Sea Handling: multa dalla Ue SOSPESA dal Tar Lombardia

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maurilive
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e ipotesi cessione...

Messaggio da leggereda maurilive » gio 14 mar 2013, 22:00:45

I-Alex ha scritto:800 venduti insieme alla società e 1300 in mobilità... se confermati sono una carneficina
HyperFlyer ha scritto: PS rimango basito, mettendo insieme i numeri di cui sopra, nell'apprendere che SEAH avrebbe 2600 dipendenti! ma è vero?
non sono un po' tantini?
il gruppo Sea al 31/12/2011 aveva 5090 dipendenti (346 dirigenti e quadri, 2880 impiegati e 1864 operai)
Si il totale è sostanzialmente corretto. D'altronde Sea Handling si occupa di tutte le attività aviation del gruppo, non solo dei bagagli come si vuole far credere.

:ciao:
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e ipotesi cessione...

Messaggio da leggereda Mauz » gio 14 mar 2013, 23:18:46

Gli scioperi e le assemblee dovrebbero essere su base volontaria. Se c'è una cosa che non sopporto sono quelli che tirano su la loro personale "lotta di classe" e impediscono agli altri di andare a lavorare.

IMHO quando vengono ravvisati atteggiamenti del genere i soggetti lavoratori coinvolti dovrebbe perdere ogni diritto.




Lo dico a prescindere dalle motivazioni che hanno portato a indire l'assemblea. Su quelle non entro proprio nel merito!
Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e ipotesi cessione...

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 15 mar 2013, 19:43:36

Malpensa, protesta Sea Handling
Accesso bloccato all'aeroporto


15 marzo 2013

Immagine
La protesta dei lavoratori a Malpensa (Foto by daniele belosio/varese press srl)


Malpensa - Un paio d'ore di disagi da mezzogiorno alle 14 nei punti di uscita e di accesso al terminal 2 per chiedere chiarezza sul caso Sea Handling, la società di Sea sulla quale pende una multa europea da 360 milioni per presunti aiuti di Stato per la quale si parla di un interessamento degli scozzesi della Menzies. Traffico bloccato a Malpensa con passeggeri che sono dovuti arrivare a piedi allo scalo, portandosi le valigie a mano. Tutto è nato da un assembramento spontaneo dei lavoratori accompagnati da Ugl, Flai, Usb e Cub.

Poco prima 200 persone si erano riunite davanti agli imbarchi. Davanti a loro si è presentato il presidente di Sea Giuseppe Bonomi.

I lavoratori si erano ritrovati al Cral Sea dove si è svolta un'assemblea alla quale hanno preso parte delegazioni sindacali di tutte le organizzazioni.

Ne è scaturita una presa di posizione sul futuro di Sea Handling, chiedendo che la società ritorni in Sea spa. Una soluzione che secondo la società che gestisce l'aeroporto potrebbe non essere praticabile.
A. Ped.

da http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... r_due_ore/
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » lun 18 mar 2013, 19:14:40

Sea Handling, i lavoratori "assediano" il consiglio comunale
Dopo la manifestazione che ha bloccato il Terminal 2 venerdi, gli operai della società controllata da Sea arrivano a Palazzo Marino. La mattina a Malpensa la manifestazione dei lavoratori ex-Lepanto


Miniatura

Cori scanditi e anche qualche momento di tensione: a Milano arriva la rabbia dei lavoratori di Sea Handling, la società partecipata da Sea che è a rischio dopo che la Commissione Europea ha chiesto la restituzione di 360milioni di euro considerati aiuti di Stato. Dopo il presidio-blocco attuato venerdì al Terminal 2 di Malpensa, oltre duecento gli operai - organizzati da diverse sigle sindacali - che si sono presentati davanti a Palazzo Marino, dove lunedì pomeriggio si riunisce il consiglio comunale (nella foto: gli operai in marcia a Palazzo Marino). All'ordine del giorno c'è anche il cambio di squadra dentro alla giunta che governa la città, gli operai Sea Handling hanno fatto sentire forte la loro voce, con cori da stadio e insulti contro il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: la vertenza riguarda circa 2500 lavoratori, tra Linate e Malpensa. I manifestanti hanno chiesto la sospensione del consiglio per lasciare il posto ad un incontro con l’amministrazione, con l'obbiettivo di avere garanzie per i posti di lavoro a rischio (ancora non quantificato l'impatto possibile). Non sono mancate tensioni anche con le forze dell'ordine schierate davanti a Palazzo Marino.
In mattinata anche Malpensa è stata interessata da un corteo e da un presidio: in questo caso a protestare erano i lavoratori (in gran parte donne) ex-Lepanto: sono una sessantina i posti di lavoro a rischio nel settore dell'assistenza ai viaggiatori disabili.

