Considerazioni su CAI (nuova Alitalia) e Malpensa

Si sta giocando una partita sul destino di Malpensa.
Una partita che vede come protagonisti Malpensa, Linate, SEA e Alitalia. E sullo sfondo Lufthansa. Mettiamo in bacheca due interventi dal nostro forum che specificano quale possa essere una valutazione sui giochi più o meno palesi, più o meno dichiarati, che s’intrecciano in questa partita.

Alitalia non ha aerei a sufficienza, per un traffico del genere. A Malpensa dovrebbe spostare moltissimo di quello che adesso è a FCO…peccato che i dipendenti siano quasi tutti romani. Cosa vuole fare Sabelli? Ricominciare con le trasferte da Roma a Milano per fallire come la vecchia AZ? Trasferire la sede di lavoro di 6 o 7 mila persone a Milano per trovarsi scioperi a raffica per mesi e andare contro tutta la lobby politica romana? Che conta più di quella milanese, visto come è andata a finire la vicenda CAI
Il miglioramento delle condizioni di accesso è la scusa sempre buona, peccato che ci siano già 2 autostrade e una ferrovia per collegare MXP a Milano e da qui a tutta Italia, ovvero MXP è già collegato meglio di FCO e Monaco! Sabelli pone questa condizione come vincolo preliminare per basare AZ a MXP? Beh allora è un pretesto per stare a Roma, perché nuove infrastrutture di peso (pedemontana, Arcisate – Stabio, ad es.) non saranno pronte prima di anni!
Anche l’ENAC ha escluso la limitazione alla sola rotta Milano-Roma, questo è un altro pretesto. Che senso ha altrimenti che Sabelli continui a chiedere una cosa inattuabile?
Quelli di CAI a cosa puntano veramente? A restare a FCO e LIN (come sembra dalle condizioni inattuabili per trasferirsi a MXP) oppure a mettere 4 voli da MXP, senza perderci con la limitazione di LIN, senza trasferire veramente la base da Roma, ma andando a prevenire l’espansione di LH in Italia (come potrebbe essere logico, ma allora non si capisce il vincolo delle infrastrutture per raggiungere MXP, se in realtà sono interessati a mettere voli lì prima di 4 o 5 anni)?

Intervento di ‘easyMXP’ nel forum

Facciamo un passo indietro.
Da ottobre 1998 a marzo 2008 quotidiani must go di equipaggi da FCO a MXP. Questa, a torto o a ragione viene indicata come una delle cause delle difficoltà di Az a MXP. Ora cosa facciamo, ricominciamo?

Luglio 2007. Alitalia visita i cantieri di Malpensa, e nello specifico i lavori relativi al 3/3. A SEA vengono manifestate vivaci rimostranze sul fatto c che tali lavori siano, secondo le aspettative Alitalia, in grave ritardo.

Fine Agosto 2007. Dalla Magliana viene promulgato il piano di dehubbing a partire da fine Marzo 2008.

Settembre/Ottobre 2008 CAI comunica la strategia multi base per la futura compagnia aerea. Delle circa 12.000 riassunzioni, viene comunicato, e poi attuato il piano di riassunzione. 90% circa delle riassunzioni fanno riferimento ai base Roma. Ora cosa farebbero? Deportazioni in massa da ostia Lido a Lonate e Ferno?
Ora Alitalia è privata, ma la Magliana era presente prima e… la Magliana è presente ora. Stessi dirigenti, stessi orientamenti.
Air France aveva fondati motivi ( dal loro punto di vista) per impedire lo sviluppo di Malpensa nel 2008, non vedo parchè ora abbia motivo per cambiare strategia.
Alitalia + FCO, come sono messi oggi, rappresentano l’11% dell’intero PIL del Lazio. Tutto l’ambiente gravitante su Roma ed in questo vanno comprese anche le forse politiche nazionali che in Roma vedono in ogni caso il riferimento primo del trasporto aereo italiano, non permetteranno MAI la variazione di tale status quo.
Considerazione, ovviamente soggettiva:
Viste le considerazioni di cui sopra, le richieste di CAI non hanno caratteristiche tali per cui si possano considerare attuabili da parte di Sabelli e Colanninno. Forse, dico forse, potrebbero anche essere in buona fede. Ma non saranno messi in grado di attuare il loto intendimento.
Visti i precedenti è giustificabile la massima diffidenza dell’ambiente milanese verso CAI.
L’atteggiamento di SEA è fuor di dubbio confacente agli accordi e alle prospettive innescate dalla presenza di LH Italia.

Epilogo
Di Alitalia che pur cambiando la testa, ha tutti i presupposti affinché ci si aspetti la medesima nella sostanza, compresi intrecci politici, non è affidabile.
In tale manovra di richieste su LIN va intravisto il tentativo di accontentare, calmierare l’ambiente produttivo lombardo e del nord, del quale, oltretutto, ha alcuni rappresentanti nel CDA ma.. maggiormente…
Gettare scompiglio nelle file del nemico affinché non si attui l’operazione Lufthansa Italia.

Dividi et impera!!!
Divido l’ambiente con la promessa-lusinga su Malpensa con l’obiettivo di dividere il campo in pro CAI contro pro LHI. Nel frattempo faccio di fatto chiudere LIN . Alla fine il mio obiettivo è insediarmi a MXP, col minimo sostenibile, fa r abortire LHI a Malpensa, e avere un Linate in esclusiva.

Et…Madames et Monsieurs, voilà: le jeux sont fe.

Postilla
La riduzione di LIN è nel piano industriale SEA, concordato con LH. Potremmo dare credito, visto che oggi almeno del problema si sta, volenti o nolenti prendendo coscienza.

La riduzione di LIN non può essere lasciata nelle pieghe di vaghe promesse di CAI inerenti a MXP. Promesse del tutto smentite dai fatti che a tali promesse dovrebbero essere propedeutiche.
Presentino un piano serio ed articolato, con richieste precise, come, ad esempio richiesta di alloggi per trasferimento di personale da Ostia Lido a MXP; poi, previo pagamento degli arretrati, uso dell’hangar per manutenzione ecc. ecc. ecc.

Intervento di ‘hal’ nel forum