Airone cancella 4 destinazioni da Malpensa e circa 72 frequenze settimanali

La compagnia Airone, la smart carrier del gruppo Cai-Alitalia a sorpresa da Ottobre 2012 cancellerà i voli da Milano Malpensa diretti a Bari, Brindisi, Palermo e Londra operati con 2 Airbus 320 basati al Terminal 1.
La notizia è inaspettata visti i buoni dati di riempimento di queste rotte (forse le migliori nel network di Airone da Malpensa) ma soprattutto in seguito ai recenti comunicati stampa del vettore che esaltavano sia i riempimenti sia il numero di passeggeri trasportati in forte ascesa rispetto all’anno precedente.
Secondo alcune fonti del settore la scusa è quella di basare i 2 aerei nelle nuova base di Catania dove il fallimento di Windjet ha aperto nuovi scenari anche in virtù della missione milanese riuscita nel bloccare Lufthansa Italia ma da altre fonti lasciano intendere la mossa come un avvertimento a Sea e a Milano (nonchè al Ministro Passera) su quello che il gruppo Cai-Alitalia potrebbe fare nel caso di un ridimensionamento di Linate prospettato nei giorni scorsi: insomma una minaccia nemmeno tanto velata.
Sta di fatto che da Ottobre il Terminal 1 rischia di perdere quasi 500.000 passeggeri annui sulle rotte Schengen che già oggi non brillano da questo terminal in seguito al trasferimento di tutti i voli di Air France e Klm su Linate.

Riportiamo ora un articolo integrale apparso su La Repubblica

Air One tradisce Malpensa e taglia il 25% dei suoi voli
La controllata di Alitalia cancella le rotte verso Bari, Brindisi, Palermo e Londra Gatwick
Dopo l’addio di Lufthansa, la casa madre punta sui collegamenti più redditizi con Linate
di ETTORE LIVINI

La grande fuga da Malpensa continua. E dopo Klm, Air France e Lufthansa, lo scalo bustocco viene tradito da chi nei mesi scorsi si era candidato a salvarlo: Air One. La compagnia controllata da Alitalia ha cancellato dall’orario invernale i suoi voli dall’ex-hub meneghino verso Palermo, Bari, Brindisi e London Gatwick. Un colpo di forbice che vale il 25 per cento (qualcosa come 500mila passeggeri l’anno) della sua offerta da Malpensa. La decisione non sembra dettata da ragioni economiche. La stessa aerolinea nei giorni scorsi aveva celebrato l’ottimo andamento del suo operativo sulle tratte in partenza dalla Lombardia. E secondo le stime di fonti di settore, raccolte sui siti specializzati dei piloti, i voli cancellati (quasi cento alla settimana) viaggiavano con un tasso d’occupazione più che soddisfacente, addirittura superiore al 70per cento.
Cosa ha convinto Alitalia a rivedere i piani della sua low-cost? La risposta, dicono fonti di settore, è sempre la stessa. Air One aveva montato la base a Malpensa con, tra gli altri, un obiettivo chiaro: arginare la crescita di Lufthansa, che aveva posizionato in brughiera una base tricolore con otto aerei in vista della possibile trasformazione di Milano nel suo quarto hub europeo. La mossa dell’azienda di Roberto Colaninno (assieme ai morsi della recessione) ha dato i risultati sperati. I tedeschi hanno levato le tende ‘mollando’ lo scalo italiano. E ora Air One può permettersi di mandare in pensione le tratte che si sovrappongono e fanno concorrenza ai servizi che la casa-madre opera – con tariffe più alte e margini migliori – da Linate.
Lo ‘sgarbo’ di Alitalia – i cui vertici non avrebbero accolto benissimo i piani della Sea (e del governo) di ridimensionare il Forlanini per non far morire Malpensa – è arrivato come un fulmine a ciel sereno in un momento molto delicato per il futuro del trasporto aereo lombardo. La società di gestione presenterà nei prossimi giorni il suo piano industriale in vista della quotazione. E il tam tam anticipa un progetto double face. Che oltre al normale sviluppo del business nelle condizioni attuali, ipotizza i vantaggi di una revisione del ruolo di Linate, magari ridotto a base per il Milano-Roma. La scelta a quel punto toccherebbe alla politica. E Alitalia – con i suoi alleati di Sky team – ha già iniziato a far sentire la sua voce.
(21 settembre 2012)

da Repubblica.it

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