http://www3.varesenews.it/gallarate_mal ... 58171.html
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda maurilive » lun 18 mar 2013, 23:31:21

19:49 EUROPA-REGIONI: SALVINI, UE RIVEDA DECISIONE SU SEA

(ANSA) - BRUXELLES, 18 MAR - La Commissione europea deve rivedere la decisione con cui ha imposto la restituzione degli aiuti di Stato ricevuti dalla Sea per non mettere a repentaglio il futuro di 3000 lavoratori che ''non hanno alcuna responsabilita''' delle scelte sbagliate fatte dalla societa'. E' quanto chiede l'europarlamentare e segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini in un'interrogazione rivolta alla Commissione Ue.

Lo scorso 19 dicembre, ricorda Salvini, Bruxelles ha deciso che la cessione di capitali, pari a circa 360 milioni di euro, da parte di SEA, società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa e la cui quota di maggioranza è in capo al Comune di Milano, in favore della sua controllata SEA Handling, responsabile dei servizi aeroportuali di terra, si configura come un aiuto di Stato proibito dai trattati europei.

Ciò comporta l'obbligo per SEA Handling di restituire in tempi brevissimi detti capitali. ''Ma dai bilanci risulta evidente - osserva l'europarlamentare - come tale richiesta sia inesaudibile e che, se la Commissione non dovesse rivedere la propria decisione e il Tribunale dell'Unione Europea non accoglierà il ricorso del Comune di Milano, l'esito della vicenda non potrebbe che consistere nel fallimento di SEA Handling e, di conseguenza, nella perdita del lavoro per i suoi quasi tremila dipendenti''.

''Si tratta di una decisione che avrebbe delle conseguenze pesantissime in termini di costi sociali'', afferma Salvini, poiche''' rischia di mettere in ginocchio tremila lavoratori e le loro famiglie. Senza entrare nel merito della questione sulla liceità o meno dei trasferimenti di capitale da SEA a SEA Handling" - continua - sarebbe ingiusto e irragionevole a prescindere mandare sul lastrico migliaia di lavoratori che non hanno alcuna responsabilità riguardo a eventuali scelte sbagliate dei vertici delle due società coinvolte''.

''Per evitare che a fare le spese di tutta questa faccenda siano i dipendenti di SEA" - conclude l'europarlamentare - ho presentato un'interrogazione alla Commissione Europea chiedendo che essa riveda la propria decisione, o quantomeno proponga una soluzione atta a tutelare i tremila lavoratori coinvolti''.(ANSA).
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » mar 19 mar 2013, 12:11:04

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 19 mar 2013, 20:33:32

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda maurilive » mar 19 mar 2013, 21:02:56

Lavoratori Sea Handling cacciano rappresentante Cgil da assemblea

http://youtu.be/HwzX_nk62Oo


Sorry non riesco a incorporare il video
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » mer 20 mar 2013, 16:03:34

A Pisapia la patata bollente SEA Handling, con 2.300 posti di lavoro a rischio e il superminimo di cui non si parla mai

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/rotta-ver ... z2O5n4GOHv

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 20 mar 2013, 19:33:49

articolo interessante però ho qualche dubbio sul fatto che i lavoratori siano strapagati: quelli che conosco io che lavorano al Bhs, check in, rampa e simili di certo non navigano nell'oro soprattutto se non sono stati assunti prima del '98
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda Pentolaro » mer 20 mar 2013, 21:05:51

I-Alex ha scritto:articolo interessante però ho qualche dubbio sul fatto che i lavoratori siano strapagati: quelli che conosco io che lavorano al Bhs, check in, rampa e simili di certo non navigano nell'oro soprattutto se non sono stati assunti prima del '98
Infatti Alex.
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » gio 21 mar 2013, 00:03:18

Ragazzi, non sono il fighetta che vola in Business solo quando non c' è la First, si preoccupa solo della carta dei vini e gode quando dice a tutti che devono lavorare aggratisse, ho cercato il più possibile di essere neutro.

