Fallita la quotazione di Sea, ora la Provincia vende 14%

Dopo il fallimento della quotazione di Sea in borsa a Milano sancita dal Cda della società aeroportuale Venerdì pomeriggio, ora la Pronvicia di Milano è costretta ad aprire un bando per la vendita delle quote detenute. Prezzo base 160mln, prezzo per azione 4,40 che risulta persino maggiore rispetto al massimo della forbice prefissata per l’IPO.
Continuano anche le polemiche e le accuse tra il Comuen di Milano (azionista di maggioranza) e il Fondo F2i (azionista di minoranza).

Proponiamo 2 articoli al riguardo:

Sea: da Asam si’ a gara, Provincia mette in vendita il 14,56%
03 Dicembre 2012

(ASCA) – Milano, 3 dic – La Provincia di Milano mette in vendita la sua quota Sea, pari al 14,56% del capitale della societa’ che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione di Asam, la holding titolare di tutte le partecipazioni di Palazzo Isimbardi, che ha stabilito di indire un bando di gara d’asta per cedere la quota Sea, costituita da 36.394.210 azioni per un prezzo di 4,40 euro ad azinoe. Calcolatrice alla mano, l’importo a base d’asta e’ di 160 milioni. ‘‘L’aggiudicazione – precisa a questo proposito Asam in una nota – avra’ luogo a favore del soggetto che avra’ formulato la miglior offerta sia essa pari o superiore rispetto all’importo a base d’asta. E’ prevista altresi’ la possibilita’ di presentare offerte al ribasso previa verifica della congruita’‘’.

La gara dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno. Una mossa obbligata per Provincia di Milano che, senza la cessione della sua partecipazione in Sea, rischia di chiudere il bilancio 2012 sforando i parametri del patto di stabilita’.

da Asca.it

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Sea, ritirata Opvs per adesioni inferiori a offerta
venerdì 30 novembre 2012
MILANO, 30 novembre (Reuters) – I Cda di Sea e Asam hanno deliberato di ritirare integralmente l’offerta pubblica di sottoscrizione e vendita della società aeroportuale perché nell’ambito dell’Ipo non è stato raggiunto il numero di adesioni sufficiente a coprire l’offerta.
E’ quanto hanno comunicato con due note distinte la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa e la holding della Provincia di Milano, che detiene il 14,6% di Sea, quota che avrebbe dovuto vendere nell’ambito dell’Ipo.
“Il ritiro dell’Offerta globale di vendita e sottoscrizione consegue al raggiungimento di un numero di adesioni inferiore rispetto al quantitativo di azioni ordinarie di Sea offerto”, si legge in una nota della società aeroportuale.
Il Cda di Sea, riunitosi questa sera, ha inoltre deliberato di dare mandato al presidente Giuseppe Bonomi “di compiere ogni atto necessario e opportuno al fine della tutela dell’azienda in relazione all’intervenuto esito non positivo del processo di quotazione”.
Secondo una fonte, nel Cda di Sea si sarebbe discussa la presentazione di un esposto in Consob contro F2i per aver ostacolato l’Ipo.
Asam nella nota ha inoltre comunicato che intende proporre ai propri azionisti “l’alienazione della partecipazione azionaria di Sea tramite avviso di asta pubblica.
Subito dopo le decisioni dei due Cda, in una nota il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – il comune è azionista di maggioranza di Sea con circa il 54,6% – ha detto che “il clima è stato turbato, serve massima chiarezza”.
“Il Comune di Milano condivide la scelta di Sea di attivare ogni azione a tutela della società perché è evidente che il danno prodotto dall’interruzione del processo di quotazione – che stava riscuotendo molto interesse in Italia e all’estero – non riguarda solo Sea, ma la città di Milano, la Provincia e l’intero Sistema Italia di fronte alla comunità economica internazionale, considerata la rilevanza dell’Ipo”, ha aggiunto Pisapia.

Da Reuters.com

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