AeroportiLombardi intervista il Presidente di SEA Giuseppe Bonomi

Presidente SEA Avvocato Giuseppe Bonomi

Abbiamo avuto il privilegio di di poter intervistare il Presidente Bonomi che ringraziamo.
Il “focus” riguarda il già annunciato progetto del “AIRPORT DRIVEN HUB”.

 

Presidente, abbiamo assistito ai suoi ultimi interventi pubblici, in modo particolare alla Mobility Conference e alla presentazione del piano Alitalia-AirOne su Malpensa, per cui abbiamo già noto gran parte della situazione. Però, vale la pena fare un riepilogo in un quadro generale?

Certo, come ho già avuto occasione di affermare, il perdurare della grave crisi economica che sta coinvolgendo tutto il mondo e che sta colpendo anche il settore del trasporto aereo ha determinato per i principali aeroporti europei l’interruzione del trend di crescita in atto da anni.
Inoltre, Malpensa, in questi ultimi anni ha dovuto far fronte anche al de-hubbing di Alitalia che ha comportato una drastica riduzione dei voli passando da 1238 a soli 130 voli settimanali. SEA, per far fronte a tali eventi, ha messo in atto un Piano Industriale che ha permesso, fin da subito, di attrarre nuove compagnie e di incrementare l’attività di quelle già operanti sullo scalo di Malpensa. Un risultato importante è la partnership strategica con il Gruppo Lufthansa, legata alla nascita di Lufthansa Italia.

Conseguenze di tale lavoro sul recupero del traffico?
Le conseguenze sono i risultati rappresentati dai dati di traffico con i quali si è concluso l’anno passato. Nel sistema aeroportuale milanese sono transitati nel 2009 circa 26milioni di passeggeri e oltre 350mila tonnellate di merce trasportata.
In particolare, il consuntivo 2009 dell’aeroporto di Malpensa, parla di 17,5 milioni di passeggeri.
Nel periodo aprile-dicembre 2009 Malpensa è il solo, tra i grandi aeroporti europei a presentare una variazione positiva nel traffico passeggeri: +3% (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) mentre la media europea, a conferma della crisi profonda che ancora coinvolge il trasporto aereo, segna un 5,2% di decremento.
Malpensa è il primo aeroporto in Italia per traffico merci con circa 333mila tonnellate di merci trasportate nel 2009 pari a oltre il 50% del totale di quelle che hanno viaggiato nel nostro Paese via aerea. Il recupero è stato straordinario: a ottobre 2009 ha segnato +17%, a novembre +23%, a dicembre +30%, a gennaio 2010 +44,5% e i primi 22 giorni di febbraio registrano un +43%.
Tutto ciò conferma sia la grande capacità di attrazione della catchment area di Malpensa sia la correttezza della strada individuata nel Piano Industriale per la ripresa dell’aeroporto.

Visto il perdurare della situazione generale non facile, ed anche se già affermato in altre occasioni, può riaffermare i progetti d’investimenti programmati?
Certo, il piano Industriale di SEA rimane invariato e prevede un Piano di Investimenti pari a 1,4 miliardi di Euro per il periodo 2009-2016 che darà la possibilità di dotare Milano di un sistema aeroportuale competitivo e in grado di gestire i flussi di traffico previsti per Expo 2015.

E specificatamente per Malpensa?
In particolare, a Malpensa, verrà realizzato il completamento del Terminal 1 che prevede la costruzione dell’ultimo lotto, il cosiddetto terzo terzo e del satellite C.
Inoltre, è previsto per il Terminal 2 un notevole aumento del numero dei gate e dei servizi per i vettori low cost che operano su questo terminal.
Ampio spazio sarà dato allo sviluppo di Cargo City, già prima piattaforma logistica del Sud Europa in grado di trattare fino a 600mila tonnellate di merce e dotata delle attrezzature più all’avanguardia, con nuovi capannoni che potranno avere un’ampiezza fino a 180.000 metri quadri. E’ già in corso d’opera la realizzazione di un nuovo complesso alberghiero che sorgerà di fronte al Terminal 1.
Senza dimenticare tutto l’iter riguardante la realizzazione della terza pista.
Tra le opere completate rientra il nuovo raccordo Sud, che permette di aumentare la capacità delle infrastrutture di volo di circa il 20% nonché di ridurre gli attraversamenti delle piste. Concluso anche il nuovo parcheggio P1 del Terminal 1 per 1.100 posti auto con un totale di oltre 9400 posti a disposizione dei passeggeri di Malpensa. Quest’opera costituisce l’ultimo tassello di un progetto di più alto respiro che ha coinvolto l’intera organizzazione dei parcheggi “Park&Fly” che ha come scopo l’ampliamento e il rinnovamento dei servizi offerti.