Non è questione di essere strapagati, ma che gli stipendi della concorrenza sono ancora più bassi, in un' attività a basso valore aggiunto dove il costo del lavoro predomina.

SEAH adesso non perde più cifre significative, non è più come una volta, ma a meno di escamotage è difficile che si possa evitarne la vendita, che a me pare certo meglio del fallimento. Si pagano ora gli errori del passato, quando si fece spallucce al divieto UE di fornire aiuti pubblici. Francamente non vedo altre vie d' uscita.

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 26 mar 2013, 19:54:03

Sea spa fa slittare l'approvazione del bilancio al 30 giugno onde evitare la liquidazione di Sea Handling

Sea Handling, bilancio posticipato al 30 giugno
La decisione del Cda, in attesa di capire quale sia l'esito del ricorso per sospendere il trasferimento di 360milioni di euro da SeaH a Sea ed evitare il fallimento. In gioco 2400 posti di lavoro


Nel giorno in cui i sindacati confederali ribadivano la richiesta di posticipare l'approvazione del bilancio di Sea Handling, arriva anche la decisione ufficiale del Consiglio di Amministrazione della controllata di Sea Spa, che «ha deciso oggi di posticipare l’approvazione del bilancio entro il 30 giugno», spiega una sintetica nota Sea.
«A tale data si potrà così tener conto dell’esito dell’istanza cautelare, che si auspica positiva, per la sospensione dell’esecuzione della decisione della Commissione Europea che configura le ricapitalizzazioni di Sea Handling da parte di Sea quali aiuti di Stato. Il Consiglio di Amministrazione di Sea S.p.A. preso atto delle decisioni del CdA della controllata Sea Handling ha a sua volta posticipato l’approvazione del proprio bilancio». La presentazione del bilancio è infatti un nodo ineludibile della vicenda: con l'iscrizione a bilancio dell'accantonamento di 360 milioni verso Sea, infatti, Sea Handling andrebbe tecnicamente in fallimento.

da www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/sea-handling-bilancio-posticipato-al-30-giugno-258846.html

il Governo sostiene la causa difensiva per Sea Handling dal Corriere Milano di oggi

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda hal » mar 26 mar 2013, 20:02:00

comunicato stampa

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SEA HANDLING APPROVA IL RINVIO DEL BILANCIO ENTRO FINE GIUGNO


Milano, 26 marzo 2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Sea Handling ha deciso oggi di posticipare l’approvazione del bilancio entro il 30 giugno.

A tale data si potrà così tener conto dell’esito dell’istanza cautelare, che si auspica positiva, per la sospensione dell’esecuzione della decisione della Commissione Europea che configura le ricapitalizzazioni di Sea Handling da parte di Sea quali aiuti di Stato.

Il Consiglio di Amministrazione di Sea S.p.A. preso atto delle decisioni del CdA della controllata Sea Handling ha a sua volta posticipato l’approvazione del proprio bilancio.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » mer 27 mar 2013, 03:44:15

Bella idea, ma poi il 31 giugno che cosa succede? Si aspetta il 32?

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 27 mar 2013, 08:01:01

malpensante ha scritto:Bella idea, ma poi il 31 giugno che cosa succede? Si aspetta il 32?
No si spera in una sospensiva del pagamento... Ed arrivare al 31 giugno sarà già un miracolo visto che non è nemmeno un anno bisesto...
Però che fai, approvi un bilancio senza stanziare almeno la metà della sanzione ad un fondo rischi? Non credo sia compatibile col principio di pridenza...
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda HyperFlyer » mer 27 mar 2013, 09:20:46

be' ragazzi, se il giorno decisivo è il 31 giugno.....SEAH la vedo proprio bene.... :green:

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » mer 27 mar 2013, 11:15:28

Si sta mettendo la testa nella sabbia, chiedendo ai politici di fare inutilmente la voce grossa con la UE.

