Avviata la quotazione SEA

da Repubblica.it

*MILANO 19 Nov. 2012” – “Per i prossimi tre anni garantiamo un dividend payout fino al 70%, un elemento che ci pone in una posizione di straordinario vantaggio sui nostri concorrenti europei”, così ha dichiarato Giuseppe Bonomi, numero uno della Sea (società che controlla gli scali di Linate e Malpensa) a Milano durante il roadshow per la quotazione in Borsa, prevista per il prossimo 6 dicembre. “E’ il momento giusto per investire in Sea, c’è un leverage operativo che va a vantaggio dell’azionista”, ha aggiunto il manager, dichiarandosi “fiducioso che l’operazione possa chiudersi con successo”. Bonomi ha ricordato che il gruppo investirà 437 milioni fino al 2015 (di cui 181 già previsti per la costruzione della terza pista) e che i proventi dell’Ipo verranno usati “per supportare la crescita, rafforzare la struttura patrimoniale ed essere pronti a cogliere tutte le opportunità”, anche nell’ottica del risiko aeroportuale del nord Italia.

Bonomi ha sottolineato come, nell’iter di quotazione, Sea sia arrivata “all’ultima fase del processo, che poi è la più importante: il confronto con il mercato”. E al proposito, ha aggiunto, “dovremo stare attenti a considerare qualsiasi condizione, anche esogena: il 30 novembre ci vedremo con le banche e l’altro azionista (Asam, la holding della provincia di Milano) per stabilire il prezzo. Ci sarà un combinato disposto di valutazioni”. Il numero uno di Sea ha anche ricordato gli elementi principali dell’offerta – con una forchetta di valutazione del gruppo tra 878 milioni e 1,18 miliardi (che sale a 906 milioni-1,218 miliardi con la greenshoe) – che sarà destinata per l’85% a investitori istituzionali e per il 15% al retail. Prevista anche una bonus share per i risparmiatori (con lock up di un anno): un’azione ogni 20, che diventa una ogni 15 per i residenti nelle provincie di Milano, Monza-Brianza, Varese e Novara.

Bonomi è stato molto chiaro anche riguardo la posizione di F2i, piuttosto freddo sull’Ipo di Sea a questi valori (che costringeranno il fondo a svalutare la quota del 29,75% rilevata l’anno scorso dal comune). “Il consiglio di amministrazione è tenuto ad eseguire le volontà assembleari, in quella sede F2i si è espresso in modo molto chiaro”, ha detto il manager. In assemblea, pur criticando alcuni aspetti della quotazione, il fondo guidato da vito gamberale aveva espresso voto favorevole.

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