AeroportiLombardi con Clipper per una battaglia di civiltà

Gennaio 2013
Aeroporti Lombardi condivide la battaglia che Clipper conduce al fine di definire in modo civile disposizioni e normative che pare in Italia di fatto impediscano ogni forma di attività di carattere ludico formativo in ambito aeroportuale. Come se coltivare la passione della fotografia oppure l’organizzare visite in aeroporto con scopi divulgativi sia un attentato alla sicurezza e rappresenti un pericolo inaccettabile.

Riportiamo il comunicato stampa a suo tempo diffuso sa Clipper ed il volantino in procinto d’essere distribuito.

Comuinicato stampa Clipper

ALLE REDAZIONI DELLA STAMPA

Questa è una lettera aperta ad ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che ha recentemente vietato tutte le visite aeroportuali riservate a Spotter, Studenti e semplici visitatori. Considerando che tale determinazione inibisce di fatto il ruolo di collegamento tra l’aeroporto e il territorio, chiediamo di supportare e sensibilizzare i lettori per un leso diritto a svolgere le nostre attività di cultura aeronautica, peraltro ben nota a tutti da svariati decenni.
A MALPENSA LA CULTURA È IN AVARIAPAROLA DI CLIPPER
Quando la burocrazia uccide la crescita
Dopo vent’anni di attività di informazione e divulgazione delle attività aeroportuali, la burocrazia italiana ha detto BASTA !!! offendendo e calpestando l’esperienza e l’intelligenza di coloro che hanno proposto un nuovo modello di interazione tra il Territorio e l’Aeroporto, la partecipazione diretta sul campo. Uno scalo aereo non è fatto esclusivamente di turbine, ali e piste di decollo, ma di svariate attività di supporto, perfettamente e armonicamente sincronizzate tra loro.
Dal mese di marzo infatti si è scoperto che le visite guidate di Associazioni e Scuole in Aeroporto sarebbero state cancellate.
Mentre la perplessità faceva spazio all’incredulità, tutti noi di Clipper, con i responsabili delle varie associazioni italiane di settore, cercavamo a caldo di ipotizzare una ragionevole causa di tale strana decisione delle Autorità, quando, all’inizio di maggio, proprio alla vigilia del nostro raduno internazionale e senza alcun formale preavviso che consentisse di svolgere e smaltire gli eventi da noi organizzati per l’anno corrente, ma con una convocazione “lampo” la Polizia di Frontiera ci comunicava con evidente imbarazzo che le “visite scolastiche nonché le iniziative turistiche e similari” erano state vietate con effetto immediato, facendo riferimento ad una postilla di poche parole di un articolo del Piano di Sicurezza Nazionale di ENAC.
L’improvvisa decisione ci ha portato a pensare al peggio, cioè ad un eccezionale innalzamento della soglia di sicurezza contro la possibilità di atti di terrorismo aereo ma poi, fatte alcune semplici considerazioni e una veloce verifica presso i nostri partner di altri Paesi, non è risultato assolutamente nulla di quanto ipotizzato, anzi costoro ci hanno confermato che presso i vari scali internazionali le attività proseguivano con assoluta regolarità.
Per le ovvie ragioni e per la dovuta correttezza, informammo gli ospiti esteri che gli eventi programmati per tutto il 2012, non erano più assicurati.
A tutt’oggi e a distanza di svariati mesi dalla sospensione delle visite, non abbiamo ricevuto da Enac alcuna risposta, se non la richiesta di fornire ulteriori prove degli aeroporti europei ove le attività in questione erano previste e programmate con regolarità; e noi puntualmente abbiamo citato Zurigo, Francoforte, Monaco di Baviera, Parigi, Liverpool, Düsseldorf, Stoccolma, Manchester, Brussels, Colonia, Amsterdam, Praga, Stoccarda, Bratislava e addirittura anche Tel Aviv…
Noi riteniamo che a Malpensa, nonostante la nostra costante richiesta, sia stata sottovalutata la realizzazione di aree opportunamente dedicate ai visitatori – in realtà esistevano presso il Terminal 2, ma improvvisamente molti anni fa sono state interdette al pubblico, senza alcun apparente motivo.
In quasi tutti i maggiori scali europei le Autorità aeroportuali hanno previsto e realizzato spazi dedicati all’interno e all’esterno degli aeroporti, predisponendo a bordo pista “tribune” di osservazione aperte all’accesso di tutti. All’interno, invece, sono offerte innumerevoli tipologie di Tour guidati (a pagamento) a bordo di navette opportunamente predisposte, con visite presso gli hangar o su aeromobili in fase di manutenzione.
Gli Aeroporti sono ormai divenuti delle città dalle enormi opportunità per tutti; passeggeri in attesa del check-in e normali cittadini condividono gli stessi spazi: al Terminal 2 di Francoforte un piano intero ospita una terrazza scoperta a ridosso del piazzale con una capienza di qualche migliaio di visitatori e, all’interno, numerose attrazioni a tema per centinaia di bambini, oltre a ristoranti e negozi di ogni genere.