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 27 mar 2013, 13:55:26

Alla mensa del T1 è in corso la assemblea dei confederali... I lavoratori mi sa che sono parecchio incazzati e giustamente preoccupati
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda maurilive » sab 30 mar 2013, 18:16:52

Alcuni articoli:

Perche altrove l'Ue chiude un occhio ma non in Italia
http://www.ilsussidiario.net/News/Milan ... a-/378007/

Sea Handling, si mobilitano anche i sindaci
Segnalo: "salvaguardia dell’occupazione e del salario per sea handling nel gruppo Sea; [...]; verifica su una concorrenza sleale nei confronti di sea handling da parte delle aziende di handling presenti a malpensa, dal punto di vista del rispetto dei ccnl di riferimento, sicurezza sul lavoro ed eventuali responsabilita’ del mancato controllo di Enac; proposta di un tavolo di lavoro tra Cuv - Sea – Comune di milano – ed Rsu; le prospettive dal 2014, quando scade la Cassa Integrazione.
http://www3.varesenews.it/gallarate_mal ... 59070.html

«Occhio alla valanga Sea Handling ci sono altri mille posti a rischio»
Pone l'accetto su un problema che sta passando in secondo piano: "La caduta di Sea Handling sarà una valanga, si trascinerà dietro anche chi, in Sea spa, lavora per l'handling: chi si occupa del commerciale, chi fa le busta paga, gli autisti dei pullman sul piazzale, chi fa manutenzione, fino agli addetti alla sicurezza. «Almeno altre 1.000 persone». Aggiungo biglietterie, movimentazione aeromobili, segreterie, uffici affittati...
http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... no_regole/
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 31 mar 2013, 15:23:07

Dall'articolo di ieri del Messaggero si delinea una strategia con oltre 700 esuberi:

Il Messaggero, 30 marzo 2013 -

Bonomi taglia 739 posti per salvare la SEA

ROMA Sebbene in ritardo, la Sea ha inviato a Bruxelles, tramite il governo, il ricorso contro la maxi-multa da 360 milioni (più gli interessi) per gli aiuti di stato individuati nelle 18 ricapitalizzazioni effettuate su Seah Handling (Seah). Nel dossier, che comprende cinque allegati ed è partito mercoledì 27, il gruppo milanese presieduto da Giuseppe Bonomi, in attesa della sospensiva chiesta al Tribunale Ue sull’efficacia della sanzione, recepisce comunque l’indicazione di riscrivere il perimetro di Seah, onde dare luogo a una discontinuità organizzativa e di business rispetto all’assetto attuale (viziato evidentemente dagli aiuti di stato ricevuti), prima della vendita. L’ACCORDO CON MENZIES In proposito è pronta una lettera di intenti con il gruppo Menzies che pone, però, la condizione di avviare una trattativa in esclusiva non essendo disponibile a partecipare a una gara. Al ricorso è allegato anche «il sostegno delle Autorità italiane a ogni soluzione alternativa al mero recupero monetario dell’aiuto», scrive Roberto Adam, capo dipartimento Politiche europee del governo, poiché «il recupero determinerebbe automaticamente il fallimento di Seah». Con l’ausilio di Mediobanca e dello studio Bonelli Erede Pappalardo, il gruppo che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, ha delineato il percorso della nascita di Newco Handling in modo che «possa avere una dimensione pari al 70% di Seah in termini di attività esercitate». Nello spezzatino «si assisterebbe a una riduzione di circa 739 unità rispetto al personale di Seah, pari a 2.392 a tempo pieno, di cui 2.062 impiegati per le attività di gestione diretta e 330 a tempo pieno che svolgono servizi per Seah sulla base di contratti di servizi/subappalto. E’ inoltre prevista una ristrutturazione che comporterà l’esodo agevolato di 200 unità a tempo pieno». In totale ci sarà, dunque, una riduzione di personale del 30%. Nella newco troveranno spazio solo alcune delle attività di Seah previste dal codice Iata: il rifornimento di carburante, i servizi ai passeggeri, le attività di rampa, altri servizi (le emergenze). Il perimetro di trasferimento alla Newco e successiva alienazione non comprenderà molti altri servizi. Per esempio, le attività svolte mediante contratti di subappalto da operatori terzi (pulizie aerei) e da Sea (servizio bus interpista); le attività di amministrazione e supporto alla gestione aeroportuale svolte da Seah in esclusiva come i servizi offerti mediante risorse dedicate (fast track, carrelli bagagli). E non saranno trasferite nemmeno le attività di direzione generale e staff, come quelle svolte in gestione diretta e quelle svolte da Sea sulla base di contratti di servizi. I 200 dipendenti a tempo pieno, destinatari al 31 dicembre 2013 «di misure di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro, non formeranno oggetto di cessione». I NUOVI CONTRATTI La vendita «comporta la stipula di nuovi contratti di lavoro subordinato tra Newco - continua il ricorso - e i lavoratori». Ciò implicherà la stipula di nuovi accordi. «E’ ragionevole attendersi una riduzione del costo del lavoro di circa il 10% e una diversa articolazione dello stesso secondo il seguente schema: istituti derivanti dal contratto collettivo nazionale, istituti derivanti da contrattazione aziendale integrativa negoziati tra sindacati e Newco (10%)». Riguardo alle strategie di business, l’acquirente «avrà l’opportunità di sviluppare una strategia alternativa in discontinuità attraverso un indirizzo e controllo strategico esercitati lontano da Milano, probabilmente dall’estero, da parte del proprio quartier generale; centralizzare servizi di direzione generale, offerta ai vettori di servizi su scala nazionale e internazionale. Sea illustra anche i vantaggi di una cessione mediante trattativa privata. «La lettera di intenti negoziata con Menzies prevede che quest’ultimo rinunci in presenza di una gara, ma sarebbe disponibile a un accordo al fine di acquisire le attività di Seah, individuate da Sea d’intesa con la Commissione». Sea sottolinea infine che qualora Bruxelles volesse indire una gara «rischierebbe di perdere l’unico possibile acquirente che si sia fatto avanti».
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 02 apr 2013, 16:48:23

