Venerdì 5 Giugno 2009 alle ore 14 presso il Palazzo dei Giureconsulti in Milano s’è tenuta una conferenza stampa con presenti il Ministro La Russa, l’assessore Croci per il comune di Milano e l’avvocato Bonomi per SEA.
E’ stata l’occasione per annunciare l’accordo sottoscritto ieri tra Ministero della Difesa, Ministero delle infrastrutture e Trasporti, ENAC e SEA , il quale accordo prevede il trasferimento dei terreni del Demanio pubblico dello stato Ramo difesa Aeronautica al demanio Pubblico trasporti Aviazione Civile.
Il Ministro La Russa ha presentato per sommi capi i termini dell’accordo.
Gli spazi demaniali sono pari a complessivi di 357 ettari , di cui 21 in zona cascina Malpensa, 335 ex poligono area addestrativa ed un ettaro nei pressi di Linate.
L’accordo si è concluso grazie alla stretta collaborazione tra ministero della Difesa, Comune di Milano e SEA.. Il Valore dei terreni di fatto acquisiti da SEA ammonta a 29 ml di euro.
A fronte di tale cessione SEA s’impegna a contribuire per medesimo valore, alla realizzazione d’una serie di strutture destinate all’Aeronautica militare ed all’esercito.
In particolare per la costruzione di 45 unità abitative plurifamiliari nelle sedi di Gallarate e Ghedi dell’Aeronautica, una serie di hangar ed appartamenti in varie località.
L’attuazione di tali opere è prevista entro il 2016. In tal modo SEA può considerare rateizzato l’impegno assunto in ben 7 anni a partire dal 2009.
Dopo un breve saluto da parte dell’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Croci, ha preso la parola il Presidente di SEA avvocato Bonomi.
Dopo i ringraziamenti d’obbligo per la velocità con cui il Ministro ha definito la questione, dopo oltre 7 anni di stasi, Bonomi rimarca come il piano industriale che prevede un peso finanziario da parte esclusivamente di SEA pari a 1 MLD e 400 ml di euro, debba procedere indipendentemente dalla situazione di crisi contingente. Infatti tutti i vari organismi internazionali, prevedono che entro il 2018-2020 tutti gli attuale aeroporti europei si troveranno in una situazione di completa saturazione. Ecco perché gli investimenti non possono essere tralasciati fin d’ora.
I nuovi terreni saranno destinati alla terza pista in primis, la cui realizzazione anche se posticipata di circa 2 anni rispetto ai piani del 2007, dovrà necessariamente essere pronta per il 2015.
Inoltre un forte sviluppo sarà dato al cargo con l’integrazione d’un polo logistico, da realizzarsi nei terreni a sud delle attuali testata 35R e 35L.
Si tenga presente che nonostante la crisi in atto, Malpensa con il 47% delle merci aviotrasportate rappresenta sempre il primo polo Italiano, e si pone al 7° posto nel cargo aviotrasportato a livello europeo.