Accordo SEA-Sacbo e AV a Malpensa

Clicca per ingrandire e leggeere il comunicato stampa L’obiettivo dell’accordo per uno studio di fattibilità, i cui dettagli operativi sono tutti da definire, parte dal presupposto che il sistema sia necessario nel medio periodo ( 10 anni almeno) per affrontare l’aumento di richiesta nel trasporto aereo che ormai pare certo nella misura di almeno ulteriori 100. ml di pax. Pertanto il ragionamento, in parte non espresso, è quello di sfruttare al massimo per allora le strutture già esistenti. Possibilmente con una congrua operazione di razionale riorganizzazione.
Questo, non significa – da quanto risulta nelle dichiarazioni “a latere”- che qualcuno debba essere snaturato da tale organizzazione. Se però le previsioni risulteranno attendibili, avremo a livello nazionale, una richiesta di circa 200-230 ml di pax per il 2020, e di questi circa il 65% saranno nell’area Nord. Significa soddisfare la necessità di circa 140 ml di pax da Torino a Venezia , passando per Bologna.
Il linea del tutto teorica e senza valutazioni analitiche, potremmo dire che di questi 140 ml. 60/70 al max potranno essere albergati in brughiera. Ne restano fuori circa altrettanti. E’ ovvio che di fronte a tale prospettiva tutto diventa ragionevolmente comprensibile. Ripeto, restano sempre valutazioni che andrebbero assolutamente sgrossate e viste attraverso la lente di vari altri scenari. Scenari che tengano presente la tipologia di richiesta, di destinazione, di ulteriori infrastrutture di collegamento a terra necessarie ecc. ecc. Sempre che le previsioni di sviluppo restino quelle ipotecate. Ovvio.
Per ora ci si è dato appuntamento per Giugno, con le prime reali ipotesi operative. :ciao:

L’ulteriore sviluppo, auspicato, ad Est ( fino a Verona) potrà attuarsi se le condizioni che oggi vedono contrapporsi VRN e VBS potranno risolversi nel modo opportuno. Opportuno per la visione del polo milanese, naturalmente…

Potenziale sviluppo del bacino di riferimento. MXPLINBGYVBSVRN

Principali indicatori

  1. Area km.q 56.063
  2. Popolazione 14.162.920
  3. n° Imprese 1.249.500
  4. PIL complessivo € milioni 460.485
  5. Export € milioni 146.091
  6. Import € milioni 157.985
  7. Pax internazionali( anno 2009) 24.111.355
  8. Pax totali ( anno 2009) 36.336.787

www.AeroportiLombardi.it

Se ne discute QUI

Intervento di Cattaneo all’evento.

Anche Malpensa avrà i suoi treni ad alta velocità. Tra qualche giorno, annuncia l’assessore a Infrastrutture e Mobilità del Pirellone Raffaele Cattaneo, cominceremo con un viaggio di prova e da giugno (se tutto andrà come previsto) ci saranno i primi biglietti messi in vendita. «Sabato – spiega Cattaneo quando si è appena conclusa la riunione tecnica che ha dato il via all’operazione – il primo viaggio del Frecciarossa fino a Malpensa. Un esperimento col valore tecnico di dimostrare che la rete attuale, completato il tunnel di Castellanza e la stazione attuale di Malpensa, sono in grado già oggi di ospitare anche i treni ad alta velocità. Mi ero impegnato a garantire una prima corsa sperimentale entro la fine di marzo. E la faremo sabato».
I treni, spiega poi l’assessore, non viaggeranno ad alta velocità sulla rete delle Ferrovie Nord che porta a Malpensa. Non andranno a 300 chilometri all’ora, ma rispetteranno la velocità massima consentita su questa rete, pari a 140. «Stiamo lavorando per alzarla un po’, potrebbe arrivare a 160 km/h, una velocità che la rete tecnicamente consentirebbe». Ma l’interesse di questa iniziativa per i viaggiatori «è la possibilità di avere in prospettiva un servizio che non ha la stazione di testa a Milano, ma a Malpensa» per treni che arrivano da Firenze e Bologna o da Venezia e Brescia. L’obiettivo «è proporre una prima iniziale offerta commerciale già con il cambio orario di giugno. I particolari non li conosco, perché ci stanno lavorando le Ferrovie dello Stato, ma è un traguardo condiviso».
Ieri, intanto, Sea (Linate e Malpensa) e Sacbo (Orio al Serio) hanno firmato un accordo di cooperazione industriale per «creare un unico soggetto industriale», spiega il presidente della Sea Giuseppe Bonomi, «in grado di gestire il secondo il terzo e il quarto scalo per traffico passeggeri e il primo e il terzo per quello merci». Un triangolo d’oro, quello disegnato dai tre aeroporti, che da solo produce un quinto del pil dell’Europa. «Questa alleanza operativa – il commento del sindaco Letizia Moratti che con il Comune è azionista di maggioranza della Sea – è una razionalizzazione del sistema aeroportuale ancor più necessaria in un Paese con troppa frammentazione. In cui ci sono cento aeroporti e costi per la collettività che potrebbero essere evitati».
Da Il Giornale.it