La situazione inizia a essere preoccupante.


Sea Handling, doccia scozzese
Ipotesi di trattativa con Menzies Aviation: niente gara pubblica, servizi ridotti e a casa in 739 su 2.932 dipendenti


Malpensa - Il velo è caduto. O forse c’è stata qualche abile mano che l’ha fatto cadere? Mah.
Sta di fatto che è pronto, e già segnalato alla Ue, il piano di smantellamento di Sea Handling. Prevede: il taglio di 739 dipendenti sugli attuali 2.392 a tempo pieno, la nascita di una Newco (per essere chiari: una nuova società), la rinegoziazione al ribasso del 10% dei contratti di lavoro per i riassorbiti, la riduzione dei servizi forniti e - guarda un po’ - la vendita a Menzies Aviation attraverso trattativa in esclusiva senza alcun bando pubblico.
Perché il colosso scozzese di settore, oltre a essere l’unico acquirente interessato, non è disponibile a partecipare a una gara. In succo, ma nemmeno troppo, è quanto pubblicato da Il Messaggero nei giorni scorsi con un dettagliato articolo di Rosario Dimito. Un quadro non smentito. Ma, anzi, ormai ritenuto altamente possibile come alternativa al sicuro fallimento che sarebbe causato dal rigetto da parte della Commissione europea della richiesta di sospensiva e, dunque, dall’obbligo di dare corso alla restituzione a Sea spa dei 359 milioni 644mila euro più interessi ricevuti tra il 2002 e il 2010.

IL PIANO B

In realtà non c’è nulla di nuovo sotto il sole, per chi nell’ultimo mese e mezzo (il caso è stato fatto scoppiare da Walter Galbusera, segretario generale di Uil Lombardia, l’11 febbraio) ha guardato l’intera vicenda, tuttavia ora ci sono appunto dettagli precisi. Insomma, si sapeva che per come stanno le cose tre sono le strade:
1) la Ue accoglie il ricorso e o non cambia nulla o si realizza l’invocata unificazione di Sea spa e Sea Handling;
2) Bruxelles non muta giudizio e il ramo handler fallisce;
3) la Commissione accoglie la pianificata discontinuità aziendale, azzera la milionaria sanzione e permette la vendita della Newco.
Proprio quanto prevede il piano B descritto sul quotidiano capitolino ed evidentemente preparato dallo stesso gestore di Malpensa e Linate. Sulla falsariga, fatte le dovute distinzioni, della privatizzazione di Alitalia e con un dimagrimento dei costi, riscontrabile nel calo di dipendenti e stipendi, e pure delle forniture.
In pratica all’acquirente resterebbe quanto previsto dal codice Iata: rifornimento di carburante, servizi ai passeggeri, attività di rampa ed emergenze.