All’interno dei terminal ci saranno novità immediatamente percepibili dagli utenti dell’aeroporto?
Certo, anche l’offerta commerciale è stata coinvolta in una serie di interventi atti a rendere ancor più attrattiva l’attesa e il comfort in aeroporto. Questo percorso prende vita grazie alla collaborazione degli operatori commerciali per creare luoghi che offrano esperienze di acquisto coinvolgenti. La realizzazione passa attraverso l’identificazione di nuovi spazi e la proposta di soluzioni innovative per dare maggior scelta, sempre di qualità, in sintonia con le esigenze dei passeggeri e la specificità di ciascun terminal.

La tempistica di questi interventi?
Già in atto progressivamente, i primi lavori hanno riguardato le aree commerciali e il duty free shop che oggi segue il modello “walk-through” creando un accesso dei passeggeri all’interno degli spazi commerciali. Sono stati anche aperti nuovi punti vendita “multibrand” e rinnovata l’offerta della ristorazione.
Ponte pedonale tra il museo Volandia e il T1 di Malpensa in fase di realizzazione Inoltre, mi preme sottolineare quanto stiamo realizzando in collaborazione con il museo Volandia, il cui aspetto più visibile è la realizzazione già in corso del ponte pedonale tra il museo medesimo ed il Terminal 1. Nonché il successo dell’iniziativa SEAMI. Il tutto farà sì che Malpensa sarà sempre più un punto di riferimento per il territorio e per quanti amano il mondo del trasporto aereo.

*Bene Presidente, ci piace constatare come SEA rimarchi e consolidi il percorso di sviluppo previsto, nonostante la situazione generale non facile. Però quello che ha sollecitato maggiormente la curiosità di noi osservatori appassionati, è questa faccenda del “virtual hub” cui lei ha già fatto cenno in più occasioni.
Può darci qualche ragguaglio in più?*
Premetto che ci stiamo lavorando, quindi vi posso anticipare solo quelle che sono le linee guida del progetto dell’ “AIRPORT DRIVEN HUB”.
Dopo il de-hubbing di Alitalia SEA sta studiando un nuovo modello di aeroporto hub che favorirà l’integrazione di network di medio e di lungo raggio di compagnie aeree con modelli industriali differenti: ad esempio low cost e vettori legacy

Intende dire che il gestore, parafrasando un termine politico “scende direttamente in campo” nella gestione diretta del cliente viaggiatore?
Certo, il gestore aeroportuale avrà dei compiti importanti per la realizzazione di questo modello:
Identificare il mercato di riferimento e le possibili connessioni competitive;
Definire il modello dell’offerta e l’adeguamento del modello di business (sviluppo commerciale, funzioni ad hoc);
Definire i canali di distribuzione e dei tools di supporto e degli strumenti di comunicazione

Cioè, nella fase operativa come si concretizzerebbe?
L’Airport Driven Hub concept prevede che la costruzione dell’hub sia legata ad un processo promosso appunto dal gestore aeroportuale assieme ai vettori e ad altri soggetti sostituendo così il tradizionale concetto di “hub” legato ad un solo vettore.
Attraverso questo modello, il gestore aeroportuale gioca un ruolo chiave nel favorire la collaborazione tra i vettori e sostenere la generazione del traffico in connessione, cogliere nuovi orientamenti della domanda, adottare strategie distributive e implementare nuovi processi interni a supporto.

Grazie Presidente, restiamo in attesa di tale evoluzione di assoluto interesse nella convinzione che Malpensa debba avere quel ruolo che le spetta.

Grazie a voi per l’interesse costante, che ho potuto constatare, nei confronti della nostra attività e di tutto ciò che riguarda Malpensa in particolare.