinture e Safety Card; non ci sono maschere per l’ossigeno e viene data molta enfasi al comando “Brace. Brace.”.
Come curiosità il volo è venduto anche con la Business Class ma ora è chiaro che non ci sarà nessuna distinzione e nessun servizio di bordo; il F.O. si congeda con un “See you at destination.” ed entra nel cockpit che è proprio davanti a me. La porta è ancora aperta, spero proprio che non la chiudano.