I DUBBI

Certo è che la svolta mediatica apre a una miriade di dubbi.
Innanzitutto: Sea, o meglio i suoi specifici funzionari assistiti da Mediobanca e dallo studio Bonelli Erede Pappalardo avranno steso il piano B nell’ultima settimana? Difficile, viste complessità della materia e necessità di ampio coinvolgimento.
Più probabile che il discorso sia partito da tempo. Magari a metà gennaio, quando è arrivato l’interessamento di Menzies. E poi: perché l’ulteriore bomba è esplosa a Roma e non qui? E’ forse un avvertimento all’interno di una partita più grande di quanto appaia? E chi ha innescato la miccia?
Il Comune di Milano, che ha la maggioranza azionaria (54%), è amministrato dal centrosinistra del sindaco Giuliano Pisapia e di regola indica ogni strategia societaria da seguire al presidente Giuseppe Bonomi?
Oppure il fondo F2i, che ha una minoranza di enorme peso (44%), è guidato dall’ad Vito Gamberale e vuole cambiare radicalmente la governance del Gruppo Sea?
E ancora: perché la notizia è finita nella rassegna stampa del sito della Filt-Cgil dell’Abruzzo, ma non se ne fa cenno - come del resto, di quasi ogni passaggio su Sea Handling - nei portali lombardo e nazionale della sigla?

LA TRIPLICE

Comunque sia, a Milano se ne sono accorti. Eccome.
Infatti, a stretto giro di posta, le federazioni di categoria della triplice chiedono chiarimenti alla proprietà e all’azienda. I segretari generali lombardi Rocco Ungaro (Filt-Cgil), Giovanni Abimelech (Fit-Cisl) ed Enore Facchini (Uiltrasporti) bocciano il progetto: «Nel merito, perché prevedrebbe uno spezzatino della società e la sua completa uscita dal perimetro aziendale. Nel metodo, perché si tratterebbe di una proposta che, pur impattando fortemente sul lavoro, non è mai stata formalizzata alle organizzazioni sindacali ed è stata data alla stampa superando il tavolo di confronto con la proprietà definito nell’ultimo incontro. Nei tempi, perché starebbe avvenendo mentre si tenta di far sospendere la sanzione in attesa di potersi confrontare sul merito della decisione della Commissione europea».

LA PREVISIONE

Insomma, quanto basta per rinfocolare una protesta mai sedata del tutto. Ci sono 2.392 lavoratori interessati. E in aeroporto notizie e dubbi volano. Sicché la facile previsione è che a Malpensa possa decollare una nuova fase di lotta sindacale. Più aspra.
Da http://www.prealpina.it/notizie/gallara ... 403801/55/
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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » mer 03 apr 2013, 00:53:02

La situazione si è fatta preoccupante con il dehub, adesso si rischia di "mietere" quello che è stato fatto allora e prima di allora.

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda malpensante » mer 03 apr 2013, 16:44:13

La situazione si è fatta preoccupante con il dehub, adesso si rischia di "mietere" quello che è stato fatto allora e prima di allora.

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Re: Sea Handling: multa dalla Ue e news successive

Messaggio da leggereda hal » gio 04 apr 2013, 13:36:38

Da "La prealpina" di oggi una serie di articoli interessanti, nonchè una lettera aperta dello stesso Bonomi.
Coronetti - Malpensa, la politica assente
FILO DI NOTA Ma/pensa, la politica assente di VINCENZO CORONETTI


