I prepensionamenti vanno ad aggiungersi ai 600 lavoratori in cassa integrazione
Calo passeggeri, Sea taglia 390 dipendenti
Malpensa e Linate penalizzate dall’addio di Alitalia (mille voli in meno).
I sindacati: ora liberalizzate le rotte
MILANO – Trecentonovanta licenziamenti in Sea. Di cui 231 a Linate e 159 a Malpensa. Questo annunciano le procedure di mobilità avviate da Sea Handling e Sea spa notificate ieri ai sindacati.
Prepensionamenti
Una nota dell’azienda parla già di uscite attraverso la via meno dolorosa del prepensionamento. Numeri e modalità delle interruzioni dei rapporti di lavoro saranno materia di confronto sindacale. Il primo incontro è previsto lunedì prossimo. Certo è che la crisi di Sea si aggrava. La procedura di mobilità si aggiunge alla cassa integrazione già autorizzata per 900 dipendenti (i lavoratori a casa a rotazione in questo momento sono circa 600). «Siamo contrari ai licenziamenti », alza le barricate Nino Cortorillo, segretario generale della Filt lombarda, la categoria dei trasporti della Cgil. «La crisi è aggravata dai mancati interventi pro concorrenza nel settore più volte promessi e mai realizzati fino in fondo — continua il sindacalista —. A Malpensa serve un’azione più convinta sul fronte della liberalizzazione delle rotte, mentre a Linate c’è margine per una redistribuzione degli slot (gli orari di partenza e arrivo in aeroporto, ndr.) che premi le compagnie in grado di utilizzarli davvero».
Doppio choc
Le ragioni della crisi sono spiegate con chiarezza nelle raccomandate che Sea ha inviato a sindacati e agenzia regionale per il lavoro. Doppio lo choc sugli aeroporti milanesi. All’inizio fu il divorzio di Alitalia da Malpensa, con la drastica riduzione dei voli Az sullo scalo varesino a partire dal primo aprile di un anno fa. Da ottobre 2008 ad aggravare la situazione è arrivata la crisi mondiale del trasporto aereo. «Il ridimensionamento dell’operatività dei vettori che hanno consolidato l’attività nel nuovo gruppo Alitalia (Alitalia, Airone, Volare, ndr.) si è concretizzato in misura superiore a quanto inizialmente prospettato, passando da 1.238 voli settimanali su Malpensa nell’estate del 2007 a 187 nell’estate di quest’anno», spiega Sea. «Oltre a determinare una consistente riduzione dei voli operati — continua l’azienda — il ridimensionamento della presenza Alitalia ha fatto passare da 7,7 milioni a 0 i passeggeri in transito su Malpensa».
Posti liberi
Per colpa della crisi sui voli rimasti tra Linate e Malpensa oggi è sempre più facile trovare posti liberi. Nel primo trimestre 2009 il coefficiente di riempimento è diminuito del 9 per cento a Malpensa e del 15 per cento a Linate. «Proprio lo scalo di Linate — che alla luce delle strategie del nuovo gruppo Alitalia avrebbe dovuto rappresentare un elemento di sviluppo — dopo anni di crescita e consolidamento sta invece registrando un’imprevista e significativa riduzione del volume di traffico passeggeri», continua la relazione Sea. Il risultato è che i conti della società stanno peggiorando. La stessa Sea spa parla per il 2009 di «un significativo peggioramento del profilo economico e finanziario della società ». Tra le criticità segnalate dai gestori di Linate e Malpensa, c’è «l’assoluta incertezza circa i tempi e la possibilità stessa di recupero dei crediti vantati sul credito corrente, con uno scaduto, a fine marzo, di 115 milioni di euro per Sea a cui bisogna aggiungere un credito di 26 milioni nei confronti dell’amministrazione straordinaria Alitalia.
Rita Querzé
16 aprile 2009
Fonte: Corriere.it