L’incredibile ed impervio percorso di Malpensa

Tutti i progetti dagli anni 60 fino all’ultimo Masterplan presentato il 09/11/2015

Storia di Malpensa dalle origini

Continua l’eterno balletto sul destino di Malpensa. Sono decenni che assistiamo al percorso stile montagne russe delle prospettive di questo aeroporto. Tutti affermano quanto sia indispensabile, tantissimi non lo vorrebbero, tanti lo detestano, molto spesso spinti da sordi e ciechi sentimenti ideologici.
E’ incredibile che il destino d’una infrastruttura, di fatto ritenuta vitale ed irrinunciabile per l’area che con il suo attivismo permette a questo Paese di godere del livello che lo contraddistingue impedendoli di scivolare verso l’anonimato economico sul piano mondiale, sia costantemente gestita in un limbo decisionale.
Certo in tutte le regioni del Nord e specialmente in Lombardia gli aeroporti non mancano. Anzi, sono talmente “troppi” che impediscono ad un singolo punto di aggregare potenzialità tali da assumere volumi che sviluppino a loro volta un ruolo di attrazione. Senza una forte connessione diretta con tutto il mondo, qualsiasi zona che abbia ambizioni economiche di alto livello si esaurirà per soffocamento. Senza la giusta massa critica un aeroporto non attirerà investimenti; che siano vettori o utenti.
Avere tanti e variegati punti di connessione, com’è ora la situazione aeroportuale in Lombardia, è come avere una serie di ristoranti ognuno dei quali in grado di offrire una singola portata senza che nessuno abbia la capacità di offrire un pranzo intero comprendente tutta la gamma delle portate canoniche.
Chi ci legge faccia una ricerca in questi sito digitando la voce “Ambrosetti” e se avrà la pazienza di analizzare quanto gli sarà proposto capirà.
Vediamo ora per immagini e date l’odissea dei progetti sul trasporto aereo a MXP.

La serie di progetti sull’ampliamento di Malpensa che vanno da 1969 al 1971
(cliccare sulle immagini per ingrandire)

Rivisitazione progetto elaborato alla fine anni 80 e valido fino al 1984

Legge 449 del 1985 il 22 Agosto

Primo Masterplan di sviluppo del Giugno 2011

Revisione Masterplan Marzo 2014

Arriviamo quindi alla presentazione delle linee guida dell’ultima elaborazione el masterplan presentata dal Presidente Modiano. La nostra iopibnione come associazione è già stata espressa qui nell’ EDITORIALE ODIERNO*” Oltre a ciò merita attenzione quanto scritto da malpensante nel FORUM

I numeri della presentazione sono abbastanza impietosi, ma l’analisi del sistema aeroportuale lombardo è anche più drammatica nei confronti di Malpensa. Rispetto a quanto si poteva ipotizzare nel 2000 vediamo che invece:

  1. Non c’è l’hub Alitalia con il suo traffico di transito (6 mln pax con un vettore in coma)
  2. Linate ha 9 milioni di passeggeri, nonostante ne abbia persi 1,5 mln per Fiumicino
  3. Orio ha 9 milioni di passeggeri più di allora

Non si fatica ad arrivare a 25 milioni di passeggeri mancanti e un hub carrier decente ne avrebbe portati almeno altri 5 in transito. Se Malpensa fosse l’unico aeroporto lombardo, hub di un vettore decente, avrebbe oggi 45-50 milioni di passeggeri, ma a fine 2015 probabilmente ne conteremo soltanto 18,8 mln

ultima versione masterplan presentato a Novembre 2015 Gli interventi sulle piste porteranno ad una capacità massima di 83 movimenti orari usando la 35R per i decolli e la 35L per gli atterraggi, mediamente 78/h con l’alternanza, per un totale di 340.000 movimenti annui. Nel 2014 sono stati circa 163.000, la terza pista ne permetterebbe 480.000, il triplo degli attuali.

Senza hub e a Linate aperto è difficile pensare che sia sensato spendere 150 milioni di euro per costruire la terza pista adesso. Tra l’altro la costruzione imporrebbe di alzare nominalmente le tasse aeroportuali, cosa che non entusiasma i vettori low cost da cui verrà il massimo della crescita di Malpensa nel breve periodo. Insomma, non pensate che easyJet, Ryanair o Vueling abbiano voglia di pagare per la terza pista.

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