Per chi conosce la vicenda, se scrivessimo che la questione di Sea Handling è complessa, difficile e pericolosa per il futuro di centinaia di lavoratori, scriveremmo una banalità Ma e proprio da qui che vogliamo partire Per dire che e forse questa stessa complessità, assieme ai rischi e alle complicazioni che ne derivano che tie ne a debita distanza la politica Perlomeno COWTMUA 4 PMMHA 22 Malpensa, la politica assente su quanto le girava intorno, specialmente se c'era da ricavarne un ritorno elettorale. Stavolta, invece, nonostante tutti indichino prioritaria la salvaguardia del lavoro, si registrano prese di posizione isolate, interrogazioni parlamentari del Pd o azioni come quella dell'europarlamentare piale/lina Lara Comi che si mette a disposizione per far da tramite con l'Ue, che ha comminato la rovinosa maximulta alla società di gestione dei servizi a terra di Linate e Malpensa. Manca però un coinvolgimento convinto e, soprattutto, corale. Che faccia massa critica e definisca un interesse reale sui destini di quasi 2400 persone e delle loro famiglie. Stiamo parlando di una azienda che chiude i bilanci in pareggio, che, per paradosso, rischia il default in virtù paradosso, rischia il default in virtù delle normative europee sulla concorrenza. Secondo la competente commissione di Bruxelles, i Sea Handling avrebbero violato le procedure. Da qui la sanzione. Si dirà: Governo e Comune di Milano, l'azionista di riferimento di Sea, si sono accodati a Sea Handling nel presentare i ricorsi contro la multa milionaria. Un gesto che potrebbe essere interpretato come "politico". Ma anche come del loro coinvolgimento diretto o indiretto nella questione. Insomma, un atto dovuto. Che a questo punto richiede il sostegno dei partiti con azioni decise, anche eclatanti. Ricordiamo tutti la manifestazione organizzata dalla Lega Nord alcuni anni fa per il rilancio dello presidente di Sea, è sua espressione. C 'è chi dice sia stato lasciato solo a rigirarsi la patata bollente tra le mani. Domenica e 'è Pontida. Secondo alcune indiscrezioni, Bobo Maroni, segretario federale leghista e governatore della Lombardia, potrebbe annunciare interventi proprio a favore di Sea Handling. Staremo a vedere. Certo, il contesto politico nazionale è messo peggio di Sea Handling. Ha tante grane a cui pensare e il Governo in carica può muoversi solo entro paletti ben definiti, anche in Europa. Sono però le segreterie politiche locali che dovrebbero scendere in campo, non solo o non tanto perché coloro che rischiano di pagare il conto sono, come sempre, i lavoratori, quanto per una questione di solidarietà territoriale, questione di solidarietà territoriale, per una presenza che non sia solo di facciata ma fiancheggi politicamente le iniziative giuridiche volte a salvare la società, dia manforte e indirizzile segreterie nazionali. Qui però nasce spontaneo un dubbio: quanto conta oggi la politica? Soprattutto, c'è ancora la politica








Bonomi: niente tagli in Sea Handling
IL PRESIDENTE BACCHETTA I MEDIA E RASSICURA I SINDACATI
Bonomi: niente tagli in Sea Handling MALPENSA


