Bonomi il tedesco e i tedeschi di LH…

L’accordo di sea con lufthansa

Cuore e raziocinio. E Malpensa vola
Ecco i segreti di Bonomi il Tedesco

Il presidente raccoglie i frutti del suo lavoro: «Ci abbiamo creduto e ora ecco i risultati»

MALPENSA

Ci vogliono cuore e raziocinio per sfidare la cattiva sorte, una crisi internazionale e anche una politica a volte un po’ troppo impegnata a rimirare la sua stessa immagine anziché ascoltare le sofferenze altrui.
Ma Giuseppe Bonomi, presidente Sea dal novembre del 2006 può dire di avercela fatta. Il grosso lavoro con Lufthansa di cui si cominciano a vedere sempre più nitidamente i frutti, è farina del suo sacco. Orgoglio di un manager che si è rimboccato le maniche e ha fatto il suo lavoro: non per giustificare uno stipendio, ma per raggiungere un obiettivo sempre inseguito con passione. Con il cuore, appunto. E con la testa. Bussando alla porta giusta, tracciando con i tedeschi una strada percorribile, fatta non solo di speranze, ma anche di possibilità concrete.

CAPITANO CORAGGIOSO

«Credo che cuore e raziocinio vadano un po’ mischiati per ottenere qualcosa di buono – chiosa con un sorriso il presidente Sea – quanto a Lufthansa, siamo molto contenti. Avevamo previsto da subito un colloquio con il vettore tedesco (dall’agosto del 2007 quando il piano Prato annunciò il disimpegno su Malpensa, ndr), ci abbiamo creduto e ora ecco arrivare i primi risultati. Mi auguro che la svolta definitiva possa arrivare il prima possibile». Insomma: non solo rotte per l’Europa (Parigi, Barcellona, Bruxelles, Budapest, Bucarest, Madrid, Lisbona e Londra le prime) e l’Italia (dal 1° aprile Roma, Bari e Napoli), ma anche voli a lungo raggio, oltreoceano e per qualsiasi altra destinazione del mondo. Questo, se gli accordi bilaterali saranno revisionati liberando i diritti di traffico. «Dal mercato e dal successo delle iniziative già messe in piedi dipenderanno i prossimi passi di Lufthansa”, ricorda Bonomi, “ma non possiamo fare troppe ipotesi al momento perché ci troviamo di fronte alla più grande crisi di tutti i tempi, con la gente che non sta più volando. Avevo dichiarato che sarebbero occorsi 3-5 anni perché Malpensa rientrasse da questo periodo nero dettato dal de-hubbing di Alitalia e dalla crisi internazionale e ritengo opportuno mantenere questa previsione».

TORNA IL LUNGO RAGGIO

«Credo però che potremo anticipare sensibilmente il lancio dei voli a lungo raggio», dichiara Bonomi.
L’anno prossimo? O addirittura prima? Ma il presidente Sea non si sbilancia. Per ora si limita a ricordare l’annuncio dell’altro ieri con le rotte domestiche di Lufthansa e i 6 aerei di base a Malpensa che diventeranno 8 a partire dal prossimo 1° aprile. «Non ce l’aspettavamo subito», confessa Bonomi. Il che può ben valere un terminal dedicato che garantirà al vettore tedesco maggiore produttività ed efficienza. «Sarà legato allo sviluppo, alla natura delle cose e diventerà necessario. Siamo all’inizio di un percorso virtuoso», può dire Bonomi. Nel guado della crisi restano però le ombre di Malpensa con i suoi 2.000 lavoratori in cassa integrazione e altrettanti mancati rinnovi di contratti che hanno lasciato migliaia di persone senza lavoro.

Alessandra Pedroni
06/03/2009

Fonte: La Provincia di Varese