In Italia? nulla di tutto ciò, anzi indifferenza, inerzia e a volte anche repressione di normalissimi comportamenti che nulla hanno a che vedere con i rischi per la sicurezza: a Malpensa, qualche tempo fa, due “spotter” (fotografi di aeroplani), sorpresi dalla Polizia a fotografare attraverso le vetrate dell’area check-in, sono stati “contravvenzionati” con oltre 100,00 Euro di multa ciascuno) per il reato di “vagabondaggio”, con l’invito di non farsi più vedere in zona.
L’imposizione del divieto di accesso alle aree “lato volo” è vessatorio e umiliante nei confronti di tutti coloro che hanno scoperto l’ambiente aeroportuale quale fonte di arricchimento culturale e tecnologico.
Il mondo del volo commerciale non è solo una catena di montaggio o una somma di numeri, grafici e statistiche, esso è anche contesto vivente di professioni e capitale umano: migliaia di addetti ai lavori che nella propria specificità tengono a ribadire con orgoglio e con tutti i mezzi la loro passione per un mondo, quello aeronautico, fatto non solo di arido senso di responsabilità, ma anche di amore per la perfezione del servizio reso.
Ancora una volta con il potere della “proibizione” si è schiaffeggiata la dignità dell’intero movimento di settore, dalle Associazioni ai giovani studenti, agli appassionati e al Territorio; proprio in un momento in cui questo Governo parla di crescita, di fiducia, di ri-partenza: proprio ora l’atteggiamento burocratico di ENAC ha confermato di “volare” controcorrente anzi, per restare in tema aeronautico, “controvento”, verso un punto di non ritorno, con i serbatoi quasi a secco del nostro carburante: la volontà e la motivazione.
Sono state sufficienti poche scarne e formali parole per cancellare il sogno di nuove generazioni di giovani studenti e appassionati, costretti dalla burocrazia italiana a rinunciare ad una sana passione, quella aeronautica, proprio la medesima che tanto ha supportato e contraddistinto lo storico sviluppo industriale e produttivo della Provincia con le Ali.
Tutto questo determinerà una graduale disaffezione degli appassionati per l’aeroporto, optando per il trasferimento all’estero come ad esempio il vicino scalo di Zurigo, che pur sottoposto alle medesime normative comunitarie generali di sicurezza europee, offre da svariati anni e con consistenti profitti per i bilanci del Gestore, le opportunità che in Italia, alla vigilia di Expo 2015, sono state, speriamo non definitivamente, cancellate.
Noi riteniamo questa decisione superficiale e affrettata, non giustificata da motivazioni contingenti; pensiamo, piuttosto, alla classica logica burocratica italiana che preferisce operare un bel divieto, che un buon “fare”.
Il nostro obiettivo è quello di salvare il salvabile, le nostre ventennali attività, i nostri rapporti con le organizzazioni spotteristiche internazionali di tutto il mondo, il nostro programma annuale quasi interamente cancellato, ma soprattutto l’esperienza e l’organizzazione, le nostre uniformi di sicurezza aeroportuali, la nostra immagine, unico riferimento in Italia e primo in Europa per la particolarità e la flessibilità di un programma, che, anticipando tutti, ha attratto a Malpensa migliaia di spotter da tutto il mondo; senza parlare delle perdite economiche di alberghi e ristoratori che da ciò ne è conseguita.
E inoltre, poiché l’intero settore spotteristico internazionale ha avuto notizia di questa “novità” del tutto italiana, Malpensa perderà il primato di questo particolare ultradecennale modello di organizzazione di eventi, precipitando al fondo delle preferenze internazionali.
La burocrazia non deve ostacolare il già difficoltoso percorso di sviluppo della società civile, soprattutto quando si auto-nutre senza gravare sulle casse di alcuna amministrazione pubblica; così facendo i signori burocrati, che mai hanno partecipato e condiviso in maniera concreta queste nuove forme di attività, faranno sì che la gente sia ancora più delusa della nostra classe dirigente che, così come in questo specifico caso, latita tra i muri dei palazzi e non si degna di dimostrare almeno l’educazione di una risposta, anche negativa.

Grazie ENAC !!!

Volantino

Sperando che questo appello possa avere un seguito, ringrazio le SS.LL per la collaborazione che potranno offrire pubblicandolo in forma integrale.
Giorgio De Salve Ria
Presidente Clipper – Associazione Italiana Amici dell’Aviazione
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LETTERA AD ENAC: http://www.airclipper.com/dblog/articolo.asp?articolo=564
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