Il Compleanno di Malpensa e l'intervento di Bonomi

Tensioni tra la Cai e le autorità lombarde
Il compleanno di Malpensa e la torta avvelenata del Nord
Tensioni tra la Cai e le autorità lombarde
Il compleanno di Malpensa
e la torta avvelenata del Nord

MALPENSA (Varese) — Approfittereste di una festa di compleanno per mettere in piazza i vostri dissapori con parenti, amici o colleghi? Di solito così non si fa. Ma se Giuseppe Bonomi, presidente di Sea, ha aspettato il decimo compleanno di Malpensa per dire al mondo che il piano Cai non lo soddisfa per niente, significa che la situazione è davvero tesa. E contrariamente alle aspettative, «voci» importanti del Nord inquieto e dei partiti di governo si sono schierati ieri al fianco di Bonomi.

E’ una torta avvelenata quella tagliata ieri pomeriggio al terminal 1 dello scalo varesino, è il secondo «cartellino giallo» in pochi giorni che il Nord invia a Roma: le ostilità erano state aperte di recente dalla triade Formigoni-Moratti-Penati, arrabbiati per la piega presa dal federalismo fiscale e per i regali fatti alle casse di Catania e Roma. Stavolta Bonomi, manager di area Lega Nord, affida alle colonne del «Sole-24 Ore» tutto il suo scontento: «Il piano Fenice non fa gli interessi del Paese — scrive al quotidiano economico — e Sea ha disgiunto i destini di Malpensa da Alitalia». Ma cosa ha oscurato l’umore di Bonomi? Il fatto che Alitalia, dopo la sforbiciata del piano Prato, abbia ulteriormente ridotto la sua attività a Malpensa, le voci che vogliono la Cai poco propensa a riposizionarsi sulle piste lombarde. Ma non solo. «Cai—racconta Bonomi—ha posto condizioni quali il mantenimento del solo collegamento Milano-Roma a Linate o il no alle low cost su Malpensa ».

Ieri, nel bel mezzo della festa, il numero uno di Sea ha rincarato la dose: «Io faccio gli interessi della mia azienda e se questi sono confliggenti con la vendita di Alitalia, devo fare le opportune valutazioni». Le «opportune valutazioni» sono che Malpensa ha stretto un patto con Lufthansa (che dal febbraio porterà qui 13 voli quotidiani, non verso la Germania, ma verso altri scali europei) e con la low cost Easy Jet (che tra pochi giorni inaugurerà 4 voli quotidiani Malpensa-Fiumicino). Dunque una strada divergente dal destino di Cai e Alitalia. «Bonomi ha tutto il mio appoggio: Malpensa deve crescere facendo a meno di Alitalia. Occorre liberalizzare il mercato» scandisce Marco Reguzzoni, deputato leghista, mandato a Roma da Bossi col preciso compito di fare la «sentinella» a Malpensa ». «Se Cai deciderà di lasciare Malpensa — gli fa eco Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle infrastrutture (Forza Italia) — ce ne rammarichiamo, ma la Lombardia prenderà la sua strada. Vorrà dire che Alitalia, alle perdite inflittegli dal piano Prato, ne aggiungerà delle altre».

Claudio Del Frate
27 ottobre 2008
da Il Corriere.it