- Precisazioni e bacchettate II presidente uscente di Sea, Giuseppe Bonomi, sul pesante problema Sea Handling invita tutti — a partire dai media — a maggior moderazione ed esclude i tagli m caso di vendita della società Ripete «Non ci saranno esuberi» E parla di Opzione Z Perna a pagina 22 Nessun esubero previsto Sea Handling II presidente Bonomi getta acqua sul fuoco: più moderazione Giuseppe Bonomi, presidente uscente di Sea (fotoBiitz) MALPENSA - La premessa, che poi torna in un altro paio di occasioni come pilastro filosofico dell'azienda, è di una chiarezza esemplare: «Sea Handling è soltanto braccia». Nel senso che l' unico valore (o plusvalore, a seconda dei punti di vista) produttivo sono i 2.392 dipendenti. Ora decisamente in pericolo. A dirlo è il presidente uscente del Gruppo Sea, Giuseppe Bonomi, in questo momento alle prese con uno dei problemi più spinosi di questo suo secondo mandato ormai agli sgoccioli. In pratica: lui è quello con il caschetto in testa in prima linea per conto della proprietà, cioè il Comune di Milano (54 per cento delle Quindi, il famoso Piano B c'è o no? «C'è un'Opzione Z, non un Piano B, che prevede la vendita della società quale estrema eventualità senza creare alcun esubero», risponde il numero uno del gestore di Malpensa e Linate. «Tuttavia, prima di questa, c'è tutto il lavoro sul fronte giuridico che stiamo facendo e sono al vaglio altri quindici possibili rimedi all'obbligo di rimborso». Quali? Uno, giusto a titolo informativo per una vasta platea — almeno 2.392 persone e famiglie — di attenti osservatori della vicenda? «Sono piani «Evitate per favore titoli a effetto». riservati». Meno coperto da riserbo, anzi molto sottolineato è invece il timore di questi ultimi giorni: «Sono seriamente preoccupato del fatto che tra le nostre persone (i lavoratori, ndr) la tensione contuinui a salire. Se venisse paralizzato l'aeroporto e noi non fossimo di conseguenza in grado di fornire i servizi, faremmo scappare le compagnie. A quel punto, sì, ci sarebbe il fallimento e un enorme problema occupazionale». Perciò il presidente, chiede maggiore moderazione alla stampa: Insomma, per il momento il rischio di vedere a spasso 2.392 persone è soltanto virtuale. C'è, perché c'è, ma è teorico. Nel senso che è legato alle decisioni di Bruxelles: se non venisse accolta la richiesta di sospensiva dell'obbligo di restituire a Sea spa i 359 milioni 644mila euro (con gli interessi maturati si toccano i 452 milioni) imposto dalla Commissione europea, il crack di Sea Handling sarebbe solamente da iscrivere a bilancio. Resterebbe da chiamare il liquidatore e buonanotte ai suonatori. Se però a metà maggio — periodo individuato come attendibile per una risposta — la domanda fosse accolta, si aprirebbe un orizzonte di almeno due anni prima del pronunciamento sui ricorsi contro la sanzione. «Finora abbiamo cercato, e in parte ci siamo riusciti, di fermare l'orologio», spiega Bonomi. «Gli azionisti ci Qualora si avesse l'ossigeno richiesto, si potrebbe trovare la soluzione migliore in modo più agevole. Soprattutto, si potrebbe trovare. E potrebbe essere il Piano B od Opzione Z che dir si voglia, oppure una delle riservatissime quindici altre possibilità intermedie. Comunque, non sarà assolutamente l'unificazione tra Sea spa e Sea Handling richiesta da tutte le sigle sindacali. Entra nel merito il presidente: «La Commissione ci ha detto che, essendo questa una chiara elusione dell'ob bligo, è una strada non percorribile. Come non lo è la cessione a prezzi di mercato, se non alla condizione della discontinuità economica». Inquadramento giuridico, quest'ultimo, che appunto prevede riduzione del perimetro aziendale (meno servizi), trasferimento nella Newco soltanto di una parte di dipendenti (tagli), cambiamento dei costi del lavoro (stipendi ridotti) e politiche industriali diverse (nuova proprietà). Grossomodo quanto anticipato dal Messaggero e ripreso da tutti gli altri giornali. Il Piano B. Dunque, ci saranno i 739 esuberi? «No», esclude la veridicità del dettaglio Bonomi. «Non ci sarà alcun esubero». Ma se la Ue pretende il salvataggio solamente di una parte di maestranze, come faranno a non esserci esuberi? Che gli esclusi saranno forse assorbiti da Sea spa? «No. Saranno riallocati». Dove? «Beh, ci sarà sempre chi prenderà in gestione i servizi tagliati». La speranza è riposta nella clausola sociale. E Menzies Aviation? Anche su ciò precisazioni a correzione di quanto uscito sinora. Ovvero: «Si è fatta viva un anno fa. Ha avuto tre incontri con i miei collaboratori durante i quali non si è parlato di trattativa. A metà dello scorso gennaio ci ha inviato una lettera in cui manifesta l'interesse all'acquisto di Sea Handling». Al momento risulta l'unico soggetto interessato. Di fatto, cambiando nomi e correggendo sfumature, non c'è né più né meno di quanto è sotto gli occhi di tutti. Bonomi però vuole inquadrare al meglio «una vicenda assai complicata» e dunque, affiancato da Massimiliano Crespi (direttore del personale del Gruppo Sea), evitare che qualche inesattezza sparsa nell'aria esasperi ulteriormente animi già parecchio esasperati. I sindacati, del resto, sono in dura mobilitazione. Sicché, su questi ultimi la precisazione è sostenuta anche da Crespi: «Ci sono sindacati che stanno collaborando nel migliore dei modi per trovare una soluzione e altri che vogliono distruggere quanto si sta facendo». Così, a naso, intuendo il messaggio tra le espressioni facciali che accompagnano le due voci: i primi sarebbero i confederali Cgil, Cisl e Uil, con i quali il presidente assicura che finora «non c'è alcun accordo»; i secondi sarebbero le sigle di base Usb, Fiai, Cub più la confederale Ugl. Perché troppa agitazione crea problemi gravi.
- Angelo Perna



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Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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