Ferrovia Gallarate – Malpensa. Sarà la volta buona?

da La Prealpina
di Gabriele Ceresa

Gallarate-Malpensa, come saràPubblicata la cartografia di Ferrovie Nord sul tracciato. Oltre la metà è in galleria

Eccola, finalmente, la cartografia preliminare del futuro collegamento ferroviario Terminal 2- Gallarate. Tratta in fase di progettazione grazie ai due milioni di euro di finanziamento europeo ottenuti da FerrovieNord. Il tracciato l’ha pubblicato il Comune di Casorate Sempione sul proprio sito istituzionale, specificando che è «un’ipotesi progettuale a cui dovrà seguire una fase di analisi e di studio, nonché una verifica della fattibilità». Una premessa doverosa, considerando le accuse già piovute dall’opposizione casoratese di centrosinistra di svendere la brughiera in nome del progresso a fronte della recente apertura di dialogo concessa agli enti superiori dal sindaco del paese, Dimitri Cassani (Ncd), nonostante la sua posizione personale resti di contrarietà («Non saremo il comitato No Tav e non abbiamo la sindrome di Don Chisciotte, ma chiediamo garanzie, a partire dalla condivisione di un progetto che sia di minor impatto possibile per il territorio»).

Il primo dato che salta all’occhio è che quel doppio binario da 6 chilometri circa di lunghezza sarà interamente sul territorio di Casorate, senza toccare i terreni di Cardano al Campo e di Gallarate. La cartografia non smentisce le prime indicazioni fornite proprio da Cassani un mese fa a margine dell’incontro avvenuto in Regione Lombardia: il collegamento parte sottoterra dalla stazione ferroviaria in fase di realizzazione di fronte agli Arrivi del Terminal 2 di Malpensa (sarà pronta e funzionante entro l’estate 2016) e in galleria attraversa prima la testata delle due piste e poi la superstrada 336, entrando nei boschi un attimo prima del Ciglione. I treni comincerebbero a vedere la luce molto dopo il crossdromo, viaggiando per un lungo tratto proprio sul confine tra Casorate e Cardano. Si tratta di un percorso in mezzo al bosco che non andrebbe a intaccare le attività equestri dei maneggi casoratesi e che, almeno sulla carta, non dovrebbe creare disagi alla popolazione. I binari, infatti, non passano vicino ad alcuna abitazione.

Dalla bozza progettuale si capisce inoltre come gli ingegneri vorrebbero allacciarsi alla linea Milano-Domodossola, oltrepassando il Sempione che viaggia parallelo alla ferrovia. Innanzitutto il punto prescelto è all’altezza di quel grosso pratone che divide la zona industriale di Casorate dalle primissime case dei Ronchi. Proprio lì inizierebbe la biforcazione dei binari, con il primo che curverebbe verso ovest in direzione Somma Lombardo e il secondo in modo speculare (ma in galleria) verso est, ovvero verso Gallarate.

Osservando il progetto nella sua interezza, si può notare che a spanne oltre la metà del tracciato sarebbe sottoterra, una ottima consolazione per coloro che temono la devastazione del territorio e sono già pronti ad alzare gli scudi. Tra questi ci sarà il Pd di Casorate, ma non di certo l’amministrazione gallaratese del sindaco Edoardo Guenzani: ottenuto lo stralcio del costoso tunnel di Moriggia (così come era previsto nei disegni risalenti a vent’anni fa), non può che vedere di buon occhio la nuova ipotesi progettuale.

Il collegamento ferroviario T2-Gallarate avrà un costo complessivo compreso tra i 170 e i 250 milioni di euro. FerrovieNord conta di arrivare ad agosto 2016 con il preliminare pronto ed entro il 2017 con il definitivo. Se la ricerca dei finanziamenti (la parte più difficile di tutta l’operazione) dovesse procedere senza intoppi, entro il 2020 il collegamento potrebbe già essere realtà.

Gabriele Ceresa

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